Cashback

Cashback significa letteralmente: “soldi indietro” (cash: soldi e back: indietro). Questo vuol dire che attraverso questo processo si poteva avere un rimborso. Tuttavia non bisogna confonderlo con un guadagno, in altre parole non vuol dire che si guadagnava per spendere, ma si veniva “risarciti” da una parte dell’importo speso. Il rimborso era effettuato solo a spesa già fatta.   

Il cashback è stato sempre pubblicizzato come una ricompensa. Infatti se si spendeva nei posti che aderivano all’iniziativa, si poteva avere un premio

Cashback perché esisteva?

La principale ragione della sua introduzione, alla fine del 2020, era quella di contrastare l’evasione fiscale, mediante l’utilizzo di metodi di pagamento elettronici, come carte di credito, PayPal e altri servizi che non fossero la  “moneta fisica”.  

Cashback come funzionava?

Il rimborso era pari al 10% dell’importo speso su acquisti fatti con carte, bonifici bancari e smartphone. Non era valido per spese online e aveva un limite di 1500€ di “premio”.

L’altra modalità è stata inserita in un secondo momento e si chiamava super cashback. Questo consisteva in un incentivo in più per i primi 100,000 a registrarsi.

Il sistema di cashback era facilmente accessibile con lo SPID.