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Piano Transizione 5.0: PNRR, Green e Automazione

Il 26 febbraio 2024, il governo italiano ha annunciato il “Piano Transizione 5.0”, un’iniziativa rivoluzionaria che fa parte delle “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” (decreto PNRR) confermato il 2 marzo. Questo piano segna una pietra miliare nella politica italiana, come sottolineato dal ministro Adolfo Urso, per guidare le imprese italiane attraverso la duplice transizione digitale e green nei cruciali anni 2024 e 2025.

Chi può beneficiare del Piano Transizione 5.0?

Il piano è rivolto a tutte le imprese che operano sul territorio italiano, indipendentemente dalla loro dimensione, settore o forma giuridica, a eccezione di quelle in difficoltà finanziaria o soggette a sanzioni interdittive. 

Incentivi e condizioni

Il cuore del Piano Transizione 5.0 è incentrato sul sostegno agli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali, che devono essere interconnessi al sistema di gestione della produzione aziendale o alla rete di fornitura. Gli investimenti devono puntare a una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3-5%, con possibilità di bonus maggiorati per risparmi superiori.

Il piano prevede un credito d’imposta scalare, a partire dal 35% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, con la possibilità di incrementi significativi, fino al 45%, per risparmi energetici notevoli.

Un aspetto innovativo del Piano Transizione 5.0 è il focus sugli impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, inclusi quelli per lo stoccaggio dell’energia. In particolare, per gli impianti fotovoltaici, è prevista una maggiorazione del credito d’imposta se i pannelli, prodotti negli Stati membri dell’UE, superano determinate soglie di efficienza.

 

Piano Transizione 5.0

Come accedere ai benefici?

Per accedere ai benefici del piano, le imprese devono presentare una certificazione ex ante e una comunicazione ex ante al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), descrivendo il progetto di investimento e i costi associati. Il GSE, dopo aver verificato la completezza della documentazione, “prenota” l’importo del credito d’imposta per le imprese ammissibili. In termini più semplici tutto questo significa che per avere i benefici del Piano è necessario:

  1. Certificazione ex ante: si tratta di un documento che l’impresa deve presentare prima di iniziare l’investimento. “ex ante” è una locuzione latina che significa “prima del fatto”. Questa certificazione serve a dimostrare che il progetto di investimento previsto soddisfa determinati requisiti o standard, che possono essere legati alla sostenibilità, all’efficienza energetica, alla tecnologia impiegata, o ad altri criteri specificati dal piano;
  2. Comunicazione ex ante: oltre alla certificazione, l’impresa deve anche inviare una comunicazione preliminare che descrive in dettaglio il progetto di investimento e i costi associati. Questo serve per informare il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) sulla natura dell’investimento, sulle attività previste, sui costi e su qualsiasi altra informazione rilevante;
  3. Gestore dei Servizi Energetici (GSE): il suo ruolo è quello di verificare che i progetti presentati dalle imprese siano in linea con le politiche e i criteri stabiliti dal piano di incentivi;
  4. Verifica della documentazione e prenotazione del credito d’imposta: una volta ricevuta la documentazione, il GSE verifica che sia completa e conforme ai requisiti del piano. Se tutto è in ordine, “prenota” l’importo del credito d’imposta per l’impresa. Questo significa che l’impresa ha l’assicurazione di ricevere un certo importo sotto forma di credito d’imposta, cioè una riduzione delle imposte da pagare, a fronte dell’investimento realizzato. La “prenotazione” è importante perché assicura all’impresa che i benefici saranno disponibili una volta che l’investimento sarà completato, a patto che tutto proceda come previsto.

Formazione e sviluppo delle competenze

Il piano incoraggia anche le spese per la formazione del personale, mirando all’acquisizione di competenze nelle tecnologie rilevanti per le transizioni digitale ed energetica, fino a un massimo di 300.000 euro, purché la formazione sia erogata da soggetti esterni qualificati.

Aspetti finanziari e documentali

Il credito d’imposta ottenuto può essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite F24 e deve essere fruibile entro il 31 dicembre 2025. È previsto anche un sistema di certificazioni e comunicazioni periodiche al GSE per monitorare l’avanzamento dei progetti.

Una promessa alla contabilità sostenibile

Il “Piano Transizione 5.0” del governo italiano rappresenta un’opportunità cruciale per promuovere l’innovazione e la sostenibilità nelle imprese italiane, incoraggiando investimenti in tecnologie verdi e digitali. 

In questo contesto, l’approccio di FatturaPRO.click, che mira all’automazione e alla digitalizzazione aziendale, si allinea perfettamente agli obiettivi del piano. Offrendo soluzioni che facilitano la transizione verso pratiche aziendali contabilmente sostenibili, FatturaPRO.click si pone come un catalizzatore per rendere le imprese italiane non solo più competitive a livello nazionale ma anche internazionale, dimostrando come l’innovazione tecnologica possa essere un pilastro fondamentale per la sostenibilità economica di ogni impresa.

