Fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento

La lettera d’intento è un documento fondamentale per gli esportatori abituali che desiderano effettuare acquisti senza l’applicazione dell’IVA. Questo meccanismo consente di semplificare le operazioni commerciali, ma richiede il rispetto di specifiche procedure per la corretta emissione della fattura elettronica. Durante l’emissione di una fattura esente IVA basata su lettera di intento è bene seguire le linee guida fornite dall’Agenzia delle Entrate si vuole evitare di incorrere in sanzioni salate. 

 

Fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento

Fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento: i punti fondamentali da seguire

1.Preparazione della Dichiarazione d’Intento

L’esportatore abituale deve prima redigere e inviare telematicamente la dichiarazione d’intento all’Agenzia delle Entrate utilizzando il Modello DI. Questa dichiarazione attesta la volontà di avvalersi della facoltà di effettuare acquisti senza applicazione dell’IVA, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera c) del DPR 633/72.

  • Tipologie di dichiarazione:
    • Può riguardare un’operazione singola (per un importo specifico).
    • Può coprire più operazioni (fino a un determinato importo).

2. Ricezione della Ricevuta Telematica

Dopo l’invio, l’Agenzia delle Entrate rilascia una ricevuta telematica che certifica l’avvenuta ricezione della dichiarazione. È fondamentale conservare questa ricevuta, poiché dovrà essere presentata al fornitore.

3. Consegna della Dichiarazione e Ricevuta al Fornitore

L’esportatore abituale deve consegnare al fornitore:

  • La copia della dichiarazione d’intento.
  • La ricevuta telematica dell’Agenzia delle Entrate.

Questi documenti sono necessari affinché il fornitore possa emettere fatture senza applicare l’IVA.

4. Verifica da Parte del Fornitore

Il fornitore è obbligato a verificare che la dichiarazione d’intento sia stata effettivamente trasmessa all’Agenzia delle Entrate prima di emettere la fattura.

Per farlo deve accedere al proprio cassetto fiscale ed individuare la lettera d’intento tra quelle presenti nella sezione dedicata alla consultazione delle comunicazioni.

La sezione è consultabile al seguente percorso sul sito dell’Agenzia delle Entrate: 

Portale AdE > Servizi > Consultazioni e ricerca > Cassetto fiscale > Consultazioni > Comunicazioni > Dichiarazioni di intento – destinatario

Fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento

Una volta individuata la dichiarazione è necessario cliccare sul link relativo per aprirla, non è necessario scaricarla, ma è estremamente importante verificare l’esattezza dei propri dati prima di inviare la fattura allo SDI; diversamente si rischiano sanzioni da 250 a 2.000 euro.

5. Emissione della Fattura Elettronica

Per emettere correttamente la fattura elettronica in regime di non imponibilità IVA, il fornitore deve seguire questi passaggi:

  • Utilizzare il tracciato XML della fattura ordinaria.
  • Inserire nel campo Natura ( 2.2.1.14)  il codice specifico N3.5: “Non imponibili – a seguito di dichiarazioni d’intento”.

Compilazione del Blocco Dati Gestionali

È necessario compilare il blocco 2.2.1.16 per ogni dichiarazione d’intento ricevuta:

  • Campo Tipo Dato (2.2.1.16.1): Inserire la dicitura “INTENTO”.
  • Campo Riferimento Testo (2.2.1.16.2): Riportare il protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento e il suo progressivo separati dal segno “-” o “/” (esempio: 08060120341234567-000001).
  • Campo Riferimento Data ( 2.2.1.16.4): Indicare la data della ricevuta telematica rilasciata dall’Agenzia delle Entrate.

6. Controllo e Invalidazione

Se la dichiarazione d’intento viene invalidata dall’Agenzia delle Entrate, anche le fatture emesse in base a essa saranno invalidate automaticamente dal Sistema di Interscambio (SdI). Il motivo dello scarto sarà specificato nella ricevuta inviata dal SdI.

