Trump e la Visione per un Futuro Tecnologico: AI e Criptovalute

Nella sua recente apparizione al World Economic Forum di Davos, il presidente Donald Trump ha delineato una visione ambiziosa per posizionare gli Stati Uniti come leader globali nel campo dell’intelligenza artificiale (AI) e delle criptovalute. Durante il suo intervento, Trump ha annunciato un investimento di 500 miliardi di dollari in infrastrutture per l’AI, sostenuto da importanti aziende come Oracle, SoftBank e OpenAI. Questo investimento è parte di una strategia più ampia per rendere gli Stati Uniti la “capitale mondiale dell’intelligenza artificiale”, un obiettivo che riflette la crescente importanza della tecnologia nel panorama economico globale.

Trump e il Decreto Esecutivo per le Criptovalute

In un ulteriore passo verso la promozione delle criptovalute, Trump ha firmato un decreto esecutivo il 23 gennaio 2025, intitolato “Rafforzare la leadership statunitense nella tecnologia finanziaria digitale”. Questo documento segna una pietra miliare nell’adozione delle criptovalute e rafforza l’impegno di Trump nei confronti della sovranità finanziaria e dell’innovazione tecnologica, promesse chiave della sua campagna presidenziale del 2024. Tra le misure più importanti di questo ordine esecutivo c’è il divieto totale delle valute digitali emesse dalle banche centrali (CBDC) all’interno della giurisdizione degli Stati Uniti.Le CBDC sono state oggetto di dibattito a causa del loro potenziale di centralizzare il controllo monetario e minacciare la privacy individuale. Trump ha affermato che queste valute rappresentano un rischio per la stabilità del sistema finanziario e per la sovranità degli Stati Uniti, sostenendo che “la libertà economica deve essere protetta da ogni forma di controllo centralizzato”.

Creazione di una Riserva Nazionale di Bitcoin

Uno degli aspetti più innovativi dell’ordine esecutivo è la possibile creazione di una riserva strategica nazionale di Bitcoin. Questo sforzo sarà guidato dalla neonata Task Force presidenziale sui mercati delle risorse digitali, che avrà il compito di valutare e potenzialmente istituire una riserva nazionale denominata in criptovaluta, con un focus particolare su Bitcoin. La Task Force dovrà identificare tutte le normative esistenti sulle criptovalute entro 30 giorni e presentare un rapporto con nuove raccomandazioni entro 180 giorni.La creazione di questa riserva strategica non implica necessariamente l’acquisto massiccio di Bitcoin da parte del governo, ma piuttosto la gestione degli asset digitali già sequestrati attraverso operazioni di contrasto. Attualmente, il governo degli Stati Uniti possiede circa 207.189 BTC, del valore di oltre 21.600 milioni di dollari.

Trump e la custodia dei Portafogli Virtuali

In aggiunta a queste misure, il decreto permette anche alle banche di diventare custodi dei portafogli virtuali degli americani. Questa mossa non solo semplificherebbe l’accesso ai servizi bancari per gli utenti di criptovalute, ma potrebbe anche aumentare la fiducia nel settore, incoraggiando più persone a investire in asset digitali. La custodia bancaria dei portafogli virtuali rappresenta un passo cruciale verso l’integrazione delle criptovalute nel sistema finanziario tradizionale.

Impatti Economici e Futuri Sviluppi

Trump ha anche enfatizzato il legame tra energia e tecnologia, dichiarando uno “stato di emergenza energetica nazionale” per accelerare i progetti legati a petrolio e gas, sostenendo che costi energetici più bassi favoriranno le industrie dell’AI e della criptovaluta. Tuttavia, questa enfasi sulle fonti fossili potrebbe attirare critiche da parte degli ambientalisti.Le reazioni alla nuova strategia sono miste; mentre alcuni esperti vedono opportunità significative per l’innovazione tecnologica negli Stati Uniti, altri sollevano preoccupazioni riguardo alla mancanza di regolamentazioni chiare e alle implicazioni etiche legate all’uso dell’AI.

