Articoli

Pagare con il telefono: cos’è il mobile payment e quali opportunità apre

Oggigiorno «pagare con il telefono» è una realtà sempre più diffusa, rapida e agevole. I moderni «metodi di pagamento» basati su smartphone consentono infatti di effettuare transazioni economiche in mobilità con estrema semplicità.

Grazie a servizi quali Google Pay, Apple Pay e le funzionalità di contactless integrate nei device mobili, bastano pochi tap sullo schermo per finalizzare un acquisto, evitando l’utilizzo di denaro contante, carte di credito o altri strumenti di pagamento tradizionali. I sistemi NFC, in particolare, abilitano i trasferimenti di somme in prossimità, semplicemente avvicinando il dispositivo al terminale POS abilitato.

I dati testimoniano con evidenza il successo crescente dei pagamenti da smartphone. Secondo una ricerca di Morgan Stanley, del 2023 il volume delle transazioni effettuate attraverso mobile wallet raggiungerà globalmente gli 898 miliardi di dollari, con un incremento di oltre il 24% rispetto all’anno precedente. L’Italia risulta tra i Paesi europei dove il mobile payment risulta già ampiamente diffuso, con il 29% della popolazione che dichiara di utilizzare frequentemente questa modalità di pagamento, percentuale tra le più elevate del Vecchio Continente.

Quindi pagare con il telefono rappresenta oggi una realtà consolidata e in forte espansione, agevolata dall’evoluzione tecnologica che rende disponibili sistemi di pagamento sempre più istantanei e sicuri direttamente dagli strumenti che ci accompagnano abitualmente.

Pagare con il telefono: i sistemi di pagamento mobile

Quando si parla di mobile payments ci si riferisce alla possibilità di effettuare transazioni finanziarie attraverso uno smartphone. Questa modalità di pagamento si sta sempre più diffondendo tra le persone, anche a seguito della normativa che ha reso obbligatorio per legge l’utilizzo di POS negli esercizi commerciali.

Per comprendere come funzionano i pagamenti da dispositivo mobile è necessario innanzitutto definire il mobile wallet, ovvero l’applicazione o la funzionalità integrata negli smartphone in grado di archiviare le informazioni finanziarie dell’utente, come ad esempio Google Pay, PayPal, Apple Pay e Samsung Pay. Grazie al mobile wallet installato sul proprio device e al successivo inserimento dei dati di pagamento, come il numero di carta o il conto bancario collegato, lo smartphone si trasforma in un vero e proprio portafogli digitale, rendendo le transazioni economiche veloci, pratiche e sicure.

I pagamenti mobile possono avvenire in modalità remote mediante l’invio crittografato dei dati finanziari al sistema online del venditore, oppure in modalità proximity grazie alla tecnologia NFC, che consente allo smartphone di comunicare con i terminali POS avvicinandosi. In entrambe le modalità le operazioni sono confermate tramite app di pagamento mobile.

Per accogliere l’aumento dei pagamenti digitali, ormai trend in crescita già nel 2023, gli esercenti devono dotarsi di strumenti che consentano l’accettazione dei mobile payments. In tal senso si rivelano utili soluzioni come FatturaPRO.click, che rende agevole ogni transazione e permette di monitorare la contabilità da remoto, gestendo altresì la fatturazione elettronica sia in emissione che in ricezione.

I vantaggi dei pagamenti da smartphone riguardano sia gli utenti, che godono di metodi di pagamento più veloci, sicuri e comodi grazie alla possibilità di effettuare operazioni ovunque e in qualsiasi momento, sia i venditori, per i quali si ampliano le opportunità commerciali beneficiando di transazioni istantanee e crittografate.

Pagare con il telefono 

Come pagare con il telefono: I vantaggi per esercenti e consumatori

I sistemi che consentono di pagare con il telefono offrono indubbi benefici sia per gli esercenti commerciali che per i consumatori. Per i venditori, accettare transazioni mediante smartphone si rivela vantaggioso in termini di aumento delle opportunità di business: gli utenti che ricorrono abitualmente ai pagamenti digitali costituiscono infatti una platea di clienti maggiormente propensa agli acquisti. Inoltre, i pagamenti contactless risultano istantanei grazie alla crittografia che ne assicura l’elevata sicurezza, senza attese alla cassa.

Possedere strumenti in grado di gestire le transazioni da dispositivo mobile, come i moderni POS all-in-one abilitati a sistemi quali Apple Pay e Google Pay, agevola altresì la tracciabilità pagamenti resa possibile dall’acquisizione elettronica di dati come il tipo di carta utilizzata o la categoria merceologica.

Per gli acquirenti, l’opzione di pagare con il telefono presenta indiscutibili vantaggi in termini di rapidità, comodità e protezione delle credenziali finanziarie. Gli utenti possono effettuare pagamenti in mobilità, ovunque vi sia connessione dati, senza dover trasportare contanti, assegni o carte.

Pertanto, i benefici reciproci determinano la crescente diffusione dei pagamenti con smartphone, ormai trend sempre più abituale nelle transazioni, a tutto vantaggio sia degli esercenti che dei consumatori.

Accredito bonifico: Tempistiche e variabili di accredito

Le tempistiche e le variabili connesse all’accredito bonifico rivestono un’importanza significativa nella gestione dei flussi finanziari tra operatori, in particolare per quel che concerne le relazioni commerciali B2B. Le modalità di regolamento delle operazioni attraverso bonifico bancario impattano infatti sull’ottimizzazione dei cicli passivi delle aziende e sulla puntualità dei pagamenti da corrispondere ai propri fornitori.

La comprensione dei fattori che influenzano potenzialmente i tempi standard di accredito, come la correttezza formale e sostanziale nell’invio dell’ordine, il carico operativo delle banche coinvolte o la distanza territoriale tra queste, risulta dunque determinante per la gestione ottimale del capitale circolante.