Machine Learning Specialist: qual è il suo ruolo e quali competenze sono richieste

Negli ultimi anni anche nelle aziende italiane sta emergendo sempre più la figura del Machine Learning Specialist, vista la necessità di affrontare le sfide poste dalla trasformazione digitale in atto. Il ML Specialist, grazie alle sue competenze tecniche e di data analysis, può supportare concretamente i processi aziendali attraverso lo sviluppo di modelli predittivi ad hoc.

Ad esempio, nell’ambito della fatturazione elettronica, il machine learning risulta utile per automatizzare alcune delicate operazioni quali il riconoscimento ottico dei documenti in entrata, la classificazione automatica delle voci e il ricondizionamento alla contabilità aziendale.

Ciò permette di ottimizzare sensibilmente tempi e costi legati a queste attività, liberando risorse interne da dedicare ad attività a maggior valore aggiunto. Non sorprende quindi che, grazie anche agli incentivi fiscali introdotti, sempre più imprese stiano investendo nella figura chiave del ML Specialist per cogliere le opportunità connesse alla digitalizzazione di processi amministrativi come la fatturazione elettronica.

Il Machine Learning Specialist supporta le aziende anche nell’ambito del customer care, sviluppando assistenti virtuali addestrati tramite chatbot in grado di rispondere autonomamente alle richieste dei clienti, riducendo i tempi di attesa. La sua competenza risulta rilevante pure per analizzare big data al fine di incrementare le vendite tramite attività di marketing e comunicazione mirate, in linea con i reali bisogni e comportamenti dei consumatori.

Che cos’è il machine learning e cosa fa il Machine Learning Specialist

Il Machine Learning Specialist ricopre un ruolo chiave per sfruttare appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale e guidare i processi di innovazione legati ai lavori del futuro. Si occupa della progettazione e implementazione di modelli di machine learning idonei a risolvere specifiche esigenze di business, scegliendo di volta in volta l’algoritmo più adatto in base al dominio e agli obiettivi da raggiungere. Realizza quindi prototipi da integrare progressivamente nelle soluzioni aziendali.

Monitora costantemente le performance dei modelli implementati, apportando opportuni aggiustamenti al fine di guidarne l’ottimizzazione nel tempo. Ciò consente di massimizzare l’accuratezza dei risultati generati nell’esecuzione dei lavori del futuro.

Supporta inoltre le figure IT e i team di sviluppo fornendo consulenza tecnica e guidandoli nell’integrazione delle logiche di ML in maniera funzionale agli scenari operativi. La sua competenza risulta quindi sempre più strategica per trasformare le enormi potenzialità dell’intelligenza artificiale in reali vantaggi competitivi, abilitando nuove opportunità occupazionali legate alle professioni emergenti.

Il Machine Learning Specialist cura anche la formazione specifica di altre figure aziendali nella comprensione e interpretazione critica dei sistemi predittivi sviluppati, in modo da assicurare una corretta applicazione nelle attività lavorative.

Svolge un’importante funzione di storytelling dei dati, sviluppando reportistica avanzata per spiegare in modo semplice ed efficace agli stakeholder i risultati ottenuti dai modelli e stimolare una maggiore diffusione della cultura dell’AI all’interno dell’organizzazione.

Machine Learning Specialist

Machine Learning Specialist: competenze tecniche e soft skills

Le competenze tecniche e soft skills sono fondamentali per il Machine Learning Specialist a supporto dei processi decisionali sul fronte degli investimenti aziendali. A livello tecnico, è richiesta una solida formazione in programmazione utilizzando linguaggi quali Python e R, nonché familiarità con piattaforme di machine learning avanzato come TensorFlow e Keras. Requisiti indispensabili includono inoltre statistica, calcolo numerico e capacità di gestire database.

Dal punto di vista delle soft skills, risulta essenziale la capacità di teamworking data dalla natura multidisciplinare dei progetti AI. Occorre eccellere nella comunicazione efficace di concetti complessi ad attori con differenti background. Altrettanto importante è la predisposizione alla leadership nella pianificazione e supervisione di progetti data-driven volti a massimizzare il ROI degli investimenti aziendali nelle innovative soluzioni di machine learning.

Tramite il costante aggiornamento e l’applicazione sinergica di tali competenze, il Machine Learning Specialist fornisce un contributo decisivo per orientare strategicamente le scelte in ottica di crescita e competitività.

