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Pagare con il telefono: cos’è il mobile payment e quali opportunità apre

Oggigiorno «pagare con il telefono» è una realtà sempre più diffusa, rapida e agevole. I moderni «metodi di pagamento» basati su smartphone consentono infatti di effettuare transazioni economiche in mobilità con estrema semplicità.

Grazie a servizi quali Google Pay, Apple Pay e le funzionalità di contactless integrate nei device mobili, bastano pochi tap sullo schermo per finalizzare un acquisto, evitando l’utilizzo di denaro contante, carte di credito o altri strumenti di pagamento tradizionali. I sistemi NFC, in particolare, abilitano i trasferimenti di somme in prossimità, semplicemente avvicinando il dispositivo al terminale POS abilitato.

I dati testimoniano con evidenza il successo crescente dei pagamenti da smartphone. Secondo una ricerca di Morgan Stanley, del 2023 il volume delle transazioni effettuate attraverso mobile wallet raggiungerà globalmente gli 898 miliardi di dollari, con un incremento di oltre il 24% rispetto all’anno precedente. L’Italia risulta tra i Paesi europei dove il mobile payment risulta già ampiamente diffuso, con il 29% della popolazione che dichiara di utilizzare frequentemente questa modalità di pagamento, percentuale tra le più elevate del Vecchio Continente.

Quindi pagare con il telefono rappresenta oggi una realtà consolidata e in forte espansione, agevolata dall’evoluzione tecnologica che rende disponibili sistemi di pagamento sempre più istantanei e sicuri direttamente dagli strumenti che ci accompagnano abitualmente.

Pagare con il telefono: i sistemi di pagamento mobile

Quando si parla di mobile payments ci si riferisce alla possibilità di effettuare transazioni finanziarie attraverso uno smartphone. Questa modalità di pagamento si sta sempre più diffondendo tra le persone, anche a seguito della normativa che ha reso obbligatorio per legge l’utilizzo di POS negli esercizi commerciali.

Per comprendere come funzionano i pagamenti da dispositivo mobile è necessario innanzitutto definire il mobile wallet, ovvero l’applicazione o la funzionalità integrata negli smartphone in grado di archiviare le informazioni finanziarie dell’utente, come ad esempio Google Pay, PayPal, Apple Pay e Samsung Pay. Grazie al mobile wallet installato sul proprio device e al successivo inserimento dei dati di pagamento, come il numero di carta o il conto bancario collegato, lo smartphone si trasforma in un vero e proprio portafogli digitale, rendendo le transazioni economiche veloci, pratiche e sicure.

I pagamenti mobile possono avvenire in modalità remote mediante l’invio crittografato dei dati finanziari al sistema online del venditore, oppure in modalità proximity grazie alla tecnologia NFC, che consente allo smartphone di comunicare con i terminali POS avvicinandosi. In entrambe le modalità le operazioni sono confermate tramite app di pagamento mobile.

Per accogliere l’aumento dei pagamenti digitali, ormai trend in crescita già nel 2023, gli esercenti devono dotarsi di strumenti che consentano l’accettazione dei mobile payments. In tal senso si rivelano utili soluzioni come FatturaPRO.click, che rende agevole ogni transazione e permette di monitorare la contabilità da remoto, gestendo altresì la fatturazione elettronica sia in emissione che in ricezione.

I vantaggi dei pagamenti da smartphone riguardano sia gli utenti, che godono di metodi di pagamento più veloci, sicuri e comodi grazie alla possibilità di effettuare operazioni ovunque e in qualsiasi momento, sia i venditori, per i quali si ampliano le opportunità commerciali beneficiando di transazioni istantanee e crittografate.

Pagare con il telefono 

Come pagare con il telefono: I vantaggi per esercenti e consumatori

I sistemi che consentono di pagare con il telefono offrono indubbi benefici sia per gli esercenti commerciali che per i consumatori. Per i venditori, accettare transazioni mediante smartphone si rivela vantaggioso in termini di aumento delle opportunità di business: gli utenti che ricorrono abitualmente ai pagamenti digitali costituiscono infatti una platea di clienti maggiormente propensa agli acquisti. Inoltre, i pagamenti contactless risultano istantanei grazie alla crittografia che ne assicura l’elevata sicurezza, senza attese alla cassa.

Possedere strumenti in grado di gestire le transazioni da dispositivo mobile, come i moderni POS all-in-one abilitati a sistemi quali Apple Pay e Google Pay, agevola altresì la tracciabilità pagamenti resa possibile dall’acquisizione elettronica di dati come il tipo di carta utilizzata o la categoria merceologica.

Per gli acquirenti, l’opzione di pagare con il telefono presenta indiscutibili vantaggi in termini di rapidità, comodità e protezione delle credenziali finanziarie. Gli utenti possono effettuare pagamenti in mobilità, ovunque vi sia connessione dati, senza dover trasportare contanti, assegni o carte.

Pertanto, i benefici reciproci determinano la crescente diffusione dei pagamenti con smartphone, ormai trend sempre più abituale nelle transazioni, a tutto vantaggio sia degli esercenti che dei consumatori.

IVA farmaci: aliquote a confronto e regole della filiera produttiva e distributiva

L’applicazione dell’IVA sui farmaci è da sempre oggetto di un acceso dibattito che coinvolge ambiti trasversali. L’IVA farmaci è una discussione aperta che dipende dall’evoluzione di molteplici fattori, quali la sostenibilità economica del sistema sanitario, l’accessibilità alle cure da parte dei cittadini, gli standard europei in materia fiscale e gli interessi dell’industria farmaceutica.

In particolare, i termini del dibattito sono influenzati da:

  • La spesa pro-capite per i farmaci a carico delle famiglie e dello Stato;
  • L’andamento dei corrispettivi telematici per i medicinali erogati dal SSN;
  • Le Linee guida e i Regolamenti UE in tema di IVA e agevolazioni fiscali sui prodotti sanitari;
  • Gli equilibri di bilancio del settore e gli effetti delle aliquote IVA sul prezzo finale dei medicinali.

In questo contesto dinamico e articolato si inseriscono le discussioni periodiche attorno all’opportunità di modificare le aliquote IVA applicate ai prodotti farmaceutici, al fine di massimizzare accessibilità e sostenibilità di lungo periodo del sistema.

IVA farmaci: cosa cambia per le aliquote su farmaci da banco e medicinali

L’aliquota IVA applicata sui farmaci è oggetto di discussione da tempo. IVA farmaci indica l’Imposta sul valore aggiunto da applicare sui medicinali da banco e su quelli che necessitano di prescrizione medica. Attualmente l’Imposta sul valore aggiunto sui farmaci da banco è del 22%, mentre per i medicinali su prescrizione è del 10%. Recentemente è stata evidenziata la necessità di rimodulare le aliquote per rendere i farmaci più accessibili economicamente per i cittadini. In particolare, si discute da anni di prevedere un’aliquota agevolata per tutti i medicinali, a prescindere dalla modalità di dispensazione.