FatturaPRO.click per la creazione di fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento

 

Inserire le informazioni necessarie per creare una fattura elettronica esente IVA basata su lettera di intento con FatturaPRO.click è semplicissimo. Ti basterà seguire questi pochi passaggi:

  • Durante la creazione della fattura, alla sezione Righe documento aggiungere una nuova riga
  • Alla voce Aliquota IVA scegliere N3.5
  • Una volta salvata la riga, a destra, cliccare su “Altri dati gestionali”
  • Alla voce “Tipo” inserire la dicitura INTENTO. Alla voce “Testo” riportare  il protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento e il suo progressivo separati dal segno “-” o “/” (esempio: 08060120341234567-000001). Alla voce “Data” indicare la data della ricevuta telematica rilasciata dall’AdE.

 

Scontrino e fattura elettronica per la stessa operazione?

Il mondo dell’imprenditore è fatto di diritti e doveri a cui assolvere, uno tra questi è indubbiamente il dover tener traccia di tutte le transazioni relative alle vendite effettuate in negozio o online. La normativa, spesso nebulosa, lascia spazio a molte interpretazioni e cercare di trovare la giusta soluzione non è sempre facile. Qualsiasi sia il tipo di attività commerciale, indubbiamente a tutti sarà capitato una volta nella vita di emettere uno scontrino ad un cliente per poi sentirsi chiedere una fattura differita. La domanda sorge spontanea: si può utilizzare scontrino e fattura elettronica per la stessa operazione?

Fattura elettronica differita da scontrino: l’eterna indecisione tra TD24 e TD25

La differenza tra TD24 e TD25 è sottile, ma il rischio di commettere errori è elevato. Sebbene la normativa chiarisca molti aspetti, ci sono punti che possono risultare interpretabili. La scelta tra una TD24 o una TD25 per emettere una fattura da uno scontrino già emesso e riscosso è sempre a discrezione dell’utente finale.Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate (AdE) ha voluto fare chiarezza sulla questione, inviando avvisi che specificano che l’utilizzo di una TD25 per l’emissione di fattura differita da scontrino non è corretto; in questo caso, deve essere utilizzata la TD24.

Fattura elettronica: Differenze tra TD24 e TD25

  • TD24: Riferita alla fattura differita ai sensi dell’articolo 21, comma 4, lettera a) del DPR 633/1972. Si usa per la vendita di beni (accompagnata da DDT) o per prestazioni di servizi con idonea documentazione.
  • TD25: Rappresenta la fattura differita prevista dall’articolo 21, comma 4, lettera b) del DPR 633/1972. È applicabile alle triangolazioni interne, dove il cessionario vende beni a un terzo tramite il cedente.

Nel caso di fattura differita da scontrino, l’AdE precisa che deve essere utilizzata una TD24, poiché si riferisce a prestazioni effettuate nello stesso mese. Questo è diverso dai casi di dropshipping (un esempio di triangolazione), in cui è probabile che la fattura differita sia associata a DDT del mese precedente; in tali situazioni deve essere utilizzata una TD25.

Scontrino e fattura elettronica per la stessa operazione: Importanza della Corretta Registrazione

Nel caso di fattura differita da scontrino, è fondamentale indicare negli altri dati gestionali i riferimenti dello scontrino per evitare una doppia imposizione delle tasse. Non si tratta solo della tipologia del documento, ma anche della necessità di includere questi dati nelle righe del documento.Inoltre, per motivi tecnici legati al corretto calcolo dell’IVA da parte dell’AdE, è opportuno utilizzare la tipologia TD24 anche nei casi di triangolazioni in cui l’emissione della fattura avviene entro il 15 del mese successivo alla ricezione del pagamento e alla relativa consegna del bene.

