Fatture false

Fatture false: come riconoscerle e come difendersi

Purtroppo le fatture false rappresentano un fenomeno in costante crescita, che causa danni enormi all’economia italiana e europea.

Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, le fatture false scoperte in Italia solo nel 2019 sono state oltre 74mila, per un valore di 7 miliardi di euro. Numeri in progressivo aumento negli anni: nel 2017 le fatture false erano state 59mila per un valore di 5,4 miliardi. Anche l’Europol riporta dati allarmanti: le truffe con fatture false sono il tipo di frode fiscale più diffuso in Europa, con danni per oltre 60 miliardi di euro l’anno.

Il fenomeno è in crescita per diversi fattori:

  • La globalizzazione del commercio e l’e-commerce hanno moltiplicato le transazioni tra sconosciuti, aumentando i rischi.
  • La crisi economica spinge molte persone a ricorrere a espedienti fraudolenti per sopravvivere.
  • Le tecnologie digitali rendono facile e tracciabile la creazione e diffusione di finti documenti commerciali.

Questa crescente diffusione di fatture e documenti falsi rende sempre più importante per le imprese adottare accorgimenti e controlli per individuare eventuali tentativi di frode ed evitare danni economici ed eventuali responsabilità penali e civili. La sensibilizzazione e l’attenzione sono le prime difese per contrastare questo allarmante fenomeno.

Fatture false

Fatture false: come riconoscerle

Le fatture false hanno alcune caratteristiche ricorrenti che possono aiutare a riconoscerle.

  1. Dati anagrafici incompleti o generici del fornitore. Se i dati del fornitore indicati in fattura sono molto scarni e non compaiono partita IVA, indirizzo e altri riferimenti completi, è un primo campanello d’allarme.
  2. Numeri di partita IVA sospetti. Controllare il numero di partita IVA è sempre una buona regola: cifre ripetute o sequenze numeriche anomale possono indicare un dato inventato.
  3. Importi arrotondati o cifre ripetute nelle voci. Fatture con importi totali arrotondati o cifre che si ripetono spesso nelle voci possono essere state create ad arte.
  4. Siti web improbabili dei fornitori. Verificare l’esistenza di un sito web o di una pagina social del fornitore può far emergere eventuali anomalie.

A cosa serve la fattura? La fattura è un documento contabile e fiscale molto importante. Serve infatti per certificare l’avvenuta cessione di beni o prestazione di servizi, ai fini dell’IVA e della deduzione dei costi. Per questo è fondamentale verificarne l’autenticità per evitare truffe.

Falsa fatturazione: come difendersi da truffe e frodi

Per difendersi da frodi e truffe con fatture false è importante adottare alcuni accorgimenti:

  1. Verificare i dati del fornitore prima di accettare fatture. Effettuare sempre un controllo incrociato dei dati identificativi del fornitore (partita IVA, ragione sociale, indirizzo ecc…) prima di validare una fattura.
  2. Controllare periodicamente estratto conto e fatture ricevute. Tenere sotto controllo regolarmente i movimenti in entrata e uscita, confrontando fatture con estratto conto, è utile per individuare eventuali addebiti fraudolenti.
  3. Bloccare immediatamente i pagamenti non riconosciuti. Non appena si riscontra un pagamento sospetto è importante bloccarlo immediatamente, informando la banca e le autorità competenti.
  4. Denunciare prontamente alle autorità casi sospetti. Nei casi dubbi è sempre meglio denunciare tempestivamente l’accaduto alla Guardia di Finanza o all’Agenzia delle Entrate per attivare indagini ed evitare complicità.

È risaputo che, sapere Come fare la fattura elettronica esterna aiuta a ridurre il rischio di frode, essendo un processo controllato e tracciabile. L’invito quindi è quello di emettere fatture elettroniche verso indirizzi certificati.