Reverse Charge

Il Reverse Charge è un particolare meccanismo che comporta lo spostamento degli obblighi fiscali relativi all’IVA in capo al cessionario e non al cedente, come normalmente avviene. Il suo principale obiettivo è quello di evitare frodi fiscali. 

Reverse Charge nella fatturazione elettronica

Nella stesura della fattura elettronica se si utilizza questo metodo significa che l’aliquota non deve essere applicata.  Bisogna semplicemente inserire la dicitura “inversione contabile” e rispettare i seguenti requisiti:

  • Esposizione dell’IVA integrata;
  • Documento fiscale registrato nel registro acquisti;
  • Autofattura registrata come ex art. 17 c. 6 DPR 633/72 nel registro vendite per rendere l’operazione neutra ai fini IVA (solo ai fini IVA e non ai fini del reddito).

I vantaggi

Una delle principali ragioni per l’implementazione del Reverse Charge è la lotta all’evasione fiscale. Questo meccanismo aiuta a contrastare le frodi fiscali e le operazioni illecite, in quanto il cliente stesso diventa responsabile del corretto pagamento dell’IVA. Ciò riduce notevolmente le possibilità di evasione fiscale da parte dei fornitori.

Inoltre l’inversione contabile semplifica anche le procedure amministrative per le imprese. Poiché l’IVA non viene più addebitata dal fornitore, non è necessario emettere una fattura con l’IVA separata. Questo riduce il carico burocratico per le imprese e semplifica la gestione delle transazioni commerciali.

Quando può essere utilizzato il Reverse Charge?

Le operazioni dove può essere usato sono:

  • Merci scambiate tra aziende di stati membri dell’Unione Europea;
  • Cessioni di immobili del terziario;
  • Cessioni di telefoni cellulari e microprocessori tra operatori del settore all’interno del territorio nazionale;
  • Prestazioni di servizi generiche da parte di fornitori UE a imprese italiane e analogamente da parte di imprese italiane a clienti UE.

Casi pratici

Transazioni con fornitori esteri

Quando si effettuano acquisti da fornitori esteri, il Reverse Charge può essere applicato. In questo caso, il cliente italiano deve calcolare e pagare l’IVA dovuta direttamente all’Agenzia delle Entrate, anziché pagare l’IVA al fornitore straniero.

Cessione di rottami e materiali di recupero

Nel settore del commercio di rottami e materiali di recupero è ampiamente utilizzato. Questo meccanismo consente di evitare frodi e abusi, in quanto il cliente stesso sarà responsabile del pagamento dell’IVA.