Operatori: uno strumento molto spesso sottovalutato

I collaboratori, lo sappiamo bene, sono un grande aiuto per l’imprenditore oltre ad essere un valore aggiunto per ogni azienda.  Per chi si occupa di vendite o riparazioni in loco, la gestione degli operatori ( come l’assegnazione di un RT portatile per ciascuno e altri strumenti utili a livello fiscale) non è sempre semplice e spesso risulta essere dispendiosa. Con FatturaPRO.click la gestione degli operatori diventa un gioco da ragazzi, abbattendo i costi e fornendo loro solo quello di cui hanno strettamente bisogno. 

Operatori: come gestirli al meglio? 

 

Chi ha uno dei nostri pacchetti PLUS sa già che, compreso nel proprio abbonamento, ha a disposizione 3 app da poter scaricare in 3 devices diversi in modo da poter emettere corrispettivi o predisporre fatture anche in mobilità. 

Non succede di rado che l’imprenditore decida di utilizzare i 3 terminali collegandoli al proprio account personale, magari per vendite che avvengono in contemporanea in fiere o mercatini in giro per l’Italia. 

Ma sapevi che questa funzione può darti molto di più e adattarsi alle tue esigenze attivando anche gli operatori? 

Molti clienti non lo sanno ma oltre ai terminali la piattaforma da la possibilità di creare degli operatori a cui vengono assegnate delle credenziali dedicate in modo da poter operare senza dover necessariamente essere in possesso delle credenziali dell’admin. 

Utilizzando gli operatori non solo si evita il rischio di inviare dati sensibili (come user e password admin) ma l’imprenditore può avere una visione più precisa sull’andamento di ciascun operatore o filiale ad esso collegata. 

Ogni operatore ha, infatti, un sezionale associato e la possibilità di essere collegato ad una sede. Tutto questo porta a una gestione più chiara delle statistiche di vendita, avendo la possibilità di ricercare le fatture e i corrispettivi emessi a seconda del sezionale scelto per l’operatore. 

 

Come si creano gli operatori e quali sono i passaggi successivi da seguire? 

 

Creare un operatore è semplicissimo, bisogna semplicemente andare in piattaforma e selezionare la voce Account- operatori dal menù di sinistra. 

Cliccando sul pulsante verde “aggiungi” verranno richieste alcune informazioni come nome, cognome e CF dell’operatore e verrà chiesto di associargli un sezionale (cosa che consigliamo vivamente) avendo la possibilità anche di creare una filiale che indica il luogo dove  l’operatore opera. 

Una volta inserite queste informazioni potrete cliccare su “salva e ritorna”  e riceverete una PEC con user e password da fornire all’operatore per accedere in app. 

 

NB: Qualora in futuro l’operatore dimenticasse la password o avesse bisogno di cambiarla per motivi di sicurezza è possibile cliccare sull’apposito tasto, in corrispondenza dell’operatore per creare e ricevere la nuova password associata all’operatore.

 

Quali sono i vantaggi di utilizzare la funzione operatori?  

 

Oltre ai già citati vantaggi per quanto riguarda le statistiche più precise  che puoi avere a disposizione,  la  gestione tramite operatori ha altri vantaggi. 

Primo tra tutti è quello di evitare conflitti tra i tuoi operatori. Ogni operatore, infatti, potrà vedere solo i propri documenti. Questo evita il crearsi di rivalità tra due dipendenti e permette a tutti di lavorare più serenamente.

Un’altro aspetto fondamentale è la sicurezza. Se il device dell’operatore dovesse finire nelle mani di un malintenzionato che iniziasse ad emettere documenti al posto dell’operatore, basterà eliminare l’operatore dalla sezione (eliminando conseguentemente il terminale a cui è associato) e eliminare i documenti emessi andandoli a cercare per sezionale operatore. 

 

NB: Il numero di terminali e conseguentemente di operatori da poter gestire è sempre incrementabile rispetto al pacchetto base da 3 operatori e può essere aumentato in base alle tue esigenze . 

Per maggiori informazioni sulle funzionalità o sui costi relativi all’aggiunta di nuovi operatori siamo a tua completa disposizione. Puoi contattarci tramite chat o telefono. 