Scontrino elettronico e fattura elettronica

Registratore telematico software dell’Agenzia delle Entrate: verso uno scontrino elettronico 2.0

L’Agenzia delle Entrate è al lavoro, insieme ad un team di collaboratori, per mettere a disposizione, presumibilmente entro il 2026, il nuovo Registratore telematico software.  Questo nuovo strumento a disposizione di tutti gli operatori economici, permetterà l’emissione dei documenti commerciali online proprio come succede con un normale RT.

Questa cosa ti suona familiare? Certo che si!

Con FatturaPRO.click tutto questo è già possibile, utilizzando il nostro punto cassa POS come un normale RT. L’unica limitazione, ben nota a tutti e alle volte fastidiosa, è il reperimento e aggiornamento delle credenziali di sicurezza di Fisconline, la cui password va cambiata ogni 90 giorni. FatturaPRO.click, insieme a un team di sviluppatori, sta collaborando insieme all’Agenzia delle Entrate per la creazione di questo nuovo registratore telematico software che permetterà l’emissione di corrispettivi tramite l’utilizzo di una key univoca per ogni operatore economico, evitando la seccante operazione di ripristino password necessaria per l’utilizzo dell’attuale servizio.

Scontrino e fattura elettronica per la stessa operazione?

 

Nel corso dell’articolo abbiamo analizzato i vari rischi derivati dall’utilizzo di una fattura differita da scontrino, partendo dalla TD più corretta da utilizzare per arrivare agli accorgimenti da avere nella compilazione della fattura stessa per non rischiare di pagare un doppio incasso all’Agenzia delle Entrate.

Casi particolari esclusi, consigliamo sempre di decidere anticipatamente il tipo di documento commerciale da utilizzare o di chiedere per tempo al cliente quale preferisce, evitando di ritrovarsi in situazioni fiscali spiacevoli.

 

 

Ravvedimento Operoso e Fatturazione Elettronica: Guida Completa al Calcolo e alla Regolarizzazione

Il ravvedimento operoso rappresenta uno strumento di grande importanza per i contribuenti tenuti al rispetto degli adempimenti fiscali. L’istituto del ravvedimento operoso consente infatti di sanare spontaneamente eventuali irregolarità, quali omessi o tardivi pagamenti di imposte e contributi, beneficiando di una riduzione delle sanzioni commisurata alla rapidità di regolarizzazione. La fatturazione elettronica, obbligatoria in Italia dal 2019, ha rivoluzionato i processi amministrativi e contabili delle imprese. Tuttavia, con questa innovazione sono emerse nuove sfide, tra cui la gestione dei tempi di emissione e invio delle fatture elettroniche. In questo contesto, il ravvedimento operoso diventa uno strumento cruciale per i contribuenti che si trovano a dover regolarizzare eventuali ritardi o omissioni. Ravvedimento operoso e fatturazione elettronica costituiscono, quindi, un binomio importantissimo nella vita dell’imprenditore italiano, aiutandolo a restare in pari con i propri adempimenti fiscali.

Fatturazione Elettronica: Tempistiche e Sanzioni

La normativa prevede tempistiche precise per l’emissione delle fatture elettroniche:

  • Fattura immediata: entro 12 giorni dall’operazione
  • Fattura differita: entro il 15 del mese successivo all’operazione

Il mancato rispetto di questi termini comporta sanzioni, come stabilito dall’articolo 6 del D.lgs 471/97. La sanzione minima è di 250 euro, ma può aumentare in base al ritardo nell’emissione.

Vantaggi del Ravvedimento Operoso nella Fatturazione Elettronica

  1. Riduzione significativa delle sanzioni
  2. Possibilità di regolarizzare la propria posizione spontaneamente
  3. Prevenzione di accertamenti fiscali più onerosi

Come Evitare la Tardiva Emissione di Fatture Elettroniche

Per prevenire ritardi nell’emissione delle fatture elettroniche, è consigliabile:

  1. Utilizzare un software di fatturazione elettronica affidabile
  2. Impostare promemoria per le scadenze di fatturazione
  3. Mantenere aggiornato il proprio sistema di gestione contabile

