Ravvedimento operoso 2021: cos’è, come funziona e quali sanzioni prevede
Il ravvedimento operoso è un istituto che permette ai contribuenti di sanare spontaneamente irregolarità fiscali, beneficiando di una riduzione delle sanzioni. Questo strumento è particolarmente utile in caso di:
- Omessi o tardivi pagamenti di imposte e contributi
- Errori in dichiarazione che hanno portato a un calcolo errato dell’imposta dovuta
- Tardiva emissione di fatture elettroniche
Ravvedimento operoso 2021: quando si applica e quali sono i vantaggi
Lo strumento del ravvedimento operoso è utilizzabile da tutti (o quasi) privati cittadini e imprese. Introdotto in Italia dall’art 13 del Decreto legislativo n° 472 del 1997 ha portata a una diminuzione delle sanzioni applicabili a chi commette violazione fiscale. Si può utilizzare nei casi di:
- versamenti omessi
- pagamenti ritardati
- versamenti errati o insufficienti
- dichiarazione dei redditi omesse, oppure in ritardo, o ancora errate o insufficienti
- comunicazioni omesse, presentate in ritardo o sbagliate
I vantaggi di sfruttare il ravvedimento operoso 2021 si possono riassumere in quattro diversi punti:
- pagare una sanzione ridotta in base al numero dei giorni del mancato, ritardato, o insufficiente adempimento
- avere la possibilità di saldare un tributo omesso, ritardato o insufficiente
- presentare comunicazione o dichiarazione dei redditi omessa
- pagare gli interessi di mora legali solo in base al tasso legale annuo stabilito dalla BCE
Ravvedimento operoso 2021: uno strumento versatile e potente
Il meccanismo di funzionamento di questo strumento è piuttosto semplice. In pratica un contribuente, cittadino o impresa che sia, che ha commesso una violazione fiscale, sa che può ricorrere spontaneamente al ravvedimento operoso 2021 per sanare la violazione stessa, pagando solo la sanzione ridotta, il tributo omesso e gli interessi di mora, calcolati sugli effettivi giorni di ritardo.
Il ravvedimento operoso è uno strumento per mettersi in regola spontaneamente. Nessuna lettera, comunicazione, o sollecito è inviata al contribuente per far presente che può pagare una sanzione ridotta, adottando questo sistema. È possibile usufruire del ravvedimento anche quando è già iniziata la procedura di accertamento della violazione, o la sua contestazione, da parte dell’Amministrazione Finanziaria.
Il ravvedimento operoso 2021 è usufruibile solo per mettersi in regola con tributi e tasse dell’Agenzia delle Entrate: IRPEF, IVA, IRAP, imposta di registro, imposta ipotecaria, imposta catastale, di bollo, successione, ecc…
Anche i contribuenti che hanno già ricevuto una lettera di accertamento fiscale, possono ancora ricorrere all ravvedimento operoso. Non è invece più possibile farvi ricorso nei casi in cui la notifica è per atti di liquidazione, accertamento. Allo stesso modo non si può utilizzare questo strumento in caso di ricezione di comunicazione di irregolarità, emessa a seguito di controlli automatici, o del controllo formale delle dichiarazioni dei redditi.
Tipologie di ravvedimento operoso
Ne esistono di ben 5 diverse tipologie, suddivise in base alle percentuali sanzionatorie applicate. I ravvedimenti quindi possono essere:
- sprint – se il pagamento è effettuato entro i primi 14 giorni dalla scadenza del tributo/tassa e corrisponde all’1%
- breve – se il pagamento è effettuato dal 15° al 30° giorno dalla scadenza del tributo/tassa e corrisponde all’1,5%
- intermedio – se il pagamento è effettuato entro 90 giorni dalla scadenza del tributo/tassa e corrisponde all’1,67%
- lungo – se il pagamento è effettuato entro lo stesso anno della violazione (o meglio, entro la dichiarazione dei redditi successiva) e corrisponde all’3,75%
- lunghissimo – se il pagamento è effettuato entro e oltre i due anni dalla scadenza del tributo/tassa e corrisponde all’4,95-5,00%
Calcolo del Ravvedimento Operoso per Tardiva Emissione Fattura Elettronica
In caso di tardiva emissione di fattura elettronica, il calcolo del ravvedimento operoso segue queste regole:
- Ritardo fino a 30 giorni: riduzione della sanzione a 1/10
- Ritardo tra 31 e 90 giorni: riduzione a 1/9
- Entro la scadenza dell’IVA annuale: riduzione a 1/8
- Entro un anno dalla scadenza IVA: riduzione a 1/7
Esempio Pratico
Per una fattura emessa con 45 giorni di ritardo:
- Sanzione base: 250 euro
- Riduzione applicata: 1/9
- Importo da versare: 27,78 euro
Il pagamento va effettuato tramite modello F24, utilizzando il codice tributo 8911