Legge di Bilancio 2022: entrano in vigore importanti novità
/in Fisco e normativeDopo le novità relative alla fattura elettronica 2022, entriamo nel dettaglio per andare a vedere meglio tutte le notizie relative alla Legge di Bilancio 2022. Questa prevede l’introduzione d’ importanti riforme: rifinanziata la nuova Sabatini, prorogata plastic tax, revisionati crediti industria 4.0 e nuove aliquote IRPEF. Cerchiamo di capire meglio cosa comportano e quale impatto avranno sul mondo commerciale e finanziario.
Legge di Bilancio 2022: una panoramica delle novità
La Legge di bilancio 2022, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2021, è stata approvata il 29 grazie a un voto di fiducia con 414 favorevoli e 47 contrari. La norma introduce importanti misure per un totale di oltre 36 miliardi di euro.
Sono previsti interventi mirati per rafforzare il tessuto sociale ed economico, sostenendo la crescita e la competitività. Per le imprese, le principali news riguardano:
- Rifinanziamento della Nuova Sabatini
- Blocco per altri 12 mesi della Plastic e della Sugar Tax
- Prolungamento dei bonus legati a Transizione 4.0
- Proroga delle detrazioni per Bonus e Superbonus edilizi
- Nuove aliquote IRPEF per la tassazione dei redditi
- Abolizione IRAP per imprese individuali e professionisti
- Un fondo aggiuntivo per contrastare il caro-bollette
Analizziamo quindi alcuni punti dell’elenco precedente per capire meglio la portata di questa norma.
Legge di Bilancio 2022: rifinanziamento della nuova Sabatini
A sostegno delle imprese è rifinanziata anche la Nuova Sabatini. Stanziati 900 milioni di euro complessivi dal 2022 al 2026 e il Fondo di garanzia con ulteriori 3 miliardi fino al 2027. Un sostegno importante per le micro, piccole e medie imprese che prevede, nello specifico:
- aumenta la spesa fino a 240 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023
- 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026
- 60 milioni di euro per l’anno 2027
Legge di Bilancio 2022: Prolungamento dei bonus legati a Transizione 4.0
Modificato il comma 1051 della Legge di Bilancio 2021, che individua i beneficiari dell’agevolazione. La variazione è prevista per eliminare il riferimento alla data di scadenza del credito d’imposta. Prorogati quindi alcuni crediti d’imposta con tempistiche, misure e limiti differenziati. Il credito d’imposta per le attività d’innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica è prorogato fino al periodo d’imposta 2025. I periodi 2022 e 2023 sono mantenuti nella misura del 10%.
Invece il credito d’imposta per le attività d’innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o d’innovazione digitale 4.0 è previsto:
- Proroga fino al 2025, mentre per il periodo 2022 è previsto nella misura pari al 15%, nel limite dei 2 milioni di Euro.
Il credito d’imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione delle piccole e medie imprese è prorogato per tutto il 2022 con importo massimo ridotto da 500.000 a 200.000 Euro.
Proroga delle detrazioni per Bonus e Superbonus edilizi
L’articolo 1, comma 28 lettere a)- e), g)-l) introduce una proroga a una delle misure più attese e apprezzate del 2021, il Superbonus 110%. Sono previste scadenze differenziate in base al soggetto beneficiario:
- condomini
- persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, arte o professione)
- organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale
La detrazione spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025:
- nella misura del 110 per cento per quelle sostenute entro il 31 dicembre 2023;
- del 70 per cento per quelle sostenute nell’anno 2024;
- del 65 per cento per quelle sostenute nell’anno 2025.
Prorogata anche la possibilità di avvalersi della misura per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa fino al 30 giugno 2023.
Anche per gli interventi effettuati su unità immobiliari da persone fisiche è prevista l’applicazione dell’agevolazione fiscale per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. L’unica condizione è che, alla data del 30 giugno 2022, devono essere già stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo (senza più riferimento al valore ISEE).
Infine, i prezzari individuati dal decreto sono applicati anche ad altri lavori e interventi di recupero edilizio e riqualificazione energetica.