È quindi importante capire in modo esaustivo tutti gli aspetti tecnici e regolamentari inerenti tale procedura, alla luce del quadro normativo che disciplina anche i rapporti tra operatori IVA attraverso la fatturazione elettronica.

L’analisi delle tempistiche di accredito in diversi scenari, unite alla disamina dei fattori variabili, permetterà di comprendere appieno i meccanismi sottostanti e di sfruttarne tutte le potenzialità al fine ultimo di ottimizzare l’ordinario svolgimento del ciclo attivo-passivo delle imprese.

Accredito bonifico: tempistiche di accredito di un bonifico tra aziende

I tempi di accredito del bonifico tra aziende presentano delle peculiarità che è opportuno analizzare in maniera approfondita al fine di comprendere nel migliore dei modi tale importante prassi economica e finanziaria.

Come noto, i termini standard per l'”accredito del bonifico” si aggirano tra 1 e 3 giorni lavorativi a seconda che la banca mittente e quella ricevente siano la medesima, appartengano allo stesso gruppo bancario ma con sportelli diversi, ovvero siano del tutto distinte.

Nello specifico, qualora la banca ordinante e beneficiaria coincidanol’accredito avviene di consueto entro 24 ore, grazie alla celerità con cui l’istituto può regolare l’operazione internamente. Diverso il caso in cui la banca mittente e ricevente siano filiali di una rete bancaria diversa: in tal caso il regolamento può prendere fino a 2 giorni lavorativi.

Il termine massimo di 3 giorni lavorativi è invece quello definito per i bonifici interbancari, atteso che tra istituti differenti è necessario il passaggio tecnico delle disponibilità liquide.

Rilevante è considerare che i suddetti termini si riferiscono a giorni lavorativi “canonici“, escludendo quindi festività e fine settimana: di conseguenza, una disposizione di pagamento di venerdì potrebbe portare alla ricezione dello stesso solo il lunedì successivo. Altrettanto importante è il rispetto, da parte dell’ordinante, dell’ora del cut-off fissata dalla banca, pena lo slittamento dell’accredito, anche di sole ore, al giorno lavorativo seguente.

Accredito bonifico 

Tempi accredito bonifico: Fattori che possono influenzare i tempi di accredito

I tempi standard di accredito di un bonifico possono risultare soggetti ad alcune variabili che è opportuno prendere in considerazione. Come più volte ribadito, i termini di 1-3 giorni lavorativi previsti per l’accredito bonifico presuppongono condizioni operative ottimali. Tuttavia, alcuni fattori possono incidere sulla tempistica effettiva.

In primis, risulta rilevante la correttezza formale e sostanziale nell'”operazione di bonifico“. Eventuali refusi nelle coordinate bancarie del beneficiario, ad esempio, potrebbero indurre a ritardi nell’accreditamento della somma. Per sapere quindi come fare un bonifico correttamente è necessario imparare a compilare tutti i campi richiesti in maniera accurata.

In secondo luogo, anche i volumi di lavoro gestiti dalle banche in un determinato periodo possono avere ripercussioni: momenti di picco possono portare l’istituto ad impiegare più tempo nel disbrigo pratiche. Ulteriore variabile è rappresentata dal circuito interbancario adottato per la compensazione: il sistema più rapido è quello gestito in via esclusiva dalla Banca d’Italia, più lungo risulta l’impiego del circuito TARGET2.

Da non sottovalutare infine la distanza geografica tra le due banche coinvolte: l’accredito sarà certamente più celere se entrambe sono radicate nello stesso contesto territoriale piuttosto che comunicare da Paesi diversi. Tali fattori, in concorso tra loro, potrebbero allungare i tempi “standard“, che pertanto vanno sempre considerati come puramente indicativi.

IVA farmaci: aliquote a confronto e regole della filiera produttiva e distributiva

L’applicazione dell’IVA sui farmaci è da sempre oggetto di un acceso dibattito che coinvolge ambiti trasversali. L’IVA farmaci è una discussione aperta che dipende dall’evoluzione di molteplici fattori, quali la sostenibilità economica del sistema sanitario, l’accessibilità alle cure da parte dei cittadini, gli standard europei in materia fiscale e gli interessi dell’industria farmaceutica.

In particolare, i termini del dibattito sono influenzati da:

  • La spesa pro-capite per i farmaci a carico delle famiglie e dello Stato;
  • L’andamento dei corrispettivi telematici per i medicinali erogati dal SSN;
  • Le Linee guida e i Regolamenti UE in tema di IVA e agevolazioni fiscali sui prodotti sanitari;
  • Gli equilibri di bilancio del settore e gli effetti delle aliquote IVA sul prezzo finale dei medicinali.

In questo contesto dinamico e articolato si inseriscono le discussioni periodiche attorno all’opportunità di modificare le aliquote IVA applicate ai prodotti farmaceutici, al fine di massimizzare accessibilità e sostenibilità di lungo periodo del sistema.

IVA farmaci: cosa cambia per le aliquote su farmaci da banco e medicinali

L’aliquota IVA applicata sui farmaci è oggetto di discussione da tempo. IVA farmaci indica l’Imposta sul valore aggiunto da applicare sui medicinali da banco e su quelli che necessitano di prescrizione medica. Attualmente l’Imposta sul valore aggiunto sui farmaci da banco è del 22%, mentre per i medicinali su prescrizione è del 10%. Recentemente è stata evidenziata la necessità di rimodulare le aliquote per rendere i farmaci più accessibili economicamente per i cittadini. In particolare, si discute da anni di prevedere un’aliquota agevolata per tutti i medicinali, a prescindere dalla modalità di dispensazione.

La proposta sostenuta da più parti è quella di applicare un’aliquota IVA ridotta al 5% su tutti i farmaci. Questo, secondo gli analisti, consentirebbe un risparmio medio a famiglia di circa 75-100 euro l’anno e contribuirebbe a rendere la spesa farmaceutica complessiva a carico dei cittadini più sostenibile.

