Finanziamenti Turismo Italia: 10 Miliardi per la Crescita del Settore

Il settore turistico italiano riceve un impulso storico con l’accordo strategico tra Intesa Sanpaolo e le associazioni di categoria del turismo. Dieci miliardi di euro sono ora disponibili per i finanziamenti turismo delle imprese associate a Confindustria. I fondi sono parte di un programma nazionale da 200 miliardi destinato alla trasformazione digitale ed energetica del sistema produttivo italiano.

Accordo strategico per i finanziamenti turismo delle imprese italiane

L’accordo sottoscritto il 14 gennaio 2025 tra Confindustria e Intesa Sanpaolo stabilisce un quadro di collaborazione quadriennale per il periodo 2025-2028. Confindustria Alberghi, Federterme e Federturismo Confindustria hanno firmato questa intesa per fornire un pacchetto di risorse finanziarie dedicato agli investimenti . Questi fondi mirano a migliorare la qualità ricettiva e rafforzano la competitività del settore.

Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato che “la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e il sistema associativo del settore sarà decisiva per la sostenibilità futura del turismo in Italia”. Dal 2020 al giugno 2025, la banca ha già erogato oltre 12 miliardi di euro per sostenere le aziende del settore turistico, prevalentemente PMI.

Investimenti per la trasformazione digitale ed energetica

I finanziamenti turismo si concentrano su sei aree strategiche di intervento che rispondono alle sfide contemporanee del settore:

  1. Riqualificazione delle strutture ricettive: miglioramento degli standard qualitativi per posizionare l’Italia come destinazione di qualità nel mercato internazionale.
  2. Transizione sostenibile: investimenti in prodotti, servizi, tecnologie e infrastrutture che accelerano i processi di transizione sostenibile, con particolare attenzione all’economia circolare e al bilanciamento energetico tra fonti rinnovabili.
  3. Digitalizzazione e formazione: supporto alla digitalizzazione delle imprese e alla formazione del personale come elemento qualificante per la crescita competitiva.
  4. Aggregazioni e crescita dimensionale: iniziative a sostegno delle aggregazioni nel settore turistico-ricettivo attraverso la finanza straordinaria.
  5. Staff housing: sviluppo di nuove soluzioni per facilitare la mobilità e l’attrazione dei lavoratori, affrontando la carenza di personale qualificato.
  6. Noleggio beni strumentali: servizi di noleggio per ottimizzare l’efficienza energetica e il ciclo di vita delle attrezzature.

Supporto alla ZES Unica Mezzogiorno

L’accordo dedica particolare attenzione al rilancio delle imprese del Sud Italia attraverso il supporto alla ZES Unica Mezzogiorno. Questa zona economica speciale, istituita con decreto-legge n. 124/2023, comprende i territori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Le imprese operanti nella ZES Unica possono beneficiare di crediti d’imposta che variano dal 15% al 50% delle spese ammissibili, con percentuali specifiche per regione: 40% per Calabria, Campania, Puglia e Sicilia; 30% per Basilicata, Molise e Sardegna. L’investimento minimo richiesto è di 200.000 euro, con un massimo di 100 milioni per singolo progetto.

Integrazione con il PNRR e Transizione 5.0

I finanziamenti turismo si integrano perfettamente con le risorse già stanziate per la realizzazione degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il PNRR destina 2,4 miliardi di euro al settore turistico, con l’obiettivo di innalzare la capacità competitiva delle imprese e promuovere un’offerta turistica basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione.

Il Piano Transizione 5.0 rappresenta un’evoluzione rispetto al precedente 4.0, ampliando l’orizzonte per includere anche la transizione energetica con forte enfasi sulla sostenibilità ambientale. Le imprese che riescono a ridurre il consumo energetico di almeno il 3% per la struttura produttiva o il 5% per i processi interessati possono beneficiare di un credito d’imposta che varia dal 5% al 45% del costo dell’investimento.

Finanziamenti turismo e prospettive di crescita del settore

Secondo il terzo Rapporto “Turismo & Territorio” presentato durante il convegno, le previsioni per il 2025 stimano circa 477 milioni di presenze turistiche e un valore aggiunto della filiera superiore a 106 miliardi di euro. Il turismo rappresenta circa il 10% del PIL nazionale con oltre 1,3 milioni di persone occupate.

Elisabetta Fabri, presidente di Confindustria Alberghi, ha sottolineato che “l’innovazione, la sostenibilità e la formazione del capitale umano sono leve imprescindibili per rafforzare la competitività delle nostre strutture e valorizzare il patrimonio territoriale”

L’accordo sui finanziamenti turismo rappresenta quindi un’opportunità strategica per il settore, offrendo strumenti concreti per affrontare le sfide della digitalizzazione, della sostenibilità e della competitività internazionale, confermando l’impegno del sistema bancario e industriale italiano nel sostegno a un comparto vitale per l’economia nazionale.