Burocrazia Digitale e la fatturazione elettronica in Sanità

La Burocrazia Digitale spiegata attraverso la fattura elettronica sanità

Nel 2023 il Sistema di Interscambio ha gestito circa 2,4 miliardi di fatture per più o meno 5,6 milioni di partite IVA. Nonostante le proteste e le paure iniziali di andare incontro ad eccessi di Burocrazia Digitale, l’abitudine ha preso il sopravvento.

E oggi la fatturazione elettronica non è più “una novità”, ma uno strumento di tutti i giorni.

C’è però un settore che resiste all’ascesa di questo standard, come il villaggio della Gallia che resisteva all’espansione dell’impero romano, fonte di ispirazione dei racconti di Asterix.

Ed è quello della Sanità, che oggi analizzeremo insieme prendendolo come esempio utile a comprendere quanto può essere profondo il tema della Fatturazione Elettronica e quanto può essere complesso.

Lo scopo è riflettere sull’importanza di adottare in azienda soluzioni che non banalizzano il problema, riducendolo necessariamente ad una commodity.

Può essere che nel tuo settore, la gestione delle Fatture sia molto lineare. Ma questo non significa che non possa diventare più complicato in futuro, al cambiare di una norma.

Il convulso caso della Sanità: unico settore non esposto all’obbligo di fatturazione, ma con delle eccezioni

Con un colpo di coda, nel 2019, fu emanata una legge che sottraeva le strutture sanitarie dall’obbligo di emettere fatture elettroniche per i pazienti.

Ciò nonostante, cliniche e ospedali oggi devono emettere documenti fiscali da inviare allo SDI, come qualsiasi altra azienda.

Sì perché, come qualunque altra impresa, anche una clinica, un poliambulatorio o un ospedale pubblico, possono vendere prestazioni che non sono di tipo sanitario. È il caso, per esempio, dei servizi alberghieri nelle cliniche private. Dove il cambio della biancheria, i pasti e altri servizi che rimandano alla permanenza del paziente in struttura, e non alla sua cura, si pagano a parte.

Con buona pace di chi lavora in amministrazione, che deve stare ben attento a interpretare le regole, a conoscere le eccezioni e gestirle. Specie se non hanno un sistema come FatturaPRO.click, che supporta la creazione di Automazioni capaci di fare questo lavoro di interpretazione al posto delle persone, o in ausilio.

Questo è un esempio di scenario non lineare, dove alcune eccezioni possono mandare in tilt la quotidianità di un ufficio amministrativo, impossibilitato a generare delle routine di lavoro.

Se non hai strumenti professionali di Automazione Fiscale, la burocrazia digitale può insinuarsi nelle procedure della tua azienda sottraendole tempo, attenzione e incassi.

Ciò che succede in Sanità è probabilmente lo scenario più eclatante, ma non è un caso isolato. Ed ecco quindi come uno strumento come FatturaPRO.click può aiutarti a gestire agilmente delle eccezioni.

“Burocrazia digitale”: perché ti complica la giornata se non hai una governance

La digitalizzazione non sempre elimina i problemi. Anzi, a volte li porta a galla alla velocità della luce.

E li rende invisibili finché esplodono. Basta compilare una Fattura con un minimo errore, e il flusso si blocca nelle sabbie mobili. Nel cartaceo ti potevi accorgere di un errore durante il processo di redazione del documento

Con il digitale, scopri che c’è un errore hai l’esito. Se ti è andata bene, questo avviene poco tempo dopo l’invio. Se ti va male, lo scopri cinque giorni dopo, e puoi aspettarne fino ad altri cinque per sapere se, con il secondo invio, hai fatto tutto giusto oppure no.

In certi casi, hai speso 10 giorni per l’invio di una fattura, e sai che il pagamento slitterà di conseguenza.

Chi legifera scrive le regole secondo la propria conoscenza della materia, ma non sempre questa conoscenza si basa sulla consapevolezza reale e puntuale di come funzioni un’azienda.

La notifica di accettazione, che può arrivare fino a cinque giorni dopo il tuo invio della fattura, è sempre stata una nota dolente. Ma così è rimasta, e chissà per quanto rimarrà tale.

