IRPEF

L’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) è un’imposta diretta, personale, progressiva e generale. L’imposta è regolata dal testo unico delle imposte sui redditi, emanato con DPR 22 dicembre 1986 n. 917.

Scopo dell’imposta

Lo scopo principale dell’IRPEF è quello di finanziare le spese dello Stato e di garantire un equo sostegno delle spese pubbliche. Inoltre, l’Imposta sul reddito delle persone fisiche è una tassa progressiva, ovvero che viene applicata in base al reddito dichiarato, in modo da garantire una maggiore giustizia fiscale.

Breve storia dell’IRPEF in Italia

L’Imposta sul reddito delle persone fisiche è stata introdotta in Italia nel 1974, in sostituzione della vecchia tassa sul reddito globale. Nel corso degli anni l’imposta ha subito diverse modifiche e adattamenti, ma è rimasta l’imposta principale sui redditi personali in Italia.

A chi deve essere pagata l’imposta?

L’IRPEF deve essere pagata da tutti quei soggetti che percepiscono le seguenti tipologie di redditi:

  • Fondiari;
  • Capitale;
  • Lavoro dipendente;
  • Lavoro autonomo;
  • Di impresa;
  • Diversi.

I soggetti passivi IRPEF: chi deve pagare?

I soggetti che devono pagare quest’imposta sono:

  • Le persone residenti sul territorio italiano, per i cespiti posseduti e i redditi prodotti in patria o all’estero;
  • Le persone non residenti sul territorio italiano, per i redditi prodotti nel territorio italiano società di persone
  • Le società di capitali i cui soci – ricorrendone le condizioni – hanno adottato la cosiddetta “tassazione per trasparenza”.

Detrazioni e deduzioni fiscali

Le deduzioni e le detrazioni fiscali sono strumenti utilizzati per ridurre l’importo dell’IRPEF da pagare. Esse sono previste per alcune spese specifiche, come ad esempio quelle mediche o per il pagamento dell’affitto di abitazioni principali.

Aliquote IRPEF: come vengono calcolate?

Il calcolo è determinato applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, le seguenti aliquote per scaglioni di reddito:

  • Da 0 a 15.000 euro: 23%
  • Da 15.001 a 28.000 euro: 27%
  • Da 28.001 a 55.000 euro: 38%
  • Da 55.001 a 75.000 euro: 41%
  • Più di 75.000 euro: 43%

Nuove aliquote IRPEF 2023

Il governo sta decidendo se passare ad avere solo 3 aliquote. Al momento ci sono due possibili opzioni sul tavolo. La prima avrebbe le seguenti aliquote:

  • Da 0 a 15.000 euro: 23%
  • Da 15.001 a 50.000 euro: 27%
  • Più di 50.001 euro: 43%

Mentre con la seconda opzione le aliquote sarebbero queste:

  • Da 0 a 28.000 euro: 23%
  • Da 28.001 a 50.000 euro: 33%
  • Più di 50.001 euro: 43%

L’obiettivo è quello di ridurre la pressione fiscale. Tuttavia questa manovra avrà un costo di circa 6 miliardi di euro.

Le basi imponibili IRPEF

La base imponibile dell’IRPEF è calcolata sommando il reddito complessivo dei soggetti passivi, al netto degli oneri deducibili e delle deduzioni spettanti. Per completare questo calcolo viene considerata la somma dei seguenti redditi:

  • Lavoro dipendente;
  • Lavoro autonomo;
  • Fondiari;
  • Di capitale;
  • D’impresa;
  • Diversi.

IRPEF: lavoro dipendente e autonomo

L’IRPEF viene trattenuta direttamente dal datore di lavoro sulla busta paga dei lavoratori dipendenti. In questo caso, il datore di lavoro si occupa del calcolo e del versamento dell’IRPEF all’Erario. Invece, per i lavoratori autonomi, il calcolo e il versamento devono essere effettuati direttamente dal contribuente.

IRPEF e lavoro all’estero

Per i lavoratori italiani che risiedono all’estero, l’IRPEF viene calcolata soltanto sul reddito prodotto in Italia. Invece, per i lavoratori stranieri che risiedono in Italia, viene calcolata su tutti i redditi prodotti, sia quelli in Italia che quelli all’estero.