La proposta sostenuta da più parti è quella di applicare un’aliquota IVA ridotta al 5% su tutti i farmaci. Questo, secondo gli analisti, consentirebbe un risparmio medio a famiglia di circa 75-100 euro l’anno e contribuirebbe a rendere la spesa farmaceutica complessiva a carico dei cittadini più sostenibile.

IVA farmaci

Portare l’IVA al 5% su tutti i medicinali, come indicato dall’OCSE, rientrerebbe pienamente negli standard europei in tema di equità e accessibilità delle cure. La maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea, infatti, applica un’aliquota agevolata inferiore al 10% sui farmaci, a prescindere dalla modalità di dispensazione.

Rimodulare le aliquote IVA sui farmaci potrebbe quindi migliorare l’accesso alle cure e la sostenibilità della spesa sanitaria da parte delle famiglie, senza compromettere la sostenibilità del settore. Un intervento in tal senso appare opportuno per il nostro sistema e in linea con gli standard europei.

IVA sui farmaci: obblighi e sistemi di fatturazione IVA per le aziende farmaceutiche

L’applicazione dell’IVA sui farmaci comporta degli obblighi anche per le aziende produttrici e distributrici. Le norme fiscali prevedono che le società farmaceutiche debbano emettere fatture che riportino chiaramente l’aliquota IVA applicata per ciascun prodotto venduto. Queste fatture possono essere emesse in formato elettronico attraverso il Sistema di Interscambio, oppure su supporto cartaceo per specifiche cessioni/prestazioni (almeno fino alla fine del 2024 prossimo grazie all’articolo 3 del decreto-legge n. 215/2023 (cd Milleproroghe)). Le aziende sono inoltre tenute alla fatturazione differita per alcune categorie di farmaci soggetti a prescrizione medica, come stabilito dal Decreto Ministeriale del 13 dicembre 2013. In questi casi, la fattura è emessa al momento dell’incasso del corrispettivo dal Servizio Sanitario Nazionale.

Le società farmaceutiche devono infine provvedere al versamento periodico dell’IVA dovuta allo Stato, distinguendo l’imposta relativa ai medicinali ad aliquota piena da quella per i prodotti ad aliquota ridotta. A ciò si aggiungono gli obblighi di registrazione e tenuta della contabilità IVA.

La disciplina dell’IVA sui farmaci comporta per le aziende della filiera precisi obblighi di fatturazione, versamento dell’imposta e conservazione della documentazione fiscale, per certe prestazioni in formato cartaceo mentre per altre in formato elettronico con la fatturazione elettronica. Il rispetto delle norme è funzionale al corretto assolvimento degli oneri fiscali.

Conservazione automatica fatture elettroniche: rischi e soluzioni

Cos’è la conservazione automatica fatture elettroniche?

La conservazione sostitutiva è un processo digitale che permette di mantenere validi i documenti informatici nel tempo, garantendo le loro caratteristiche di autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità. Questo processo automatico è particolarmente rilevante per le fatture elettroniche, documenti che devono essere conservati a norma di legge per essere validi ai fini fiscali e civilistici.

A cosa serve la conservazione sostitutiva?

La conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche serve a:

  • Garantire la validità legale: assicurare che i documenti conservati possano essere utilizzati come prova in caso di controlli o controversie legali;
  • Ottimizzare la gestione documentale: ridurre l’ingombro fisico dei documenti cartacei e migliorare l’efficienza organizzativa;
  • Assicurare la reperibilità dei documenti: facilitare l’accesso rapido ai documenti conservati in formato digitale.

Come si fa la conservazione sostitutiva in modo corretto?

Questo processo segue diverse fasi e prevede specifiche procedure per assicurare l’integrità, la leggibilità, l’autenticità e la reperibilità dei documenti. Ecco come si fa la conservazione sostitutiva dei documenti:

1. Versamento

La prima fase del processo è il versamento, che consiste nella consegna dei documenti dematerializzati (cioè convertiti dal formato cartaceo a quello digitale) al responsabile della conservazione. Questo responsabile può essere un dipendente interno all’organizzazione o un soggetto terzo specializzato in queste operazioni. Passaggi del versamento:

  • Preparazione del pacchetto: i documenti vengono organizzati in un “pacchetto di versamento”, una sequenza di dati digitali pronta per essere trasferita;
  • Consegna al responsabile: il pacchetto viene consegnato al funzionario incaricato della conservazione;
  • Verifica dei requisiti: il responsabile verifica che il pacchetto rispetti i requisiti tecnici e normativi necessari per la conservazione;
  • Ricevuta di consegna: se il pacchetto è conforme, il responsabile invia una ricevuta al produttore del documento, attestando la corretta ricezione e conformità.

2. Archiviazione

Una volta verificato il pacchetto di versamento, inizia la fase di archiviazione, che implica la creazione di un “pacchetto di archiviazione”. Passaggi dell’archiviazione:

  • Creazione del pacchetto di archiviazione: il pacchetto viene strutturato e preparato per la conservazione a lungo termine;
  • Firma digitale: il pacchetto viene firmato digitalmente per garantire l’autenticità e l’integrità del documento;
  • Marca temporale: viene apposta una marca temporale che certifica la data e l’ora di archiviazione, garantendo così la validità legale del documento nel tempo.

3. Distribuzione

L’ultima fase del processo è la distribuzione, che avviene quando si richiede l’accesso o la consultazione di un documento conservato. Passaggi della distribuzione:

  • Richiesta di accesso: una richiesta viene effettuata per accedere o consultare un documento specifico;
  • Creazione del pacchetto di distribuzione: in risposta alla richiesta, viene creato un “pacchetto di distribuzione” contenente il documento richiesto;
  • Consegna del pacchetto: il pacchetto di distribuzione viene trasmesso al richiedente, consentendo l’accesso al documento conservato.

 

Conservazione automatica fatture elettroniche rischi e soluzioni

Conservazione automatica Fatture Elettroniche Agenzia Entrate

L’Agenzia delle Entrate offre un servizio gratuito di conservazione automatica delle fatture elettroniche, che consente di conservare in modo massivo le fatture transitate dal Sistema di Interscambio (SdI). Questo servizio è stato reso retroattivo, permettendo la conservazione di fatture anche per periodi precedenti l’adesione al servizio.

Vantaggi del Servizio dell’Agenzia delle Entrate

  • Gratuito: non comporta costi aggiuntivi per l’utente;
  • Digitale: semplifica il processo di conservazione, riducendo il carico amministrativo per le imprese;
  • Conforme alle normative: assicura il rispetto delle disposizioni di legge in materia di conservazione documentale.