IVA farmaci

Portare l’IVA al 5% su tutti i medicinali, come indicato dall’OCSE, rientrerebbe pienamente negli standard europei in tema di equità e accessibilità delle cure. La maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea, infatti, applica un’aliquota agevolata inferiore al 10% sui farmaci, a prescindere dalla modalità di dispensazione.

Rimodulare le aliquote IVA sui farmaci potrebbe quindi migliorare l’accesso alle cure e la sostenibilità della spesa sanitaria da parte delle famiglie, senza compromettere la sostenibilità del settore. Un intervento in tal senso appare opportuno per il nostro sistema e in linea con gli standard europei.

IVA sui farmaci: obblighi e sistemi di fatturazione IVA per le aziende farmaceutiche

L’applicazione dell’IVA sui farmaci comporta degli obblighi anche per le aziende produttrici e distributrici. Le norme fiscali prevedono che le società farmaceutiche debbano emettere fatture che riportino chiaramente l’aliquota IVA applicata per ciascun prodotto venduto. Queste fatture possono essere emesse in formato elettronico attraverso il Sistema di Interscambio, oppure su supporto cartaceo per specifiche cessioni/prestazioni (almeno fino alla fine del 2024 prossimo grazie all’articolo 3 del decreto-legge n. 215/2023 (cd Milleproroghe)). Le aziende sono inoltre tenute alla fatturazione differita per alcune categorie di farmaci soggetti a prescrizione medica, come stabilito dal Decreto Ministeriale del 13 dicembre 2013. In questi casi, la fattura è emessa al momento dell’incasso del corrispettivo dal Servizio Sanitario Nazionale.

Le società farmaceutiche devono infine provvedere al versamento periodico dell’IVA dovuta allo Stato, distinguendo l’imposta relativa ai medicinali ad aliquota piena da quella per i prodotti ad aliquota ridotta. A ciò si aggiungono gli obblighi di registrazione e tenuta della contabilità IVA.

La disciplina dell’IVA sui farmaci comporta per le aziende della filiera precisi obblighi di fatturazione, versamento dell’imposta e conservazione della documentazione fiscale, per certe prestazioni in formato cartaceo mentre per altre in formato elettronico con la fatturazione elettronica. Il rispetto delle norme è funzionale al corretto assolvimento degli oneri fiscali.

Pagare con QR code: creazione dei codici e contesti di utilizzo

Pagare con QR code è una modalità di pagamento contactless in forte crescita, grazie alla facilità di utilizzo assicurata dalle moderne tecnologie, ormai accessibili da qualsiasi dispositivo mobile. Bastano pochi e semplici passaggi per generare un codice bidimensionale e consentire rapidi pagamenti tramite smartphone, senza bisogno di avere sofisticate attrezzature.

Le applicazioni per generare codici QR e abilitare i pagamenti sono facili da scaricare e configurare anche per utenti poco avvezzi alla tecnologia. Una volta creato il profilo, basta inserire l’importo da ricevere per ottenere il codice da far inquadrare al cliente con la fotocamera del suo dispositivo. Da lì, il sistema lo reindirizza direttamente alla transazione, scegliendo il metodo di pagamento preferito in pochi click. Il commerciante non deve far altro che assicurarsi di avere a disposizione una connessione internet o dati mobili durante l’operazione. Questo significa che anche piccole attività ed esercizi sprovvisti di fatturazione elettronica possono agevolmente accettare pagamenti digitali.

La semplicità di utilizzo rende la modalità basata sui codici QR alla portata di chiunque, contribuendo alla sua crescente diffusione in svariati settori. Dagli esercizi commerciali ai professionisti, sono molti a sfruttare le potenzialità di questa tecnologia in continua evoluzione. L’uso del QR code per i pagamenti è destinato ad ampliarsi ulteriormente con la progressiva digitalizzazione dell’economia.

Pagare con QR code: cos’è e come si genera un QR code per i pagamenti

Pagare con QR code è una modalità di pagamento contactless che sfrutta la tecnologia dei codici QR, una tecnica digitale ormai ampiamente diffusa. Il codice QR (Quick Response code), noto anche come codice a barre bidimensionale, è generato attraverso apposite applicazioni e consente lo scambio di informazioni tra un dispositivo che lo legge e l’applicazione dall’altra parte. Nel caso specifico dei pagamenti, il commerciante genera un codice QR relativo all’importo da pagare e il cliente, inquadrandolo con la fotocamera del proprio smartphone, è reindirizzato direttamente alla pagina per effettuare il pagamento mediante i sistemi abilitati come carte di credito, carte prepagate o conti online.

Per creare un codice QR da utilizzare per i pagamenti è necessario scaricare un’apposita applicazione gratuita, disponibile sia per sistemi Android che iOS. Tali applicazioni consentono di generare in pochi click un codice QR personalizzato inserendo i propri dati come nome attività, Partita IVA e importo da ricevere. Le informazioni inserite vanno poi a comporre il codice bidimensionale che va mostrato al cliente. A quel punto basta inquadrarlo con lo smartphone per essere reindirizzati alla pagina del sistema di pagamento abilitato, per completare il versamento con un semplice tap.

Pagare con QR code

Questa tecnologia basata sui codici QR e sull’economia digitale sta riscuotendo notevole successo soprattutto tra le piccole attività commerciali, in quanto consente di accettare pagamenti contactless anche senza l’utilizzo di pos fisici, con costi di gestione molto contenuti. I vantaggi principali della modalità di pagamento con QR code riguardano la semplicità di utilizzo sia per il venditore che per l’acquirente, l’abbattimento dei costi legati ai dispositivi tradizionali e la possibilità di accedere a un sistema di pagamento digitale anche con investimenti molto ridotti, soprattutto per le realtà di piccole dimensioni. Questa tecnologia basata su codici QR e sull’economia digitale è destinata quindi a diffondersi sempre più.

