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Scontrino e fattura elettronica per la stessa operazione?

Il mondo dell’imprenditore è fatto di diritti e doveri a cui assolvere, uno tra questi è indubbiamente il dover tener traccia di tutte le transazioni relative alle vendite effettuate in negozio o online. La normativa, spesso nebulosa, lascia spazio a molte interpretazioni e cercare di trovare la giusta soluzione non è sempre facile. Qualsiasi sia il tipo di attività commerciale, indubbiamente a tutti sarà capitato una volta nella vita di emettere uno scontrino ad un cliente per poi sentirsi chiedere una fattura differita. La domanda sorge spontanea: si può utilizzare scontrino e fattura elettronica per la stessa operazione?

Fattura elettronica differita da scontrino: l’eterna indecisione tra TD24 e TD25

La differenza tra TD24 e TD25 è sottile, ma il rischio di commettere errori è elevato. Sebbene la normativa chiarisca molti aspetti, ci sono punti che possono risultare interpretabili. La scelta tra una TD24 o una TD25 per emettere una fattura da uno scontrino già emesso e riscosso è sempre a discrezione dell’utente finale.Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate (AdE) ha voluto fare chiarezza sulla questione, inviando avvisi che specificano che l’utilizzo di una TD25 per l’emissione di fattura differita da scontrino non è corretto; in questo caso, deve essere utilizzata la TD24.

Fattura elettronica: Differenze tra TD24 e TD25

  • TD24: Riferita alla fattura differita ai sensi dell’articolo 21, comma 4, lettera a) del DPR 633/1972. Si usa per la vendita di beni (accompagnata da DDT) o per prestazioni di servizi con idonea documentazione.
  • TD25: Rappresenta la fattura differita prevista dall’articolo 21, comma 4, lettera b) del DPR 633/1972. È applicabile alle triangolazioni interne, dove il cessionario vende beni a un terzo tramite il cedente.

Nel caso di fattura differita da scontrino, l’AdE precisa che deve essere utilizzata una TD24, poiché si riferisce a prestazioni effettuate nello stesso mese. Questo è diverso dai casi di dropshipping (un esempio di triangolazione), in cui è probabile che la fattura differita sia associata a DDT del mese precedente; in tali situazioni deve essere utilizzata una TD25.

Scontrino e fattura elettronica per la stessa operazione: Importanza della Corretta Registrazione

Nel caso di fattura differita da scontrino, è fondamentale indicare negli altri dati gestionali i riferimenti dello scontrino per evitare una doppia imposizione delle tasse. Non si tratta solo della tipologia del documento, ma anche della necessità di includere questi dati nelle righe del documento.Inoltre, per motivi tecnici legati al corretto calcolo dell’IVA da parte dell’AdE, è opportuno utilizzare la tipologia TD24 anche nei casi di triangolazioni in cui l’emissione della fattura avviene entro il 15 del mese successivo alla ricezione del pagamento e alla relativa consegna del bene.

Scontrino elettronico e fattura elettronica

Registratore telematico software dell’Agenzia delle Entrate: verso uno scontrino elettronico 2.0

L’Agenzia delle Entrate è al lavoro, insieme ad un team di collaboratori, per mettere a disposizione, presumibilmente entro il 2026, il nuovo Registratore telematico software.  Questo nuovo strumento a disposizione di tutti gli operatori economici, permetterà l’emissione dei documenti commerciali online proprio come succede con un normale RT.

Questa cosa ti suona familiare? Certo che si!

Con FatturaPRO.click tutto questo è già possibile, utilizzando il nostro punto cassa POS come un normale RT. L’unica limitazione, ben nota a tutti e alle volte fastidiosa, è il reperimento e aggiornamento delle credenziali di sicurezza di Fisconline, la cui password va cambiata ogni 90 giorni. FatturaPRO.click, insieme a un team di sviluppatori, sta collaborando insieme all’Agenzia delle Entrate per la creazione di questo nuovo registratore telematico software che permetterà l’emissione di corrispettivi tramite l’utilizzo di una key univoca per ogni operatore economico, evitando la seccante operazione di ripristino password necessaria per l’utilizzo dell’attuale servizio.

Scontrino e fattura elettronica per la stessa operazione?

 

Nel corso dell’articolo abbiamo analizzato i vari rischi derivati dall’utilizzo di una fattura differita da scontrino, partendo dalla TD più corretta da utilizzare per arrivare agli accorgimenti da avere nella compilazione della fattura stessa per non rischiare di pagare un doppio incasso all’Agenzia delle Entrate.

Casi particolari esclusi, consigliamo sempre di decidere anticipatamente il tipo di documento commerciale da utilizzare o di chiedere per tempo al cliente quale preferisce, evitando di ritrovarsi in situazioni fiscali spiacevoli.

 

 

Dichiarazione 2024: il calendario aggiornato e i modelli da compilare

Nel mese di agosto 2024 è stato emanato un Decreto Correttivo che ha introdotto alcune novità in materia di Dichiarazione 2024 e Fatturazione elettronica 2024 destinate a chi opera nell’ambito imprenditoriale o intende aprire una partita IVA.

Tali interventi normativi si sono resi necessari al fine di aggiornare e uniformare la disciplina fiscale alle disposizioni in vigore per la dichiarazione dei redditi dell’anno in corso e alle innovazioni riguardanti la fatturazione digitale introdotta dalla riforma del 2024.

