Come rendere un ristorante 100% compliant alle normative sul rischio d’impresa

Controllo di gestione d’impresa: perché in pochi lo fanno, e perché tutti dovrebbero farlo

 

Fino a pochissimo tempo fa, gli imprenditori che introducevano un Controllo di gestione nella loro “PMI” si contavano sulle dita di una mano. Era considerata una cosa per “grandi aziende”.

Perché? 

Intuirlo è facile: il controllo di gestione costava tempo e denaro. Occorreva dedicare una persona a supporto della sua messa a punto, un “Controller Manager” per l’esattezza. Un tipo di figura che sul mercato valeva – e vale – tanto.

L’esercente, o l’imprenditore che conduceva un’attività familiare, non aveva nemmeno il tempo di pensare e organizzare la propria impresa secondo i dettami di un Controllo di Gestione. 

E l’unico strumento per misurare lo stato di salute economico finanziario di una PMI, rimaneva tipicamente il bilancio redatto dal commercialista, che però ha una finalità diversa dal controllo di gestione. 

Perché il bilancio è un documento prodotto per il fisco, non nasce per essere un vero strumento di controllo. 

Poi, nel tessuto imprenditoriale italiano, fatto da persone che imparano presto a cavarsela con quello che hanno, si è diffusa la cultura del bilancio come strumento di controllo, e del commercialista come consulente d’impresa, ma non è mai stato il modo corretto per inquadrare queste risorse.

Sia ben chiaro, non lo dico in senso polemico. Chiunque abbia avuto un negozio, o una PMI in generale, ha sempre fatto così dal dopoguerra al 2022.

Perché proprio fino al 2022? Perché a luglio di quell’anno è entrata in vigore la legge di cui ti ho accennato nella premessa.

Si tratta, per essere esatti, del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII). Un insieme di norme che obbligano qualsiasi attività iscritta in camera di commercio a dotarsi di metodologie e strumenti per prevenire la crisi d’impresa.

In pratica si tratta di misure che servono a obbligare l’imprenditore a misurare costantemente lo stato di salute della propria attività, sul fronte economico finanziario, senza aspettare di verificarlo sul bilancio annuale.

Chi non lo fa, rischia sanzioni molto gravi in caso di controllo, o in caso di avvenuta crisi d’impresa nella quale si accerta che l’imprenditore non ha mai assecondato la normativa di cui sopra.

Ecco perché esiste un legame molto profondo tra questo Codice e il Controllo di Gestione, ovvero lo strumento principe capace di fornire a chi fa impresa, o all’esercente, un controllo costante dei propri numeri e della propria solidità.

 

Oggi, fortunatamente, fare “Controllo di Gestione” non è più così proibitivo come una volta e FatturaPro, in questo, è un valido alleato 

 

Secondo la regola del “bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto”, insieme a una brutta notizia – spesso – ce n’è anche una buona.

Quella buona è che oggi gettare le basi per un controllo di gestione non è più così costoso e complicato, grazie alle infinite possibilità di connettere e integrare tra loro strumenti di uso quotidiano, che generano dati e informazioni.

FatturaPro nasce, ed entra sul mercato, per portare nel tessuto imprenditoriale il concetto di Automazione Fiscale. Il nome FatturaPro sembra richiamare esclusivamente l’ultimo miglio della catena economica di un esercizio commerciale, quello della Fattura (appunto).

Ma non si limita a questo. FatturaPro è specializzata proprio nel connettere insieme flussi di informazioni e rendere automatica l’aggregazione, l’assemblaggio e la composizione di questi dati, per andare a formare i documenti fiscali necessari per regolare i rapporti con Agenzia delle Entrate.

Nessuno, però, ti impedisce, o impedisce a noi, di usare questi stessi dati per dare a chi fa impresa degli strumenti immediati a beneficio del Controllo di Gestione.

Un altro bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, quindi, lo troviamo proprio nell’essenza stessa dell’obbligo di avere un controllo fatto in questo modo.

Se, da una parte, le norme sul “rischio di impresa” si sommano a un quadro di normative pazzesche, pesanti e complesse, dall’altro il Controllo di Gestione – per chi ce l’ha – diventa un enorme facilitatore di decisioni.

Ed ecco perché si parla di ecosistemi FatturaPro. Perché per elaborare questi dati, e trasformarli in informazioni utili all’imprenditore per monitorare, addirittura ora su ora, lo stato di salute della propria attività, serve integrare e mettere in comunicazione tutti gli strumenti in campo.

L’insieme di dati che provengono dall’acquisto delle materie prime, dalle bollette, dallo studio paghe che eroga gli stipendi dei camerieri, dalle promozioni offerte ai consumatori, ecc., danno quel quadro d’insieme che oggi serve.

Serve al fisco per avere riprova del fatto che l’imprenditore ha adottato degli strumenti di controllo, e serve all’imprenditore per prendere decisioni facili.

Che, nel caso, del ristoratore, verteranno su cose del tipo: quante materie prime compro il martedì, piuttosto che il mercoledì? Quanti camerieri metto in turno a pranzo il giovedì? I listini prezzi sono corretti o sono da rivedere? Posso abbassare il prezzo di un piatto per spingerlo e venderlo di più e farlo conoscere? Devo alzare il prezzo di un altro piatto perché c’è poco margine?

E ancora: come sarà il flusso di cassa del prossimo mese? Quanto devo accantonare per fare fronte ai prossimi periodi di scarso incasso? Come nel caso di un ristorante di Milano che deve iniziare a pensare alla “bassa marea” delle due settimane centrali di agosto, per esempio.

Nel tuo caso, invece, saranno altri fattori da considerare, mantenendo inalterato il principio.

Durante la Pasqua e i “ponti” festivi del 25 aprile, gli ecosistemi di FatturaPro installati presso i nostri clienti ristoratori, hanno processato una mole di dati impressionanti.

Ovviamente noi non possiamo vedere le informazioni di dettaglio e riservate degli imprenditori, per ovvie questioni di correttezza e privacy. Ma possiamo vedere i carichi di lavoro cui vengono sottoposti i nostri sistemi, ed è davvero magnifico pensare a quanto oggi FatturaPro sia centrale nella vita di un’attività.

Sapere che queste informazioni possono aiutare un imprenditore a rispettare anche le sempre più pesanti norme che gravitano attorno al Controllo di Gestione è un ulteriore soddisfazione per noi tutti di FatturaPro.

Vuoi conoscere anche tu come rendere la tua impresa conforme alle normative sul Controllo di Gestione? 

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