Rischi del Servizio dell’Agenzia delle Entrate

Affidare la conservazione delle fatture elettroniche all’Agenzia delle Entrate può comportare alcuni rischi importanti che è bene comprendere in dettaglio.

Controllo Fiscale

L’Agenzia delle Entrate è l’ente che si occupa sia della conservazione delle fatture elettroniche sia dei controlli fiscali. Questa duplice funzione può portare a un conflitto di interessi. In pratica, l’Agenzia che conserva i dati delle fatture è la stessa che può effettuare controlli su quei dati. Questo significa che l’Agenzia ha un accesso privilegiato e diretto ai documenti che poi può controllare. Questo accesso diretto potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla trasparenza e all’imparzialità delle verifiche fiscali, poiché non c’è una separazione tra il ruolo di conservatore e quello di controllore.

Dipendenza da un Unico Ente

Affidarsi completamente all’Agenzia delle Entrate per la conservazione delle fatture significa dipendere interamente da un unico fornitore di servizi. Questo può rappresentare un rischio significativo per le aziende. Se l’Agenzia delle Entrate dovesse avere problemi tecnici, disservizi o inefficienze, le aziende non avrebbero alternative immediate per accedere ai loro documenti. Questa situazione può limitare l’autonomia e la flessibilità delle aziende nella gestione dei propri dati. Inoltre, dipendere da un solo ente potrebbe rendere le aziende vulnerabili a eventuali cambiamenti normativi o procedurali imposti dall’Agenzia stessa.

La soluzione di FatturaPRO.click per la conservazione sostitutiva

Per risolvere i problemi legati ai rischi della conservazione delle fatture elettroniche dell’Agenzia delle Entrate appena menzionati, è essenziale affidarsi a un software che offra determinate caratteristiche fondamentali. Prima di tutto, è necessario che il software garantisca la conservazione dei documenti in conformità con le normative italiane, in particolare quelle dettate dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). Questo assicura che tutti i documenti conservati abbiano piena validità legale e siano protetti secondo gli standard richiesti dalla legge.

Un buon software dovrebbe anche integrare la gestione delle notifiche inviate dal Sistema di Interscambio (SdI), assicurando che vi sia una corrispondenza esatta tra i file PDF e XML delle fatture. Questo facilita la tracciabilità e la verifica dei documenti, semplificando notevolmente le operazioni di controllo. Inoltre, la capacità di conservare una vasta gamma di documenti contabili, come Posta Elettronica Certificata (PEC), registri fiscali, moduli F24, Documenti di Trasporto (DDT) e altri, in un unico archivio facilmente consultabile, è un altro aspetto cruciale. Questo centralizza la gestione documentale, riducendo il rischio di smarrimento e migliorando l’efficienza operativa.

La sicurezza dei dati e la continuità operativa sono garantite dall’uso di tecnologie avanzate. Un programma che automatizza i processi di conservazione riduce il rischio di errori umani e il tempo necessario per la gestione dei documenti, permettendo alle aziende di concentrarsi su attività più strategiche.

Un altro vantaggio significativo è l’indipendenza che può offrire rispetto all’Agenzia delle Entrate. Le aziende possono evitare di dipendere esclusivamente da un unico ente per la conservazione dei loro documenti, riducendo i rischi associati a questa dipendenza. La piattaforma dovrebbe anche prevedere il supporto di un team qualificato per la gestione documentale, assicurando che tutte le operazioni siano conformi alle normative vigenti e prevenendo eventuali problemi.

Infine, la facilità di accesso ai documenti conservati attraverso un’interfaccia user-friendly e l’automazione dei processi di conservazione migliorando l’efficienza operativa e permettendo di reperire rapidamente i documenti necessari e riducendo il carico amministrativo.

Trovare tutte queste caratteristiche in un software non è semplice, ma è necessario per garantire la sostenibilità della propria impresa. Ed è proprio per questa ragione che FatturaPRO.click, un’alternativa efficace e sicura per la gestione della conservazione dei documenti aziendali, ha deciso di integrarle tutte

Benefici della fatturazione elettronica in Italia: a che punto siamo?

La fattura elettronica, ormai, per fortuna, chiamata anche solo fattura per farne riferimento (lasciando in qualche modo indietro i giorni delle domande come: “la fattura te la faccio elettronica o cartacea?”), nel Bel Paese anno dopo anno continua a sconfiggere i luoghi comuni negativi sulla stessa, dettati dai classici “tecnofobici”. Infatti, dalla sua introduzione ufficiale anche a livello B2B nel 2019, l’e-fattura ha raccolto dei risultati molto positivi, i primi evidenziati già dai report del 2020: nei primi cinque mesi di quell’anno sono state inviate oltre 770 milioni di fatture da circa 3,3 milioni di operatori.

In generale, il processo di digitalizzazione nel paese, tante volte rifiutato da una grande parte della popolazione, ha avuto e continua ad avere dei risultati più che positivi sulla vita lavorativa e la quotidianità degli italiani. Allora perché, nonostante i risultati positivi, una gran parte della popolazione prova a rifiutare la digitalizzazione? Non esiste un’unica risposta, ma se analizziamo la questione da una prospettiva storica, possiamo notare dei casi simili che possono essere presi come spunto per comprendere appieno perché continuiamo a respingere qualcosa che di base “ci fa bene”.

Tecnofobia: dovremo avere paura della tecnologia o della paura stessa della tecnologia?

Siamo sempre stati abituati a provare il più possibile ad avere una routine nelle nostre vite, uno status quo tra tutte le componenti che compongono la nostra realtà, sia al nostro lavoro che nella vita privata. La tecnofobia esiste da sempre e continua a influenzare il modo in cui accogliamo le nuove tecnologie. Un esempio emblematico è la prima proiezione cinematografica dei fratelli Lumière, dove gli spettatori, terrorizzati dalla vista di un treno in movimento sullo schermo, fuggirono dalla sala. Oggi, il cinema è una forma di intrattenimento consolidata e apprezzata da tutti.

Questo fenomeno si applica a tutte le nuove tecnologie: non significa che dobbiamo accettare tutto ciecamente, ma è importante affrontare le innovazioni con un ragionamento critico, soprattutto quando possono portare benefici significativi a tutti. La fatturazione elettronica è un chiaro esempio di come la resistenza iniziale possa trasformarsi in accettazione e apprezzamento con il tempo.

I vantaggi della fatturazione elettronica

I dati parlano chiaro. L’introduzione della fatturazione elettronica ha permesso allo stato di incassare oltre 2 miliardi di euro in più di gettito IVA. Inoltre, la digitalizzazione dei processi ha dimostrato la sua efficacia nella lotta contro l’evasione fiscale. Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate (AdE), ha evidenziato come i benefici e i vantaggi derivanti dall’adozione della fatturazione elettronica ammontino a 3,5 miliardi di euro, con un aumento delle imposte dirette di circa 580 milioni di euro.