Il Decreto Correttivo ha dunque modificato taluni aspetti del quadro di riferimento per le scadenze e gli adempimenti connessi alla Dichiarazione 2024, alla fatturazione elettronica 2024 e per chi opera nel settore produttivo mediante la titolarità di una partita IVA.

Dichiarazione 2024: scadenze e novità    

La Dichiarazione 2024 presenta alcune novità rispetto agli anni precedenti in merito alle scadenze per la presentazione dei modelli. In particolare, per quanto riguarda il modello 730/2024 non si riscontrano variazioni, con la scadenza fissata al 30 settembre 2024. Diverso il caso del modello Redditi Persone Fisiche 2024 la cui scadenza slitta dal precedente 15 ottobre al 31 ottobre 2024 così come chiarito dal Decreto Correttivo n.108 del 5 agosto 2024.

Lo stesso Decreto ha inoltre spostato al 31 ottobre il termine di presentazione dei modelli Redditi aggiuntivo e Redditi correttivo, utilizzati dai contribuenti che hanno già inviato il modello 730 e necessitano di completare o correggere la dichiarazione. Non è invece più possibile, per tali modelli, comunicare dati integrati nel modello 730 dal 2024.

Anche la scadenza del modello Redditi precompilato tardivo è slittata dal precedente 14 gennaio 2025 al nuovo termine del 29 gennaio 2025 sempre a seguito delle disposizioni del citato Decreto Correttivo. Gli interventi normativi hanno pertanto aggiornato il calendario della Dichiarazione 2024 in aderenza alle modifiche introdotte in materia di fatturazione elettronica e trasmissione telematica dei dati.

Dichiarazione 2024 

Dichiarazione redditi 2024: I modelli 730, Redditi PF, Redditi integrativo/correttivo

Approfondendo l’argomento relativo ai modelli previsti per la Dichiarazione 2024, è possibile analizzare nel dettaglio le caratteristiche e le disposizioni riguardanti ciascun modello.

Per quanto concerne il modello 730, questo può essere presentato dal contribuente sia nella versione precompilata direttamente trasmessa online, sia in forma ordinaria tramite l’ausilio di Caf o professionisti abilitati. La versione precompilata risulta particolarmente apprezzata grazie alla semplificazione nella compilazione data dall’integrazione dei dati già in possesso dell’Agenzia delle Entrate. Entrambe le versioni del modello 730 devono essere inviate telematicamente entro il 30 settembre 2024.

Il modello Redditi Persone Fisiche 2024, destinato a coloro che non possono o non intendono avvalersi del 730, ha subito uno slittamento della scadenza di invio al 31 ottobre 2024 come stabilito dal Decreto Correttivo del 5 agosto. Tale provvedimento ha inteso adeguare il termine alla riforma della fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei dati. I versamenti delle relative imposte, invece, restano fissati al  e 31 luglio.

Particolare attenzione merita l’analisi dei modelli Redditi integrativo e Redditi correttivo, le cui scadenze sono state anch’esse spostate al 31 ottobre. Essi risultano necessari per i contribuenti che, avendo già presentato il modello 730, devono completare o correggere la dichiarazione redditi mediante l’invio di dati precedentemente omessi o errati. Per il modello Redditi integrativo il Decreto ha inoltre precisato che non è più ammessa la comunicazione di dati già inclusi nel modello 730 dal 2024.

Come ridurre i costi aziendali grazie all’automatizzazione

Ancora oggi, numerose micro imprese cercano di capire come ridurre i costi aziendali. Fortunatamente, grazie alla tecnologia e all’automatizzazione dei processi, esistono svariati modi per ridurre le spese operative. Tuttavia, è importante scegliere sempre le soluzioni più efficaci.

Per quanto riguarda la gestione della fatturazione, ad esempio, è possibile ottenere notevoli benefici economici grazie all’adozione della fatturazione elettronica. Tra i prodotti attualmente disponibili sul mercato, una delle migliori opzioni per le micro imprese risulta essere la piattaforma FatturaPro.

FatturaPro è infatti in grado di gestire l’intero ciclo di fatturazione in modo automatizzato, dalla generazione alla conservazione del documento in formato elettronico, facilitando il rispetto degli obblighi di legge. Le funzionalità integrate consentono agli utenti di inviare le fatture direttamente al Sistema di Interscambio in pochi click, eliminando il ricorso a intermediari.

Grazie ai canoni di abbonamento competitivi e alla semplicità d’uso, piattaforme come FatturaPro permettono alle piccole realtà di ottimizzare la fatturazione e ridurre i costi aziendali. Una scelta vincente per trovare soluzioni efficaci al continuo problema di come ridurre i costi aziendali.

Come ridurre i costi aziendali grazie all’automatizzazione

Come ridurre i costi aziendali: Le principali voci da ottimizzare con l’automatizzazione

Le attività di back office e le operazioni ripetitive sono quelle che si prestano maggiormente all’automatizzazione al fine di ridurre i costi aziendaliL’automatizzazione consente di ottimizzare i processi gestionali e amministrativi più routinari riducendone i tempi di esecuzione e abbattendo i costi di manodopera.

In particolare, le voci che possono trarre i maggiori benefici da soluzioni digitali sono la contabilità e la fatturazione elettronica. Grazie a software gestionali e strumenti di intelligenza artificiale è possibile automatizzare gli incassi, svolgere in automatico le operazioni di controllo delle fatture di acquisto e vendita, riconciliare i pagamenti bancari, calcolare gli ammortamenti e chiudere i bilanci in tempi nettamente ridotti rispetto a quanto sarebbe possibile con operazioni manuali. Tali processi di automazione contabile consentono di ottimizzare le risorse umane impiegate e contenere i costi del dipartimento amministrativo.