Stargate: Trump e gli investimenti nell’Intelligenza Artificiale

Oltre alle iniziative sulle criptovalute, Trump ha annunciato anche un progetto chiamato Stargate, una joint venture con aziende leader nel settore tecnologico come OpenAI, Oracle e SoftBank. Questo progetto prevede investimenti multimiliardari nell’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di sviluppare infrastrutture avanzate per supportare l’innovazione tecnologica negli Stati Uniti. La joint venture porterà alla creazione di una nuova società con un investimento iniziale previsto di 100 miliardi di dollari, che potrebbe salire fino a 500 miliardi nei prossimi quattro anni.

Le recenti iniziative di Trump mirano a trasformare gli Stati Uniti in un hub globale per l’innovazione tecnologica attraverso l’AI e le criptovalute. Con investimenti massicci e nuove politiche che promuovono la crescita del settore digitale, resta da vedere come queste strategie si tradurranno in risultati concreti e se riusciranno a posizionare gli Stati Uniti come leader nel panorama tecnologico mondiale.In sintesi, la combinazione della spinta verso l’intelligenza artificiale con politiche favorevoli alle criptovalute potrebbe segnare un cambiamento significativo nella direzione economica degli Stati Uniti. Con l’accento sulla libertà economica e sull’innovazione responsabile, Trump sta cercando non solo di stimolare la crescita economica ma anche di garantire che gli Stati Uniti rimangano competitivi in un mondo sempre più digitalizzato.

Criptovalute e AI: che succede per il resto del mondo?

In un mondo in rapida evoluzione, gli imprenditori si trovano di fronte a domande cruciali: “È il momento di accettare pagamenti in criptovalute?” o “Come posso integrare l’Intelligenza Artificiale nei miei processi aziendali?” L’apertura dell’amministrazione americana verso le criptovalute avrà indubbiamente ripercussioni significative sul panorama economico globale. Un cambiamento particolarmente rilevante è la possibilità per le banche di diventare custodi di portafogli virtuali. Questa innovazione potrebbe incoraggiare anche le generazioni meno giovani a investire in criptovalute, rassicurate dalla presenza di un intermediario tradizionale e affidabile nella gestione dei loro asset digitali.

La crescente fiducia nelle criptovalute attraverso diverse fasce d’età sta già rendendo il loro utilizzo più naturale e diffuso. In diversi paesi europei, per esempio, le transazioni in criptovalute sono già una realtà consolidata, anche per operazioni significative come l’acquisto di immobili – uno scenario che fino a poco tempo fa sembrava futuristico.Parallelamente, l’Intelligenza Artificiale sta diventando sempre più presente nella quotidianità aziendale. L’integrazione dell’AI nei processi di business non è più solo un’opzione, ma una necessità strategica. Implementare soluzioni basate sull’AI permette alle aziende di mantenere la competitività sul mercato, ottimizzare i processi operativi e garantire l’innovazione continua

Indubbiamente, le aziende che sapranno abbracciare queste innovazioni tecnologiche e integrare l’utilizzo delle criptovalute nei loro sistemi di pagamento e gestione finanziaria saranno meglio posizionate per affrontare le sfide future del mercato globale, beneficiando sia della maggiore efficienza nelle transazioni internazionali che delle nuove opportunità offerte dalla finanza decentralizzata.

 

 

IRES al 20% per le Imprese che Investono in Beni Tecnologici: Novità dalla Legge di Bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025, approvata definitivamente il 28 dicembre 2024 e in vigore dal 1° gennaio 2025, introduce misure significative per incentivare le imprese italiane a investire in beni strumentali tecnologicamente avanzati. Tra queste, spicca la riduzione dell’aliquota IRES (Imposta sul Reddito delle Società) al 20% per le aziende che soddisfano determinati requisiti. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità strategica per le imprese che desiderano migliorare la loro competitività attraverso l’innovazione.

Condizioni per Beneficiare dell’Agevolazione IRES 

Per accedere all’aliquota IRES ridotta, le imprese devono rispettare specifiche condizioni:

  1. Accantonamento degli Utili: Le aziende devono accantonare almeno l’80% degli utili relativi all’esercizio 2024 in una riserva.
  2. Investimenti in Beni Strumentali: È necessario reinvestire almeno il 30% degli utili accantonati in beni strumentali nuovi, con un importo minimo di investimento pari a 20.000 euro. Questi beni devono essere tecnologicamente avanzati e destinati a strutture produttive situate in Italia.
  3. Incremento Occupazionale: Le imprese devono garantire un aumento della forza lavoro di almeno l’1% rispetto alla media del triennio precedente, attraverso assunzioni a tempo indeterminato.
  4. Stabilità Occupazionale: Non devono esserci riduzioni di personale, verificando le ULA (unità lavorative per anno) impiegate.
  5. Mantenimento dei Beni: I beni acquisiti devono essere mantenuti per almeno cinque anni, e gli utili accantonati non possono essere distribuiti fino al 31 dicembre 2026.