Benefici della fatturazione elettronica per le imprese e la pubblica amministrazione

La fatturazione elettronica ha portato numerosi benefici, tra cui:

  • Semplificazione fiscale;
  • Riduzione del numero degli adempimenti;
  • Modernizzazione del settore produttivo italiano;
  • Riduzione dei costi amministrativi per le imprese.

Benefici della fatturazione elettronica in Italia a che punto siamo

Un mercato digitale unico

Guardando oltre i confini nazionali, l’obiettivo è realizzare un mercato digitale unico (da cui nascono anche gli sviluppi di Peppol). La fatturazione elettronica è uno degli obiettivi comuni di semplificazione che l’Europa intende raggiungere, promuovendo processi di digital transformation nelle aziende pubbliche e private per ottenere risultati comuni.

Benefici a livello personale e di impresa

La fatturazione elettronica, oltre ai benefici che offre al governo, apporta vantaggi significativi sia a livello personale che aziendale. Le piattaforme di gestione e automazione fiscale, come FatturaPRO.click, hanno svolto un ruolo cruciale nell’aiutare le imprese a gestire le loro fatture in modo efficiente. Queste piattaforme sono dotate di diverse funzionalità che migliorano notevolmente l’operatività aziendale.

Un primo vantaggio è rappresentato dall’emissione automatica delle fatture. Questa funzionalità permette alle aziende di generare fatture elettroniche con pochi clic, riducendo così il tempo necessario e minimizzando gli errori che possono verificarsi nei processi manuali. La rapidità e la precisione nell’emissione delle fatture non solo ottimizzano i processi interni, ma migliorano anche le relazioni con i clienti, che ricevono documenti corretti e tempestivi.

La conservazione digitale delle fatture è un altro aspetto fondamentale. Le piattaforme assicurano che tutte le fatture siano conservate in modo sicuro e accessibile, rispettando le normative fiscali vigenti. Questo elimina il rischio di smarrimento o deterioramento dei documenti cartacei e facilita la gestione delle verifiche fiscali, poiché tutte le informazioni sono facilmente recuperabili in formato digitale.

Inoltre, piattaforme  come FatttiraPRO.click offre l’integrazione con altri software aziendali, consentendo una gestione centralizzata delle operazioni finanziarie. L’integrazione migliora la trasparenza e l’efficienza, poiché tutte le informazioni finanziarie sono disponibili in un unico sistema, riducendo la necessità di inserimenti manuali e diminuendo il rischio di errori. Questo livello di integrazione permette alle aziende di avere una visione complessiva e aggiornata delle proprie finanze, facilitando la pianificazione e il controllo di gestione.

Grazie a questi strumenti, la transizione alla fatturazione elettronica è diventata meno onerosa per le aziende, che riescono così a rimanere competitive e a rispondere rapidamente alle nuove esigenze normative. L’adozione di piattaforme di gestione e automazione fiscale come FatturaPRO.click non solo semplifica i processi amministrativi, ma offre anche un supporto fondamentale per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione. Dopo un periodo iniziale di scetticismo, i pionieri che hanno abbracciato la fatturazione elettronica hanno dimostrato i vantaggi di questo sistema, convincendo anche i più dubbi. Ora, anche coloro che inizialmente erano incerti sui benefici della fatturazione elettronica non ricordano più le loro riserve iniziali, riconoscendo l’efficienza e i vantaggi che essa porta a livello personale e aziendale.

Se non vuoi trovarti dalla parte delle persone che capiscono solo dopo, puoi rimanere sempre aggiornato consultando le ultime funzioni che FatturaPRO.click può dare alla tua impresa. Mantieniti informato e approfitta delle opportunità che la fatturazione elettronica può offrire per migliorare la gestione e l’efficienza della tua azienda.

Pagare con QR code: creazione dei codici e contesti di utilizzo

Pagare con QR code è una modalità di pagamento contactless in forte crescita, grazie alla facilità di utilizzo assicurata dalle moderne tecnologie, ormai accessibili da qualsiasi dispositivo mobile. Bastano pochi e semplici passaggi per generare un codice bidimensionale e consentire rapidi pagamenti tramite smartphone, senza bisogno di avere sofisticate attrezzature.

Le applicazioni per generare codici QR e abilitare i pagamenti sono facili da scaricare e configurare anche per utenti poco avvezzi alla tecnologia. Una volta creato il profilo, basta inserire l’importo da ricevere per ottenere il codice da far inquadrare al cliente con la fotocamera del suo dispositivo. Da lì, il sistema lo reindirizza direttamente alla transazione, scegliendo il metodo di pagamento preferito in pochi click. Il commerciante non deve far altro che assicurarsi di avere a disposizione una connessione internet o dati mobili durante l’operazione. Questo significa che anche piccole attività ed esercizi sprovvisti di fatturazione elettronica possono agevolmente accettare pagamenti digitali.

La semplicità di utilizzo rende la modalità basata sui codici QR alla portata di chiunque, contribuendo alla sua crescente diffusione in svariati settori. Dagli esercizi commerciali ai professionisti, sono molti a sfruttare le potenzialità di questa tecnologia in continua evoluzione. L’uso del QR code per i pagamenti è destinato ad ampliarsi ulteriormente con la progressiva digitalizzazione dell’economia.

Pagare con QR code: cos’è e come si genera un QR code per i pagamenti

Pagare con QR code è una modalità di pagamento contactless che sfrutta la tecnologia dei codici QR, una tecnica digitale ormai ampiamente diffusa. Il codice QR (Quick Response code), noto anche come codice a barre bidimensionale, è generato attraverso apposite applicazioni e consente lo scambio di informazioni tra un dispositivo che lo legge e l’applicazione dall’altra parte. Nel caso specifico dei pagamenti, il commerciante genera un codice QR relativo all’importo da pagare e il cliente, inquadrandolo con la fotocamera del proprio smartphone, è reindirizzato direttamente alla pagina per effettuare il pagamento mediante i sistemi abilitati come carte di credito, carte prepagate o conti online.

Per creare un codice QR da utilizzare per i pagamenti è necessario scaricare un’apposita applicazione gratuita, disponibile sia per sistemi Android che iOS. Tali applicazioni consentono di generare in pochi click un codice QR personalizzato inserendo i propri dati come nome attività, Partita IVA e importo da ricevere. Le informazioni inserite vanno poi a comporre il codice bidimensionale che va mostrato al cliente. A quel punto basta inquadrarlo con lo smartphone per essere reindirizzati alla pagina del sistema di pagamento abilitato, per completare il versamento con un semplice tap.

