Cumulo Giurdico
Il cumulo giuridico altro non è che un meccanismo attraverso il quale è irrogata una sanzione in caso di più violazioni commesse dal contribuente. La sanzione è irrogata applicando quella di base prevista per la violazione più grave e aumentata secondo quanto stabilito dalla legge stessa.
Cos’è il cumulo giuridico?
Si tratta di un meccanismo utilizzato solamente dagli uffici finanziari e applicato durante le fasi di accertamento e irrogazione di sanzioni tributarie. Il cumulo è applicato quando un contribuente non paga, in modo continuo, dei tributi. Si irroga applicando la sanzione per la violazione più grave commessa e maggiorata in base a quanto stabilisce la legge.
Con questo meccanismo, si evita un gravoso accumulo di sanzioni singole, previste per ciascuna violazione commessa dal contribuente. Rispetto al cumulo materiale, questo processo permette al contribuente di ottenere una sorta di “sconto” sulla somma totale che dovrebbe pagare se venissero invece applicate le singole sanzioni su ciascuna violazione commessa.
Quando si applica?
I casi in cui il cumulo giuridico si applica si dividono in:
- Concorso formale di violazioni omogeneo: si tratta di violazione omogenea quando con una sola azione od omissione si commettono diverse violazioni della stessa disposizione;
- Concorso formale di violazioni eterogeneo: si tratta di violazione eterogenea quando, con una sola azione od omissione, sono violate disposizioni diverse anche relative a tributi differenti;
- Concorso materiale di violazioni: più azioni od omissioni commesse attraverso le quali si commettono diverse violazioni della stessa disposizione.
Continuazione nel cumulo giuridico
Si verifica quando le violazioni commesse dal contribuente sono concatenate tra loro. Significa che tutte le violazioni commesse hanno come scopo ultimo, l’evasione fiscale dello stesso tributo. Un esempio di questo è l’omissione di fatture, ricevute fiscali o scontrini.
Il cumulo prevede l’applicazione della sanzione più alta prevista per la violazione più grave commessa, che comprende un importo tra il 90% e il 180% della maggiore imposta dovuta, aumentata di un quarto del suo doppio.