Limitazioni e Decadenza dall’Agevolazione

L’agevolazione ha carattere transitorio e si applica solo per il periodo d’imposta 2025. È previsto che, in caso di distribuzione degli utili accantonati o dismissione dei beni oggetto di investimento entro il quinto periodo d’imposta successivo, si perda il diritto all’agevolazione.

Inoltre, le società in liquidazione o assoggettate a procedure concorsuali non possono beneficiare della riduzione dell’IRES.

Impatto della Misura

Questa misura è stata concepita per stimolare la crescita economica attraverso l’innovazione tecnologica e l’aumento dell’occupazione. Secondo esperti del settore, la riduzione dell’IRES potrebbe incentivare gli investimenti in tecnologie avanzate, contribuendo al rafforzamento competitivo delle imprese italiane nel contesto globale.

Inoltre, è previsto un plafond massimo di spesa nazionale pari a 2,2 miliardi di euro, oltre il quale non si avrà diritto al credito d’imposta. Ciò significa che la disponibilità delle agevolazioni sarà limitata e soggetta a verifica da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Adempimenti Necessari per la riduzione IRES

Per attuare queste disposizioni, sarà necessario attendere un decreto ministeriale che definirà i dettagli operativi. Le imprese dovranno prestare attenzione alle scadenze e agli adempimenti richiesti per poter beneficiare della riduzione dell’IRES. È fondamentale presentare la documentazione necessaria nei tempi stabiliti per evitare problematiche legate alla fruizione delle agevolazioni.

Altre Misure Fiscali nella Legge di Bilancio 2025

Oltre alla riduzione dell’IRES, la Legge di Bilancio 2025 introduce altre misure significative per sostenere le imprese. Tra queste:

  • Credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno: È previsto un finanziamento di 1,6 miliardi di euro destinato a incentivare gli investimenti nelle regioni meridionali.
  • Nuova Sabatini: Incremento delle risorse destinate a questa misura che abbatte il costo dei finanziamenti per l’acquisto di macchinari.
  • Incentivi per la sostenibilità: Le aziende che investono in tecnologie verdi e sostenibili beneficeranno di ulteriori agevolazioni fiscali.
  • Semplificazioni burocratiche: La legge prevede anche misure per snellire le procedure burocratiche necessarie per accedere ai fondi e agli incentivi.

La Legge di Bilancio 2025 rappresenta un’importante opportunità per le imprese italiane che intendono investire in innovazione e crescita. La riduzione dell’aliquota IRES al 20% non solo facilita gli investimenti in beni strumentali avanzati ma incoraggia anche la creazione di posti di lavoro stabili. È essenziale che le aziende siano informate sui requisiti e sulle modalità operative per poter sfruttare appieno queste agevolazioni fiscali.

In un contesto economico in continua evoluzione, la capacità delle imprese italiane di adattarsi e investire in tecnologia sarà cruciale per garantire una crescita sostenibile e competitiva nel mercato globale. Con il supporto delle nuove misure fiscali e degli incentivi previsti dalla Legge di Bilancio, le aziende possono affrontare con maggiore fiducia le sfide future, contribuendo così al rafforzamento del tessuto imprenditoriale italiano.

Trend AI 2025: Come PLAM, CLAM e GLAM Rivoluzioneranno il Futuro della Contabilità Aziendale

L’intelligenza artificiale (AI) continua a trasformare il mondo del lavoro con innovazioni che promettono di automatizzare compiti complessi, migliorare la produttività e ottimizzare i processi aziendali. Tra i trend più interessanti previsti per il 2025 spiccano i modelli evolutivi basati sui Large Language Models (LLM), ovvero i Large Action Models (LAM), con declinazioni specifiche: PLAM (Personal LAM), CLAM (Corporate LAM) e GLAM (Government LAM).