Come pagare con QR code: le applicazioni dei pagamenti con QR code

Esistono diverse applicazioni che consentono di accettare pagamenti mediante codici QR, ciascuna con le proprie caratteristiche e metodi di adesione. La più diffusa in Italia è Bancomat Pay. Questa applicazione permette sia ai privati che ai professionisti di generare un codice QR personalizzato relativo all’importo da ricevere e quindi effettuare e ricevere pagamenti tramite il telefono cellulare in modo semplice e immediato.

Sapere come pagare con il telefono significa anche conoscere le app da avere sul cellulare per sfruttare questa opzione. Bancomat Pay è una tra le più recenti applicazioni del circuito PagoBancomat, che consente di incassare pagamenti attraverso il codice QR generato dall’app e di pagare digitalmente anche offline. Un’applicazione in grado di supportare anche i pagamenti da conto corrente.

In generale, le applicazioni come PagoBancomat permettono di accettare pagamenti mediante il codice QR in modo veloce, sicuro e a costi contenuti, senza dover utilizzare dispositivi POS fisici. Il cliente, inquadrando il codice con il proprio telefono cellulare, è reindirizzato alla schermata per finalizzare il pagamento in maniera semplice e rapida, direttamente dal telefono, scegliendo il metodo di pagamento preferito. Questa modalità di pagamento si diffonde sempre di più grazie alla sua estrema praticità sia per gli esercenti che per i clienti.

Programmi firma digitale: tutte le caratteristiche e l’utilizzo nei rapporti commerciali dematerializzati

I programmi di firma digitale rivestono oggi un ruolo di assoluta rilevanza nella gestione di tutti gli scambi commerciali che avvengono per via telematica. Il loro impiego risulta essenziale soprattutto nei rapporti contrattuali che richiedono l’emissione e la ricezione di fatture elettroniche, la cui circolazione in formato digitale è obbligatoria per la generalità di cedenti e committenti dal 1°gennaio 2019.

Grazie alla tecnologia della firma elettronica avanzata generata dai programmi di firma digitale, è possibile per chi emette fatture apporre una sottoscrizione dotata di piena validità legale sui file in formato XML contenenti i dati fiscali delle operazioni.

Il sistema delle chiavi crittografiche asimmetriche gestite dal software assicura l’apposizione di una firma idonea a rendere la fattura elettronica un documento immodificabile, le cui credenziali di autenticità e integrità possono essere verificate dagli utilizzatori.

Senza il ricorso a queste specifiche soluzioni, non sarebbe contemplata l’emissione legittima delle fatture digitali, con evidenti ricadute sull’operatività non solo dei rapporti commerciali B2B e B2G, ma dell’intero sistema economico-produttivo basato sugli scambi telematici di documenti contabili.

I programmi di firma digitale costituiscono pertanto elemento abilitante di fondamentale valore per il corretto svolgimento degli adempimenti connessi alla fatturazione elettronica.

Programmi firma digitale: a cosa servono e perché sono così importanti oggi  

I programmi di firma digitale ricoprono un ruolo determinante nella quotidianità delle transazioni digitali. Grazie alla tecnologia della firma elettronica qualificata, consentono infatti di apporre una firma con validità legale su qualsiasi documento in formato elettronico, garantendone l’autenticità e l’integrità del contenuto.

Nello specifico, questo particolare tipo di software genera una chiave privata e una chiave pubblica associate all’identità digitale del firmatario. La chiave privata viene utilizzata per apporre la firma sul documento, criptandone il contenuto, mentre la chiave pubblica, una volta resa disponibile tramite un certificato qualificato rilasciato da un prestatore di servizi fiduciari qualificati, permette di verificare l’effettiva corrispondenza tra la firma apposta e l’identità del soggetto che ha sottoscritto il documento in questione.

Grazie a questo sistema asimmetrico a chiavi, i programmi di firma digitale consentono di garantire efficacemente autenticità e integrità alle transazioni online, contribuendo in maniera determinante alla loro validità legale equiparata a quella di una sottoscrizione tradizionale su supporto cartaceo. Questa tipologia di soluzioni risulta oggi ancora più importante, dato il massiccio ricorso alla comunicazione e all’erogazione di servizi tramite strumenti digitali che ha caratterizzato l’era pandemica appena trascorsa. Il ricorso alla firma elettronica qualificata resa possibile dai programmi di firma digitale si conferma pertanto come elemento imprescindibile per assicurare il regolare svolgimento di moltissime attività lavorative e personali in modalità da remoto.

Programmi firma digitale

Programma firma digitale: come utilizzarlo in funzione delle fatture elettroniche

L’utilizzo del programma di firma digitale risulta indispensabile per la corretta gestione del processo di fatturazione elettronica.

Grazie alla firma elettronica avanzata generata dal software, il sistema permette infatti di apporre in modo sicuro e legalmente rilevante la sottoscrizione obbligatoria sulle fatture digitali scambiate tra aziende e PA.

Nello specifico, il programma di firma digitale viene impiegato dal soggetto emittente per firmare con validità giuridica il file XML generato contenente i dati fiscali della transazione. L’apposizione della firma digitale avviene attraverso l’utilizzo della chiave privata collegata al certificato del soggetto che sottoscrive, rilasciato da un qualificato fornitore di servizi fiduciari.

Grazie al sistema a chiavi asimmetriche impiegato, la firma digitale apposta rende il documento immodificabile, ne assicura l’autenticità e permette al ricevente di verificare tramite la chiave pubblica l’effettiva identità del mittente. Ciò risulta fondamentale per conferire piena validità legale alla fattura elettronica, rendendola a tutti gli effetti equivalente a quella cartacea tradizionale.

Il ricorso al programma di firma digitale si presenta dunque come requisito essenziale per portare a termine correttamente gli scambi documentali in ottemperanza alle normative sulla fatturazione elettronica vigenti.

Codici tributo Agenzia Entrate: sistema di classificazione e modalità di utilizzo

Il sistema di codifica dei pagamenti fiscali attraverso i codici tributo agenzia entrate costituisce uno strumento consolidato di standardizzazione delle movimentazioni contabili con l’amministrazione finanziaria.