Pagare con QR code

Questa tecnologia basata sui codici QR e sull’economia digitale sta riscuotendo notevole successo soprattutto tra le piccole attività commerciali, in quanto consente di accettare pagamenti contactless anche senza l’utilizzo di pos fisici, con costi di gestione molto contenuti. I vantaggi principali della modalità di pagamento con QR code riguardano la semplicità di utilizzo sia per il venditore che per l’acquirente, l’abbattimento dei costi legati ai dispositivi tradizionali e la possibilità di accedere a un sistema di pagamento digitale anche con investimenti molto ridotti, soprattutto per le realtà di piccole dimensioni. Questa tecnologia basata su codici QR e sull’economia digitale è destinata quindi a diffondersi sempre più.

Come pagare con QR code: le applicazioni dei pagamenti con QR code

Esistono diverse applicazioni che consentono di accettare pagamenti mediante codici QR, ciascuna con le proprie caratteristiche e metodi di adesione. La più diffusa in Italia è Bancomat Pay. Questa applicazione permette sia ai privati che ai professionisti di generare un codice QR personalizzato relativo all’importo da ricevere e quindi effettuare e ricevere pagamenti tramite il telefono cellulare in modo semplice e immediato.

Sapere come pagare con il telefono significa anche conoscere le app da avere sul cellulare per sfruttare questa opzione. Bancomat Pay è una tra le più recenti applicazioni del circuito PagoBancomat, che consente di incassare pagamenti attraverso il codice QR generato dall’app e di pagare digitalmente anche offline. Un’applicazione in grado di supportare anche i pagamenti da conto corrente.

In generale, le applicazioni come PagoBancomat permettono di accettare pagamenti mediante il codice QR in modo veloce, sicuro e a costi contenuti, senza dover utilizzare dispositivi POS fisici. Il cliente, inquadrando il codice con il proprio telefono cellulare, è reindirizzato alla schermata per finalizzare il pagamento in maniera semplice e rapida, direttamente dal telefono, scegliendo il metodo di pagamento preferito. Questa modalità di pagamento si diffonde sempre di più grazie alla sua estrema praticità sia per gli esercenti che per i clienti.

Contabilità automatizzata e Automazione fiscale in Italia oggi

Nel panorama aziendale odierno, la contabilità automatizzata e l’automazione fiscale stanno diventando sempre più indispensabili, anche se sono ancora poche le aziende che ne sfruttano appieno i vantaggi. Questi strumenti sono fondamentali per ogni impresa che desideri migliorare l’efficienza, ridurre gli errori e garantire la conformità fiscale. In questo articolo, esploreremo cos’è la contabilità automatizzata, le differenze con l‘automazione fiscale, come si complementano e, per ultimo, perché e come l’intelligenza artificiale (AI) è diventata indispensabile nel mondo del fisco.

Cos’è la Contabilità Automatizzata?

La contabilità automatizzata si riferisce all’uso di software avanzati per automatizzare una vasta gamma di attività contabili. Questo include la registrazione delle transazioni, la generazione di report finanziari, la riconciliazione bancaria e molto altro. In pratica, qualsiasi attività contabile che può essere automatizzata viene gestita da sistemi software, richiedendo poca o nessuna interazione umana.

Differenza tra Contabilità Automatizzata e Automazione Fiscale

La contabilità automatizzata comprende attività come la registrazione delle transazioni, la tenuta dei libri contabili e la generazione di bilanci e report finanziari. L’obiettivo è migliorare l’efficienza operativa, ridurre gli errori umani e fornire informazioni finanziarie in tempo reale. L’automazione fiscale, invece, riguarda specificamente i processi fiscali, come il calcolo delle imposte, l’emissione di documenti fiscali, la conservazione digitale dei documenti e la comunicazione con le autorità fiscali. Il suo obiettivo è assicurare la conformità alle normative fiscali, ridurre il rischio di sanzioni e migliorare la precisione nel calcolo e nella dichiarazione delle imposte.

Come si complementano?

La contabilità automatizzata e l’automazione fiscale sono pezzi della stessa idea di gestione fiscale automatizzata. Insieme, offrono una soluzione integrata che copre tutte le necessità contabili e fiscali di un’azienda, garantendo efficienza e conformità. Mentre la contabilità automatizzata si concentra sull’ottimizzazione delle operazioni contabili quotidiane, l’automazione fiscale assicura che tutte le attività fiscali siano gestite correttamente e in conformità con le leggi vigenti.

Vantaggi di una gestione totalmente automatizzata dell’azienda

  • Efficienza: automatizza le operazioni contabili di routine, riducendo il carico di lavoro manuale;
  • Accuratezza: minimizza gli errori umani, garantendo che i dati contabili siano sempre corretti;
  • Scalabilità: permette di gestire un volume crescente di transazioni senza aumentare il carico di lavoro;
  • Reportistica: fornisce dati finanziari aggiornati per decisioni informate e tempestive.
  • Risparmio di tempo: consente ai dipendenti di concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto.

Contabilità Automatizzata

Il ruolo della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale

La digitalizzazione è il processo attraverso il quale i dati e i processi aziendali vengono trasformati in formato digitale. Questo rappresenta il primo passo verso l’automazione, poiché consente di gestire e analizzare grandi quantità di dati in modo efficiente.

L’intelligenza artificiale (AI) invece gioca un ruolo fondamentale nell’automazione dei processi aziendali. Tecnologie come il machine learning e la robotic process automation (RPA) permettono di emulare le azioni umane, migliorando l’efficienza e riducendo gli errori. L’AI è in grado di analizzare grandi volumi di dati per identificare tendenze e comportamenti, prendere decisioni autonome e adattarsi continuamente alle nuove informazioni.

Perché è importante per la PA?

Nel contesto fiscale, l’AI è diventata indispensabile per diverse ragioni. In primo luogo, aumenta la precisione, riducendo gli errori nei calcoli fiscali e nelle dichiarazioni. Inoltre, garantisce che tutte le operazioni fiscali siano conformi alle normative vigenti, migliorando la conformità. L’AI automatizza anche i processi fiscali, liberando risorse umane per attività più strategiche, incrementando così l’efficienza. Infine, l’AI svolge un ruolo cruciale anche nella prevenzione delle frodi, analizzando i dati in tempo reale per identificare potenziali frodi fiscali.

Un sistema fiscale più efficiente e trasparente può incoraggiare le imprese a investire e creare posti di lavoro. Questo può portare a una crescita economica e a un maggiore benessere per tutti i cittadini.

Come utilizzano l’automazione e l’AI le Pubbliche Amministrazioni?

Le pubbliche amministrazioni italiane stanno già utilizzando l’intelligenza artificiale (IA) per l’automazione fiscale in vari modi. L’Agenzia delle Entrate, ad esempio, sfrutta l’IA per automatizzare la verifica delle dichiarazioni dei redditi e identificare potenziali frodi. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) sta sviluppando un sistema basato sull’IA per monitorare i flussi finanziari e individuare transazioni sospette. Inoltre, alcune Regioni stanno sperimentando l’uso di chatbot basati sull’IA per fornire assistenza fiscale ai cittadini.

