Startup

Cos’è una startup?

Una startup viene di solito definita come un’azienda in fase di avvio che si concentra sull‘innovazione e sulla creazione di nuove soluzioni per soddisfare le esigenze del mercato. Le startup sono caratterizzate da un alto potenziale di crescita e spesso operano in settori ad alto tasso di cambiamento e sviluppo tecnologico.

Nonostante questa definizione spieghi come vengono viste dall’esterno, la sua definizione tecnica è leggermente più specifica. Una startup è una società iscritta al Registro delle Imprese come startup innovativa, tuttavia per poter iscrivere la propria società nel registro delle startup innovative è necessario possedere dei requisiti specifici.

Come si avvia una startup?

Per avviare una startup, è necessario seguire un iter comune a tutte le nuove attività. Innanzitutto, è fondamentale aprire una partita IVA e iscriversi al Registro delle Imprese. Inoltre, se necessario, aderire all’INAIL per garantire la copertura assicurativa per eventuali rischi legati all’attività.

Oltre alle procedure amministrative è opportuno sfruttare tutte le opportunità dal punto di vista fiscale al momento dell’apertura dell’attività, come agevolazioni e finanziamenti da parte dello stato

È consigliabile avvalersi dell’assistenza di un commercialista e di esperti nel settore. In alternativa, è possibile ricorrere a un incubatore d’impresa, che offre supporto alle nuove aziende e aiuta i fondatori nello sviluppo dell’idea imprenditoriale.

Requisiti di una startup innovativa

Oltre all’iscrizione al Registro delle Imprese come startup tramite autocertificazione sottoscritta dal legale rappresentante, è necessario rispettare certi requisiti per godere di tutte le agevolazione di una startup innovativa, come descritto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy è necessario che l’attività: 

  1. Sia una società di capitali (S.p.a. ; S.a.p.a. ; S.r.l.;S.r.l.s.);
  2. Non sia costituita da più 60 mesi (5 anni);
  3. Abbia come sede principale dei propri affari l’Italia;
  4. Dal secondo anno in poi, la produzione annua non deve superare i 5 milioni di euro secondo l’ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio;
  5. Non ha distribuito e non distribuisce gli utili;
  6. Abbia come oggetto sociale principale lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
  7. Non sia nata da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o rami di azienda.

Per ultimo è necessario avere oltre requisiti appena elencati, almeno uno di questi tre requisiti: 

  1. Ricerca e sviluppo: spendere almeno il 15% del suo valore totale di produzione in ricerca e sviluppo. Queste spese includono costi come sperimentazione, prototipazione, incubazione presso incubatori certificati, stipendi del personale coinvolto nella ricerca, consulenti esterni, spese legali per proteggere la proprietà intellettuale e altro. Le spese sono dettagliate nell’ultimo bilancio approvato. Se la startup è nel suo primo anno e non ha un bilancio, il rappresentante legale può dichiarare queste spese;
  2. Forza lavoro: deve impiegare almeno un terzo della sua forza lavoro totale con persone che hanno un dottorato di ricerca o stanno facendo un dottorato in un’università italiana o straniera, oppure hanno una laurea e hanno almeno tre anni di esperienza certificata in ricerca in istituti pubblici o privati in Italia o all’estero. In alternativa, almeno due terzi della forza lavoro totale devono avere una laurea magistrale;
  3. Brevetti per industria:deve essere proprietaria o avere diritti su almeno una protezione industriale (come brevetto o licenza) legata a un’invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale. In alternativa, può possedere i diritti su un programma originale registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaborare, a condizione che queste protezioni siano direttamente connesse all’oggetto sociale dell’attività aziendale.

Il quadro normativo delle startup è definito dal D.L del 18 ottobre 2012, n. 179, conosciuto anche come “Decreto Crescita 2.0”, dal DL 179/2012, art. 25, comma 2 e dal DL  del 19 maggio 2020, n. 34, conosciuto come “Decreto Rilancio”.

Principali agevolazioni

Svolgere l’attività come startup innovativa anziché in altre forme fiscali offre diverse agevolazioni, tra cui le seguenti principali:

  1. Costituzione online: possono costituire la propria azienda online usando modelli standard e firmando digitalmente, grazie al Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 2016;
  2. Incentivi fiscali per investitori: gli investitori in startup ricevono uno sgravio fiscale, con detrazioni fino al 30% per persone fisiche e giuridiche, condizionate al mantenimento dell’investimento per almeno tre anni;
  3. Garanzie per il credito: il Fondo di Garanzia supporta le startup offrendo garanzie fino all’80% del credito erogato dalle banche, fino a 2,5 milioni di euro, semplificando l’accesso al credito;
  4. Finanziamento a tasso zero con Smart&Start Italia: Smart&Start Italia fornisce finanziamenti a tasso zero per progetti di sviluppo imprenditoriale, con importi da 100mila a 1,5 milioni di euro, aperti a cittadini italiani e stranieri;
  5. Esclusione da procedure di fallimento: esclusione dalle procedure tradizionali di fallimento, seguendo una procedura semplificata di composizione della crisi e liquidazione del patrimonio;
  6. Accesso semplificato al fondo di garanzia per PMI Innovative: le PMI innovative, analogamente alle startup, possono beneficiare dell’agevolazione offerta dal Fondo di Garanzia per ottenere garanzie fino all’80% del credito erogato dalle banche. Questo sostegno è gratuito, automatico e prioritario, facilitando l’accesso al credito per le PMI innovative iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese.