Un’altra area che può trarre grande giovamento dall’automazione è la gestione del magazzino e degli ordini. Attraverso l’impiego di sistemi RFID per il monitoraggio degli stock in tempo reale e l’utilizzo di robot mobili per lo stoccaggio e il prelievo della merce, è possibile gestire in modo automatizzato il processo di picking e imballaggio degli ordini abbattendo i tempi e gli errori, oltre che ottimizzare gli spazi di stoccaggio. Tali soluzioni permettono di ridurre l’impiego di personale per le operazioni di magazzino e conseguentemente i costi relativi.

Attraverso un’attenta analisi dei processi aziendali e l’adozione delle giuste soluzioni digitali è possibile ridurre i costi aziendali ottimizzando con l’automatizzazione quelle attività gestionali e operative di back office che sono più suscettibili di accelerazione e automazione.

Ridurre i costi aziendali: Gli strumenti tecnologici a disposizione delle micro imprese

Le micro e piccole imprese possono sfruttare diverse soluzioni digitali per ridurre i costi aziendali e automatizzare i processi. Sapere come ridurre i costi aziendali, significa essere consapevoli che, se da un lato tali realtà hanno risorse limitate da investire nell’innovazione, dall’altro lato esistono numerosi strumenti facili da usare e a basso costo.

In particolare, la fatturazione elettronica e la gestione della contabilità da remoto, effettuabili tramite software in cloud, permettono anche alle più piccole realtà di gestire contabilità e fatturazione in modo automatizzato senza ricorrere a servizi esterni, riducendo notevolmente i costi di manodopera. Tali soluzioni in SaaS sono accessibili a canoni mensili contenuti e non comportano spese infrastrutturali.

Per la gestione degli ordini e del magazzino, piattaforme di e-commerce e di gestione logistica permettono di automatizzare i processi aziendali come la ricezione degli ordini online, la pianificazione delle spedizioni e il tracciamento delle consegne, abbattendo i costi operativi e offrendo nuovi canali distributivi a costi accessibili. Strumenti di business intelligence e reportistica integrati consentono poi di analizzare i dati aziendali in modo semplice per ottimizzare le performance.

Infine, anche soluzioni di fatturazione passiva, pagamenti digitali e firma elettronica permettono alle micro imprese di ottimizzare i processi amministrativi e finanziari sfruttando servizi in cloud a costi ridotti e senza investimenti tecnologici ingenti, contribuendo a ridurre i costi aziendali grazie all’automatizzazione dei processi

 

Automatizzare i processi aziendali: oggi è possibile grazie alla tecnologia

Oggi l’automazione dei processi aziendali è una realtà concreta e facilmente accessibile anche alle micro e piccole imprese, grazie alla molteplicità di strumenti tecnologici sviluppati appositamente per agevolare il lavoro quotidiano di queste realtà nella gestione di numerosi aspetti fondamentali per fare impresa.

Software gestionali integrati, app di produttività, piattaforme cloud e suite digitali permettono oggi di razionalizzare e standardizzare in modo semplice ed economico molte delle attività ricorrenti che caratterizzano la gestione aziendale, quali ad esempio l’emissione di documenti fiscali, la contabilizzazione, la gestione del personale e la manutenzione del magazzino.

Risulta quindi fattibile automatizzare interi processi interni anche per realtà di piccole dimensioni, migliorandone competitività e operatività quotidianaÈ fondamentale tuttavia scegliere soluzioni adeguate alle proprie esigenze, come nel caso della fatturazione elettronica la piattaforma di FatturaPro, estremamente intuitiva e flessibile nel rispondere alle necessità tipiche delle PMI.

Automatizzare i processi aziendali: cosa significa veramente

Automatizzare i processi aziendali significa rendere automatici tutti quei processi operativi che vengono svolti in maniera ricorrente all’interno di un’azienda. Grazie all’utilizzo di software e strumenti digitali è possibile digitalizzare e automatizzare le attività ripetitive che caratterizzano molte funzioni aziendali come la gestione degli ordini, la fatturazione, le risorse umane e così via.

L’automazione dei processi aziendali permette di migliorare l’efficienza e l’efficacia delle operazioni ordinarie eliminando gli errori dovuti al fattore umano e ottimizzando i tempi. Ad esempio, per quanto riguarda la fatturazione elettronica, il processo di fatturazione viene completamente digitalizzato e invio e archiviazione delle fatture elettroniche avvengono in modo automatico sulla base di dati inseriti nel sistema. Anche tutte le attività contabili e amministrative connesse vengono svolte in modo automatizzato grazie all’integrazione con i sistemi gestionali aziendali.

L’automatizzazione dei processi consente inoltre di liberare risorse riducendo i costi e migliorando i tempi di risposta verso i clienti e i fornitori. Consente infine di tracciare i processi e raccogliere grandi quantità di dati che possono essere analizzati per ottimizzare ulteriormente le procedure operative.

Contabilità automatizzata: 7 vantaggi per la micro impresa

È ormai evidente come la contabilità automatizzata rappresenti uno dei vantaggi strategici per le imprese moderne, sia esse micro, piccole o medie. Gestire internamente la contabilizzazione delle operazioni aziendali tramite software dedicati consente infatti di liberare risorse preziose e di razionalizzare tempi e processi.