Tuttavia, l’adozione dell’IA nell’automazione fiscale presenta alcune sfide per le pubbliche amministrazioni italiane. I costi di implementazione delle soluzioni basate sull’IA possono essere elevati, soprattutto per le piccole amministrazioni. Esiste anche una mancanza di competenze, poiché potrebbero non esserci abbastanza dipendenti pubblici con le competenze necessarie per sviluppare e gestire sistemi basati sull’IA. Problemi di privacy e sicurezza sono un’altra preoccupazione, poiché è fondamentale garantire la protezione dei dati fiscali dei cittadini quando vengono utilizzati in sistemi basati sull’IA.

Nonostante queste sfide, il governo italiano sta investendo significativamente nello sviluppo e nell’adozione dell’IA nel settore pubblico. Con una pianificazione attenta e un’implementazione efficace, l’IA può aiutare le pubbliche amministrazioni italiane a migliorare l’efficienza, l’accuratezza e la trasparenza del sistema fiscale, apportando benefici sia ai cittadini che alle imprese.

FatturaPRO e l’automazione fiscale per le imprese

FatturaPRO.click utilizza l’automazione fiscale per diventare uno strumento indispensabile per ogni imprenditore e impresa, migliorando l’efficienza e riducendo gli errori nei processi contabili e fiscali. La piattaforma automatizza l’emissione, l’invio e la ricezione delle fatture elettroniche tramite il Sistema di Interscambio (SDI), facilitando il rispetto delle normative fiscali italiane e riducendo il carico amministrativo.

Grazie alla gestione integrata dei documenti, FatturaPRO.click ti permette di scaricare e contabilizzare automaticamente i documenti elettronici, assicurando una registrazione precisa delle transazioni.  La piattaforma offre anche una dashboard, permettendo agli imprenditori di tenere sotto controllo le operazioni in tempo reale. Questo aiuta a identificare rapidamente eventuali problemi e a prendere decisioni informate.

Essendo basata su cloud, FatturaPRO.click garantisce accessibilità da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, facilitando il lavoro remoto e la collaborazione tra consulenti e clienti.  Inoltre la piattaforma può essere integrata con vari sistemi di e-commerce, come WooCommerce e Shopify.

In sintesi, FatturaPRO.click utilizza l’automazione fiscale per semplificare e migliorare la gestione contabile e fiscale delle imprese, rendendola un partner prezioso per imprenditori e aziende di ogni dimensione.

Programmi firma digitale: tutte le caratteristiche e l’utilizzo nei rapporti commerciali dematerializzati

I programmi di firma digitale rivestono oggi un ruolo di assoluta rilevanza nella gestione di tutti gli scambi commerciali che avvengono per via telematica. Il loro impiego risulta essenziale soprattutto nei rapporti contrattuali che richiedono l’emissione e la ricezione di fatture elettroniche, la cui circolazione in formato digitale è obbligatoria per la generalità di cedenti e committenti dal 1°gennaio 2019.

Grazie alla tecnologia della firma elettronica avanzata generata dai programmi di firma digitale, è possibile per chi emette fatture apporre una sottoscrizione dotata di piena validità legale sui file in formato XML contenenti i dati fiscali delle operazioni.

Il sistema delle chiavi crittografiche asimmetriche gestite dal software assicura l’apposizione di una firma idonea a rendere la fattura elettronica un documento immodificabile, le cui credenziali di autenticità e integrità possono essere verificate dagli utilizzatori.

Senza il ricorso a queste specifiche soluzioni, non sarebbe contemplata l’emissione legittima delle fatture digitali, con evidenti ricadute sull’operatività non solo dei rapporti commerciali B2B e B2G, ma dell’intero sistema economico-produttivo basato sugli scambi telematici di documenti contabili.

I programmi di firma digitale costituiscono pertanto elemento abilitante di fondamentale valore per il corretto svolgimento degli adempimenti connessi alla fatturazione elettronica.

Programmi firma digitale: a cosa servono e perché sono così importanti oggi  

I programmi di firma digitale ricoprono un ruolo determinante nella quotidianità delle transazioni digitali. Grazie alla tecnologia della firma elettronica qualificata, consentono infatti di apporre una firma con validità legale su qualsiasi documento in formato elettronico, garantendone l’autenticità e l’integrità del contenuto.

Nello specifico, questo particolare tipo di software genera una chiave privata e una chiave pubblica associate all’identità digitale del firmatario. La chiave privata viene utilizzata per apporre la firma sul documento, criptandone il contenuto, mentre la chiave pubblica, una volta resa disponibile tramite un certificato qualificato rilasciato da un prestatore di servizi fiduciari qualificati, permette di verificare l’effettiva corrispondenza tra la firma apposta e l’identità del soggetto che ha sottoscritto il documento in questione.

Grazie a questo sistema asimmetrico a chiavi, i programmi di firma digitale consentono di garantire efficacemente autenticità e integrità alle transazioni online, contribuendo in maniera determinante alla loro validità legale equiparata a quella di una sottoscrizione tradizionale su supporto cartaceo. Questa tipologia di soluzioni risulta oggi ancora più importante, dato il massiccio ricorso alla comunicazione e all’erogazione di servizi tramite strumenti digitali che ha caratterizzato l’era pandemica appena trascorsa. Il ricorso alla firma elettronica qualificata resa possibile dai programmi di firma digitale si conferma pertanto come elemento imprescindibile per assicurare il regolare svolgimento di moltissime attività lavorative e personali in modalità da remoto.

Programmi firma digitale

Programma firma digitale: come utilizzarlo in funzione delle fatture elettroniche

L’utilizzo del programma di firma digitale risulta indispensabile per la corretta gestione del processo di fatturazione elettronica.

Grazie alla firma elettronica avanzata generata dal software, il sistema permette infatti di apporre in modo sicuro e legalmente rilevante la sottoscrizione obbligatoria sulle fatture digitali scambiate tra aziende e PA.

Nello specifico, il programma di firma digitale viene impiegato dal soggetto emittente per firmare con validità giuridica il file XML generato contenente i dati fiscali della transazione. L’apposizione della firma digitale avviene attraverso l’utilizzo della chiave privata collegata al certificato del soggetto che sottoscrive, rilasciato da un qualificato fornitore di servizi fiduciari.

Grazie al sistema a chiavi asimmetriche impiegato, la firma digitale apposta rende il documento immodificabile, ne assicura l’autenticità e permette al ricevente di verificare tramite la chiave pubblica l’effettiva identità del mittente. Ciò risulta fondamentale per conferire piena validità legale alla fattura elettronica, rendendola a tutti gli effetti equivalente a quella cartacea tradizionale.

Il ricorso al programma di firma digitale si presenta dunque come requisito essenziale per portare a termine correttamente gli scambi documentali in ottemperanza alle normative sulla fatturazione elettronica vigenti.