Salesforce Consultant: Principali ambiti di intervento e le attività svolte

Negli ultimi anni il ruolo del Salesforce Consultant sta assumendo una rilevanza crescente all’interno delle aziende moderne. La capacità di progettare e implementare soluzioni su misura sulla piattaforma CRM Salesforce, ottimizzandone costantemente le performance, ricopre un valore strategico nel percorso di trasformazione digitale intrapreso dalle imprese.

Grazie alle competenze tecniche e di business del Salesforce Consultant è possibile migliorare concretamente processi e flussi di lavoro, rendendoli più snelli ed efficienti. Ciò si traduce in un impatto positivo sulla produttività generale e sulla capacità di soddisfare in modo flessibile le richieste del mercato.

Non stupisce quindi che la domanda di figure professionali con questo profilo da parte del tessuto imprenditoriale sia in costante aumento. Le opportunità lavorative si moltiplicano man mano che cresce la consapevolezza, da parte delle aziende, dei vantaggi legati all’utilizzo delle moderne piattaforme digitali nelle attività d’impresa.

Integrando le potenzialità della tecnologia con una profonda conoscenza dei processi aziendali, il Salesforce Consultant si conferma una risorsa preziosa per massimizzare efficienza e flessibilità operativa, elementi sempre più cruciali per rimanere competitivi sul mercato. Non solo, la professionalità del Salesforce Consultant risulta fondamentale anche per guidare processi di cambiamento e innovazione continua, supportando le imprese ad adattare tempestivamente le proprie strategie alle evoluzioni del contesto competitivo. Grazie al contributo di queste figure dotate di solide competenze trasversali, tecnologiche e di business, le aziende possono rimanere al passo con i trend di mercato sfruttando al meglio gli strumenti digitali.

Salesforce Consultant: consulenza implementativa

La consulenza implementativa rappresenta uno dei principali ambiti di intervento del Salesforce Consultant a supporto delle attività di fare impresa.

Attraverso un’analisi accurata dei processi aziendali e delle esigenze di business, il consulente procede alla progettazione di soluzioni personalizzate all’interno della piattaforma CRM. Ciò avviene mediante l’integrazione e configurazione di applicazioni specifiche che consentono di digitalizzare e ottimizzare i flussi operativi in ottica di efficienza e competitività.

Particolare attenzione viene dedicata alla fase di requisiti, durante la quale il consulente raccoglie input dai diversi reparti al fine di mappare nel dettaglio tutti i task gestionali. Ciò permette di tradurre adeguatamente le logiche interne in termini funzionali all’interno del sistema.

Una volta completata con successo l’implementazione, il consulente provvede a fornire sessioni di training personalizzate volte a trasferire le competenze necessarie a utilizzare consapevolmente le potenzialità della piattaforma nelle attività quotidiane di fare impresa. Tale attività è mirata a generare benefici concreti per l’organizzazione attraverso un uso efficace delle moderne soluzioni digitali nella gestione dei processi decisionali.

Salesforce Consultant

Consulente salesforce: ottimizzazione ed evoluzione delle soluzioni

L’ottimizzazione ed evoluzione delle soluzioni rappresenta un’importante attività svolta dal consulente Salesforce a supporto delle esigenze delle aziende che desiderano aprire una partita IVA. Grazie a periodici interventi di monitoraggio e manutenzione applicativa, il consulente è in grado di individuare eventuali criticità prestazionali della piattaforma CRM e proporre opportuni miglioramenti. Ciò permette di sfruttare pienamente le potenzialità del sistema nel cambio di scenario.

Particolare attenzione viene inoltre dedicata all’allineamento della soluzione agli obiettivi strategici in divenire dell’azienda, suggerendo l’introduzione di funzionalità avanzate disponibili nella roadmap di prodotto.

Operazioni di upgrade dell’infrastruttura tecnologica risultano essenziali per beneficiare di tutte le innovazioni disponibili e mantenere un livello di servizio eccellente anche in ottica di crescita dimensionale e apertura a nuovi mercati, come nel caso di un’espansione dell’attività dopo aver aperto una partita IVA. Tali interventi evolutivi contribuiscono a massimizzare il valore della piattaforma CRM nel lungo periodo, adattandone costantemente le performance alle mutate esigenze gestionali.

Il consulente Salesforce supporta anche nell’addestrare il personale amministrativo sull’utilizzo delle nuove funzionalità rilasciate, al fine di sfruttarne appieno le potenzialità all’interno dei processi tipici legati alla gestione di un’attività in partita IVA, come la fatturazione elettronica. Presta inoltre consulenza per verificare l’adeguatezza periodica della piattaforma CRM rispetto a cambiamenti normativi che impattano sulle procedure amministrative, come ad esempio le novità fiscali introdotte annualmente – garantendo così la costante compliance dell’infrastruttura digitale utilizzata nell’attività in partita IVA.