Ecco quindi l’origine della nostra mission: semplificare la gestione quotidiana della fattura elettronica, per renderla altamente automatizzata e gestita nella piena governance delle variabili possibili, nonostante un quadro normativo non sempre eccezionale.

Cosa vuol dire avere una governance dei processi

Continuando sull’esempio dello scenario in Sanità, sempre a titolo puramente esemplificativo, ecco cosa può succedere sul PC di un amministrativo che si appresta ad emettere (o a NON emettere) una Fattura a seguito di una prestazione:

  • C’è il paziente che chiede copia digitale, ma ha negato l’invio al sistema Tessera Sanitaria
  • La prestazione sanitaria con servizi accessori, come pasti e altri servizi di degenza
  • Il codice Destinatario scritto male in anagrafica.
  • Oppure ancora la casella PEC del destinatario piena che non accetta nuovi messaggi.

E potrei andare avanti per ore a inserire altre eccezioni. Ognuna di esse può diventare dolorosa, e se non hai il fornitore giusto.

Con uno strumento professionale, pensato per offrirti la migliore esperienza di fatturazione, tutti questi aspetti e le varie incognite, trovano risposta in una soluzione efficace ed efficiente.

La Burocrazia Fiscale con FatturaPro.click

Il tema del controllo delle notifiche di Agenzia delle Entrate è stato abbondantemente superato dal mercato delle aziende che hanno sviluppato i software di fatturazione, ma non sempre la stessa cosa si può dire nel caso della gestione di altre tipologie di variabili e eccezioni.

E ancora ancora la questione presenta effetti limitati, quando parliamo di variabili che mettono in gioco una qualche manciata di fatture all’anno. Ma cosa succederebbe se una ipotetica nuova normativa creasse un “effetto sanità” anche nella tua gestione quotidiana?

Ci sono tanti casi in cui il grado di flessibilità raggiunto oggi da FatturaPRO.click potrebbe fare tutta la differenza per un’azienda che emette migliaia di fatture all’anno, talvolta con perdite di tempo procedurali che gridano allo scandalo.

Ti ho fatto l’esempio della Sanità, solo a titolo didattico. Ma questa riflessione, magari, la estenderemo anche ad altri scenari analoghi, nel corso delle prossime uscite della newsletter.

Se vuoi ridurre la burocrazia digitale, lavora sulla governance adesso

Se pensi che il tuo processo di Fatturazione Elettronica sia farraginoso, troppo legato a come il fornitore del gestionale ha interpretato il tema, e vuoi dimenticarti di questo problema, come ci si dimentica di avere indosso l’orologio, allora non devi fare altro che contattare il nostro Team di Supporto.

Segui il link per una call gratuita.

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Operatori: uno strumento molto spesso sottovalutato

I collaboratori, lo sappiamo bene, sono un grande aiuto per l’imprenditore oltre ad essere un valore aggiunto per ogni azienda.  Per chi si occupa di vendite o riparazioni in loco, la gestione degli operatori ( come l’assegnazione di un RT portatile per ciascuno e altri strumenti utili a livello fiscale) non è sempre semplice e spesso risulta essere dispendiosa. Con FatturaPRO.click la gestione degli operatori diventa un gioco da ragazzi, abbattendo i costi e fornendo loro solo quello di cui hanno strettamente bisogno. 

Operatori: come gestirli al meglio? 

 

Chi ha uno dei nostri pacchetti PLUS sa già che, compreso nel proprio abbonamento, ha a disposizione 3 app da poter scaricare in 3 devices diversi in modo da poter emettere corrispettivi o predisporre fatture anche in mobilità. 

Non succede di rado che l’imprenditore decida di utilizzare i 3 terminali collegandoli al proprio account personale, magari per vendite che avvengono in contemporanea in fiere o mercatini in giro per l’Italia. 

Ma sapevi che questa funzione può darti molto di più e adattarsi alle tue esigenze attivando anche gli operatori? 

Molti clienti non lo sanno ma oltre ai terminali la piattaforma da la possibilità di creare degli operatori a cui vengono assegnate delle credenziali dedicate in modo da poter operare senza dover necessariamente essere in possesso delle credenziali dell’admin. 

Utilizzando gli operatori non solo si evita il rischio di inviare dati sensibili (come user e password admin) ma l’imprenditore può avere una visione più precisa sull’andamento di ciascun operatore o filiale ad esso collegata. 