Ricevere pagamenti online: Digitalizzare i pagamenti e integrarli nel flusso di fatturazione elettronica

Ricevere pagamenti online oggi risulta essere un processo decisamente più agevole, veloce ed efficace rispetto al passato.

I sistemi per l’acquisizione di pagamenti digitali sono ormai ampiamente collaudati e certificati sotto il profilo della sicurezza. Metodi come carte di credito/debito, carte prepagate, wallet di pagamento e bonifici bancari online consentono di ricevere fondi in tempo reale tramite procedure del tutto Paperless.

Ciò avviene anche grazie all’integrazione dei vari metodi di pagamento all’interno delle moderne piattaforme di e-commerce e, più in generale, dei sistemi di fatturazione elettronica. Il cliente che acquista o riceve una fattura, infatti, oggi può comodamente saldare l’importo dovuto mediante un semplice click direttamente online.

La transazione risulta protetta grazie agli elevati standard di cybersicurezza implementati dai principali fornitori di servizi di pagamento. D’altro canto, l’azienda che emette il prodotto/servizio ha la certezza di incassare l’importo in modo diretto, immediato e documentato elettronicamente.

La digitalizzazione dei flussi finanziari, anche attraverso la loro perfetta integrazione nei processi amministrativi aziendali, ha reso l’incasso tramite pagamenti elettronici una modalità assai più efficace e sicura rispetto al passato da considerarsi ormai indispensabile per ricevere pagamenti in modo rapido, tracciabile e a norma di legge.

Ricevere pagamenti online: in quanti modi è possibile?

Le aziende oggi dispongono di soluzioni evolute che consentono di acquisire pagamenti a mezzo di carte di credito/debito direttamente all’interno del proprio management di fatturazione. I dati della carta vengono criptati secondo gli standard di sicurezza previsti e l’incasso viene registrato in automatico sulla fattura elettronica emessa al cliente. Ciò permette di semplificare la gestione amministrativo-contabile e di avere sempre tracciati i flussi finanziari in entrata.

Un ulteriore metodo diffuso è quello di collegare al sistema di fatturazione elettronica un conto PayPal aziendale, in modo da generare dei link di pagamento sulle fatture per consentire ai clienti di saldare gli importi dovuti comodamente online. Anche in questo caso la Ricevere pagamenti online avviene in modo integrato con l’archivio elettronico delle fatture emesse, garantendo la completa tracciabilità pagamenti.

I tradizionali bonifici bancari, inoltre, possono essere gestiti caricandone automaticamente i dettagli sui documenti contabili digitali, permettendo di mantenere in perfetta sincronia i dati finanziari e amministrativi dell’azienda.

Pertanto, le moderne soluzioni abilitano la digitalizzazione dei pagamenti e il loro inserimento nel flusso di fatturazione elettronica in ottica di semplificazione dei processi e completa tracciabilità delle transazioni.

ricevere pagamenti online

Accettare pagamenti online: la gestione all’interno del processo di fatturazione elettronica

L’accettazione dei pagamenti online all’interno del processo di fatturazione elettronica consente oggi di efficientare sensibilmente tale processo. Le aziende hanno infatti la possibilità di integrare sistemi di pagamento digitale direttamente all’interno del software di fatturazione, in modo da acquisire gli incassi in modo automatizzato e registrarli istantaneamente sulle fatture emesse in formato elettronico.

Quando un cliente visualizza e scarica una fattura su apposita area riservata, ha la chance di saldare l’importo dovuto mediante carta di credito, addebito su conto PayPal o altri wallet di pagamento, tramite appositi banner di collegamento presenti sulla fattura stessa.

La transazione viene quindi processata secondo gli standard di sicurezza previsti e i fondi risultano immediatamente accreditati sul conto dell’emittente, il quale può in tempo reale registrare l’avvenuto incasso nel sistema di fatturazione elettronica.

Questo permette non solo di semplificare le procedure di pagamento per i clienti, dando loro modo di saldare le pendenze direttamente online, ma anche di integrare in maniera sincrona i flussi finanziari con la gestione amministrativa, evitando movimenti manuali di abbinamento tra incassi e fatture.

Si agevola quindi il processo end-to-end di fatturazione, dall’emissione alla Ricevere pagamenti online, con beneficio della completa digitalizzazione e tracciabilità delle informazioni all’interno del sistema centralizzato di fatturazione elettronica.

Product Lifecycle Management e il valore della consulenza specializzata

Il Product Lifecycle Management si sta diffondendo sempre più come figura professionale richiesta, anche nel panorama italiano.

Secondo i dati del report 2021 dell’Osservatorio Professioni Digitali di Anitec-Assinform, negli ultimi tre anni è aumentata del 37% la domanda di profili legati alla digitalizzazione dei processi produttivi e di filiera. Tra questi rientrano anche coloro che si occupano della gestione integrata del ciclo di vita del prodotto, ovvero i Product Lifecycle Managers.

Il loro ruolo risulta oggi strategico per guidare efficacemente la transizione al digitale intrapresa dalla maggior parte delle imprese manifatturiere e della supply chain. Ciò in virtù delle competenze specialistiche necessarie per la corretta implementazione di metodologie e piattaforme di Product Lifecycle Management, al fine di ottimizzare i processi e rispondere prontamente alle esigenze del mercato.

Anche un recente studio di Unioncamere e Anpal ha evidenziato come la figura del Product Lifecycle Manager sia tra quelle più ricercate dalle aziende nell’ambito della trasformazione digitale, della manutenzione predittiva e della progettazione assistita. La sempre maggiore complessità dei sistemi produttivi richiede infatti la capacità di gestirne il ciclo di vita in modo strategico e coordinato lungo l’intera filiera, garantendo qualità, efficienza e tracciabilità grazie alle moderne soluzioni di Product Lifecycle Management.

Un segnale ulteriore arriva dal crescente numero di corsi di formazione e master dedicati a formare i Product Lifecycle Manager, a riprova di come questo ruolo sia ormai a pieno titolo richiesto e riconosciuto anche nel tessuto industriale italiano, al pari di altre discipline digitali quali la fatturazione elettronica.

Product Lifecycle Management: concetto di PLM e la sua importanza fondamentale

Il Product Lifecycle Management rappresenta un concetto e una metodologia di fondamentale importanza per la crescita e l’ottimizzazione dei processi aziendali. Le organizzazioni moderne sono chiamate a gestire il ciclo di vita del prodotto in maniera strategica e integrata, al fine di rispondere in modo efficace ed efficiente alle pressanti sfide del mercato globale in continua evoluzione.

Il Product Lifecycle Management consente di digitalizzare e guidare in modo coordinato tutte le fasi di sviluppo del prodotto, dalla concezione iniziale al fine vita, attraverso l’utilizzo di piattaforme software dedicate. I team multidisciplinari coinvolti possono così collaborare e condividere dati e informazioni in tempo reale, qualunque sia la loro collocazione geografica. L’approccio integrato offerto permette di monitorare e tracciare il ciclo di vita del prodotto in una prospettiva strategica end-to-end, capitalizzando ogni attività e operazione.

