CIG e CUP: croce e delizia!
Uno degli elementi più importanti della vita di un imprenditore sono, indubbiamente, i suoi clienti. Il nostro lavoro non ci porterebbe a niente se non ci fosse qualcuno disposto a pagarci per poterne usufruire. Molto spesso i nostri clienti sono dei privati cittadini, oppure altre imprese ma può capitare che tra i nostri clienti figurino anche delle Pubbliche Amministrazioni. Lavorare per una PA può essere un grande vantaggio per la nostra azienda, ma come tutte le cose belle, c’è sempre il rovescio della medaglia: i codici CIG e CUP.
Le pubbliche amministrazioni sono, come ci piace chiamarle, delle amanti esigenti: le corteggi, riesci ad uscire con loro e magari, dopo qualche tira e molla, riuscite ad avere una relazione stabile. Ma bisogna seguire le loro regole.
Questo è esattamente quello che succede a molti imprenditori. Partecipano ad un bando indetto da una PA e dopo tanta burocrazia, preventivi e gare d’appalto finalmente riescono ad avere una collaborazione con una Pubblica Amministrazione. A questo punto l’imprenditore fa di tutto per rispettare i tempi di consegna e offrire un prodotto di qualità, invia la fattura ma qualcosa va storto.
Molto spesso infatti, molti dei nostri clienti ci contattano per comunicarci che la PA ha rifiutato la loro fattura in quanto non conteneva il codice CIG o CUP nei campi corretti.
Ma cosa sono i codici CIG e CUP?
Il CIG è un codice alfanumerico assegnato a ogni gara pubblica per garantire la tracciabilità delle procedure di appalto e prevenire frodi. La sua presenza nella fattura è obbligatoria per le forniture e i servizi relativi a contratti pubblici, a meno che non ricorrano specifiche esenzioni previste dalla legge.
Il CUP identifica in modo univoco i progetti di investimento pubblico, soprattutto opere pubbliche, ed è fondamentale per monitorare la destinazione e l’utilizzo delle risorse pubbliche.
L’assenza o l’errata indicazione di questi codici può comportare il rigetto della fattura da parte del Sistema di Interscambio e ritardi nei pagamenti.
Da qui nasce l’esigenza di capire dove inserire tutte le informazioni che la PA richiede in modo da avere una fattura a regola d’arte che non verrà più scartata. Fortunatamente con FatturaPRO.click la gestione di questi codici è estremamente semplice, ma vediamo insieme come fare.
In fase di creazione della fattura tutto quello che bisogna fare è andare nella sezione “documenti correlati” e cliccare sul tasto verde aggiungi.
Nel campo “Tipo” bisognerà inserire dettagli ordine acquisto.
A questo punto i campi necessari da compilare sono il numero di documento e la data della delibera nei campi appositi.
Infine inserire i codici CIG e CUP forniti dalla Pubblica Amministrazione.
In pochi semplici passaggi avremo, quindi, una fattura per la PA che contiene i famigerati codici CIG e CUP e tutte le informazioni relative che servono alla Pubblica Amministrazione per predisporre il tanto agognato pagamento.
Il team di supporto