Tale schema alfanumerico, precisamente regolamentato dall’Agenzia delle Entrate, assicura un’identificazione univoca di ciascuna transazione tributaria, in ottemperanza ai principi di trasparenza e tracciabilità dei flussi finanziari con l’erario pubblico. Attraverso la compilazione obbligatoria del codice fiscale corrispondente al tipo di tassa, all’esercizio e talvolta alla specifica natura dell’importo, risulta infatti possibile registrare e archiviare in maniera inequivocabile qualsiasi versamento o adempimento periodico.

Si tratta di un metodo rigoroso e altamente funzionale, la cui complessità risulta bilanciata dai vantaggi di standardizzazione del flusso informativo con l’amministrazione. Proprio tale rigorosità strutturale rende indispensabile per operatori economici e professionisti dotarsi di una piattaforma gestionale all’avanguardia in grado di supportare l’applicazione completa delle regole contabili stabilite. Al riguardo, soluzioni digitali evolute come FatturaPRO.click consentono di disciplinare in modo sistematico scadenzari, versamenti, registri IVA attraverso il corretto utilizzo dei codici tributo agenzia entrate, fornendo agli utenti il pieno governo degli adempimenti amministrativo-fiscali di pertinenza.

Codici tributo agenzia entrate: Classificazione e struttura

I codici tributo dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione consentono di identificare in modo univoco i versamenti e i movimenti contabili di natura fiscale. Essi rientrano nel sistema della classificazione della contabilità pubblica e costituiscono un elemento essenziale per la corretta imputazione dei pagamenti presso l’amministrazione finanziaria.

La struttura dei codici tributo è stabilita dall’Agenzia delle Entrate e Riscossione, organismo pubblico preposto alla riscossione dei tributi non autoliquidati e al controllo delle dichiarazioni dei redditi. Ciascun codice si compone di quattro cifre alfanumeriche attraverso cui è possibile riconoscere l’ente di destinazione, il tipo di tributo, l’anno di riferimento e l’eventuale categoria specifica.

Nel dettaglio, i primi due caratteri del codice individuano il beneficiario del versamento identificando l’amministrazione fiscale competente a riceverlo (08 per l’Agenzia delle Entrate). La terza cifra stabilisce la tipologia di tributo, possono per esempio distinguersi i codici per l’IRPEF, l’IRAP o l’IVA. Il quarto valore identifica l’esercizio cui si riferisce il pagamento. Alcuni codici, come quelli delle somme da riversare all’erario, contengono in aggiunta una quarta cifra per specificare ulteriormente la natura dell’importo.

 

I codici tributo dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione consentono di rintracciare in modo univoco i versamenti fiscali effettuati dagli operatori economici o dai cittadini verso l’amministrazione finanziaria, assolvendo una funzione fondamentale di corretta imputazione contabile dei pagamenti. Essi costituiscono un elemento chiave del sistema tributario italiano.

Codici tributo agenzia entrate

Codice tributo agenzia entrate: l’utilizzo corretto per i versamenti e le dichiarazioni

L’utilizzo corretto dei codici tributo dell’Agenzia delle Entrate risulta fondamentale sia per l’esecuzione dei versamenti che per la trasmissione delle dichiarazioni periodiche.

Il sistema di codifica di tali elementi identificativi dei pagamenti fiscali, come sopra indicato, mira ad assicurare una precisa imputazione contabile di ogni transazione. Pertanto, il contribuente è tenuto ad applicare i codici tributo Agenzia Entrate in maniera puntuale rispettando la ben definita struttura alfanumerica degli stessi.

In particolare, l’inserimento del codice tributo corrispondente all’imposta da versare, all’esercizio e, laddove necessario, alla specifica tipologia di versante è condizione indispensabile per l’esecuzione della transazione fiscale secondo le direttive impartite dall’amministrazione. Eventuali errori o omissioni nella codifica del pagamento potrebbero infatti comprometterne la corretta imputazione contabile.

Lo stesso principio si applica alla trasmissione telematica delle liquidazioni periodiche IVA o delle dichiarazioni annuali ai fini delle imposte sui redditi. Anche in tali adempimenti, previsti con cadenza regolare o annuale, è essenziale che il contribuente indichi puntualmente i codici fiscali corrispondenti alle singole poste. Ciò risulta ancora più importante a seguito dell’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica 2024 che ha reso prevalentemente digitali gli scambi di dati con il fisco.

Il rispetto delle regole di compilazione e di valorizzazione dei codici tributo Agenzia Entrate nella loro articolata struttura normativa garantisce la corretta imputazione amministrativo-contabile di tutti gli adempimenti di natura fiscale.

Impresa agricola: asset e regole del settore primario

L’impresa agricola è soggetta a una normativa contabile e di fatturazione elettronica specifica, che è importante conoscere per una corretta gestione amministrativa e fiscale.

Dal punto di vista contabile, le imprese agricole di piccole dimensioni possono applicare, in alternativa alla contabilità ordinaria, la mera registrazione di incassi e pagamenti sui registri IVA semplificati o la revisione semestrale delle scritture. Tuttavia, è consigliabile valutare caso per caso la soluzione più adeguata alle proprie esigenze organizzative.

Relativamente alla fatturazione elettronica, dal 1° gennaio 2024 anche l’impresa agricola è tenuta all’invio telematico delle fatture attive e passive al Sistema di Interscambio. È necessario quindi dotarsi degli strumenti tecnologici idonei e acquisire familiarità con le procedure di compilazione e trasmissione dei documenti digitali, al fine di assolvere correttamente a tale obbligo.

Inoltre, l’impresa agricola svolge attività di autospedizione dei propri prodotti, emettendo autofatture. Pertanto, è importante conoscere le specifiche modalità di applicazione della fatturazione elettronica a tali documenti semplificati, al fine di evitare inconvenienti con il fisco.