Grazie alla modellazione e rappresentazione digitale del prodotto, il Product Lifecycle Management abilita processi decisionali sempre più efficaci, accelerando al contempo lo sviluppo e le attività di engineering. I costi diminuiscono, mentre i tempi di commercializzazione si riducono. La gestione risulta più funzionale, operativa e sostenibile, valorizzando al massimo investimenti aziendali. Il prodotto finale ne trae beneficio in termini di qualità, conformità e capacità di soddisfare al meglio le richieste del cliente.

L’obiettivo ultimo è sempre quello di potenziare l’innovazione e l’evoluzione dei processi aziendali tramite l’implementazione delle più moderne soluzioni di Product Lifecycle Management, al fine di rendere l’impresa maggiormente competitiva sul mercato.

Product Lifecycle Management

Lifecycle management: Il ruolo della consulenza nell’implementazione del PLM

Il ruolo della consulenza è determinante per una corretta implementazione delle metodologie di Product Lifecycle Management all’interno delle aziende.

La transizione verso un modello integrato di gestione del ciclo di vita del prodotto si configura come una sfida articolata che richiede una pianificazione attenta. È necessario definire nel dettaglio obiettivi, impatti organizzativi e requisiti tecnologici dell’intervento.

Diventa quindi indispensabile il supporto di realtà specialistiche in grado di affiancare le imprese lungo tutte le fasi del progetto: dall’analisi dell’attuale sistema di lavoro sino all’effettiva introduzione delle nuove soluzioni. Un ruolo chiave è svolto dalla consulenza nella fase iniziale, quando è essenziale comprendere appieno le peculiarità e le potenzialità del modello di Product Lifecycle Management. Solo un’approfondita analisi organizzativa consente infatti di tradurre correttamente gli obiettivi generali in requisiti funzionali specifici.

Parimenti cruciale è il supporto fornito nell’integrazione dei sistemi, per garantire l’interoperabilità delle nuove soluzioni con l’infrastruttura IT esistente. Altrettanto importante è il ruolo nella formazione del personale e nell’assistenza post-implementazione, utili ad accompagnare progressivamente l’azienda nello sfruttamento di tutte le funzionalità del nuovo modello.

Grazie a un approccio consulenziale globale e di lungo periodo è possibile ottimizzare i benefici derivanti dall’introduzione delle moderne metodologie di Product Lifecycle Management e supportare efficacemente i processi di digitalizzazione aziendale.

Libri sociali: tutela dei soci attraverso un’amministrazione trasparente

I libri sociali rivestono un ruolo fondamentale per chi avvia un’attività d’impresa fondata su una delle tipologie societarie previste dalla normativa italiana, come la S.r.l o la S.a.s. Tenere una corretta documentazione dei libri sociali obbligatori, come quello dei soci, delle assemblee e delle delibere, non è semplicemente un adempimento burocratico, bensì garantisce sicurezza e tutela a tutti coloro i quali decidono di investire nella società come soci.

I libri sociali, infatti, consentono di tracciare in modo trasparente tutte le decisioni assunte nel corso della vita dell’impresa, preservando la corretta governance societaria. Ciò permette ai soci di monitorare l’operato degli amministratori ed evitare potenziali irregolarità nella gestione. Inoltre, i libri sociali possono essere esibiti in qualsiasi momento per far valere i propri diritti, ad esempio in caso di controversie o richieste di risarcimento. Infine, in caso di cessione di quote, i libri sociali forniscono tutte le informazioni per valutare nel modo più consapevole l’investimento.

Per questi motivi, prestare massima attenzione nella tenuta formale e sostanziale dei libri sociali è fondamentale per garantire sicurezza ai soci e tutelare l’integrità della governance societaria nel tempo.

 

Libri sociali: le principali tipologie previste per la normativa italiana

I libri sociali rappresentano uno strumento fondamentale previsto dalla normativa italiana per assicurare la trasparenza nella gestione di ogni tipologia di società. Il Codice Civile stabilisce che le società di capitali (S.p.A., S.r.l., S.a.p.a.) sono obbligate alla tenuta del libro soci, del libro delle delibere e del libro dei verbali assembleari. Per le srl è altresì previsto il libro dell’inventario e dei bilanci.

Le società cooperative invece devono custodire il libro dei soci, il libro delle delibere del consiglio di amministrazione e dell’assemblea dei soci. Le società a responsabilità limitata semplificata sono soggette solo al libro dei soci e delle delibere.

Tutti i libri devono essere conservati per 10 anni e approvati dall’organo di controllo o dal revisore legale, ed sono soggetti a visione in ogni momento da parte dei soci e dei terzi a ciò legittimati.

La corretta tenuta ed archiviazione dei libri sociali riveste un ruolo di primaria importanza per assicurare la massima trasparenza nella gestione aziendale, tutelando la responsabilità sociale d’impresa verso gli stakeholder, nonché permettendo gli opportuni controlli sull’operato degli amministratori.

Libri sociali

Libri sociali obbligatori: obblighi di tenuta, conservazione e accesso

I libri sociali obbligatori rivestono grande importanza giuridica ed economica: essi servono infatti ad assicurare piena trasparenza circa il modello di business adottato dalla società e le decisioni assunte nel corso della sua attività.

La normativa stabilisce precisi obblighi di tenuta e conservazione dei libri. Essi devono essere custoditi presso la sede legale e aggiornati correttamente in modo cronologico. La tenuta può essere affidata anche a terzi, garantendo comunque l’immediata esibizione.

Per quanto concerne la conservazione, i libri sono soggetti a specifici vincoli temporali: 10 anni per quelli di bilancio, registri IVA e fatture. Il formato di conservazione è indifferente, quindi è ammessa sia la forma cartacea che quella informatica. Grande importanza riveste il diritto di accesso ai libri: esso spetta ai soci, Sindaci, organi di controllo nonché all’Amministrazione Finanziaria per specifici motivi. L’esercizio del diritto di accesso deve avvenire nei luoghi di lavoro durante l’orario d’ufficio, nel rispetto della normativa sulla privacy.

Pertanto, la puntuale osservanza degli obblighi di tenuta, conservazione e accesso dei libri sociali è fondamentale per assicurare la piena trasparenza societaria. È prevista la possibilità di ricorrere alla dematerializzazione dei libri sociali tramite l’uso della firma digitale, che ne assicura l’autenticità e integrità ai sensi del Codice dell’Amministrazione Digitale.

Tale facoltà, introdotta alcuni anni fa, rappresenta un vantaggio per le società in quanto semplifica gli adempimenti burocratici e abbassa i costi di archiviazione, conservando tuttavia piena validità legale ai dati registrati.