Ogni operatore ha, infatti, un sezionale associato e la possibilità di essere collegato ad una sede. Tutto questo porta a una gestione più chiara delle statistiche di vendita, avendo la possibilità di ricercare le fatture e i corrispettivi emessi a seconda del sezionale scelto per l’operatore. 

 

Come si creano gli operatori e quali sono i passaggi successivi da seguire? 

 

Creare un operatore è semplicissimo, bisogna semplicemente andare in piattaforma e selezionare la voce Account- operatori dal menù di sinistra. 

Cliccando sul pulsante verde “aggiungi” verranno richieste alcune informazioni come nome, cognome e CF dell’operatore e verrà chiesto di associargli un sezionale (cosa che consigliamo vivamente) avendo la possibilità anche di creare una filiale che indica il luogo dove  l’operatore opera. 

Una volta inserite queste informazioni potrete cliccare su “salva e ritorna”  e riceverete una PEC con user e password da fornire all’operatore per accedere in app. 

 

NB: Qualora in futuro l’operatore dimenticasse la password o avesse bisogno di cambiarla per motivi di sicurezza è possibile cliccare sull’apposito tasto, in corrispondenza dell’operatore per creare e ricevere la nuova password associata all’operatore.

 

Quali sono i vantaggi di utilizzare la funzione operatori?  

 

Oltre ai già citati vantaggi per quanto riguarda le statistiche più precise  che puoi avere a disposizione,  la  gestione tramite operatori ha altri vantaggi. 

Primo tra tutti è quello di evitare conflitti tra i tuoi operatori. Ogni operatore, infatti, potrà vedere solo i propri documenti. Questo evita il crearsi di rivalità tra due dipendenti e permette a tutti di lavorare più serenamente.

Un’altro aspetto fondamentale è la sicurezza. Se il device dell’operatore dovesse finire nelle mani di un malintenzionato che iniziasse ad emettere documenti al posto dell’operatore, basterà eliminare l’operatore dalla sezione (eliminando conseguentemente il terminale a cui è associato) e eliminare i documenti emessi andandoli a cercare per sezionale operatore. 

 

NB: Il numero di terminali e conseguentemente di operatori da poter gestire è sempre incrementabile rispetto al pacchetto base da 3 operatori e può essere aumentato in base alle tue esigenze . 

Per maggiori informazioni sulle funzionalità o sui costi relativi all’aggiunta di nuovi operatori siamo a tua completa disposizione. Puoi contattarci tramite chat o telefono. 

 

Il team di supporto

ETS e rendiconto per cassa: le novità della Riforma 2024

La Legge 4 luglio 2024, n. 104 ha rivoluzionato la disciplina contabile degli Enti del Terzo Settore introducendo significative semplificazioni per il rendiconto per cassa. Queste modifiche, chiarite dalla Circolare n. 6/2024 del Ministero del Lavoro, mirano a ridurre gli oneri amministrativi per gli enti di dimensioni più ridotte mantenendo al contempo standard di trasparenza adeguati.

Nuovi limiti dimensionali per il rendiconto per cassa

La principale novità riguarda l’innalzamento dei limiti dimensionali per l’utilizzo del rendiconto per cassa. Il limite è stato elevato da 220.000 euro a 300.000 euro, ma con una restrizione importante: questa opzione è ora riservata esclusivamente agli ETS privi di personalità giuridica.

Gli enti dotati di personalità giuridica che superano la soglia di 60.000 euro di entrate annue dovranno invece adottare obbligatoriamente il bilancio di esercizio completo, costituito da stato patrimoniale, rendiconto gestionale e relazione di missione. Questa distinzione nasce dalla necessità di garantire maggiore trasparenza sulla consistenza patrimoniale degli enti con personalità giuridica, informazione rilevante per associati, creditori e potenziali donatori.

Il rendiconto per cassa ulteriormente semplificato

Una seconda importante novità è l’introduzione del rendiconto per cassa in forma aggregata per tutti gli ETS con entrate non superiori a 60.000 euro. Questa possibilità è estesa sia agli enti con che senza personalità giuridica.