 

Il team di supporto

ETS e rendiconto per cassa: le novità della Riforma 2024

La Legge 4 luglio 2024, n. 104 ha rivoluzionato la disciplina contabile degli Enti del Terzo Settore introducendo significative semplificazioni per il rendiconto per cassa. Queste modifiche, chiarite dalla Circolare n. 6/2024 del Ministero del Lavoro, mirano a ridurre gli oneri amministrativi per gli enti di dimensioni più ridotte mantenendo al contempo standard di trasparenza adeguati.

Nuovi limiti dimensionali per il rendiconto per cassa

La principale novità riguarda l’innalzamento dei limiti dimensionali per l’utilizzo del rendiconto per cassa. Il limite è stato elevato da 220.000 euro a 300.000 euro, ma con una restrizione importante: questa opzione è ora riservata esclusivamente agli ETS privi di personalità giuridica.

Gli enti dotati di personalità giuridica che superano la soglia di 60.000 euro di entrate annue dovranno invece adottare obbligatoriamente il bilancio di esercizio completo, costituito da stato patrimoniale, rendiconto gestionale e relazione di missione. Questa distinzione nasce dalla necessità di garantire maggiore trasparenza sulla consistenza patrimoniale degli enti con personalità giuridica, informazione rilevante per associati, creditori e potenziali donatori.

Il rendiconto per cassa ulteriormente semplificato

Una seconda importante novità è l’introduzione del rendiconto per cassa in forma aggregata per tutti gli ETS con entrate non superiori a 60.000 euro. Questa possibilità è estesa sia agli enti con che senza personalità giuridica.

Il comma 2-bis aggiunto all’articolo 13 del Codice del Terzo Settore prevede che questi enti possano utilizzare un rendiconto che riporti semplicemente l’indicazione delle entrate e delle uscite in forma aggregata. La Circolare ministeriale ha specificato che dovrà essere predisposto un nuovo modello specifico di rendiconto per cassa, da definirsi con decreto del Ministro del Lavoro, di concerto con i Ministri dell’Economia e della Giustizia.

Tempistiche e deposito dei bilanci

Parallelamente alle modifiche sui modelli contabili, la Legge 104/2024 ha modificato anche i termini per il deposito dei bilanci nel RUNTS. Il termine fisso del 30 giugno è stato sostituito con un termine mobile di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio. Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre, il deposito dovrà avvenire entro il 29 giugno dell’anno successivo.

Dal 10 giugno 2025, il portale RUNTS richiede l’inserimento del campo “Totale entrate” durante la procedura di deposito, finalizzato a migliorare la base informativa del sistema.

Libertà di scelta per gli amministratori

È importante sottolineare che l’innalzamento delle soglie per il rendiconto per cassa non impedisce agli amministratori di optare comunque per il bilancio di esercizio completo, qualora lo ritengano più adeguato alle caratteristiche ed esigenze dell’ente. Questa flessibilità risulta particolarmente utile quando l’ente si avvicina alle soglie dimensionali o gestisce un patrimonio importante che necessita di essere evidenziato nello stato patrimoniale.

Applicazione delle nuove disposizioni

Le nuove regole sul rendiconto per cassa si applicano a partire dal bilancio relativo al primo esercizio finanziario successivo all’entrata in vigore della Legge 104/2024, avvenuta il 3 agosto 2024. Per gli ETS con esercizio coincidente con l’anno solare, le novità saranno operative dal bilancio 2025.

I modelli di bilancio restano quelli definiti dal D.M. n. 39/2020, che prevedono quattro documenti: stato patrimoniale (Mod. A), rendiconto gestionale (Mod. B), relazione di missione (Mod. C) e rendiconto per cassa (Mod. D). Per il nuovo rendiconto aggregato sarà necessario attendere l’adozione del decreto ministeriale specifico.

Cassetto fiscale di Agenzia delle Entrate e Automazione Fiscale

Cassetto fiscale di Agenzia delle Entrate: novità dal mondo dell’Automazione Fiscale

Gestire il cassetto fiscale di Agenzia delle Entrate sta diventando sempre più semplice.

Ci piovono addosso tonnellate di cattive notizie, vuoi sulla geopolitica, vuoi sulla situazione interna. A volte, però, sarebbe opportuno guardare al bicchiere mezzo pieno.

“Ma cosa c’è da salvare “– Ti starai chiedendo.