La normativa contabile e di fatturazione elettronica riserva all’impresa agricola alcune regole peculiari, che è opportuno padroneggiare in modo da gestire in maniera ottimale gli adempimenti amministrativi e fiscali richiesti, scongiurando possibili sanzioni.

Impresa agricola: caratteristiche, settori di attività e normativa di riferimento

L’impresa agricola è un’unità operativa i cui scopi principali sono la produzione agricola e zootecnica. Essa gestisce un’attività economica riguardante la coltivazione del suolo, l’allevamento del bestiame e lo sfruttamento delle risorse naturali, con una organizzazione tecnica ed economica finalizzata alla produzione e vendita di beni agricoli.

Le aziende agricole si differenziano per dimensioni, per settori produttivi coinvolti, per tecniche adottate e per destinazione delle produzioni. In termini generali è possibile suddividere le imprese agricole tra quelle che operano nel settore della coltivazione, quelle orientate all’allevamento zootecnico e quelle attive sia nella coltivazione che nell’allevamento.

La normativa di riferimento per l’impresa agricola è costituita in primo luogo dal Regolamento (UE) n.1308/2013 che ha sostituito l’Organizzazione Comune dei Mercati Agricoli, disciplinando aspetti come produzione, commercializzazione e organizzazione della filiera agricola. Ulteriori disposizioni sono contenute nel D.Lgs. n.99/2004 che recepisce la direttiva comunitaria sulle norme relative alle organizzazioni comuni di mercato, nella normativa statale in materia civilistica e su questioni come la sicurezza e l’igiene alimentare.

L’impresa agricola può assumere diverse forme giuridiche, prevalendo in Italia la forma di ditta individuale o società semplice. Caratteristica peculiare è l’autofattura agricola, ovvero la possibilità per le imprese agricole di emettere fatture semplificate senza ricorrere a intermediari. Tale forma consente di alleggerire gli adempimenti amministrativi e burocratici in capo alle aziende agricole.

L’impresa agricola svolge un ruolo fondamentale nel sistema economico e sociale del Paese, contribuendo in modo rilevante alla formazione del valore aggiunto nazionale e all’occupazione. Essa costituisce inoltre un presidio importante per il mantenimento del territorio e della biodiversità. Proprio per la sua importanza, il quadro normativo di riferimento è costantemente aggiornato al fine di sostenere la competitività e lo sviluppo sostenibile del settore agricolo.

Impresa agricola

Imprese agricole: Contabilità semplificata e tassazione dei redditi

Le imprese agricole godono di una disciplina contabile e fiscale semplificata rispetto alle altre attività economiche.

Dal punto di vista contabile, per le aziende agricole di piccole dimensioni è facoltativa la tenuta della contabilità ordinaria ed è ammessa la mera registrazione degli incassi e pagamenti mediante moduli prestabiliti, denominati registri IVA semplificati. Inoltre, queste imprese possono applicare il regime di revisione semestrale delle scritture contabili.

Per quanto riguarda la tassazione dei redditi, per l’impresa agricola opera un regime di determinazione del reddito imponibile basato su criteri forfettari, direttamente collegati alla produzione, anziché sulla determinazione analitica dei costi e ricavi. Tale regime semplificato trova applicazione per le aziende al di sotto di determinati limiti di ricavi.

Un’ulteriore agevolazione è rappresentata dalla cosiddetta “autofatturazione”, che consente alle imprese agricole di emettere fatture semplificate per i conferimenti di prodotti senza dover ricorrere a intermediari.

Da evidenziare che a partire dal 1° gennaio 2024, per effetto della riforma fiscale, anche le imprese agricole saranno soggette all’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica 2024, allineandosi alla disciplina delle altre attività economiche. Tale novità semplificherà gli adempimenti amministrativi dell’impresa agricola, rendendo più celere lo scambio delle informazioni fiscali con l’Agenzia delle Entrate.

Pertanto, seppur nel rispetto dei principi generali di determinazione del reddito d’impresa, il quadro normativo riserva alle imprese agricole un regime contabile e fiscale semplificato, con l’obiettivo di alleviarne gli oneri amministrativi, riconoscendone il ruolo strategico per l’economia nazionale.

Come pagare con il telefono: la guida completa per pagare con lo smartphone

Nonostante la larga diffusione degli smartphone, molti si chiedono ancora come pagare con il telefono, sebbene possa sembrare un’operazione facile e immediata. Quando si tratta di pagamenti rilevanti, come quelli relativi alle fatture elettroniche, è bene adottare alcuni accorgimenti.

Per pagare tramite mobile è necessario scaricare su dispositivo una delle tante applicazioni dedicate, creare il proprio account e registrare i metodi di pagamento preferiti, come carte di credito/debito o conti bancari collegati. L’opzione “come pagare con il telefono” risulta molto comoda per importi di piccola entità, quando si effettua il pagamento in tempo reale avvicinando lo smartphone al POS.

Diverso è il caso delle fatture elettroniche, i cui importi sono solitamente rilevanti. In questi casi è consigliabile operare dall’interno dell’area riservata dell’applicazione, verificando con attenzione i dettagli della transazione, la corrispondenza con il documento fiscale digitale e impostando una data di scadenza per l’addebito.

Attenzione anche alla gestione delle notifiche push e alla protezione del dispositivo, così da autorizzare i pagamenti in modo sicuro e scongiurare addebiti non autorizzati. Con gli opportuni accorgimenti, pagare tramite cellulare si rivela un’alternativa semplice e comoda anche per importi ingenti.

Come pagare con il telefono: come funziona e quali garanzie offre

Negli ultimi anni, con lo sviluppo delle nuove tecnologie applicate ai sistemi di pagamento, è sempre più diffusa la possibilità di pagare con il proprio telefono cellulare anche grazie ai servizi di mobile payment. Questa modalità, denominata “Come pagare con il telefono”, semplifica gli acquisti per gli utenti e incrementa le opportunità di business per gli esercenti.