I benefici portati dall’automazione contabile sono molteplici e si concretizzano in primo luogo in un taglio dei costi, grazie all’ottimizzazione delle procedure amministrative resa possibile dall’utilizzo di strumenti digitali all’avanguardia. Assumono particolare rilievo poi i vantaggi in termini di tempo, vista la possibilità di gestire in automatico adempimenti quali la fatturazione elettronica e la conservazione sostitutiva dei documenti fiscali.

FatturaPro rappresenta allo stato attuale uno degli strumenti più evoluti per la completa digitalizzazione dei flussi contabili aziendali. Il suo utilizzo da parte delle imprese consente di sfruttare appieno i benefici portati dalla piena automazione, liberando risorse preziose da reinvestire nelle attività proprie del business.

Contabilità automatizzata

Contabilità automatizzata: i concetti di base

La contabilità automatizzata si basa sui concetti di base di digitalizzazione e automatizzazione delle procedure contabili. Per contabilità automatizzata si intende il sistema che consente di gestire in modo automatizzato la rilevazione delle scritture contabili, l’archiviazione dei documenti fiscali e la produzione di stampati obbligatori come il libro giornale e il libro inventari.

Tale sistema si avvale di software gestionali specifici che sono in grado di interfacciarsi direttamente con i registratori di cassa, con i sistemi fiscali di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi elettronici e con le banche dati dei codici fiscali e delle partite IVA. Il software è progettato per rilevare automaticamente le scritture derivanti dai documenti fiscali e contabili e movimentare automaticamente i conti economici e patrimoniali. La fatturazione automatica consente inoltre di generare e conservare le fatture elettroniche secondo le specifiche tecniche stabilite dall’Agenzia delle Entrate.

Questi sistemi permettono quindi di automatizzare l’intero ciclo contabile, alleggerendo il carico di lavoro manuale e diminuendo il rischio di errori. In particolare, la contabilità automatizzata semplifica la gestione contabile delle micro e piccole imprese consentendo un notevole risparmio di tempo e costi. 

Automatizzazione contabilità: I 7 principali vantaggi per la micro impresa

L’automatizzazione della contabilità rappresenta una risorsa molto importante per le microimprese al fine di ottimizzare i processi amministrativi e gestionali. I continui mutamenti normativi e gli stringenti adempimenti fiscali rendono infatti sempre più complessa la gestione amministrativa per le realtà di piccole dimensioni.

L’utilizzo di un software gestionale dedicato consente di semplificare gli oneri burocratici mantenendo sempre efficiente il flusso delle informazioni all’interno dell’azienda. Grazie alle potenzialità degli strumenti digitali è possibile snellire le procedure operative e disporre di un sistema informativo integrato in grado di supportare tempestivamente le necessità informative del management.

I principali benefici dell’automazione contabile sono molteplici e consentono alla microimpresa di razionalizzare i processi amministrativi liberando risorse da destinare al core business.  I principali vantaggi dell’automatizzazione della contabilità per una micro impresa sono i seguenti:

  1. Riduzione dei tempi: i processi contabili manuali risultano lunghi e dispersivi. L’uso di un software gestionale abilita la digitalizzazione delle scritture contabili e consente di ridurre notevolmente i tempi di compilazione dei registri IVA e del bilancio.
  2. Riduzione degli errori: l’elaborazione automatica delle operazioni esclude gli errori materiali dovuti alla compilazione manuale dei registri. Le scritture sono prodotte in modo puntuale ed accurato.
  3. Semplificazione degli adempimenti: il software per la fatturazione elettronica semplifica la gestione della documentazione fiscale. L’integrazione con l’Agenzia delle Entrate rende automatici gli adempimenti ivi previsti.
  4. Monitoraggio in tempo reale: è possibile conoscere l’andamento economico-finanziario dell’impresa attraverso report sempre aggiornati. Questo consente una migliore programmazione delle strategie aziendali.
  5. Maggiore produttività: il tempo risparmiato sui processi manuali può essere destinato ad attività a maggior valore aggiunto.
  6. Dematerializzazione: l’archiviazione digitale rende più agevole la conservazione dei documenti contabili, nel rispetto della normativa.
  7. Contabilità sempre aggiornata: la contabilità automatizzata permette di avere i registri sempre aggiornati e pronti per eventuali controlli fiscali.

 

Fatturazione automatica: ecco come digitalizzare la contabilità aziendale in 4 passi

La digitalizzazione della contabilità aziendale risulta oggi uno dei processi chiave per adeguarsi alle nuove esigenze del mercato e della Pubblica Amministrazione. In questo contesto, la fatturazione automatica rappresenta uno dei cardini portanti che permettono la trasformazione digitale dei processi contabili.

La possibilità di generare e inviare la fattura elettronica in modo automatizzato, superando i limiti della fatturazione cartacea, è infatti uno dei primi passi necessari per rendere fluidi ed efficienti gli scambi commerciali, rispettando tempestivamente gli obblighi di fatturazione elettronica verso i clienti e la PA. Tuttavia, la completa digitalizzazione della contabilità non può prescindere da una corretta gestione digitale dei documenti contabili di magazzino e dalla loro integrazione in un software contabile che consenta la dematerializzazione e automatizzazione del processo contabile a tutto tondo.