Se hai un’impresa, provo a darti qualche dato per rispondere alla domanda.

Magari non saranno spunti così preziosi da sovrascrivere tutto il peso dell’attualità, ma proviamo comunque a farci un’idea.

Burocrazia e dipendenza dal commercialista

Dalle pagine di questa Newsletter, ho già avuto modo di raccontare come negli ultimi 15 anni la quotidianità di un imprenditore sia molto cambiata.

Nel 2010, un imprenditore sprecava circa il 33% del suo tempo in una moltitudine di faccende burocratiche:

  • Fila alle poste
  • Code periodiche all’Agenzia delle Entrate
  • Tempi di attesa in Banca
  • Altre file e tempi morti presso altri svariati enti.

Per poi passare ad altre distrazioni operative:

  • Gestione delle fatture da consegnare al commercialista
  • Aggiornamento dei gestionali e/o dei programmi di contabilità
  • Note spesa
  • Gestione prima nota, stipendi, IVA, ecc.

Quattro quinti della vecchia burocrazia è sparito

Ed ecco, quindi, la bella notizia.

Quattro quinti delle attività di cui sopra, non sono più un problema. Sembra incredibile, ma processi telematici e digitali hanno contribuito a interrompere questa prigionia, che per decenni è rimasta aggrappata alle gambe di chi fa impresa.

Oggi diamo questi dati per scontato, ma una manciata di anni fa avremmo gridato al miracolo, se solo ci avessero permesso di dare un’occhiata alla situazione che viviamo oggi, sul piano del “fare impresa”.

Come si posiziona l’Automazione Fiscale nel panorama della Digitalizzazione documentale

L’Automazione Fiscale è una delle ultime evoluzioni del più ampio scenario della Digitalizzazione, e l’impatto che sta avendo sulla gestione del Cassetto Fiscale è sempre più d’impatto.

Si tratta di tecnologie che riescono appunto ad automatizzare tutti quei processi, controlli ed eventi che si innescano all’invio di una Fattura Elettronica verso il Sistema di Interscambio.

Con l’obbligatorietà della fatturazione elettronica, infatti, molte nuove responsabilità hanno preso vita nella quotidianità dei titolari di imprese e delle loro amministrazioni:

  • Spesso l’invio, agli albori, avveniva manualmente ma anche mentre stai leggendo, tantissime realtà mandano ancora le fatture compilando a mano i dati in un apposito gestionale esterno a quello normalmente utilizzato dall’azienda
  • Una volta inviata la fattura, questa deve essere accettata prima dal sistema di interscambio, poi dal destinatario. La notifica di questa ricezione ha sempre richiesto un controllo “a vista”, e l’esito dell’effettivo recapito è sempre stato soggetto a tempistiche variabili da uno a cinque giorni
  • In caso di errore, e quindi di NON accettazione della fattura da parte del destinatario, o del sistema di interscambio, è sempre stata l’azienda a dover acquisire l’informazione del rifiuto, e a dover provvedere alla riemissione del documento.

Su queste basi, è naturale che inizialmente la novità della Fattura Elettronica, con annesso il Cassetto Fiscale, non sia stata vista di buon occhio da parte del tessuto imprenditoriale.

E, ancora meno, dai commercialisti. Costretti ad avere un ruolo attivo in tutto questo, a partire dalla necessità di dover sovente consigliare alle società seguite dai loro studi, quale gestionale adottare.

Fino al punto di doversi anche fare carico della formazione d’uso dei software esterni di Fatturazione Elettronica.

L’Automazione Fiscale ha spazzato via tutto questo scenario fatto di controlli da fare a vista e attività manuali.

Come?

Ha permesso l’introduzione, come detto, di tecnologie che hanno consentito di implementare dei punti di integrazione e automazione, il cui scopo è fare dialogare i gestionali delle aziende con il Sistema di Interscambio, bypassando i controlli da fare a vista.

Concretamente, il più delle volte si tratta di plugin, o piattaforme che lavorano in background nei processi dell’azienda, e che dialogano “dietro le quinte” con il gestionale, sfruttando delle API.

Ovvero dei connettori che, senza essere guidati da azione diretta dell’utente, possono scambiare dati in automatico con uno o più gestionali, interpretare eventi, e sulla base di questi elementi scaturire delle azioni automatiche.