Il comma 2-bis aggiunto all’articolo 13 del Codice del Terzo Settore prevede che questi enti possano utilizzare un rendiconto che riporti semplicemente l’indicazione delle entrate e delle uscite in forma aggregata. La Circolare ministeriale ha specificato che dovrà essere predisposto un nuovo modello specifico di rendiconto per cassa, da definirsi con decreto del Ministro del Lavoro, di concerto con i Ministri dell’Economia e della Giustizia.

Tempistiche e deposito dei bilanci

Parallelamente alle modifiche sui modelli contabili, la Legge 104/2024 ha modificato anche i termini per il deposito dei bilanci nel RUNTS. Il termine fisso del 30 giugno è stato sostituito con un termine mobile di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio. Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre, il deposito dovrà avvenire entro il 29 giugno dell’anno successivo.

Dal 10 giugno 2025, il portale RUNTS richiede l’inserimento del campo “Totale entrate” durante la procedura di deposito, finalizzato a migliorare la base informativa del sistema.

Libertà di scelta per gli amministratori

È importante sottolineare che l’innalzamento delle soglie per il rendiconto per cassa non impedisce agli amministratori di optare comunque per il bilancio di esercizio completo, qualora lo ritengano più adeguato alle caratteristiche ed esigenze dell’ente. Questa flessibilità risulta particolarmente utile quando l’ente si avvicina alle soglie dimensionali o gestisce un patrimonio importante che necessita di essere evidenziato nello stato patrimoniale.

Applicazione delle nuove disposizioni

Le nuove regole sul rendiconto per cassa si applicano a partire dal bilancio relativo al primo esercizio finanziario successivo all’entrata in vigore della Legge 104/2024, avvenuta il 3 agosto 2024. Per gli ETS con esercizio coincidente con l’anno solare, le novità saranno operative dal bilancio 2025.

I modelli di bilancio restano quelli definiti dal D.M. n. 39/2020, che prevedono quattro documenti: stato patrimoniale (Mod. A), rendiconto gestionale (Mod. B), relazione di missione (Mod. C) e rendiconto per cassa (Mod. D). Per il nuovo rendiconto aggregato sarà necessario attendere l’adozione del decreto ministeriale specifico.

Workflow

Cassetto fiscale di Agenzia delle Entrate e Automazione Fiscale

Cassetto fiscale di Agenzia delle Entrate: novità dal mondo dell’Automazione Fiscale

Gestire il cassetto fiscale di Agenzia delle Entrate sta diventando sempre più semplice.

Ci piovono addosso tonnellate di cattive notizie, vuoi sulla geopolitica, vuoi sulla situazione interna. A volte, però, sarebbe opportuno guardare al bicchiere mezzo pieno.

“Ma cosa c’è da salvare “– Ti starai chiedendo.

Se hai un’impresa, provo a darti qualche dato per rispondere alla domanda.

Magari non saranno spunti così preziosi da sovrascrivere tutto il peso dell’attualità, ma proviamo comunque a farci un’idea.

Burocrazia e dipendenza dal commercialista

Dalle pagine di questa Newsletter, ho già avuto modo di raccontare come negli ultimi 15 anni la quotidianità di un imprenditore sia molto cambiata.

Nel 2010, un imprenditore sprecava circa il 33% del suo tempo in una moltitudine di faccende burocratiche:

  • Fila alle poste
  • Code periodiche all’Agenzia delle Entrate
  • Tempi di attesa in Banca
  • Altre file e tempi morti presso altri svariati enti.

Per poi passare ad altre distrazioni operative:

  • Gestione delle fatture da consegnare al commercialista
  • Aggiornamento dei gestionali e/o dei programmi di contabilità
  • Note spesa
  • Gestione prima nota, stipendi, IVA, ecc.

Quattro quinti della vecchia burocrazia è sparito

Ed ecco, quindi, la bella notizia.

Quattro quinti delle attività di cui sopra, non sono più un problema. Sembra incredibile, ma processi telematici e digitali hanno contribuito a interrompere questa prigionia, che per decenni è rimasta aggrappata alle gambe di chi fa impresa.

Oggi diamo questi dati per scontato, ma una manciata di anni fa avremmo gridato al miracolo, se solo ci avessero permesso di dare un’occhiata alla situazione che viviamo oggi, sul piano del “fare impresa”.

