Libero professionista

Un libero professionista è colui che svolge un’attività professionale per terzi, prevalentemente di carattere intellettuale, in autonomia (senza un contratto o vincolo di organizzazione).

Tipologie di libero professionista

Esistono due principali tipologie di libero professionista, con o senza albo. La maggior parte dei liberi professionisti in Italia necessità di specifici requisiti per appartenere a un determinato albo, come lauree o esami di stato, questo per esempio vale nei casi dei dottori e dei giornalisti.

I liberi professionisti non iscritti a un albo possono comunque registrarsi a un’associazione di categoria per essere tutelati. Per ultimo i soggetti sia privi di albo che di associazione di categoria possono in ogni caso lavorare senza nessun problema. Le professioni dei liberi professionisti dove solitamente l’iscrizione a un albo non si necessita sono le attività professionali “moderne” come il copywriter o l’influencer.

Partita IVA libero professionista

È necessaria l’apertura della partita IVA come libero professionista? Nel maggior parte dei casi la risposta è sì, ma questo non è sempre il caso. Nel primo o i primi anni non è semplice riuscire ad avere una buona quantità di clienti, ergo un buon guadagno. Infatti se si guadagnano meno di 5000€ l’anno è possibile non aprire la partita IVA e utilizzare i “contratti” di prestazione occasionale, in questo caso si dichiarerà ciascuna prestazione con la ritenuta d’acconto. 

Se si supererà la soglia dei 5000€  l’apertura della partita IVA è obbligatoria, così come l’emissione e ricezione di fatture.

I passaggi da seguire

Dopo l’apertura della partita IVA per essere correttamente inquadrato fiscalmente e avere tutti i documenti correttamente compilati e in ordine, è necessario seguire dei passaggi specifici:

1. Scegliere il codice ATECO giusto;
2. Aprire la partita IVA: il processo può essere fatto autonomamente con la comunicazione unica, ma consigliamo di rivolgersi sempre prima a un professionista;
3. Iscriversi alla casa di residenza se iscritti a un albo;
4. Iscriversi alla gestione separata INPS se non si ha un albo;
5. Conservare i documenti fiscali e rispettare le scadenze dei pagamenti per i contributi.

Fattura libro professionista

Come si emette una fattura come libero professionista? Tutti i libero professionisti con partita IVA devono emettere fattura quando prestano i loro servizi. Per ciascuna fattura ci sono delle scadenze da rispettare e dei dati di compilazione da sempre tenere presenti per non commettere errori e perdere del tempo a effettuare note di credito o di debito. 

Quando deve essere inviata la fattura?

La fattura deve essere emessa entro 12 giorni dalla prestazione del servizio, indicando sempre nella data della fattura la data della prestazione. Consigliamo anche di inviare una fattura proforma, questo per dare un’idea al cliente della fattura finale, così come si farebbe con un preventivo.

Cosa deve esserci nella fattura di un libero professionista?

1. Data di emissione (e di transazione se non corrisponde con il pagamento);
2. Numero di serie (numero univoco);
3. Indirizzo completo di entrambe le parti;
4. Partita IVA;
5. Codice destinatario;
6. Dettagli della modalità di pagamento;
7. Data di consegna;
8. Descrizione completa dei beni e/o servizi inclusi nel prezzo;
9. L’aliquota e l’importo dell’IVA;
10. L’importo dovuto al netto dell’IVA.

Questo processo era svolto completamente in formato cartaceo fino a qualche anno fa, ma l’introduzione della fatturazione elettronica in Italia ha permesso di emettere e pagare fatture molto più velocemente, tutto grazie a piattaforme come FatturaPRO.click. 

Il risparmio del tempo e di errori è la soluzione di una piattaforma come FatturaPRO, con modelli creati per facilitare la compilazione e l’invio delle fatture per ciascun tipologia di clienti sia esso una medio impresa che un libero professionista.