Per le microimprese, in particolare, la digitalizzazione della contabilità risulta ancor più importante al fine di ridurre i costi operativi e disporre di informazioni affidabili per le analisi aziendali. Consente infatti di gestire in modo efficiente processi che richiederebbero elevati investimenti in termini di tempo e personale con le metodologie tradizionali, come la fatturazione, la redazione delle scritture o la conservazione dei documenti contabili. Grazie alla dematerializzazione degli archivi e alla possibilità di esternalizzare su cloud parte della contabilità, le microimprese possono beneficiare di livelli di servizio e qualità dell’informazione gestionale prima riservati solo alle aziende strutturate.

Fatturazione automatica

Fatturazione automatica: Implementare L’E-fatturazione E Utilizzare un software di contabilità digitale

Per digitalizzare la contabilità aziendale è necessario implementare la fatturazione elettronica e utilizzare un software di contabilità digitale. L’e-fatturazione consente di gestire in modo automatizzato tutto il processo di fatturazione verso clienti e fornitori, direttamente in formato digitale XML. Il software di fatturazione elettronica rende possibile generare e inviare le fatture elettroniche anche verso la Pubblica Amministrazione, rispettando i requisiti normativi. Grazie all’e-fatturazione vengono superati i limiti della fatturazione cartacea, accelerando gli scambi commerciali. Le fatture elettroniche vengono infatti generate automaticamente dagli ordini di vendita o dagli incassi per poi essere inviate direttamente al sistema di interscambio SDI attraverso il quale giungono ai destinatari in tempi estremamente ridotti.

Per la gestione della contabilità è inoltre necessario adottare un software di contabilità digitale, integrato con il sistema di e-fatturazione. Il software contabile consente di registrare automaticamente i dati contabili delle fatture sia in entrata che in uscita, popolando i registri IVA e il libro giornale. I movimenti contabili vengono caricati sul software contabile in automatico, eliminando la mole di lavoro manuale necessaria con la contabilità tradizionale. Il software contabile permette inoltre, attraverso l’utilizzo di un sistema di classificazione dei conti contabili, di suddividere analiticamente le voci di costo e di ricavo per aree, centri di costo e responsabilità. Tali informazioni risultano indispensabili per la redazione del bilancio di esercizio e per l’analisi manageriale dei flussi aziendali.

Grazie all’implementazione dell’e-fatturazione e all’utilizzo di un software contabile digitale, la contabilità dell’impresa può essere così completamente digitalizzata e automatizzata, con notevoli vantaggi in termini di tempo, precisione ed efficienza dei processi. In particolare, la contabilità digitale consente di ottimizzare la gestione della fatturazione automatica.

Contabilizzazione automatica fatture: Automatizzare l’acquisizione dei documenti in entrata e Avviare la dematerializzazione dei documenti in archivio

Per automatizzare l’acquisizione dei documenti in entrata e avviare la dematerializzazione dei documenti in archivio è possibile adottare soluzioni specifiche.

Una prima azione da intraprendere consiste nell’automatizzare l’acquisizione delle fatture passive attraverso l’utilizzo di un software fattura elettronica. Questi sistemi consentono di scaricare automaticamente le fatture elettroniche emesse dai fornitori dal Sistema di Interscambio, decodificandone i metadati e allocandone i contenuti nei campi previsti dal programma gestionale. In questo modo le fatture passive vengono rese disponibili in formato digitale in tempi estremamente rapidi, eliminando la necessità di processi manuali.

Un’ulteriore azione da intraprendere è quella di avviare un progetto di dematerializzazione dei documenti archiviati in formato cartaceo. Grazie all’utilizzo di apparecchiature scanner professionali è possibile digitalizzare i documenti contabili storici ed indicizzarli tramite metadati ricercabili, così da renderli fruibili in formato digitale. Le informazioni contenute negli archivi cartacei risultano così pienamente interoperabili con i sistemi gestionali, consentendo l’integrazione dati del passato con i processi attuali e futuri di fatturazione automatica.

L’automazione dell’acquisizione delle fatture passive e la dematerializzazione degli archivi permettono un’efficace digitalizzazione dei processi di contabilizzazione, rendendo i documenti sempre disponibili e consultabili in formato digitale.

Fatturazione elettronica ASD 2024: l’estensione dell’obbligo e le indicazioni operative per l’adempimento

Con l’estensione della fatturazione elettronica ASD 2024 a tutte le associazioni sportive dilettantistiche, a prescindere dai ricavi conseguiti, è necessario per gli operatori del settore effettuare una puntuale riorganizzazione degli adempimenti fiscali e amministrativi.

La nuova disciplina della fatturazione elettronica riguarda trasversalmente sia le ASD che applicano la normativa speciale di cui al Decreto Legislativo 367/1998, sia quelle aventi una diversa regolamentazione contabile ex Legge 398/1991. Gli operatori sono così tenuti ad attivare procedure completamente digitali per l’emissione, l’invio e la conservazione delle fatture.

In particolare, l’introduzione dagli obblighi a partire da gennaio 2024 ha reso necessario per le associazioni sportive dilettantistiche un adeguamento dei sistemi informativi finalizzato a interfacciarsi correttamente con il network tecnologico dell’Agenzia delle Entrate. Tra le principali attività da svolgere è indispensabile l’utilizzo del Sistema di Interscambio, per effettuare tutte le procedure digitali per la trasmissione dei documenti fiscali elettronici.

Gli operatori devono inoltre provvedere all’aggiornamento delle competenze del personale amministrativo, nonché all’adozione di idonee soluzioni software per assolvere gli obblighi di conservazione digitale e di corretta registrazione contabile previsti dalla disciplina sulla fatturazione elettronica asd 2024.

