Codice Ateco

Codice Ateco cos’è e a cosa serve? 

Il Codice Ateco o codice di attività economiche, da lì il nome, rappresenta la classificazione delle attività economiche ed è una tipologia di classificazione adottata dall’Istituto Nazionale di Statistica italiano (ISTAT).

Oggi è in uso la versione Ateco 2007, entrata in vigore il 1° Gennaio 2008. Quella precedente, sostituita definitivamente nel 2008, era denominata Ateco 2002, a successivo aggiornamento della Ateco 1991.

Come funziona?

Ogni Codice Ateco è composto da una serie di numeri e lettere. Se il codice è più lungo vorrà dire che ci sono informazioni più dettagliate. Le attività economiche sono raggruppate dalle più generiche, a quelle più specifiche, in varie sezioni (codifica: 1 lettera), divisioni (2 cifre), gruppi (3 cifre), classi (4 cifre), categorie (5 cifre) e sotto categorie (6 cifre).

A cosa serve il codice di attività economiche?

Sicuramente se si vuole aprire la partita IVA ci sarà bisogno del Codice Ateco, in quanto, attraverso questo, si andrà a identificare il gruppo di attività che si svolgeranno. Questa comunicazione svolta da parte dell’Agenzia delle Entrate non è l’unica necessaria per l’apertura della partita IVA. C’è anche bisogno di elaborare la DIA o SCIA insieme al proprio commercialista. Entrambe le comunicazioni devono essere fatte in base all’Ateco 2007.

Più codici di attività vuol dire più partite IVA?

Per le aziende o privati che svolgono più attività contemporaneamente, non c’è bisogno di aprire più partite IVA. Per avere diversi codici Ateco, basterà assegnarne altri alla partita IVA già attiva, questi diventeranno primari e secondari. Il primario indica attività che contribuiscono in percentuale maggiore al valore aggiunto dell’unità. Tutte le altre attività economiche saranno identificate con un codice Ateco secondario.

Perché è importante scegliere il codice ATECO giusto per la tua partita IVA?

In sostanza il codice attività identifica il tipo di attività svolta da un professionista o da una società e la sua scelta è fondamentale anche per una corretta pianificazione fiscale, soprattutto per le partite IVA in regime forfettario

Le partite IVA in regime forfettario si trovano ad applicare un’​aliquota sostitutiva del 15%, la quale viene ridotta al 5% nei primi cinque anni di attività, a condizione che siano rispettati determinati requisiti. La peculiarità di questo regime consiste nel versamento delle imposte solo su una percentuale degli incassi, calcolata moltiplicando gli incassi per un coefficiente specifico noto come coefficiente di redditività. Quest’ultimo varia in base al tipo di attività svolta e è associato ad ogni codice ATECO o codice di attività.

A titolo esemplificativo, ecco alcuni coefficienti di redditività correlati a specifici codici ATECO:

  • Ateco 96.02.01 (Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere): coefficiente di redditività del 67%
  • Ateco 73.11.02 (Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria): coefficiente di redditività del 86%
  • Ateco 43.22.01 (e-commerce): coefficiente di redditività del 40%

In breve, a seconda delle attività svolte, si applicheranno aliquote fiscali diverse, nonostante il fatturato rimanga invariato. Questo sottolinea l’importanza della scelta accurata del codice ATECO, poiché essa influisce direttamente sulle imposte da versare.