Fattura estera: la guida più semplice di sempre!
Una delle cose più interessanti e vantaggiose che internet ha portato con sé è indubbiamente la possibilità di estendere i confini dei nostri affari ben al di là dei confini che potevamo immaginare fino a 30 anni fa. Per un imprenditore del centro Italia era quasi impensabile pensare di avere dei clienti provenienti dal nord Italia, figuriamoci da altri paesi europei o addirittura da continenti lontani. Se da una parte il commercio con l’estero porta dei vantaggi, dall’altra ci mette davanti ad adempimenti fiscali che,spesso, sembrano molto complessi. Uno tra tutti: la fattura estera.
Redigere una fattura estera ai giorni d’oggi è frequenta quasi quanto farne una verso un cliente italiano ma a differenza della seconda, ha delle caratteristiche particolari di cui bisogna ricordarsi se vogliamo che lo SDI non la rifiuti.
Sempre più spesso ci arrivano richieste di supporto da parte di clienti che si affacciano al mondo estero e che iniziano a dover emettere regolare fattura nei confronti di clienti residenti al di fuori del Bel Paese.
In questa breve guida vedremo insieme i passaggi da seguire nella compilazione del destinatario di una fattura estera, in modo da contabilizzare regolarmente una vendita transfrontaliera all’Agenzia delle Entrate.
Nel corso degli anni abbiamo redatto una brevissima guida che adesso riportiamo qui sotto. Questi semplici passaggi sono fondamentali per far si che la fattura estera risulti correttamente inviabile.
Guardiamo insieme come compilare una fattura estera
- Codice destinatario: Il codice destinatario della fattura estera è XXXXXXX a differenza di quello per i privati cittadini italiani (sette zeri) o del codice destinatario delle aziende con sede in Italia.
- Denominazione: Sia che si tratti di persona fisica che d’azienda, il campo denominazione va sempre compilato, inserendo Nome e Cognome del cliente estero o il nome della società.
- Nome e Cognome: i campi nome e cognome vanno lasciati vuoti in quanto li abbiamo già inseriti nel campo denominazione.
- Partita IVA: La partita IVA del cliente deve contenere 11 caratteri, qualora combaciassero con quelli forniti dal vostro cliente inserite quelli altrimenti potete tranquillamente inserire 11 zeri. In caso di fattura estera l’Agenzia delle Entrate non farà un controllo sulla p.iva estera in quanto si tratta di un documento transfrontaliero.
- Codice fiscale: il codice fiscale del cliente estero va lasciato vuoto.
- Indirizzo: Inserire l’indirizzo che vi ha fornito il cliente. NB: Alla fine dell’indirizzo, qualora il cap fosse inferiore a 5 cifre, inserite anche il CAP dividendolo dall’indirizzo con una virgola
- CAP: il CAP deve contenere 5 cifre. Qualora il CAP del vostro cliente ne abbia meno potete aggiungere uno 0 all’inizio o inserire 00000. Potete inserire il vero CAP alla fine dell’indirizzo come abbiamo già visto nel punto precedente.
- Comune: Inserite la città del vostro cliente.
- Provincia: Inserite Non indicata/estera
- Nazione: Inserite la corretta nazione del destinatario
In questo modo avremo una fattura estera pronta per essere inviata allo SDI ed essere messa in conservazione sia all’Agenzia delle Entrate sia in piattaforma a norma AgID per 10 anni.
Gli accorgimenti da tenere a mente non sono pochi ma al momento risultano necessari per creare una fattura estera che soddisfi i requisiti dell’Agenzia delle Entrate. Tutto questo, nel prossimo futuro, non sarà più necessario grazie all’arrivo della rete PEPPOL anche conosciuta come fattura elettronica internazionale. Il nostro team di sviluppo è già a lavoro su PEPPOL per permettere a tutti voi di compilare una fattura estera con la stessa semplicità di una “tradizionale”.
Il team di supporto