Fatturazione elettronica ASD 2024: l’estensione dell’obbligo

Con la diffusione degli adempimenti digitali nel sistema tributario italiano, si estendono progressivamente gli obblighi di fatturazione elettronica anche a categorie di operatori finora escluse. Da gennaio 2024, la normativa ha introdotto l’obbligo di fatturazione elettronica tramite Sistema di Interscambio (SdI) per le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) con partita IVAindipendentemente dai ricavi conseguiti nell’anno precedente.

Le ASD ricoprono un ruolo significativo nell’ambito dell’associazionismo no-profit italiano e nella promozione dello sport di base. Si stima siano presenti sul territorio nazionale oltre 100.000 associazioni sportive dilettantistiche, che svolgono un’insostituibile funzione sociale e formativa. Grazie al loro operato, migliaia di bambini e ragazzi hanno la possibilità di avvicinarsi allo sport già in giovane età, sviluppando non solo abilità e tecnica ma anche importanti valori come la lealtà, il rispetto delle regole e lo spirito di squadra. Le ASD rappresentano inoltre un punto di riferimento per molte piccole realtà locali, incentivando la socializzazione, l’aggregazione di comunità e la diffusione di stili di vita sani. Soprattutto a livello giovanile, svolgono un compito insostituibile nel contrasto al disagio sociale, promuovendo l’inclusione e l’integrazione attraverso lo sport. La loro attività è quindi essenziale per la promozione dello sport di base sul territorio e riveste un valore sociale di primaria importanza.

Fatturazione elettronica asd 2024

La fatturazione elettronica ASD 2024 rappresenta quindi un cambiamento rilevante per migliaia di realtà sportive dilettantistiche, tenute finora escluse dall’obbligo di fatturazione elettronica. Gli operatori devono pertanto adeguare i propri sistemi gestionali alle nuove modalità digitali di emissione e conservazione della documentazione fiscale.

Risulta fondamentale, per questi soggetti, tenersi aggiornati sulle più recenti indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate in merito ai vari adempimenti operativi introdotti dalla nuova disciplina di fatturazione elettronica ASD 2024. 

Fattura elettronica ASD 2024: le indicazioni operative per l’adempimento della fatturazione elettronica

Con l’introduzione della fatturazione elettronica ASD 2024, le associazioni sportive dilettantistiche devono quindi adeguare i propri processi amministrativi e fiscali alle nuove disposizioni. Nel dettaglio, per ottemperare correttamente all’obbligo di fatturazione elettronica a partire da gennaio 2024, le Società sportive dilettantistiche devono adottare una serie di adempimenti di natura prettamente operativa.

Come abbiamo accennato devono necessariamente utilizzare il  Sistema di Interscambio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per trasmettere e ricevere le fatture in formato elettronico. A tal fine, gli operatori possono così acquisire il codice identificativo SdI e le relative credenziali di accesso. Un ulteriore passaggio riguarda le modalità di emissione e invio al sistema delle fatture elettroniche, documentando in modo corretto i singoli documenti fiscali. Infine sono indispensabili una serie di attività di conservazione sostitutiva dei file XML delle fatture e un’opportuna gestione degli adempimenti IVA.

Queste modifiche operative devono essere implementate tempestivamente dalle società sportive dilettantistiche per garantire il corretto adempimento degli obblighi di fatturazione elettronica introdotto dall’inizio del 2024.

Fatture Intra UE: rinvio al 2030, la situazione

La fatture intra UE, previste inizialmente per il 1° gennaio 2028, sono state rinviate al 1° luglio 2030. Questo cambiamento fa parte del pacchetto legislativo “VAT in the Digital Age” (VIDA), confermato durante l’Ecofin del 14 maggio 2024. Ecco cosa è successo e cosa significa per le imprese europee.

Cos’è il Pacchetto VIDA?

Il pacchetto VIDA è una serie di misure proposte dalla Commissione Europea l’8 dicembre 2022 per modernizzare e digitalizzare il sistema dell’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) in Europa. Queste misure includono:

  • Obbligo di fatturazione elettronica: le aziende dovranno emettere fatture elettroniche per tutte le transazioni intra-UE;
  • Rendicontazione digitale: i dati delle operazioni saranno inviati in tempo reale alle autorità fiscali;
  • Registrazione unica IVA (SVR): le aziende avranno una sola registrazione IVA valida in tutta l’UE.

Fatture intra UE: perché il rinvio?

L’implementazione di queste nuove regole richiede tempo e preparazione da parte degli Stati membri e delle imprese. Rinviare la scadenza al 1° luglio 2030 permette di armonizzare le normative nazionali agli standard europei e di garantire che tutte le parti coinvolte siano pronte. Inoltre, questo rinvio mira a:

  • Ridurre il VAT gap: utilizzando la digitalizzazione per combattere l’evasione fiscale;
  • Contrasto alle frodi: facilitare la raccolta e lo scambio di informazioni tra le autorità fiscali.

 

Fatture Intra EU rinvio al 2030, la situazione

Nuove scadenze e modifiche

  1. Fatturazione elettronica europea: l’obbligo di fatturazione elettronica per le operazioni intra-UE entrerà in vigore il 1° luglio 2030. Questo include l’obbligo di presentare report digitali in tempo reale;
  2. Registrazione unica IVA (SVR): l’introduzione della registrazione unica IVA è stata posticipata al 1° luglio 2027, rispetto alla data iniziale del 1° gennaio 2025;
  3. Norme per le piattaforme elettroniche: la disciplina sul fornitore presunto per i gestori di piattaforme elettroniche è stata differita al 1° gennaio 2026;
  4. Armonizzazione degli standard: le normative nazionali dovranno essere armonizzate agli standard europei UBL o CII entro il 1° gennaio 2035.