Questi sistemi avanzati offrono un’opportunità senza precedenti a Professionisti ed Aziende che intendono scalare il proprio business grazie all’automazione fiscale nell’era della fatturazione elettronica. In questo articolo scopriremo cosa sono, come funzionano e perché saranno centrali nelle soluzioni contabili automatizzate del futuro.

Dalle parole all’azione: cosa sono i Large Language Models (LLM)

Gli LLM (Large Language Models) sono modelli di intelligenza artificiale addestrati su enormi volumi di dati linguistici per comprendere, generare e rispondere al linguaggio naturale in modo simile agli esseri umani. Questi modelli vengono utilizzati già oggi per generare testi, traduzioni, report e risposte automatizzate. Tuttavia, la loro evoluzione verso i LAM (Large Action Models) segna un salto di qualità: da modelli che “leggono” e “scrivono” a modelli che agiscono.

Large Action Models (LAM): i modelli che fanno la differenza

I Large Action Models (LAM) non si limitano a generare testo o suggerire informazioni, ma eseguono azioni operative. In contabilità, questo significa che possono inviare fatture, inviare notifiche ai clienti e persino eseguire riconciliazioni automatiche dei documenti.

Esempi pratici:

  • Automazione delle comunicazioni contabili: un LAM può generare un sollecito automatico per le fatture insolute.
  • Gestione dei report IVA: crea e invia report personalizzati basati sui dati raccolti, inviandoli automaticamente agli enti di riferimento.

Le declinazioni dei Large Action Models: PLAM, CLAM e GLAM

Per rendere ancora più chiaro l’impatto dei modelli di azione, possiamo suddividerli in tre categorie principali, ognuna con applicazioni specifiche.

Personal LAM (PLAM): l’AI al servizio dell’individuo

I PLAM (Personal Large Action Models) sono progettati per supportare le persone nelle loro attività quotidiane.

  • Esempio in contabilità personale: un PLAM può gestire promemoria di pagamento, controllare lo stato delle proprie dichiarazioni fiscali e preparare bilanci personali automatizzati.

Corporate LAM (CLAM): AI per l’ottimizzazione per le imprese

I CLAM (Corporate Large Action Models) sono modelli personalizzati per le esigenze aziendali e mirano a migliorare la produttività aziendale automatizzando attività complesse.

  • Esempio in ambito aziendale: gestione automatizzata delle riconciliazioni tra ordini di acquisto e fatture, riducendo il tempo impiegato nei controlli manuali.

Government LAM (GLAM): AI per l’efficienza nella pubblica amministrazione

I GLAM (Government Large Action Models) sono destinati alle istituzioni pubbliche per la gestione efficiente dei servizi ai cittadini e l’ottimizzazione delle pratiche amministrative.

  • Esempio pratico: creazione automatica di reportistica fiscale conforme alle normative e gestione dei flussi documentali legati ai tributi.

 

Trend AI 2025: Come i LAM rivoluzionano la contabilità aziendale

L’integrazione dei LAM nei software di contabilità porta numerosi vantaggi:

  • Automazione completa: le operazioni manuali ripetitive vengono gestite in automatico, lasciando spazio per attività strategiche.
  • Riduzione degli errori: la verifica automatizzata dei documenti contabili riduce drasticamente il margine di errore.
  • Ottimizzazione delle risorse: il personale può concentrarsi su analisi e consulenze invece di attività amministrative di routine.

Questa evoluzione rappresenta un salto di qualità per le imprese, in particolare per i team amministrativi e finanziari, che possono sfruttare l’intelligenza artificiale per migliorare la loro efficienza operativa.

I Large Action Models (LAM) e le loro declinazioni — PLAM, CLAM e GLAM — rappresentano il futuro dell’automazione intelligente applicata alla contabilità. Con la capacità di eseguire azioni automatizzate basate sull’interpretazione dei dati, queste soluzioni promettono di rivoluzionare il lavoro dei professionisti contabili, riducendo i costi operativi e aumentando l’efficienza.

Trend AI 2025 e prossimi Passi: l’applicazione dei CLAM nelle Corporate

Nel prossimo articolo esploreremo come le aziende possono implementare i CLAM nei loro flussi di lavoro per automatizzare processi chiave come la gestione delle scadenze fiscali, le approvazioni dei pagamenti e la generazione di report automatici.

