Credito d’imposta

Il credito d’imposta può essere definito in parole povere come una riduzione nelle spese da pagare allo stato, in certi casi questo viene restituito nella dichiarazione dei redditi.

Nello specifico il contribuente è titolare di una situazione giuridica soggettiva attiva nei confronti dell’ente impositore. In altre parole il contribuente ha un credito, di una certa somma, da riscuotere, da parte dell’Erario.

I casi del credito d’imposta

Esistono tre diversi casi nei quali è previsto che il contribuente possa esigere un credito di imposta dall’Erario:

  1. Prelievi e/o versamenti di importi superiori al reale debito fiscale;
  2. Operazioni di determinati meccanismi tributari per far funzionare specifiche imposte;
  3. Agevolazioni erogabili sotto forma di credito di imposta.

Come si concretizza il credito d’imposta?

L’importo scontato dal totale delle tasse da pagare va inserito nella dichiarazione dei redditi, escludendo dal calcolo della base IRAP.

L’ente con il compito di verificare che la procedura sia corretto e vada a buon fine è l’Agenzia delle Entrate. Il tutto si concretizza in due modi: come rimborso o come compensazione.

Il modello F24

Per la casistica della compensazione si utilizza il modello F24. Quest’ultimo è un documento utilizzato in Italia per pagare gran parte delle imposte, delle tasse e dei contributi previsti. Per ciascun tributo, esiste uno specifico modello F24 (IRAP, IMU, TASI, TARI, diritti camerali, Imposte sostitutive delle imposte sui redditi e dell’IVA, Contributi e premi INPS, INAIL, ENPALS, INPDAI, INPDAP, ecc…)

Per quanto riguarda nello specifico il credito d’imposta, questo è indicato nella colonna degli “importi a credito”. É indicato quindi l’ammontare che lo Stato deve al contribuente, oltre al periodo e al codice tributo al quale si riferisce.

Il credito d’imposta si utilizza fino a quando non si esaurisce il dovuto. Il credito eccedente è utilizzato per i successivi versamenti (nulla va perduto o arrotondato). La compensazione tramite F24 è presentata tramite intermediario abilitato, oppure tramite cassetto fiscale.

Le tipologie di crediti di imposta

Di seguito alcuni dei crediti di imposta disponibili:

  • Bonus TV;
  • Bonus acqua potabile;
  • Bonus teatro e spettacoli;
  • Bonus tessile moda e accessori;
  • Investimenti pubblicitari incrementali;
  • Locazioni a uso non abitativo;
  • Dichiarazione di intento;
  • Rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni;
  • Tax credit manifesti pubblicitari.

Per consultare la lista completa sull’Agenzia delle Entrate cliccare qui. Da tenere presente che le somme erogate come ISCRO non concorrono alla formazione del credito di imposta.