Anticipazioni
Nel contesto della fatturazione elettronica, la gestione delle anticipazioni ex art. 15 del DPR 633/72 è un aspetto fondamentale per professionisti e imprese. Queste somme, sostenute in nome e per conto del cliente, devono essere correttamente escluse dalla base imponibile IVA per garantire la conformità fiscale ed evitare errori di compilazione.
Cosa sono le Anticipazioni ex Art. 15 del DPR 633/72?
Le anticipazioni ex art. 15 sono somme che un soggetto (professionista, impresa o azienda) anticipa per conto del cliente e che gli vengono successivamente rimborsate come voce rimborso spese. Essendo spese sostenute in nome e per conto del cliente, queste non costituiscono un corrispettivo per la prestazione e sono escluse dalla base imponibile IVA.
Il DPR 633/72, art. 15, comma 1, punto 3, stabilisce che sono escluse dall’imponibile:
“le somme dovute a titolo di rimborso di anticipazioni fatte in nome e per conto del cliente, purché regolarmente documentate”
Affinché una spesa possa essere considerata anticipazione ex art. 15, deve rispettare i seguenti requisiti:
- Effettuata in nome e per conto del cliente → il pagamento deve essere intestato al cliente finale e sostenuto dal professionista solo come intermediario.
- Documentata in modo chiaro → è necessario conservare e allegare eventuali documenti giustificativi (fatture, ricevute, bollettini).
- Non deve generare un margine di guadagno → il professionista o l’impresa non deve trarre alcun beneficio economico dalla spesa.
Esempi di anticipazioni ex art. 15
Le tipologie più comuni di anticipazioni escluse dall’IVA sono:
- Diritti di segreteria, bolli e imposte per registrazioni di atti o pratiche amministrative.
- Tributi e contributi pagati per conto del cliente, come ad esempio tasse di concessione governativa.
- Oneri di cancelleria sostenuti per pratiche legali o notarili.
- Spese di perizia e consulenza tecnica pagate per conto del cliente nell’ambito di un incarico.
Esempi di spese che NON sono anticipazioni
L’imposta di bollo assolto da parte di un forfettario non è assimilabile alle anticipazioni ex art.15 in quanto l’imposta di bollo di 2€ è una spesa a carico del prestatore non assoggettabile al committente.
Come Inserire una Riga di Anticipazioni in Fattura con FatturaPRO.click
L’inserimento corretto delle anticipazioni in fattura è essenziale per rispettare le normative fiscali ed evitare errori di calcolo dell’IVA. Con FatturaPRO.click, puoi aggiungere una voce dedicata alle anticipazioni in pochi passaggi, garantendo la loro esclusione dalla base imponibile.
Procedura
1.Accedi a FatturaPRO.click ed entra nella sezione “Fatture e note di credito”.
2.Crea una nuova fattura cliccando su “aggiungi”.
3.Inserisci il cliente e i dati generali della fattura.
4.Aggiungi la riga relativa all’anticipazione nella sezione righe documento:
- Descrizione: indicare il tipo di anticipazione:
- “Anticipazione per diritti di segreteria”
- Quantità e importo: inserisci l’importo anticipat.
La piattaforma calcolerà automaticamente:
- Aliquota IVA: imposta 0% (operazione esclusa da IVA).
- Natura IVA: N2.2 – Operazioni escluse ex art. 15 DPR 633/72.
5.Clicca su salva e ritorna e verifica l’anteprima per constatare che l’importo delle anticipazioni sia separato dal totale imponibile.
6.Invia la fattura all’Agenzia delle Entrate tramite il Sistema di Interscambio (SDI).
Le anticipazioni ex art. 15 DPR 633/72 consentono di separare in fattura gli importi pagati in nome e per conto del cliente, escludendoli dalla base imponibile IVA. È fondamentale distinguere queste spese dai rimborsi spese ordinari, per evitare errori di fatturazione e problemi fiscali.
Grazie a FatturaPRO.click, puoi inserire correttamente le anticipazioni in pochi passaggi, garantendo la piena conformità alle normative e semplificando la gestione delle tue fatture elettroniche.
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