Ritenuta d’acconto
La ritenuta d’acconto è una percentuale (solitamente 20%) che viene infatti trattenuta dal datore di lavoro in fattura. Quest’ultimo opera come sostituto d’imposta. In altre parole la percentuale è addebitata al cliente o lavoratore come anticipo delle tasse che il datore di lavoro deve pagare (per esempio l’IRPEF).
Dove viene applicata la ritenuta d’acconto?
La ritenuta d’acconto viene applicata su tutti i compensi relativi a:
- Prestazioni di lavoro autonomo;
- Retribuzioni dei lavoratori dipendenti.
In caso il sostituto d’imposta faccia il versamento è il professionista a compiere il procedimento della ritenuta d’acconto.
Le aliquote per la ritenuta d’acconto
La percentuale “standard” è del 20% sulla base imponibile, ma esistono anche altre percentuali:
- 23% sul 50% dell’imponibile per le fatture di provvigioni;
- 75% o 60% per diritti di autore (in base all’età).
Prestazioni occasionali
La prestazione occasionale è uno dei meccanismi dove la ritenuta d’acconto viene spesso utilizzata, ma come dichiarato dalla legge, per questa tipologia di prestazioni, è possibile usarle solo fino al raggiungimento della soglia di 5000€ netti annuali.