Tassazione per trasparenza: cos’è e come funziona
Il regime della tassazione per trasparenza si applica a particolari tipologie di società come società di persone e società in accomandita semplice. In base a questo regime, gli utili e i redditi prodotti dalla società non sono assoggettati a tassazione a livello societario ma sono attribuiti ai soci in proporzione alle quote di partecipazione.
I soci devono quindi dichiarare nella propria dichiarazione dei redditi la quota di utili di competenza e pagare le relative imposte utilizzando il proprio scaglione IRPEF anziché, come avviene per le società di capitali, pagare l’IRES sul proprio reddito complessivo. In questo modo i redditi della società “appaiono trasparenti” ai fini fiscali, venendo tassati direttamente nella dichiarazione dei redditi personali dei soci anziché a livello di soggetto societario.
La tassazione per trasparenza si applica solo a società di persone e società in accomandita semplice, ritenute “trasparenti” dagli ordinamenti fiscali a causa della mancanza di limitazione della responsabilità dei soci per le obbligazioni della società.
Tassazione per trasparenza: cos’è
La tassazione per trasparenza è un regime fiscale in base al quale i redditi della società non sono assoggettati a tassazione a livello societario. Questi infatti sono attribuiti pro quota ai soci e tassati a livello personale nella dichiarazione dei redditi di questi ultimi.
Nello specifico, il reddito prodotto dalla società non è tassato direttamente a livello societario ma è “trasparente” ai fini fiscali, nel senso che è riversato e dichiarato dai soci per la parte proporzionale di competenza, con i quali l’Amministrazione Finanziaria mantiene i rapporti fiscali diretti. In sostanza, al posto di pagare tasse e imposte sul reddito prodotto, la società lo alloca tra i soci che provvedono autonomamente ad assolvere gli oneri fiscali per la quota di competenza. L’effetto è quello di “trasparenza fiscale“, in quanto l’Amministrazione Finanziaria “vede attraverso” la società per impossessarsi direttamente dei redditi dei soci.
Il regime della tassazione per trasparenza si applica soltanto a società di persone e società in accomandita semplice, in quanto ritenute dagli ordinamenti fiscali “trasparenti” ai fini IRPEF poiché la loro natura non prevede la limitazione della responsabilità patrimoniale dei soci.
Regime di trasparenza: come funziona
Il meccanismo della tassazione per trasparenza è piuttosto semplice. Il reddito prodotto dalla società è attribuito ai soci in proporzione alla quota di partecipazione degli stessi. Ciascun socio dichiara dunque nella propria dichiarazione dei redditi la quota di reddito di competenza e paga le relative imposte.
In altre parole, i profitti realizzati dalla società sono distribuiti ai soci – ad esempio sotto forma di utili – che dovranno dichiararli come reddito aggiuntivo e pagare su di esso le imposte dovute in base al proprio scaglione IRPEF. La società, in quanto “trasparente”, opera essenzialmente come mero soggetto interposto, semplice contenitore della attività dei soci.
In concreto, una volta calcolato l’utile prodotto nel periodo d’imposta, la società:
- Attribuisce ad ogni socio una quota dell’utile in proporzione alla sua partecipazione al capitale sociale.
- Prepara la certificazione unica con i dati da indicare nella dichiarazione dei redditi di ogni socio.
- Riversa materialmente gli utili ai soci, ad esempio tramite distribuzione di dividendi.
I soci provvedono quindi a:
- Indicare nelle proprie dichiarazioni dei redditi la quota di reddito imputata dalla società
- Pagare le relative imposte in base al proprio scaglione IRPEF anziché, come avviene per le società di capitali, procedere al pagamento dell’IRES a livello societario.
Alla società rimane l’onere della sola compilazione della certificazione unica per ogni socio.
Trasparenza fiscale: a quali soggetti si applica
Il regime della tassazione per trasparenza, come anticipato, si applica a:
- Società di persone come società in nome collettivo (SNC), società in accomandita semplice (SAS) e società semplice (SS): sono considerate trasparenti ai fini fiscali perché non contemplano la limitazione della responsabilità dei soci per le obbligazioni sociali. Di conseguenza, i redditi sono attribuiti direttamente ai soci che sono tenuti a dichiararli e a pagare le relative imposte.
- Società in accomandita semplice: sebbene i soci accomandatari, che gestiscono materialmente l’attività, siano tassati per trasparenza per la quota di reddito a essi imputabile, i soci accomandanti, che non intervengono nella gestione, sono tassati separatamente in quanto percepiscono unicamente il diritto al dividendo.
Non si applica invece alle:
- Società di capitali (p.A. e Srl), soggetti fiscali autonomi rispetto ai soci, che pagano l’IRES sul proprio reddito di impresa e distribuiscono successivamente gli utili ai soci, assoggettandoli alla tassazione dei dividendi.
Pertanto, solo alcune tipologie di società beneficiano della tassazione per trasparenza dei redditi, in virtù della loro natura giuridica che non prevede una netta separazione tra soggetto societario e soggetti soci.