Ditta individuale

La ditta individuale consiste nell’attività svolta da una sola persona iscritta al Registro delle Imprese, quest’ultima è il titolare dell’impresa. Nonostante il titolare sia solo uno è possibile avvalersi di collaboratori o dipendenti. Per la sua semplicità è infatti tra le formule più usate in Italia.

Come si aprire una ditta individuale?

I passaggi per aprire una ditta individuale sono molto simili a quelli di qualsiasi tipo di partita IVA, infatti aprire la partita IVA è uno dei passaggi da seguire:

  1. Decidere il Codice ATECO;
  2. Inquadrare il miglior regime fiscale;
  3. Inviare la Comunicazione Unica, creata per aprire la partita IVA nel modo più semplice possibile;
  4. Iscriversi alla camera di commercio o all’albo artigiani;
  5. Se necessario aprire la posizione previdenziale INPS e la posizione INAIL.

Consigliamo comunque di rivolgersi a un professionista per qualsiasi dubbio al fine di evitare errori. 

Possiamo vedere dai passaggi sopra elencati che l’apertura è semplice rispetto ad altre soluzioni. Inoltre i costi di gestione sono particolarmente bassi.

Ricordiamo che la ditta individuale non è l’unica forma giuridica se si vuole lavorare in proprio. Difatti una gran quantità di persone utilizza la forma di lavoratore autonomo per la sua attività.

Ragione sociale di una ditta individuale

Non è obbligata averla. La ragione sociale è la denominazione della ditta e in caso non si specificasse, la ditta sarà identificata con il nome della persona che ha deciso di aprirla. 

Come chiudere una ditta individuale

La chiusura è ancora più semplice dell’apertura. Infatti basterà inviare la Comunicazione Unica con tutti i dati al Registro delle Imprese. 

Che tipo di partita IVA si deve avere?

Una ditta individuale è libera di aprire il tipo di partita IVA che preferisce, per questa ragione scegliere il regime fiscale più adatto alle proprio esigenze è fondamentale nel processo di apertura.  

Quali tasse deve pagare una ditta individuale

Le tasse da pagare saranno diverse in base alla tipologia di partita IVA

Tasse da pagare in regime forfettario

  • Tassazione agevolata del 15% sulla base imponibile della attività (ogni tipologia di attività ha un coefficiente di redditività). I primi 5 anni scende al 5%

Tasse da pagare in regime ordinario

  • IRPEF (aliquota che va da un minimo di 23% fino al 43%);
  • IVA.

Tuttavia le tasse non sono gli unici costi, perché anche se si fattura 0€ esistono dei costi di mantenimento da pagare, e questi dipende da molteplici fattori.

Sono tante le incertezze che si può avere con una ditta individuale, ma tra le poche certezze che si dovrebbero avere ci sono i programmi e i software da utilizzare per riuscire a organizzare e ottimizzare il lavoro al meglio. Per esempio se si parla dell’emissione, ricezione e conservazione dei documenti elettronici, un programma come FatturaPRO.click ha tutto quello di cui una ditta ha bisogno, senza importare a quale regime appartenga.