Spesometro
Lo spesometro come il risparmiometro è uno strumento dell’Agenzia delle Entrate per combattere l’evasione fiscale. Infatti da questo è possibile confermare la coerenza delle entrate e delle uscite di un’azienda comunicate nella dichiarazione dei redditi.
Nello spesometro dovranno essere comunicate tutti movimenti riguardanti fatture, bollette doganali e note di variazione.
Quando e come presentare lo spesometro?
Lo spesometro va inviato online direttamente tramite il portale “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate o con un apposito software gestionali.
Lo strumento va presentato in due modi, come spesometro fatture o liquidazioni periodiche IVA, il primo con cadenza semestrale e il secondo entro due mesi dal trimestre in cui sono state registrate.
Esiste un’altra suddivisione da considerare per la presentazione di questo documento. Può essere presentato analiticamente (elencando tutti i movimenti insieme) o in maniera aggregata (dividere i movimenti per cliente e fornitore).
Le spese da segnalare
- Spese superiori a 3600€;
- Comunicazioni IVA;
- Liquidazioni IVA.
In caso di non presentazione dello strumento si è passibili di penalità dai 2 fino ai 1000 euro.
I dati da indicare
Ogni spesometro deve avere almeno:
- I dati identificativi dei soggetti coinvolti nelle operazioni;
- La data e il numero della fattura;
- La Base imponibile;
- L’Imposta;
- L’aliquota applicata;
- La tipologia dell’operazione ai fini IVA.