Regime forfettario
È un particolare regime fiscale riservato a partite IVA individuali. È anche conosciuto per le sue particolari agevolazioni fiscali e contabili. Infatti è solitamente adottato dalle piccole imprese e dai professionisti.
Limiti ricavi e requisiti regime forfettario
Possono fruire del regime forfettario le persone fisiche esercenti un’attività d’impresa, di arte o professione e le Imprese familiari, sempre se in possesso dei giusti requisiti:
- Il limite dei ricavi/compensi è tarato a massimo € 85,000 (ragguagliati ad anno);
- Le spese per il lavoro accessorio, dipendente o collaboratori devono ammontare al massimo ad € 20,000 lordi;
- Per i beni strumentali invece non è richiesta nessuna condizione specifica.
In caso di superamento della cifra di €85,000 di ricavi/compensi ragguagliato in un anno si passerà al regime ordinario a partire del prossimo anno fiscale, mentre se si supereranno i €100,000 di ricavi/compensi ragguagliato in un anno si passerà immediatamente al regime ordinario.
Inoltre grazie alla circolare n. 32/E dell’Agenzia delle Entrate del 5 dicembre 2023, sono state chiarite le modalità di gestione per chi supera i 100.000€ in regime forfettario. Le principali novità sono:
- Integrazione dell’IVA: se un contribuente supera i 100.000€ di ricavi, la fattura che determina il superamento deve includere l’IVA. Non è permesso suddividere la fattura per rimanere parzialmente nel regime forfettario. Ad esempio, una fattura di 20.000€ che porta i ricavi a 110.000€ deve includere l’IVA per l’intero importo.
- Impatto sulle imposte dirette:
- Tassazione ordinaria: Superata la soglia dei 100.000€, tutto il reddito dell’anno sarà tassato secondo il regime ordinario, senza possibilità di beneficiare del regime forfettario.
- Ricalcolo delle imposte: Il contribuente dovrà ricalcolare le imposte applicando le aliquote progressive IRPEF e considerando le deduzioni e detrazioni previste dalla normativa fiscale ordinaria.
Le agevolazioni
Esiste l’esonero da buona parte degli adempimenti previsti per l’imposta valore aggiunto. La disciplina IVA del regime forfettario prevede solo alcuni adempimenti specifici in base al tipo di operazione eseguita.
Per le operazioni nazionali l’IVA non deve essere addebitata a titolo di rivalsa. Per gli acquisti di beni Extra-UE entro la soglia di € 10.000 annui sono considerati non soggetti a IVA nel Paese di destinazione. Un’altra agevolazione per gli operatori in regime forfettario è quella di non essere obbligati alla registrazione e conservazione delle scritture contabili.
Le fatture per i forfettari
Per informare al cliente che non è prevista l’applicazione dell’IVA, c’è bisogno di riportare la seguente dicitura in fattura:
“Operazione effettuata ai sensi dell’art. 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190/2014, e articolo 1, commi da 111 a 113, della Legge n. 208/2015, e s.m. – Regime forfetario”.
Le fatture elettroniche in regime forfettario
Fino a poco fa la fatturazione elettronica non era obbligatoria per i soggetti del regime forfettario, tuttavia grazie alla decisione presa dal Consiglio Europeo, l’obbligo è scattato a partire dal 1° luglio del 2022. Per non perderti durante la transizione della tua azienda verso il mondo dell’e-fattura scegli FatturaPRO: i suoi sistemi facili e intuitivi, oltre all’assistenza sempre garantita, ti faranno pentire di non aver cambiato prima. Inizia la prova gratuita qui.
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