Come fatturare con una lettera d’intento?

Se c è una cosa che abbiamo già detto ma che non finiremo mai di dire è che la vita dell’imprenditore è sempre ricca di sorprese e di nuove sfide da affrontare. Ricerca di nuovi clienti, fidelizzazione di quelli già acquisiti, campagne marketing e bilanciamento tra l’aumento del costo della vita e i prezzi da mettere in listino sono solo alcune delle sfide giornaliere dell’imprenditore. Alle volte, però, quando arriva il momento di fatturare, può succedere di imbattersi in qualcosa di nuovo o con cui non si ha spesso a che fare: la lettera d’intento

Ma che cos’è la lettera d’intento? 

 

La lettera di intento, o dichiarazione d’intento, viene fatta dagli esportatori abituali per poter acquistare beni e servizi senza pagare l’IVA al fornitore. Questo documento attesta che l’acquirente possiede i requisiti per effettuare operazioni non imponibili IVA, cioè acquisti destinati all’esportazione, e consente quindi di evitare il pagamento anticipato dell’imposta, migliorando la liquidità dell’impresa e riducendo i costi operativi.

In pratica, la lettera d’intento è uno strumento con cui l’esportatore abituale comunica formalmente al fornitore e all’Agenzia delle Entrate la propria situazione fiscale, permettendo al fornitore di emettere fatture senza applicazione dell’IVA entro un plafond stabilito in base all’ammontare delle esportazioni effettuate nell’anno precedente.

 

Cosa bisogna fare per inserirla in una fattura? 

 

Anche se non frequentemente, può capitare di imbattersi in un cliente che è in possesso di una lettera d’intento e che ci chiede di inserirla in fattura per i motivi che abbiamo già citato sopra. 

Prima di procedere con l’inserimento dei dati della lettera d’intento è importante seguire alcuni passaggi di verifica all’Agenzia delle Entrate di cui abbiamo parlato nella nostra voce dedicata del dizionario.  

Una volta seguiti questi passaggi bastano solo due semplici accorgimenti: 

In fase di compilazione della fattura , quando si stanno inserendo le righe del documento, alla voce aliquota iva sarà importante ricordarsi di inserire l’esenzione corretta per questo tipo di operazione, nello specifico la N3.5 reperibile nel menù a tendina. 

Il secondo passaggio sarà quello di inserire il codice della lettera d’intento nella sezione Altri dati gestionali della riga del documento.  Trovate il pulsante apposito per inserire questo tipo di dati a destra della riga del documento una volta che l’avrete salvata. 

Nella finestra che si aprirà bisognerà inserire, alla voce tipo:  INTENTO e nella sezione testo il codice relativo della lettera d’intento.

Bastano solo questi due piccoli accorgimenti per avere una fattura inviabile all’AdE  con tutti i dati relativi alla lettera d’intento.

Per qualsiasi altro dubbio o per maggiori informazioni non esitate a contattarci, saremo felici di aiutarvi!

 

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