Factoring pro solvendo: come funziona e come può aiutare le imprese
Secondo i dati dell’Associazione Italiana per il Factoring pro solvendo e pro soluto:
- Nel 2021 il factoring pro solvendo in Italia ha registrato una crescita del 27% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un giro d’affari di quasi 11 miliardi di euro.
- La quota di mercato del factoring pro solvendo è salita al 30%, diventando una delle tipologie di factoring in più rapida ascesa.
- Le imprese che nel 2021 hanno usato per la prima volta questo strumento sono aumentate del 19% rispetto al 2020.
Questa crescita è dovuta principalmente alle esigenze delle imprese di reperire liquidità di cassa, che sono aumentate durante la crisi pandemica.
I vantaggi del factoring pro solvendo rispetto ad altre forme di finanziamento sono:
- L’accesso immediato a risorse fresche, trasformando i crediti ancora da incassare in disponibilità liquida.
- L’esternalizzazione della riscossione dei crediti alla società di factoring, semplificando i processi aziendali.
- La maggiore flessibilità, dal momento che non sono necessarie garanzie reali o personali.
Le imprese stanno dunque ricorrendo sempre più spesso a questo strumento per soddisfare il fabbisogno di capitale circolante e finanziare la ripresa economica. I dati confermano come il factoring pro solvendo si sta imponendo come una soluzione concreta per le PMI in cerca di liquidità.
Cessione pro solvendo: che cos’è veramente
Questa soluzione si tratta quindi di una forma particolare di factoring che consente a un’azienda di cedere i propri crediti commerciali ancora da incassare a una società di factoring, ottenendo in cambio una liquidità immediata.
A differenza del factoring tradizionale, che riguarda crediti già scaduti e fatturati, con il factoring pro solvendo l’impresa cede crediti futuri verso i propri clienti, a fronte della emissione di fatture elettroniche ma non ancora incassati perché non scaduti.
Il processo di cessione del credito avviene mediante contratto con la società di factoring (o factotum): l’azienda cede, tramite appunto un processo che si chiama “cessione di credito“, i propri crediti commerciali non ancora esigibili e la società di factoring corrisponde subito una somma pari a una percentuale degli stessi, solitamente compresa tra l’80% e il 90%.
Quando poi i crediti giungono a scadenza è la società di factoring a incassare direttamente le fatture dai clienti finali.
Quindi il factoring pro solvendo consente all’impresa di ottenere liquidità immediata trasformando in disponibilità finanziaria i crediti non ancora incassati, gestendo poi in outsourcing tutta l’attività di follow-up e rivendita dei crediti.
Factoring pro solvendo: tutti i vantaggi per le imprese
Il principale beneficio del factoring pro solvendo è la disponibilità immediata di liquidità, consentendo all’impresa di incassare in anticipo i crediti e di monetizzarli prima della loro naturale scadenza.
In questo modo l’azienda può ottenere le risorse finanziarie per:
- Finanziare nuovi investimenti in campagne marketing, ricerca e sviluppo, rinnovo magazzino. I fondi derivanti dal factoring possono essere il volano per nuovi progetti di crescita.
- Ottimizzare la gestione del capitale circolante, riequilibrando le poste attive e passive e migliorando l’efficienza.
- Avere maggiore flessibilità operativa, potendo contare su risorse aggiuntive per il business senza ricorrere a prestiti o altre forme di indebitamento.
Un altro vantaggio è la semplificazione della gestione amministrativa dei crediti ceduti: la società di factoring esternalizza infatti tutte le complesse attività di recupero e incasso del credito.
Questo consente all’azienda di:
- Ridurre i costi per le risorse umane dedicate alla riscossione crediti.
- Eliminare i ritardi e le insolvenze, dal momento che la società di factoring opera ricorrendo anche a strumenti specialistici.
Il factoring, e in particolare il factoring pro solvendo, offre numerosi benefici in termini di liquidità, efficienza e capacità di finanziamento per la crescita del business.