Passaggio da Startup Innovativa a PMI Innovativa

Le startup innovative possono beneficiare delle agevolazioni previste nei primi 5 anni dalla loro costituzione. Dopo questo periodo, o se si superano i 5 milioni di fatturato, qualunque delle due che accada prima, hanno l’opportunità di trasformarsi in PMI innovative, mantenendo comunque i benefici disponibili. Di seguito i passaggi da seguire per il passaggio:

  1. Richiesta di passaggio: utilizza il codice 070=START-UP: PASSAGGIO ALLA SEZIONE SPECIALE COME PMI INNOVATIVA del Registro delle Imprese per avviare la procedura di passaggio;
  2. Cancellazione dalla sezione speciale Startup: effettua la richiesta di cancellazione dalla sezione speciale delle startup;
  3. Iscrizione nella sezione speciale PMI Innovativa: richiedi l’iscrizione nella sezione speciale delle PMI innovative;
  4. Aggiornamento dell’elenco soci: verifica e aggiorna l’elenco dei soci della PMI innovativa. Può essere necessario dichiarare la presenza di fiduciarie o holding nella compagine sociale;
  5. Dichiarazione di mantenimento dei requisiti: dopo il passaggio, assicurati di rispettare continuamente i requisiti delle PMI innovative. Presenta annualmente la dichiarazione di mantenimento dei requisiti per confermare la conformità continua.

Differenza pratiche con un’azienda tradizionale

Le principali differenze tra una startup e un’azienda tradizionale possono riguardare diversi aspetti. Ecco alcune delle differenze di gestione più rilevanti:

  1. Innovazione e scalabilità: si caratterizza per l’innovazione, solitamente offrendo un prodotto o servizio basato su una nuova idea o tecnologia. Il suo obiettivo principale è la crescita rapida e la scalabilità del proprio modello di business;
  2. Modello di business e finanziamenti: tendono ad adottare modelli di business innovativi, come ad esempio il modello basato sui servizi online (SaaS) o sui mercati digitali. Inoltre spesso si affidano a finanziamenti esterni, come investitori o fondi di venture capital (capitale di rischio in italiano), per finanziare la propria crescita;
  3. Agilità e velocità: si distinguono per la loro capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti e alle nuove opportunità di mercato. Sono solitamente organizzate in modo più snello e agiscono in modo rapido rispetto alle aziende tradizionali.

Tuttavia, è importante sottolineare che le differenze tra una startup e un’azienda tradizionale possono variare e non esiste una definizione univoca. Alcune startup potrebbero svilupparsi e diventare aziende tradizionali nel tempo, mentre alcune aziende tradizionali potrebbero adottare elementi tipici delle startup per rimanere competitive.

Tipologie di startup innovativa

Non esiste una categorizzazione esatta delle startup, tuttavia possono essere raggruppate secondo dei criteri specifici sui loro obiettivi e la loro composizione aziendale, così come ha fatto lo scrittore per il Wall Street Journal Steve Blank:

  • Lifestyle: fondate da individui che desiderano trasformare la propria passione in un’occupazione redditizia (per esempio gli influencer);
  • Small-business: le piccole aziende che non hanno l’intenzione di una crescita continua, ma quella di riuscire ad affermare la loro realtà (di solito si tratti di piccole imprese familiari);
  • Large-company: imprese di dimensioni considerevoli che mantengono una crescita costante e si dedicano all’innovazione in modo continuo (tante volte questa tipologia startup investono anche nella crescita di altre startup);
  • Social: il loro scopo principale è quello di contribuire a rendere il mondo un luogo migliore, piuttosto che mirare a conquistare quote di mercato o creare ricchezza per i propri fondatori (comunemente sono società senza scopo di lucro);
  • Scalable: sono due i fattori a distinguere queste startup.Il primo è una di dare un cambiamento significativo nel mondo e la seconda è quella di registrare una crescita media annua del 20% per un periodo di tre anni consecutivi (per esempio Facebook);
  • Buyable: nascono con l’unico scopo di essere rivendute ad altre aziende più grandi. 
  • Unicorni: termine utilizzato per descrivere una startup che ha raggiunto una valutazione di mercato di almeno un miliardo di dollari. Il nome “unicornio” è stato coniato per indicare la rarità di questo tipo di aziende, poiché raggiungere una valutazione così elevata è considerato un risultato straordinario nel panorama internazionale delle startup (per esempio Satispay).

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