Come si posiziona l’Automazione Fiscale nel panorama della Digitalizzazione documentale

L’Automazione Fiscale è una delle ultime evoluzioni del più ampio scenario della Digitalizzazione, e l’impatto che sta avendo sulla gestione del Cassetto Fiscale è sempre più d’impatto.

Si tratta di tecnologie che riescono appunto ad automatizzare tutti quei processi, controlli ed eventi che si innescano all’invio di una Fattura Elettronica verso il Sistema di Interscambio.

Con l’obbligatorietà della fatturazione elettronica, infatti, molte nuove responsabilità hanno preso vita nella quotidianità dei titolari di imprese e delle loro amministrazioni:

  • Spesso l’invio, agli albori, avveniva manualmente ma anche mentre stai leggendo, tantissime realtà mandano ancora le fatture compilando a mano i dati in un apposito gestionale esterno a quello normalmente utilizzato dall’azienda
  • Una volta inviata la fattura, questa deve essere accettata prima dal sistema di interscambio, poi dal destinatario. La notifica di questa ricezione ha sempre richiesto un controllo “a vista”, e l’esito dell’effettivo recapito è sempre stato soggetto a tempistiche variabili da uno a cinque giorni
  • In caso di errore, e quindi di NON accettazione della fattura da parte del destinatario, o del sistema di interscambio, è sempre stata l’azienda a dover acquisire l’informazione del rifiuto, e a dover provvedere alla riemissione del documento.

Su queste basi, è naturale che inizialmente la novità della Fattura Elettronica, con annesso il Cassetto Fiscale, non sia stata vista di buon occhio da parte del tessuto imprenditoriale.

E, ancora meno, dai commercialisti. Costretti ad avere un ruolo attivo in tutto questo, a partire dalla necessità di dover sovente consigliare alle società seguite dai loro studi, quale gestionale adottare.

Fino al punto di doversi anche fare carico della formazione d’uso dei software esterni di Fatturazione Elettronica.

L’Automazione Fiscale ha spazzato via tutto questo scenario fatto di controlli da fare a vista e attività manuali.

Come?

Ha permesso l’introduzione, come detto, di tecnologie che hanno consentito di implementare dei punti di integrazione e automazione, il cui scopo è fare dialogare i gestionali delle aziende con il Sistema di Interscambio, bypassando i controlli da fare a vista.

Concretamente, il più delle volte si tratta di plugin, o piattaforme che lavorano in background nei processi dell’azienda, e che dialogano “dietro le quinte” con il gestionale, sfruttando delle API.

Ovvero dei connettori che, senza essere guidati da azione diretta dell’utente, possono scambiare dati in automatico con uno o più gestionali, interpretare eventi, e sulla base di questi elementi scaturire delle azioni automatiche.

Questo è ciò che fa FatturaPro.

L’impatto dell’Automazione Fiscale sulla quotidianità del commercialista e sulla gestione del Cassetto Fiscale

Prima che queste innovazioni facessero il loro ingresso nella quotidianità delle imprese, il lavoro del commercialista era, quindi, probabilmente maggiore di quanto non fosse prima dell’avvento della fattura elettronica.

È vero: prima della fatturazione elettronica c’erano tonnellate di documenti cartacei.

Ricordo ancora gli anni in cui gli imprenditori portavano le cartellette piene di fatture negli studi dei commercialisti una volta ogni tanto.

E alle collaboratrici del consulente fiscale toccava il compito di analizzarle una per una, trovare eventuali errori, prendersi in carico di ricontattare l’amministrazione dell’impresa per rendicontare la situazione, gestire la riemissione di eventuali fatture mancanti o errate.

Non solo. Poi dovevano anche verificare che effettivamente la riemissione venisse presa in carico, e che venisse rispedita al cliente destinatario.

Ricordi? Era una situazione del tutto delirante e assolutamente insostenibile, che l’evoluzione ha fortunatamente portato all’estinzione.

Oggi il commercialista, grazie all’ascesa delle tecnologie di Automazione Fiscale (come FatturaPro), può avere un ruolo del tutto passivo in questa dinamica.

Si può limitare, in effetti, a fare una comparazione tra i dati provenienti dal sistema di Automazione Fiscale, e ciò che appare nel cassetto fiscale, e praticamente il lavoro di controllo e presidio dei processi di fatturazione, per lui, è finito.