 

 

CLAM: Come i Corporate Large Action Models Rivoluzionano la Contabilità Aziendale

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante, passando da semplici assistenti virtuali a strumenti proattivi in grado di svolgere azioni complesse. Tra le soluzioni più innovative troviamo i Corporate Large Action Models (CLAM), modelli progettati per supportare le aziende automatizzando processi complessi e migliorando l’efficienza operativa.

In questo articolo esploreremo cos’è un CLAM, come funziona e quali vantaggi offre nel contesto della gestione contabile aziendale.

Cosa sono i Corporate Large Action Models (CLAM)

I CLAM (Corporate LAM) sono modelli avanzati di intelligenza artificiale specificamente pensati per le aziende. Rispetto ai modelli tradizionali di apprendimento linguistico (LLM), i CLAM non solo comprendono e generano testo, ma possono anche eseguire azioni operative, come automatizzare l’invio di fatture, controllare la coerenza dei dati contabili e riconciliare documenti finanziari.

Funzionalità principali dei CLAM:

  • Automazione dei flussi di lavoro: semplificano attività amministrative ripetitive.
  • Controllo intelligente: rilevano e segnalano errori nei documenti contabili.
  • Decisioni autonome: prendono decisioni in base alle regole aziendali preimpostate (es. approvazione di pagamenti ricorrenti).

 

Come funzionano i CLAM nella contabilità aziendale

Un CLAM non è solo un modello che risponde alle domande: è un sistema capace di agire. Questi modelli vengono integrati nei software gestionali aziendali per operare in modo autonomo e interattivo.

Esempi pratici di utilizzo dei Corporate Large Action Models:

  1. Generazione e invio automatico delle fatture:
    I CLAM possono generare le fatture elettroniche in base ai dati di un ordine d’acquisto e inviarle automaticamente ai clienti, verificando che siano conformi ai parametri fiscali.
  2. Riconciliazione automatica dei pagamenti:
    I CLAM possono confrontare automaticamente le transazioni bancarie con le fatture pagate, segnalando eventuali discrepanze o insoluti.
  3. Gestione delle approvazioni interne:
    Un CLAM può gestire il flusso delle approvazioni per ordini di pagamento, notificando automaticamente i responsabili e completando l’operazione al termine dell’approvazione.

Vantaggi dei Corporate Large Action Models per la contabilità aziendale

Efficienza operativa

Automatizzando attività ripetitive, i CLAM consentono ai team contabili di concentrarsi su attività strategiche come la pianificazione finanziaria e l’analisi dei dati.

Riduzione degli errori

Grazie alla capacità di controllo incrociato dei dati, i CLAM riducono drasticamente gli errori nelle registrazioni contabili e nelle riconciliazioni.

Risparmio di tempo e risorse

Con la gestione automatica delle scadenze fiscali e l’elaborazione dei report, i CLAM consentono un notevole risparmio di tempo, migliorando la produttività complessiva.

Miglioramento della compliance

I CLAM possono essere programmati per conformarsi alle normative fiscali, segnalando eventuali anomalie e garantendo una maggiore aderenza alle regole imposte dagli enti di controllo.

Integrazione dei CLAM nei software di contabilità

I CLAM possono essere integrati in diverse piattaforme gestionali aziendali, come:

  • Software ERP (Enterprise Resource Planning), per gestire in modo centralizzato le operazioni finanziarie.
  • Soluzioni di fatturazione elettronica, per automatizzare la generazione e l’invio delle fatture.
  • Sistemi di Business Intelligence (BI), per raccogliere e analizzare i dati contabili in tempo reale.

Esempio di utilizzo reale: il Corporate Large Action Models in azione su FatturaPRO.click

Caso Studio: Vendita di prodotti e-commerce in regime OSS

Un’azienda che vende prodotti sia in Italia, sia all’Estero, avendo aderito al regime OSS (One Stop Shop) ha implementato FatturaPRO.click nel proprio processo di vendita, che gli ha permesso di automatizzare completamente l’emissione dei corrispettivi e delle fatture ai clienti. Prima dell’implementazione, il team amministrativo dedicava circa 20 ore settimanali alla creazione e all’invio manuale delle varie tipologie documentali in base alla destinazione della merce e alla registrazione degli incassi.

Dopo l’integrazione di FatturaPRO.click all’interno di Shopify, il processo è stato completamente automatizzato, diversificando le vendite UE da quelle Extra UE ed emettendo il documento commerciale appropriato e senza errori, riducendo il tempo dedicato a queste attività del 97%.

