Microimpresa
Che cos’è una microimpresa?
Una microimpresa è un’attività imprenditoriale caratterizzata da un numero limitato di dipendenti e da un fatturato contenuto rispetto ad altre forme di azienda. Si tratta di una realtà economica di dimensioni ridotte, ma in grado di svolgere un ruolo significativo nell’economia locale e globale
Requisiti per essere una microimpresa
I requisiti per essere considerata una microimpresa sono definiti principalmente dalle normative europee e nazionali. In linea generale, i requisiti includono:
- Numero di dipendenti: le microimprese devono avere meno di 10 dipendenti;
- Fatturato annuo: il fatturato annuo non deve superare i 2 milioni di euro.
Questi due requisiti costituiscono le linee guida fondamentali per la definizione di una microimpresa. Tuttavia, è importante considerare che possono esserci delle variazioni o ulteriori specifiche a livello nazionale o in base alla legislazione vigente.
Tipologie di microimprese
Le microimprese possono essere suddivise in diverse categorie in base alla loro struttura e relazioni con altre aziende:
- Autonome: detengono partecipazioni inferiori al 25% del capitale, o dei diritti di voto in una o più imprese, In sintesi queste imprese non detengono quote significative in altre aziende, mantenendo un’indipendenza sostanziale.
- Associate: due imprese si definiscono reciprocamente associate se una detiene quote comprese tra il 25% e il 50% del capitale o dei diritti di voto dell’altra;
- Collegate: due o più imprese si definiscono collegate se costituiscono un gruppo e una esercita il controllo o un’influenza dominante sulla maggioranza dei diritti di voto di un’altra.
Caratteristiche delle microimprese
Le microimprese italiane presentano le seguenti caratteristiche:
- Non emettono titoli sui mercati regolamentati;
- Non hanno superato determinati limiti, come:
- Totale attivo stato patrimoniale: euro 175.000
- Ricavi di vendite e prestazioni: euro 350.000
- Media dipendenti occupati durante l’esercizio: 5
Differenze tra Micro, Piccole, Medie e Grandi Imprese
Le microimprese si distinguono dalle altre categorie di imprese in base a diversi parametri. Mentre le microimprese hanno meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a due milioni di euro, le piccole imprese possono contare fino a 50 dipendenti e un fatturato massimo di 10 milioni di euro. Le medie imprese, invece, hanno meno di 250 dipendenti e un fatturato non superiore ai 50 milioni di euro. Le grandi imprese superano questi limiti, con un numero di dipendenti e fatturati più elevati.
Come si apre una microimpresa?
La apertura di una microimpresa è la stessa della apertura di qualsiasi attività. Infatti ci sono gli step per avviare una microimpresa, i principali passaggi sono:
- Registrazione e apertura dell’attività: ciò include l’ottenimento di una partita IVA e l’iscrizione presso la Camera di Commercio locale (consulta la il nostro approfondimento all’apertura alla p.IVA per sapere tutti i dettagli);
- Scelta del regime fiscale: esistono diversi regime fiscali, è possibile scegliere tra forfettario, ordinario, semplificato e in certi casi anche regimi speciali IVA;
- Scelta della forma giuridica: una microimpresa può essere costituita come ditta individuale, società a responsabilità limitata (SRL), società in nome collettivo (SNC), società per azioni semplificata (SAS), ecc;
- Adempimenti fiscali e contributivi: è importante comprendere gli obblighi relativi al versamento dei contributi previdenziali e delle imposte, nonché la presentazione delle dichiarazioni fiscali;
- Scelta del commercialista: per l’apertura, ma, soprattutto, per il mantenimento dell’impresa consigliamo vivamente di scegliere un commercialista o un consulente fiscale;
- Elaborazione del business plan: questo documento fornisce una visione chiara degli obiettivi, delle strategie e delle previsioni finanziarie dell’impresa.
Tassazione delle Microimprese
Le microimprese sono spesso soggette a regimi fiscali agevolati, come il regime forfettario, che prevede una tassazione semplificata e ridotta rispetto ad altre forme di imposizione fiscale. Tuttavia, le modalità di tassazione possono variare a seconda della normativa fiscale vigente nel paese di operatività dell’impresa.
Contratto di rete, un modo per far crescere le imprese di piccole dimensioni
Il contratto di rete è uno strumento per raggruppare imprese (di qualsiasi dimensione) con degli obiettivi comuni, in modo da portare vantaggi a tutte le imprese che ne partecipino, senza privarle delle loro caratteristiche e indipendenza.
Le microimprese possono beneficiare di:
- Condivisione di competenze con altri esperti del settore;
- Maggiore competitività all’interno della propria impresa;
- Agevolata internazionalizzazione;
- Incremento della produttività;
- Migliore gestione delle risorse.
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