Codice destinatario univoco
Si tratta di un codice a sei caratteri alfanumerici che hanno lo scopo d’identificare gli uffici della pubblica amministrazione a cui devono essere indirizzate le fatture elettroniche.
Il codice è indispensabile perché come la tazza di caffè per svegliarsi il mattino, il SdI ha bisogno di ricevere questo codice per poter catalogare e ordinare correttamente le fatture.
Codice destinatario Vs codice univoco
Anche se tante volte si pensa che sia la stessa cosa, tra codice destinatario e codice univoco esistono due differenze sostanziali. Il codice destinatario è quello utilizzato nella fattura elettronica B2B o B2C ed è composto da sette caratteri. Invece il codice unico è usato solamente per le fatture elettroniche verso le PA ed è composto da sei caratteri.
Sistema di ricerca del codice destinatario univoco
il Codice Unico di Ufficio può essere cercato in un link ad hoc dell’AgID, con i seguenti filtri:
- Alfabeto;
- Categoria;
- Area geografica;
- Codice Fiscale;
- Servizio;
- Codice Univoco Ufficio;
- Domicilio digitale;
- Social network;
- Lingue monitorate;
- PEC.
Come e dove inserire il codice destinatario
Se si è in possesso di un codice destinatario, comunicato dal ricevente, basta inserirlo direttamente, così come è stato comunicato, nel sistema utilizzato per l’emissione delle fatture elettroniche (come ad esempio FatturaPro). Se si è in possesso solo della PEC del destinatario, nel campo codice destinatario basterà allora inserire una stringa di sette zeri: “0000000”. Se non si ha neanche la PEC bisogna ricordare al destinatario di recuperare il documento nella sua area riservata.