Ecco un velocissimo elenco di attività che il commercialista non deve più seguire in prima persona:

  • Controllo della effettiva e regolare redazione e compilazione della Fattura Elettronica
  • Controllo dell’invio verso il Sistema di Interscambio
  • Controllo dello stato di accettazione della Fattura, sia da parte del sistema di interscambio, sia da parte del cliente-destinatario
  • Controllo dei documenti scartati e verifica della motivazione di scarto
  • Notifica del problema alla società mittente
  • Verifica dell’eventuale riemissione del documento e del relativo buon esito dell’invio, sia lato sistema di interscambio, sia lato cliente-destinatario.

Se ti sei annoiato leggendo questo elenco, puoi immaginarti solo un miliardesimo della frustrazione che animava i commercialisti nel gestire tutto questo.

Posso solo dire che più volte ho sentito i consulenti fiscali esclamare il grande classico: “si stava meglio quando si stava peggio”.

Che, tradotto, in questo caso significava: “si stava meglio quando girava il cartaceo”.

Il che è davvero paradossale, non trovi?

La digitalizzazione, o se vogliamo ancora chiamarla col suo nome tanto originale, quanto vetusto e anacronistico di “Informatica”, serve esattamente a questo:

Eliminare attività manuali e ripetitive.

Ogni grande innovazione ha il suo periodo di Change Management

Ma, come tutte le innovazioni, spesso prima di arrivare a regime, occorre un periodo di gestione del cambiamento, noto anche come Change Management.

È una fase tipica di tutte le innovazioni, dove il cambiamento viene guidato dalla conoscenza di chi ha il dominio, la padronanza dei due scenari che rappresentano il comune denominatore di tutte le grandi innovazioni: il prima e il dopo.

FatturaPRO.click, per sette lunghi anni, ha accompagnato un numero crescente di aziende attraverso questo cambiamento.

Dalla frustrazione dell’obbligo di produrre fatture elettroniche, con la sua tonnellata di nuove attività e di burocrazia digitale, fino all’automazione fiscale che permette a migliaia di imprese clienti di produrre fatture, con l’aiuto di uno strumento comodo come un orologio.

Di quelli che dopo un po’ ti scordi di avere addosso.

Ecco perché, oggi, l’automazione fiscale e l’integrazione delle letture degli stati della fattura nel Cassetto Fiscale di Agenzia delle Entrate, è una delle funzionalità più utilizzate dai clienti di FatturaPro.

Oggi celebriamo l’ottava settimana di “trionfo” di queste funzionalità nel computo delle funzioni più utilizzate dai nostri clienti, da quando abbiamo istituito questa rubrica!

IRPEF 2025: le tre aliquote diventano definitive

La riforma fiscale IRPEF 2025 è stata ufficialmente confermata con la pubblicazione della Legge n. 86 del 19 giugno 2025, che ha convertito il Decreto-legge n. 55/2025. La nuova struttura dell’imposta sul reddito delle persone fisiche diventa strutturale e definitiva, superando il carattere transitorio che aveva caratterizzato il 2024.

Le aliquote IRPEF 2025 confermano il sistema a tre scaglioni già sperimentato nel 2024, con una semplificazione significativa rispetto al precedente modello a quattro fasce:

  • 23% per i redditi fino a 28.000 euro
  • 35% per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro
  • 43% per i redditi superiori a 50.000 euro

Questa struttura elimina definitivamente l’aliquota intermedia del 25% che gravava sui redditi tra 15.001 e 28.000 euro, generando un risparmio fiscale per circa 13 milioni di contribuenti italiani.

Nuove detrazioni IRPEF 2025: maggiore equità per le famiglie

L’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 4/E del 16 maggio 2025, ha chiarito le principali novità in materia di detrazioni IRPEF 2025. Le modifiche più significative riguardano:

Detrazioni per lavoro dipendente

La detrazione per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 15.000 euro è stata aumentata da 1.880 a 1.955 euro, estendendo la no tax area a 8.500 euro annui, equiparandola a quella già prevista per i pensionati.

