Fattura Avvocato – La Guida

Guida alla Compilazione della fattura elettronica per Avvocati e Studi Legali

Fattura Avvocato: Cosa c’è da sapere

Prima di cominciare a parlare della fattura avvocato è utile differenziare le diverse tipologie di fattura.

Fattura Elettronica alla Pubblica Amministrazione (FPA12)

Se stai facendo una fattura a una pubblica amministrazione, ad esempio a un Tribunale per un gratuito patrocinio, la tua è una Fattura PA, che dovrà essere trasmessa a un Ufficio tramite l’indicazione di un Codice Univoco di sei caratteri alfanumerici, se non disponi di questo codice lo puoi richiedere al funzionario oppure ricercarlo nel database IPA delle Pubbliche Amministrazioni.

In questo caso cerca la dicitura “Spese di Giustizia” per selezionare l’ufficio corretto a cui inviare la tua fattura.

In FatturaPRO.click trovi il codice univoco comodamente in piattaforma tramite un menù a tendina quando selezioni la Pubblica Amministrazione destinataria. 

Fattura Elettronica tra Privati (FPR12)

In tutti gli altri casi si tratta di Fattura a Privati (B2B o B2C), vediamo quali sono:

• Se il tuo cliente è un’azienda privata, si tratta di fattura B2B e ha un codice destinatario di sette caratteri alfanumerici, in rari casi una casella PEC.
• Se il tuo cliente è un privato cittadino, si tratta di fattura B2C e, poiché non può disporre di un codice destinatario, il suo codice destinatario sono sette zeri.

In rari casi è ancora utilizzata una casella PEC per ricevere le fatture elettroniche, qualora fosse questo il tuo caso, compila il codice destinatario con sette zeri e scrivi la PEC nel campo dedicato ad essa.

Fattura Avvocati: Come si compila

Nella fattura devono essere presenti i seguenti dati:

• Il numero della fattura: se fai fatture sia alla Pubblica Amministrazione, sia a privati, ti consigliamo di utilizzare numerazioni distinte utilizzando il sezionale, scopri di più nella nostra guida dedicata alla numerazione.
• La data del documento: non può essere antecedente alla data dell’ultima fattura del medesimo sezionale e non può essere superiore alla data di emissione (si considera data di emissione la data odierna nel momento in cui viene spedita al Sistema di Interscambio (SdI).
• I tuoi dati e quelli del tuo cliente: per permettere al SdI di effettuare una verifica di congruenza dei dati è necessario indicare sempre il Codice Fiscale, la sola Partita IVA non è sufficiente.
• La causale: la ragione per la quale si emette una fattura alla Pubblica Amministrazione. È un elemento obbligatorio e deve indicare il procedimento a cui si riferisce.
• Una o più righe di compensi imponibili IVA: concordati con il tuo cliente o che ti sono stati liquidati dal Tribunale. Prima di fatturare le spese di giustizia a un tribunale assicurati di aver inserito gli importi nella piattaforma SIAMM e che ti siano state autorizzate. Inoltre in base al tuo regime fiscale ci sono delle differenze a cui bisogna fare attenzione: 
  • Se sei in Regime Ordinario: i tuoi compensi professionali sono soggetti all’applicazione a un’imposta (IVA) del 22%.
  • Se sei in Regime Forfettario: I tuoi compensi professionali non sono soggetti a IVA in base all’articolo 1, commi da 54 a 89, l. n. 190 del 2014 così come modificato dalla l. n. 208 del 2015 e dalla l. n. 145 del 2018.
• Eventuale riga di anticipazioni: si considerano anticipazioni tutte quelle spese sostenute per conto del cliente come ad esempio i bolli e le spese di cancelleria, le anticipazioni sono esenti Art.15 DPR 633/72 (Tipologia N1)
• Il contributo integrativo: il contributo per la cassa forense del 4% sulle righe imponibili. Per righe imponibili si intendono le righe relative ai compensi professionali e non quelle riferite ad anticipazioni.
• Eventuale indicazione del bollo (virtuale): bollo di € 2,00 nei casi in cui in fattura gli importi non soggetti a IVA raggiungano o superino l’importo di € 77,74.
• Una riga di addebito del bollo:  pari ad € 2,00 se desideri avvalerti della rivalsa. Anche qui in base al regime fiscale ci sono delle differenze da tener sott’occhio:
  • Se sei in Regime Ordinario: la riga è considerata esente Art.15 DPR 633/72 (Codice N1) in quanto il bollo è applicato per anticipazioni. L’importo del bollo non concorre alla formazione dell’imponibile e della cassa forense. 
  • Se sei in Regime Forfettario: si tratta di riga non soggetta per regime forfettario (Codice N2.2) in quanto il bollo non è applicato per anticipazioni. L’importo del bollo concorre alla formazione dell’imponibile e della cassa forense.
• Il totale della fattura, possibilmente calcolato automaticamente (come tutto il resto)  dal tuo software gestionale.

Fattura Avvocati: gli esempi.

Esempio di fattura in Regime Ordinario

Esempio di fattura in Regime Forfettario

Fattura Avvocati: come risparmiare tempo.

Oggi sono presenti sul mercato programmi e piattaforme in cloud come FatturaPRO.click in grado di aiutarti sensibilmente nella compilazione della fattura, con controlli e calcoli automatici per non farti commettere errori.

Una soluzione che diventa ancor più utile per la compilazione della fattura avvocato, se non indispensabile, quando si tratta di emettere una fattura inversa, cioè una fattura di cui vuoi ottenere un totale da pagare ben preciso al netto di tutti i calcoli di IVA, cassa e ritenuta.

Esempio di Fattura Inversa, dove il totale da pagare dev’essere di 1000 euro.

Fattura Avvocato, con FatturaPRO.click.

La piattaforma FatturaPRO.click nasce nell’ormai lontano 2014 per risolvere, in quel periodo, le difficoltà nella compilazione e nell’emissione delle fatture elettroniche verso la Pubblica Amministrazione in quanto tra i primi ad affrontare il problema.

Questo è il motivo per il quale la piattaforma ti consente di non dover mettere mano alla calcolatrice o usare altri tool online per fare la tua fattura, anche quando si tratta di fattura inversa e offrirti una consulenza informata anche quando non si tratta di contabilità.