Cosa significa per le imprese?

Il rinvio offre alle imprese più tempo per adeguarsi alle nuove regole, permettendo una maggiore preparazione. Le aziende potranno aggiornare i propri sistemi di fatturazione e rendicontazione, migliorando la loro capacità di conformarsi alle nuove normative. Questo cambiamento faciliterà anche la riduzione delle frodi fiscali grazie alla digitalizzazione, che aumenterà la trasparenza e l’efficienza dei processi. Inoltre, l’armonizzazione normativa consentirà a tutti i Paesi membri di adottare standard uniformi, semplificando le operazioni commerciali intra-UE.

I suggerimenti d FatturaPRO.click

La nostra missione fin dall’inizio è stata non solo di cercare una soluzione per l’assolvimento dell’imminente obbligo, ma di creare uno strumento che potesse trasformarlo in un’opportunità, capire come avrebbe potuto essere utile, migliorando e alleggerendo la tua attività quotidiana.

FatturaPRO.click ha sviluppato un metodo che semplifica il processo di emissione del documento fiscale allo scopo di ottimizzare la gestione delle attività, introducendo strumenti davvero utili che automatizzano procedure, effettuano controlli, intercettano e limitano gli errori.

Se la tua attività prevede operazioni commerciali intra-UE, è cruciale essere pronti per la fatturazione elettronica europea, nonostante il rinvio dell’obbligo al 1° luglio 2030. Mentre oggi puoi cavartela con programmi base, quanti di questi sono realmente pronti per il futuro? FatturaPRO.click ti offre una soluzione già all’avanguardia, progettata per anticipare le esigenze future e rendere la tua gestione fiscale più efficiente e sicura già da oggi.

Immagina di poter automatizzare l’emissione delle fatture per tutte le operazioni intra-UE, di avere un controllo immediato e aggiornato sulle tue transazioni e di ridurre significativamente il rischio di errori e frodi. Grazie alla digitalizzazione, FatturaPRO.click ti permette di ottenere informazioni in tempo reale, tenendo sotto controllo ogni dettaglio delle tue operazioni commerciali.

È importante capire che la digitalizzazione non è solo un obbligo, ma un’opportunità per migliorare e innovare. Non ti serve un programma di contabilità complesso per ottenere questi risultati; ciò che serve è lo spirito giusto, un po’ di lungimiranza e uno strumento adeguato alle tue esigenze.

IVA sul vino: aliquote, registro e obblighi fiscali della filiera vitivinicola

L’IVA sul vino presenta in Italia alcune specifiche caratteristiche che è opportuno conoscere accuratamente per chi opera nel settore vitivinicolo. L’IVA sul vino varia in funzione del grado alcolico ovvero si applicano aliquote diverse a seconda che si superi o meno la soglia dell’11%. Inoltre, un’ulteriore distinzione è legata alla destinazione d’uso del prodotto, se per il consumo oppure per la somministrazione al banco o al tavolo.

Queste peculiarità del tributo devono essere correttamente considerate per sapere esattamente come calcolare l’iva in fattura. I produttori, i commercianti all’ingrosso e i rivenditori al dettaglio sono tenuti a indicare l’aliquota specifica a seconda del caso. Eventuali errori nell’applicazione della normativa fiscale possono comportare sanzioni.

Pertanto, al fine di operare nel rispetto delle disposizioni vigenti, risulta fondamentale per tutti i soggetti coinvolti nella filiera vitivinicola avere piena cognizione delle regole che disciplinano l’IVA sul vino in Italia e saperle correttamente applicare nella pratica contabile quotidiana.

Aliquota IVA sul vino: come varia in base al grado alcolico e alla destinazione d’uso

L’IVA sul vino con grado alcolico fino al 10% incluso è pari al 10% se destinato al consumo, mentre per la somministrazione al banco o al tavolo è del 22%. Per i vini con grado alcolico superiore al 10% e fino al 15% incluso, l’aliquota IVA è sempre del 22% a prescindere dalla destinazione. I vini con grado alcolico superiore al 15% sono invece sempre assoggettati a un’aliquota IVA del 10%, anche se destinati alla somministrazione.

Per quanto concerne la fatturazione elettronica, essa è obbligatoria per tutti i soggetti titolari di partita IVA residenti, stabiliti o identificati in Italia. Anche per le operazioni relative alla commercializzazione dei vini si applica tale obbligo. In particolare, i produttori di vino devono emettere e ricevere fatture esclusivamente in formato digitale per qualsiasi cessione effettuata, sia essa destinata alla grande distribuzione organizzata, alla ristorazione o alla vendita diretta.

IVA sul vino

I criteri che distinguono le aliquote sono stabiliti dalla normativa comunitaria e internazionale in materia di armonizzazione delle accise sui prodotti alcolici. L’IVA sul vino con grado fino al 10% è ritenuta più simile a un prodotto alimentare piuttosto che ad una bevanda alcolica e per questo è soggetta ad aliquota ridotta. Viceversa, per i vini con grado superiore all’11% prevale la componente alcolica che li rende equiparabili agli alcolici e ciò giustifica l’aliquota IVA maggiorata. 