Il mobile payment prevede l’utilizzo del telefono come strumento di pagamento attraverso l’impiego della tecnologia NFC (Near Field Communication) che consente di avvicinare il dispositivo mobile al punto di pagamento contactless. In alternativa, alcune piattaforme richiedono di scansionare un codice QR visualizzato sul terminale o di inserire manualmente il numero della transazione. Le principali modalità di pagamento digitale con il telefono sono le carte di debito/credito salvate su wallet digitali, i portafogli elettronici ricaricabili e i sistemi basati sui conti bancari direttamente collegati allo smartphone.

Tutte queste soluzioni offrono elevati standard di sicurezza, tracciabilità e tutela per gli utenti. Le transazioni vengono infatti validate attraverso la biometria, i codici di sicurezza oppure le password personali. Inoltre, grazie alla tracciabilità pagamenti, gli esercenti possono mettere a disposizione scontrini digitali o ricevute di avvenuta transazione tramite app, garantendo piena trasparenza. Gli istituti finanziari e i gestori dei servizi rispondono per legge di eventuali addebiti non autorizzati, furti d’identità o altri illeciti, tutelando quindi il consumatore.

Man mano che la tecnologia migliora e le abitudini di pagamento si evolvono, è ragionevole credere che il mobile payment continuerà a crescere, diventando un’opzione sempre più diffusa e apprezzata sia nel commercio fisico sia in quello online, grazie alla praticità d’uso e ai livelli garantiti di sicurezza.

pagare con il telefono

Come si fa a pagare con il telefono in modo facile e veloce e quali vantaggi ci sono

Esistono differenti modalità per procedere al pagamento. Le più diffuse prevedono l’utilizzo di servizi di mobile wallet che salvano i metodi di pagamento scelti dall’utente, come carte di debito/credito o conti bancari collegati. Alcune soluzioni richiedono di avvicinare lo smartphone al POS tramite NFC oppure digitare un codice direttamente sul dispositivo.

I vantaggi principali del pagare con il telefono riguardano l’estrema praticità d’uso, in quanto tutto ciò che serve è lo smartphone, senza dover portare con sé contanti, carte o altri strumenti. Le transazioni sono completate in pochi secondi con un semplice tap. Inoltre, il commerciante ottiene il pagamento in modalità contactless, più veloce dei sistemi tradizionali.

Un ulteriore beneficio è legato alla sicurezza: l’identificazione biometrica o i codici temporanei limitano i rischi di frodi. Infine, alcuni wallet permettono di rateizzare gli acquisti, ottenere cashback e punti fedeltà. Queste funzionalità stanno alimentando l’adozione del mobile payment, sempre più conveniente nel quotidiano rispetto ai metodi tradizionali di pagamento.

Gateway di pagamento: dal funzionamento alla scelta e integrazione della soluzione ideale

I gateway di pagamento si sono ampiamente diffusi negli ultimi anni diventando strumenti comuni e alla portata di tutti coloro che gestiscono attività di e-commerce o svolgono commercio digitale in generale.

Queste piattaforme, una volta considerate innovazioni di nicchia, sono ormai mainstream e consentono a chiunque abbia un sito web aziendale di abilitare i pagamenti online in modo sicuro e conforme alle normative. I gateway permettono di collegare qualsiasi portale agli istituti di pagamento più diffusi, come circuiti di carte di credito e prepagate, ma anche sistemi di pagamento alternativi come bonifici, wallet digitali e instant payment.

Molte soluzioni, inoltre, risultano certificate secondo gli standard di sicurezza più rigorosi, come PCI DSS, a garanzia di criptazione dei flussi sensibili e tutela assoluta della riservatezza dei dati degli utilizzatori. Allo stesso modo, la tracciabilità pagamenti completa delle transazioni consente di monitorare nel dettaglio cronologia, importi e dettagli relativi ai pagamenti per aderire alla normativa antiriciclaggio.

I gateway di pagamento sono oggi elementi imprescindibili per chiunque venda beni e servizi online o emetta fatture elettroniche, in quanto abilitano pagamenti sicuri e affidabili a beneficio di utenti, venditori ed enti erogatori, creando un sistema di commercio digitale efficiente e conforme ai più elevati standard di controllo e rendicontazione.

Gateway di pagamento: cos’è e come funziona veramente

Un gateway di pagamento è una piattaforma che consente le transazioni finanziarie online in modo sicuro.

Il gateway di pagamento permette di trasformare il carrello di acquisto digitale in un processo di transazione finanziaria vera e propria, proteggendo al contempo i dati bancari dell’acquirente. È la componente software che media le comunicazioni tra il sito web/app del venditore e i sistemi gestionali delle società emittenti carte di credito e pagamento.

Quando un acquirente digitale seleziona un metodo di pagamento sul sito di un venditore, le sue credenziali di pagamento vengono inviate in modo sicuro al gateway. Il gateway autentica quindi le informazioni e le inoltra alla banca o società di carte di credito per l’autorizzazione finale. Una volta ricevuta l’autorizzazione, il gateway notifica al sistema del venditore che la transazione è andata a buon fine in modo che possa preparare la spedizione dell’ordine.

I gateway di pagamento consentono quindi di gestire transazioni online in tutta sicurezza, proteggendo i dati finanziari degli utenti, e integrano il sistema di e-commerce o di fatturazione elettronica con i circuiti delle carte di credito e prepagate. Ciò avviene attraverso complesse procedure di crittografia e tokenizzazione che rendono il flusso del pagamento tutelato e conforme alla normativa sulla privacy.

Il gateway di pagamento rappresenta quindi un elemento cruciale nel commercio elettronico e nella fatturazione elettronica, poiché connette in modo sicuro acquirenti, venditori e circuiti di pagamento abilitando transazioni online protette e a norma di legge.