In questo modo l’azienda ha oggi la possibilità di scalare praticamente all’infinito, avendo automatizzato completamente tutti i processi aziendali, dalla vendita alla logistica, fino alla contabilità.

Grazie all’invio automatico dei solleciti e ad un monitoraggio costante delle scadenze, l’azienda ha ridotto anche i ritardi nei pagamenti, migliorando il flusso di cassa.

I Corporate Large Action Models (CLAM) rappresentano una vera e propria rivoluzione per le aziende che vogliono ottimizzare i loro processi contabili. Con la capacità di automatizzare task complessi e operare in autonomia, i CLAM permettono di risparmiare tempo, ridurre i costi operativi e migliorare la precisione delle operazioni.

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NASpI e Malattia: Nuove Istruzioni dall’INPS

L’INPS ha recentemente pubblicato il messaggio n. 4468, fornendo chiarimenti importanti riguardo alla richiesta della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) in caso di malattia al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Questo aggiornamento si basa sull’articolo 6 del Decreto Legislativo 22/2015, che regola le indennità di disoccupazione per i lavoratori dipendenti.

Rinvio della Scadenza per la Richiesta di NASpI

L’INPS ha già stabilito, nella circolare n. 94/2015, che se un evento di malattia o infortunio coperto da INPS o INAIL si verifica entro 60 giorni dalla cessazione del contratto, il termine per presentare la domanda di NASpI viene sospeso per tutta la durata dell’evento. Questo significa che:

  • Il termine riprende a decorrere al termine dell’evento, consentendo ai lavoratori di presentare la domanda nei termini previsti dalla legge.
  • L’indennità avrà decorrenza:
    • dall’ottavo giorno successivo alla fine della malattia o infortunio, se la domanda viene presentata tempestivamente;
    • dal giorno successivo alla presentazione della domanda, nel caso venga presentata oltre l’ottavo giorno.

Novità per il 2025

Per il 2025, l’INPS prevede alcune novità significative e annuncia un documento successivo con istruzioni operative più dettagliate. Una delle modifiche principali riguarda l’introduzione, a partire dal 1° marzo 2025, della necessità di inviare specifici documenti medici per facilitare i tempi di liquidazione delle richieste.

Certificati Medici Necessari

A partire dalla data sopra indicata, i lavoratori dovranno fornire un certificato medico che attesti il recupero della capacità lavorativa. In caso di eventi tutelati dall’INAIL, sarà richiesto un certificato definitivo. Questi certificati, privi di diagnosi, possono essere presentati contestualmente alla domanda di NASpI o successivamente tramite il modello “NASpI-Com”, garantendo così una gestione più efficiente delle richieste.

NASpI e malattia: Implicazioni per i Lavoratori

Queste nuove disposizioni sono particolarmente rilevanti per i lavoratori che si trovano in situazioni di malattia al momento della cessazione del contratto. La possibilità di sospendere il termine per la richiesta della NASpI offre una maggiore protezione e flessibilità, consentendo ai lavoratori di non perdere il diritto all’indennità a causa di eventi imprevisti.

Inoltre, l’introduzione dei certificati medici come requisito per la liquidazione dell’indennità mira a semplificare e velocizzare il processo, riducendo i tempi burocratici e garantendo una risposta più rapida alle esigenze dei beneficiari.

Risorse Utili

Per supportare i lavoratori e i datori di lavoro nella gestione delle pratiche INPS, sono disponibili diverse risorse informative. L’INPS offre guide dettagliate e FAQ sul proprio sito ufficiale, fornendo chiarimenti su come procedere con l’autoliquidazione e altre pratiche correlate. Inoltre, si segnalano eBook informativi nella collana “Facile per tutti”, che trattano argomenti come la gestione delle ferie e le retribuzioni durante le festività

Le nuove istruzioni fornite dall’INPS rappresentano un passo importante verso una gestione più chiara ed efficiente delle domande di NASpI in caso di malattia. È fondamentale che i lavoratori siano informati su queste novità e preparino la documentazione necessaria per garantire una corretta liquidazione dell’indennità. La combinazione tra flessibilità nella richiesta e requisiti chiari contribuirà a migliorare l’esperienza complessiva dei beneficiari nel sistema previdenziale italiano.