Codice LEI (Legal Entity Identifier)
Cos’è il Codice LEI?
Il Legal Entity Identifier (LEI) è un codice alfanumerico di 20 caratteri basato sullo standard internazionale ISO 17442. Esso identifica in modo univoco le entità giuridiche che operano nei mercati finanziari globali. Il codice LEI contiene informazioni di base del soggetto giuridico, come codice fiscale, denominazione, indirizzo della sede legale e forma giuridica (anche detti dati di primo livello). Inoltre, include dati sulla struttura societaria del richiedente, utili per ricostruire le ramificazioni societarie (anche conosciuti come dati di secondo livello).
Struttura del codice
La struttura del codice LEI si divide in tre parti principali:
- Primi 4 Caratteri Alfanumerici: i primi quattro caratteri del codice LEI identificano l’Unità Operativa Locale che ha emesso il codice. La LOU (Local Operating Unit) è l’organizzazione autorizzata a registrare e rilasciare i codici LEI per le entità giuridiche.
- Caratteri dal 5 al 18: i caratteri dal quinto al diciottesimo sono designati dalla LOU per identificare univocamente l’entità giuridica all’interno del sistema globale LEI. Questi caratteri contengono informazioni di base (dati di primo livello).
- Ultimi 2 Caratteri Alfanumerici: gli ultimi due caratteri del codice LEI sono un checksum. Il checksum è un piccolo blocco di dati derivato dagli altri caratteri del codice e serve a rilevare eventuali errori che potrebbero essere stati introdotti durante la memorizzazione o la trasmissione del codice. Questo meccanismo verifica l’integrità del codice, assicurando che i dati non siano stati alterati o corrotti.
Come si ottiene il Codice LEI?
In Italia, il codice LEI può essere richiesto attraverso il portale di InfoCamere o altre agenzie che lavorano come intermediari per l’accelerazione dei processi. La procedura per l’ottenimento del codice può essere fatta direttamente dal soggetto giuridico o tramite un intermediario autorizzato.
Chi può richiederlo?
Il codice LEI può essere richiesto dalle seguenti entità giuridiche:
- Agenzie governative;
- Aziende registrate (incluse le loro filiali se registrate);
- Fondi di investimento;
- Fondi pensione;
- Organizzazioni governative;
- Organizzazioni no profit;
- Succursali.
A cosa serve?
Il codice LEI serve a identificare in modo semplice, veloce e standardizzato le controparti nelle transazioni finanziarie soggette a obblighi di reporting. È associato univocamente a ciascun soggetto richiedente e non può essere trasferito da un soggetto giuridico a un altro. Il suo utilizzo migliora la trasparenza e l’affidabilità nei mercati finanziari.
Per chi è obbligatorio il Codice LEI?
Dal 3 gennaio 2018, il codice LEI è obbligatorio per tutte le entità giuridiche che hanno un conto titoli presso intermediari finanziari. In particolare, è obbligatorio per:
- Soggetti iscritti al Registro Imprese;
- Filiali italiane di società estere;
- Fondi di investimento italiani gestiti da società iscritte al Registro Imprese;
- Fondi pensione italiani;
- Altri enti come Pubbliche Amministrazioni, Associazioni, Fondazioni.
Non è invece obbligatorio per le persone fisiche, anche se effettuano transazioni finanziarie.
Normativa di riferimento
L’adozione del codice LEI è disciplinata da diverse normative europee. Tra le principali:
- Regolamento EMIR (n.684/2012/UE): impone la segnalazione alle autorità di vigilanza dei dettagli relativi alle operazioni effettuate in strumenti finanziari derivati;
- Direttiva MIFID II (2014/65/UE) e Regolamento MIFIR (600/2014): estendono l’obbligo del codice LEI a tutte le entità giuridiche con conto titoli presso intermediari finanziari.
La responsabilità della gestione del sistema è affidata alla fondazione no-profit GLEIF (Global Legal Entity Identifier Foundation), che accredita le LOU (Local Operating Unit), le organizzazioni autorizzate a emettere i codici LEI.