Interessi moratori

Gli interessi di mora, o interessi moratori, sono un costo maggiorato applicato nel caso di mancato pagamento di una rata. Quando gli importi dovuti non sono saldati entro i termini prestabiliti, allora su questi sono calcolati e aggiunti gli interessi

Si tratta di un deterrente per i cattivi pagatori e serve ai creditori per far recuperare le rate non pagate, più un risarcimento danni. Dal punto di vista dei debitori invece rappresenta una vera e propria multa per illecito.

In ogni caso comunque il tasso degli interessi può essere stabilito dalla legge (tasso legale), oppure dalle parti (tasso convenzionale). Nel caso di ritardo di pagamento delle transazioni commerciali, si parla di interessi commerciali.

Calcolo interessi moratori la formula matematica

Per calcolare gli interessi di mora basta moltiplicare l’importo dovuto per il tasso di mora e per il numero di giorni di interessi maturati, e alla fine dividere tutto su 365. Il numero di “tasso di mora” può variare da banca in banca e il suo limite è stabilito dal decreto legislativo 192/2012. La formula da utilizzare è la seguente

I= D×t×n/ 365

dove:

  • I è l’importo degli interessi moratori;
  • D è l’importo dovuto non pagato: questo è il capitale su cui si calcolano gli interessi. Per esempio, se un’azienda doveva ricevere un pagamento di €100,000 e il pagamento è in ritardo, questo importo diventa la base per il calcolo degli interessi moratori;
  • t è il tasso di interesse moratorio applicato: il tasso di interesse è solitamente espresso in percentuale annua. Nei contratti commerciali, può includere un tasso base più un incremento specificato, come previsto dalla normativa o dagli accordi contrattuali. Per esempio, se il tasso annuo è del 10.50%, questo deve essere convertito in forma decimale per la formula, diventando 0.105;
  • n è il numero di giorni di ritardo: il conteggio dei giorni inizia dal primo giorno dopo la scadenza del termine di pagamento fino al giorno in cui il pagamento viene effettivamente ricevuto. Per esempio, se il termine di pagamento era il 29 gennaio e il pagamento è stato effettuato il 15 maggio, il numero di giorni di ritardo è di 104 giorni;
  • 365: questo rappresenta la normalizzazione del tasso annuo su base giornaliera. Indipendentemente dal fatto che l’anno sia bisestile, si utilizza il numero standard di 365 giorni per mantenere la consistenza nei calcoli commerciali e finanziari.

Calcolo Interessi di mora: un esempio pratico

Supponiamo che una società, ALFA S.r.l., abbia emesso una fattura in data 30 novembre 2022 a un’altra società, BETA S.p.A., per un importo di 100.000 euro, con pagamento previsto a 60 giorni (29 gennaio 2023). Se BETA S.p.A. paga effettivamente solo il 15 maggio 2023, calcoliamo gli interessi moratori sapendo che il tasso di interesse moratorio per il primo semestre del 2023 è del 10,50% (2,50% di base + 8,00% di incremento).

  1. Calcolo dei giorni di ritardo:

Dal 30 gennaio 2023 al 15 maggio 2023 = 104 giorni di ritardo.

2. Applicazione della formula:

  • Importo dovuto D = 100.000 euro.
  • Tasso di interesse t = 10,50% o 0,105 in forma decimale.
  • Giorni di ritardo n = 104 giorni.

I = 100.000 x 0.,105 x 104 / 365 =  2,849.31 euro

Quindi, gli interessi moratori che BETA S.p.A. dovrebbe pagare a ALFA S.r.l. ammontano a 2,849.31 euro per il ritardo di 104 giorni nel pagamento della fattura.

Ufficialità e validità degli interessi di mora

Affinché gli interessi moratori possano essere applicati e quindi siano ritenuti validi, devono essere dichiarati in modo chiaro e preciso sin dall’inizio. 

Il creditore ha l’obbligo di inviare al debitore anche una lettera raccomandata A/R entro 30 giorni dalla scadenza della rata di pagamento. Al termine di questa scadenza scattano immediatamente e in maniera automatica gli interessi di mora. Arrivati a questo punto non è più possibile patteggiare e il debitore è obbligato a pagare rata, più interessi senza poter contestare nulla.

Le transazioni commerciali con interessi di mora

Nelle transazioni commerciali, che prevedono scambio di beni/servizi contro il pagamento corrispettivo di una somma di denaro, possono essere calcolati e applicati gli interessi di moratori, in caso di mancato pagamento, in certi casi anche in automatico. 

I termini convenzionali sono quelli concordati preventivamente dalle parti. Questi però non possono essere superiori ai 60 giorni, nel caso di pagamento tra professionisti lavoratori autonomi. Questa convenzione è specificata nell’articolo 3 della legge 81/2017.