IVA sul vino: Regime IVA per la produzione e commercializzazione del vino

Il regime IVA applicabile alla produzione e commercializzazione del vino prevede diverse disposizioni in base alle fasi del ciclo produttivo. Per quanto riguarda la produzione vera e propria, l’imposta sul valore aggiunto non grava sugli autoconsumi e le cessioni effettuate dai produttori agricoli di uve e mosti destinati alla trasformazione in vino. Questi soggetti applicano infatti il regime speciale IVA previsto per il settore agricolo in base al quale non sono assoggettati al pagamento dell’IVA. Diverso è il regime applicabile ai trasformatori, quali le cantine e i produttori di vino. Per costoro l’IVA sul vino si applica sulle cessioni effettuate, sia in acconto che a saldo. L’aliquota varia in base al grado alcolometrico del prodotto come già evidenziato.

Per la commercializzazione del vino, i soggetti che lo cedono, sia all’ingrosso che al dettaglio, sono tenuti a fatturare le operazioni applicando l’IVA secondo le aliquote previste. Eventuali esportazioni del prodotto consentono invece il rilascio della bolletta doganale che attesta l’esenzione IVA per le cessioni intracomunitarie e le esportazioni extra UE.

La produzione del vino gode di un particolare regime IVA di favore, mentre la trasformazione e la commercializzazione seguono le normali disposizioni in materia di imposta sul valore aggiunto.

Storno pagamento: casi ammessi e corretta gestione contabile 

Per poter effettuare correttamente uno storno pagamento è necessario seguire una precisa procedura amministrativa. In primo luogo, lo storno può essere accettato soltanto in presenza di casi ben specifici, quali errori formali nella registrazione del pagamento, come un importo non corretto o un conto sbagliato.

Un caso di particolare rilievo è quando il pagamento originario è connesso all’emissione di uno scontrino elettronico senza registratore di cassa. In queste ipotesi, l’Agenzia delle Entrate ammette espressamente la possibilità di procedere con lo storno pagamento, a condizione che sia comprovato l’errore nell’emissione del documento fiscale.

Una volta individuata la legittima causale, è necessario predisporre formale richiesta di storno alla banca, indicando i dettagli della transazione da rettificare. Ricevuta conferma, vanno registrate scritture contabili simmetriche a quelle originarie, ma con segno contrario, al fine di non alterare i saldi.

Infine, una corretta gestione amministrativa dello storno richiede che sui documenti siano riportati in modo chiaro tutti i dati utili a tracciarne l’operazione. Ciò permette di certificarne l’avvenuta esecuzione nel rispetto delle procedure contabili. Il rispetto di tali step procedurali è presupposto indispensabile perché lo storno pagamento produca i suoi effetti in modo legittimo.

Storno pagamento: quando si può effettuare

Lo storno di un pagamento può verificarsi in situazioni ben specifiche e, affinché sia correttamente gestito a livello contabile, è necessario rispettare alcuni criteri. Lo storno pagamento è ammesso principalmente in presenza di errori materiali commessi nella registrazione della operazione di pagamento, come ad esempio un importo errato, un conto corrente sbagliato o una causale non corretta. Questi errori devono essere documentati in modo formale, ad esempio tramite mail del soggetto che ha commesso l’errore, in modo da certificare l’avvenuto pagamento per sbaglio di un importo non dovuto.

Uno dei casi più frequenti in cui può rendersi necessario lo storno pagamento riguarda la fatturazione elettronicaNel caso in cui una fattura elettronica sia emessa con dati errati e debba essere modificata, la procedura corretta prevede che sia emessa una “nota di credito” che annulli il pagamento originario per permettere la contabilizzazione del nuovo.

Affinché l’operazione di storno contabile sia correttamente registrata, è necessario effettuare le scritture contabili in modo simmetrico a quelle originarie del pagamento, utilizzando le medesime voci contabili ma con segno contrario. Eventuali discrepanze potrebbero infatti causare anomalie nei saldi di verifica.

Per consentire un’agevole tracciabilità della transazione, i documenti giustificativi dello storno devono fare esplicito riferimento alla causale del pagamento originario oggetto di rettifica. Ciò permette di risalire alla movimentazione cui si riferisce lo storno e di appurare la correttezza formale e sostanziale dell’operazione. 

Stornare pagamento: procedure e adempimenti per lo storno di un pagamento

Il corretto svolgimento delle procedure previste per lo storno di un pagamento riveste grande importanza ai fini della tracciabilità contabile. Qualora si renda necessario procedere con lo storno pagamento, è indispensabile identificare subito e con precisione la causale d’errore che ha determinato la necessità della rettifica. Tale motivazione deve essere esplicitata in tutta la documentazione prodotta.

Una volta accertata la legittimità dello storno, è opportuno predisporre formale richiesta all’istituto bancario, specificando gli estremi identificativi del pagamento originario da annullare (data, importo, causale ecc.). La banca provvede così all’emissione di una distinta contabile di storno.

A livello contabile, lo storno è registrato mediante scritture simmetriche a quelle del pagamento iniziale, utilizzando le medesime voci ma con segno contrario. Tale operazione di registrazione simmetrica è fondamentale per non inficiare i saldi di verifica.

Laddove l’operazione di pagamento originaria sia avvenuta nell’ambito dell’economia digitale, ad esempio tramite fatturazione elettronica, è inoltre necessario emettere il documento correttivo previsto (nota di credito) per disporre l’annullamento del precedente pagamento in modo formale e tracciabile. Il rispetto di tali procedure è essenziale per tracciare in modo inequivocabile l’operazione di storno e dimostrarne la correttezza contabile e formale.