Quadro RU

Il Quadro RU rappresenta uno degli strumenti più importanti della dichiarazione dei redditi italiana per le imprese che desiderano beneficiare di agevolazioni fiscali e crediti d’imposta. Parte integrante del Modello Redditi Persone Fisiche, il Quadro RU è dedicato specificamente alla gestione e al monitoraggio dei crediti d’imposta derivanti da investimenti in beni strumentali, innovazione tecnologica e altre forme di agevolazione fiscale concesse dal governo italiano. La corretta compilazione di questo quadro è essenziale per poter utilizzare i crediti spettanti e massimizzare i benefici fiscali disponibili per le proprie attività imprenditoriali.​

Quadro RU: Struttura e Sezioni

Il Quadro RU è organizzato in tre sezioni principale, ciascuna dedicata a specifiche tipologie di crediti d’imposta. La Sezione I è riservata all’indicazione generale dei crediti d’imposta, dove il contribuente deve compilare un apposito modulo per ogni agevolazione fruita, indicando il codice identificativo del credito con i relativi dati nei righi da RU2 a RU12. In questa sezione vanno riportati il credito residuo dell’anno precedente (rigo RU2), il credito spettante nel periodo d’imposta (rigo RU5), l’utilizzo in compensazione tramite modello F24 (rigo RU6) e il credito residuo da trasferire all’anno successivo (rigo RU12).​

La Sezione II del Quadro RU è dedicata ai crediti specializzati, come quelli per ricerca, sviluppo e innovazione, i crediti per beni strumentali “Industria 4.0” e il bonus per bonifica ambientale. Nella Sezione III, infine, vengono gestiti i trasferimenti e le operazioni relative ai crediti ceduti o ricevuti tra soggetti, nonché le richieste di rimborso. Ogni sezione contiene righi specifici che devono essere compilati solo in relazione alle tipologie di credito utilizzate, rendendo il Quadro RU altamente flessibile e adattabile alle diverse situazioni imprenditoriali.​

Quadro RU: Crediti Disponibili e Utilizzo

Nel corso degli anni, il Quadro RU ha visto l’introduzione di numerosi crediti d’imposta innovativi. Tra i principali figurano il credito d’imposta transizione 5.0, dedicato ai progetti di innovazione e transizione digitale, che dal 2025 non è soggetto al limite annuale di 250.000 euro come gli altri crediti. Il credito per beni strumentali “Industria 4.0” rimane uno tra i più utilizzati, con particolare attenzione ai beni immateriali realizzati nel periodo d’imposta e a quelli prenotati entro il 31 dicembre dell’anno precedente.​

L’utilizzo dei crediti indicati nel Quadro RU avviene principalmente mediante compensazione orizzontale nel modello F24, consentendo al contribuente di utilizzarli per il pagamento di imposte dovute. È importante ricordare che il credito residuo non utilizzato nell’anno può essere trasferito agli anni successivi, mantenendo così la possibilità di fruire pienamente dell’agevolazione nel tempo. La dichiarazione integrazione del Modello 730 con il Quadro RU, quando necessario, consente anche agli agricoltori in regime di esonero e ad altri soggetti speciali di accedere a queste agevolazioni.​