Questo è ciò che fa FatturaPro.

L’impatto dell’Automazione Fiscale sulla quotidianità del commercialista e sulla gestione del Cassetto Fiscale

Prima che queste innovazioni facessero il loro ingresso nella quotidianità delle imprese, il lavoro del commercialista era, quindi, probabilmente maggiore di quanto non fosse prima dell’avvento della fattura elettronica.

È vero: prima della fatturazione elettronica c’erano tonnellate di documenti cartacei.

Ricordo ancora gli anni in cui gli imprenditori portavano le cartellette piene di fatture negli studi dei commercialisti una volta ogni tanto.

E alle collaboratrici del consulente fiscale toccava il compito di analizzarle una per una, trovare eventuali errori, prendersi in carico di ricontattare l’amministrazione dell’impresa per rendicontare la situazione, gestire la riemissione di eventuali fatture mancanti o errate.

Non solo. Poi dovevano anche verificare che effettivamente la riemissione venisse presa in carico, e che venisse rispedita al cliente destinatario.

Ricordi? Era una situazione del tutto delirante e assolutamente insostenibile, che l’evoluzione ha fortunatamente portato all’estinzione.

Oggi il commercialista, grazie all’ascesa delle tecnologie di Automazione Fiscale (come FatturaPro), può avere un ruolo del tutto passivo in questa dinamica.

Si può limitare, in effetti, a fare una comparazione tra i dati provenienti dal sistema di Automazione Fiscale, e ciò che appare nel cassetto fiscale, e praticamente il lavoro di controllo e presidio dei processi di fatturazione, per lui, è finito.

Ecco un velocissimo elenco di attività che il commercialista non deve più seguire in prima persona:

  • Controllo della effettiva e regolare redazione e compilazione della Fattura Elettronica
  • Controllo dell’invio verso il Sistema di Interscambio
  • Controllo dello stato di accettazione della Fattura, sia da parte del sistema di interscambio, sia da parte del cliente-destinatario
  • Controllo dei documenti scartati e verifica della motivazione di scarto
  • Notifica del problema alla società mittente
  • Verifica dell’eventuale riemissione del documento e del relativo buon esito dell’invio, sia lato sistema di interscambio, sia lato cliente-destinatario.

Se ti sei annoiato leggendo questo elenco, puoi immaginarti solo un miliardesimo della frustrazione che animava i commercialisti nel gestire tutto questo.

Posso solo dire che più volte ho sentito i consulenti fiscali esclamare il grande classico: “si stava meglio quando si stava peggio”.

Che, tradotto, in questo caso significava: “si stava meglio quando girava il cartaceo”.

Il che è davvero paradossale, non trovi?

La digitalizzazione, o se vogliamo ancora chiamarla col suo nome tanto originale, quanto vetusto e anacronistico di “Informatica”, serve esattamente a questo:

Eliminare attività manuali e ripetitive.

Ogni grande innovazione ha il suo periodo di Change Management

Ma, come tutte le innovazioni, spesso prima di arrivare a regime, occorre un periodo di gestione del cambiamento, noto anche come Change Management.

È una fase tipica di tutte le innovazioni, dove il cambiamento viene guidato dalla conoscenza di chi ha il dominio, la padronanza dei due scenari che rappresentano il comune denominatore di tutte le grandi innovazioni: il prima e il dopo.

FatturaPRO.click, per sette lunghi anni, ha accompagnato un numero crescente di aziende attraverso questo cambiamento.

Dalla frustrazione dell’obbligo di produrre fatture elettroniche, con la sua tonnellata di nuove attività e di burocrazia digitale, fino all’automazione fiscale che permette a migliaia di imprese clienti di produrre fatture, con l’aiuto di uno strumento comodo come un orologio.

Di quelli che dopo un po’ ti scordi di avere addosso.

Ecco perché, oggi, l’automazione fiscale e l’integrazione delle letture degli stati della fattura nel Cassetto Fiscale di Agenzia delle Entrate, è una delle funzionalità più utilizzate dai clienti di FatturaPro.

Oggi celebriamo l’ottava settimana di “trionfo” di queste funzionalità nel computo delle funzioni più utilizzate dai nostri clienti, da quando abbiamo istituito questa rubrica!