Il Futuro della Fatturazione Elettronica e del Ravvedimento Operoso

L’evoluzione tecnologica e normativa sta plasmando il futuro della fatturazione elettronica e, di conseguenza, influenzerà anche le modalità di applicazione del ravvedimento operoso. Ecco alcune tendenze e sviluppi attesi:

1.Intelligenza Artificiale e Machine Learning:

  • L’implementazione di algoritmi di AI potrebbe prevenire errori di compilazione delle fatture elettroniche, riducendo la necessità di ravvedimenti.
  • Sistemi predittivi potrebbero allertare le aziende su potenziali ritardi nell’emissione delle fatture, consentendo azioni preventive.

2.Blockchain per la Fatturazione:

  1. L’adozione della tecnologia blockchain potrebbe garantire maggiore sicurezza e trasparenza nelle transazioni, complicando le frodi fiscali.
  2. Potrebbe emergere un nuovo paradigma di “ravvedimento automatico” basato su smart contract

3. Integrazione Europea:

  • L’UE sta lavorando a una standardizzazione della fatturazione elettronica tra i paesi membri.
  • Questo potrebbe portare a nuove regole per il ravvedimento operoso su scala internazionale.                                           

4. Real-Time Reporting:

  • Alcuni paesi stanno già sperimentando sistemi di reporting fiscale in tempo reale.
  • Questo potrebbe ridurre i tempi per il ravvedimento operoso, richiedendo azioni correttive più rapide.

5. Semplificazione Normativa:

  • Si prevede una progressiva semplificazione delle procedure di ravvedimento operoso.
  • Potrebbero emergere nuove categorie di ravvedimento specifiche per la fatturazione elettronica.

6. Automazione del Ravvedimento:

  • Software avanzati potrebbero automatizzare l’intero processo di ravvedimento, dal rilevamento dell’errore al calcolo e pagamento delle sanzioni ridotte.

7.Formazione Continua:

  • La complessità crescente richiederà programmi di formazione continua per professionisti e imprenditori.
  • Potrebbero nascere certificazioni specifiche per esperti in fatturazione elettronica e ravvedimento operoso.

Queste tendenze suggeriscono un futuro in cui la gestione della fatturazione elettronica e del ravvedimento operoso sarà sempre più integrata e automatizzata. Le aziende che si adatteranno rapidamente a questi cambiamenti potranno beneficiare di una gestione fiscale più efficiente e meno soggetta a errori.

Calcolo ravvedimento operoso  

FAQ sulla Tardiva Emissione di Fatture Elettroniche

  1. D: Cosa succede se non regolarizzo una fattura emessa in ritardo? R: Si rischia di incorrere in sanzioni più elevate e possibili accertamenti fiscali.
  2. D: Posso utilizzare il ravvedimento operoso per qualsiasi tipo di fattura elettronica? R: Sì, il ravvedimento operoso è applicabile a tutti i tipi di fatture elettroniche, sia immediate che differite.
  3. D: Come posso calcolare con precisione l’importo del ravvedimento operoso? R: Molti software di fatturazione elettronica offrono funzionalità di calcolo automatico del ravvedimento. In alternativa, è possibile consultare un commercialista o utilizzare i servizi dell’Agenzia delle Entrate.

La corretta gestione della fatturazione elettronica e la conoscenza del ravvedimento operoso sono fondamentali per mantenere una situazione fiscale regolare. Utilizzare strumenti adeguati può fare la differenza nella gestione quotidiana delle proprie attività contabili. Con l’evoluzione tecnologica e normativa in corso, è cruciale rimanere aggiornati e preparati per i cambiamenti futuri nel campo della fatturazione elettronica e del ravvedimento operoso.

Per maggiori approfondimenti sul ravvedimento operoso ti rimandiamo ad un nostro articolo di qualche anno fa, dove troverai maggiori informazioni sul calcolo delle sanzioni ammortizzabili con l’utilizzo di questo strumento

Intanto vuoi semplificare la gestione della tua fatturazione elettronica e prevenire ritardi?

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