Gara d’appalto: cos’è, come funziona e come potervi partecipare
La gara d’appalto è una procedura precisa alla quale la Pubblica Amministrazione (PA) ricorre quando deve realizzare delle opere pubbliche, o acquistare beni/servizi o forniture. Si tratta di un iter bene preciso di cui la PA si serve per assicurare il rispetto di trasparenza, concorrenza e meritocrazia nell’assegnazione delle opere.
Cos’è un appalto
L’appalto è un contratto, tra appaltatore e appaltante.
L’appaltatore è il soggetto che si incarica di realizzare l’opera, di fornire un bene/servizio, commissionato dal committente a seguito del pagamento di un corrispettivo in denaro.
L’appaltante di conseguenza, è il committente che necessita di far realizzare un’opera, o ricevere un servizio/fornitura.
Una gara d’appalto è quindi lo strumento attraverso il quale la Pubblica Amministrazione ricerca imprese singole o Associazioni Temporanee di imprese che possano realizzare le opere di cui necessità.
Gara d’appalto: come funziona
La gara d’appalto è formata da vari step. Il primo consiste nella pubblicazione del bando di gara. Nel bando è descritto nel dettaglio l’opera che deve essere realizzata. A questo annuncio risponderanno singole imprese, oppure ATI (Associazioni temporanee di impresa) che rispondo a tutti i requisiti richiesti dal bando stesso.
Vince il bando chi risponde in maniera più idonea e pertinente ai requisiti previsti dal bando in termini di prezzo, requisiti e qualità.
Esistono vari tipi di procedure di appalto:
- aperta
- ristretta
- competitiva con negoziazione
- negoziata senza pubblicazione di un bando
- dialogo competitivo
- partenariato per l’innovazione.
Il bando di gara è predisposto dalle Stazioni Appaltanti, dopo l’approvazione del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e dalle Categorie professionali interessate. Un bando di gara d’appalto può essere indetto da:
- Autorità locali
- Organismi di diritto pubblico
- Esecutivo
- Unione Europea
- Organizzazioni internazionali
- Aziende che operano in settori specifici
I requisiti di partecipazione
Il bando della gara d’appalto riporta l’elenco dei requisiti che un’impresa deve possedere. I requisiti si dividono in
- generali – affidabilità morale e professionale dell’impresa
- speciali – a loro volta suddivisi in:
- requisiti di capacità – bilancio d’impresa, fatturato specifico, fatturato globale, ecc…
- requisiti tecnici – possesso di attrezzature specifiche per realizzare l’opera, personale idoneo, ecc…
Gara d’appalto: come partecipare
L’impresa o l’ATI che vuole partecipare alle gare d’appalto deve prima individuare le gare di suo interesse. Gli avvisi si trovano su:
- Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea
- Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
- sito web del MIT
- sito web del Committente
- quotidiani a rilevanza locale
- quotidiani a rilevanza nazionale
- Albo pretorio del Comune interessato dai lavori
- Portale appalti sito ANAC (oggi ancora non realizzato)
Una volta valutati tutti i requisiti richiesti, la dove ciascuno di esso venga soddisfatto, l’appaltatore può presentare domanda per partecipare alla gara d’appalto.
Normativa di riferimento
La gara d’appalto è regolata dal Decreto Legislativo n°50 del 18 aprile 2016, chiamato anche Codice dei Contratti Pubblici. Si tratta di un atto pubblico con il quale la Repubblica italiana attua le direttive europee n 2014/23UE, 2014/34/UE, 2014/25/UE.
Il Codice dei Contratti pubblici stabilisce materi a e adempimenti richiesti in tema di appalti pubblici per lavori e forniture di beni e servizi. In generale regola la materia delle opere pubbliche. Questo codice ha stabilito, tra le altre, le modalità di aggiornamento dei programmi e degli elenchi annuali, i criteri per la definizione degli ordini di priorità, la suddivisione in lotti funzionali, criteri e modalità per favorire la realizzazione delle opere e il livello di progettazione minimo richiesto per tipologia e classe di importo.
Nel codice sono inoltre stabiliti:
- caratteristiche delle stazioni appaltanti e centrali di committenza
- i requisiti che gli operatori economici, ovvero i soggetti privati o pubblici partecipanti alle gare d’appalto, devono necessariamente possedere;
- le procedure competitive e non competitive che devono essere seguite per affidare contratti pubblici.
L’articolo 10 della Legge Merloni stabilisce che sia possibile effettuare dei controlli a campione in merito ai requisiti necessari dichiarati nella gara d’appalto. I controlli amministrativi sono svolti dall’Autorità nazionale anticorruzione. L’ANAC è un’autorità amministrativa indipendente italiana che ha l’onere di occuparsi della prevenzione della corruzione nell’ambito della Pubblica Amministrazione e che abbiamo già ritrovato nell’articolo: “CIG Smart: come ottenerlo e come esserne esonerati”. L’ANAC opera mediante il principio di trasparenza in tutti gli aspetti gestionali mediante attività di vigilanza in ambito di appalti pubblici e gare d’appalto.