Gateway di pagamento

Gateway di pagamento online: le diverse tipologie e l’integrazione nei sistemi aziendali

Esistono diverse tipologie di gateway di pagamento online a seconda delle specifiche esigenze delle aziende.

I gateway tradizionali sono piattaforme che permettono di accettare pagamenti mediante carta di credito e debito. Queste soluzioni abilitano i pagamenti tramite i circuiti più diffusi come Visa, Mastercard e altri, gestendo in modo nativo il flusso di autenticazione e autorizzazione delle transazioni.

Un’ulteriore opzione è rappresentata dai gateway per metodi di pagamento alternativi come PayPal, Sofort, Klarna e altri sistemi di pagamento istantaneo. Questi gateway offrono un’interfaccia integrata con tali sistemi di pagamento in modo da abilitare transazioni online multi-canale.

Esistono poi gateway di pagamento cosiddetti “omnichannel”, in grado cioè di gestire sia pagamenti digitali effettuati online sia transazioni fisiche point-of-sale. Queste piattaforme più avanzate consentono l’integrazione dei pagamenti nell’attività aziendale a 360 gradi.

I gateway vanno adeguatamente integrati nei sistemi informatici delle imprese, dai siti e-commerce ai registratori di cassa, passando per i principali software gestionali e fatturazione elettronica. Una corretta integrazione permette di automatizzare i processi di pagamento e fatturazione, fluidificando le transazioni e valorizzando i dati in ottica di business intelligence.

La scelta del gateway di pagamento più idoneo dipende quindi dai mercati di riferimento, dai metodi di pagamento che si intendono abilitare e dal livello di integrazione necessario con i sistemi aziendali esistenti.

Ricevere pagamenti online: Digitalizzare i pagamenti e integrarli nel flusso di fatturazione elettronica

Ricevere pagamenti online oggi risulta essere un processo decisamente più agevole, veloce ed efficace rispetto al passato.

I sistemi per l’acquisizione di pagamenti digitali sono ormai ampiamente collaudati e certificati sotto il profilo della sicurezza. Metodi come carte di credito/debito, carte prepagate, wallet di pagamento e bonifici bancari online consentono di ricevere fondi in tempo reale tramite procedure del tutto Paperless.

Ciò avviene anche grazie all’integrazione dei vari metodi di pagamento all’interno delle moderne piattaforme di e-commerce e, più in generale, dei sistemi di fatturazione elettronica. Il cliente che acquista o riceve una fattura, infatti, oggi può comodamente saldare l’importo dovuto mediante un semplice click direttamente online.

La transazione risulta protetta grazie agli elevati standard di cybersicurezza implementati dai principali fornitori di servizi di pagamento. D’altro canto, l’azienda che emette il prodotto/servizio ha la certezza di incassare l’importo in modo diretto, immediato e documentato elettronicamente.

La digitalizzazione dei flussi finanziari, anche attraverso la loro perfetta integrazione nei processi amministrativi aziendali, ha reso l’incasso tramite pagamenti elettronici una modalità assai più efficace e sicura rispetto al passato da considerarsi ormai indispensabile per ricevere pagamenti in modo rapido, tracciabile e a norma di legge.

Ricevere pagamenti online: in quanti modi è possibile?

Le aziende oggi dispongono di soluzioni evolute che consentono di acquisire pagamenti a mezzo di carte di credito/debito direttamente all’interno del proprio management di fatturazione. I dati della carta vengono criptati secondo gli standard di sicurezza previsti e l’incasso viene registrato in automatico sulla fattura elettronica emessa al cliente. Ciò permette di semplificare la gestione amministrativo-contabile e di avere sempre tracciati i flussi finanziari in entrata.

Un ulteriore metodo diffuso è quello di collegare al sistema di fatturazione elettronica un conto PayPal aziendale, in modo da generare dei link di pagamento sulle fatture per consentire ai clienti di saldare gli importi dovuti comodamente online. Anche in questo caso la Ricevere pagamenti online avviene in modo integrato con l’archivio elettronico delle fatture emesse, garantendo la completa tracciabilità pagamenti.

I tradizionali bonifici bancari, inoltre, possono essere gestiti caricandone automaticamente i dettagli sui documenti contabili digitali, permettendo di mantenere in perfetta sincronia i dati finanziari e amministrativi dell’azienda.

Pertanto, le moderne soluzioni abilitano la digitalizzazione dei pagamenti e il loro inserimento nel flusso di fatturazione elettronica in ottica di semplificazione dei processi e completa tracciabilità delle transazioni.

ricevere pagamenti online

Accettare pagamenti online: la gestione all’interno del processo di fatturazione elettronica

L’accettazione dei pagamenti online all’interno del processo di fatturazione elettronica consente oggi di efficientare sensibilmente tale processo. Le aziende hanno infatti la possibilità di integrare sistemi di pagamento digitale direttamente all’interno del software di fatturazione, in modo da acquisire gli incassi in modo automatizzato e registrarli istantaneamente sulle fatture emesse in formato elettronico.

Quando un cliente visualizza e scarica una fattura su apposita area riservata, ha la chance di saldare l’importo dovuto mediante carta di credito, addebito su conto PayPal o altri wallet di pagamento, tramite appositi banner di collegamento presenti sulla fattura stessa.

La transazione viene quindi processata secondo gli standard di sicurezza previsti e i fondi risultano immediatamente accreditati sul conto dell’emittente, il quale può in tempo reale registrare l’avvenuto incasso nel sistema di fatturazione elettronica.

Questo permette non solo di semplificare le procedure di pagamento per i clienti, dando loro modo di saldare le pendenze direttamente online, ma anche di integrare in maniera sincrona i flussi finanziari con la gestione amministrativa, evitando movimenti manuali di abbinamento tra incassi e fatture.

Si agevola quindi il processo end-to-end di fatturazione, dall’emissione alla Ricevere pagamenti online, con beneficio della completa digitalizzazione e tracciabilità delle informazioni all’interno del sistema centralizzato di fatturazione elettronica.