Nuovo tetto alle detrazioni per redditi elevati

Una delle novità più rilevanti è l’introduzione del nuovo articolo 16-ter del TUIR, che stabilisce un tetto massimo alle spese detraibili per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro. Il sistema prevede:

  • Soglia base di 14.000 euro per redditi tra 75.000 e 100.000 euro
  • Soglia base di 8.000 euro per redditi superiori a 100.000 euro

Queste soglie vengono moltiplicate per coefficienti variabili in base al numero di figli a carico:

  • 0,50 per nessun figlio a carico
  • 0,70 per un figlio a carico
  • 0,85 per due figli a carico
  • 1,00 per più di due figli o almeno un figlio disabile

Detrazioni IRPEF 2025 per familiari: nuovi limiti di età

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti modifiche alle detrazioni per figli a carico. La principale novità riguarda l’introduzione di un limite massimo di età: la detrazione spetta ora solo per i figli di età compresa tra 21 e 30 anni, salvo eccezioni per i figli con disabilità accertata ai sensi della Legge 104/1992.

Questa modifica restringe significativamente la platea dei beneficiari rispetto alla normativa precedente, che riconosceva la detrazione per tutti i figli con età pari o superiore a 21 anni senza limiti temporali.

Decreto acconti IRPEF 2025: semplificazione degli adempimenti

Il Decreto-legge n. 55/2025, convertito in Legge n. 86/2025, ha risolto una problematica tecnica relativa al calcolo degli acconti fiscali per il 2025. Il provvedimento stabilisce che gli acconti IRPEF 2025 devono essere calcolati sulla base delle nuove tre aliquote, evitando distorsioni che avrebbero comportato versamenti eccessivi per i contribuenti.

Una conseguenza significativa di questa disposizione è che lavoratori dipendenti e pensionati privi di ulteriori redditi non dovranno versare alcun acconto IRPEF per il 2025, semplificando notevolmente gli adempimenti fiscali.

Impact della riforma IRPEF 2025 sui contribuenti

La riforma fiscale IRPEF 2025 produce effetti differenziati a seconda della fascia di reddito:

  • Redditi fino a 28.000 euro: beneficio significativo per chi guadagna tra 15.001 e 28.000 euro, che vedono ridotta l’aliquota dal 25% al 23%
  • Redditi medi: conferma dell’aliquota del 35% per la fascia 28.001-50.000 euro
  • Redditi elevati: introduzione di limitazioni alle detrazioni per redditi superiori a 75.000 euro, con impatto progressivo in base alla composizione familiare

La riforma rappresenta un passo importante verso la semplificazione del sistema fiscale italiano, mantenendo il principio di progressività ma riducendo la complessità amministrativa e burocratica per cittadini e imprese.

Gestione dei corrispettivi con FatturaPRO.click!

La gestione dei corrispettivi è uno degli aspetti più impegnativi per l’imprenditore che ha un esercizio commerciale e molto spesso, diciamocelo, uno dei più dispendiosi. Comprare o noleggiare un RT, chiamare l’assistenza, aggiornarlo, ricordarsi di fare la chiusura giornaliera, sono aspetti della vita quotidiana di chiunque abbia un RT nel suo esercizio commerciale. 

Con FatturaPRO.click la gestione dei corrispettivi è semplice e non hai bisogno di un RT!! 

 

Chi ci usa da un po ormai sa che la gestione dei corrispettivi con FatturaPRO.click è un gioco da ragazzi. È un po ‘come avere un RT ma senza i costi esorbitanti che questo strumento comporta. La nostra piattaforma, infatti, si avvale del documento commerciale online, alternativa messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate che viaggia parallelamente agli scontrini fatti tramite RT. 

Le differenze più grandi tra documento commerciale online e scontrino RT sono il fatto che il primo viene emesso contestualmente alla vendita e parte direttamente verso l’AdE, non necessitando di una chiusura giornaliera e che per farlo non hai bisogno di un RT, risparmiando sui costi di gestione. 

Gestione dei corrispettivi con FatturaPRO.click. Come funziona? 

 

La gestione dei corrispettivi con FatturaPRO.click segue due strade, dando all’utente due possibili soluzioni tra cui scegliere. Puoi, infatti, decidere di emettere i corrispettivi tramite il Punto Cassa POS dentro la nostra piattaforma o tramite l’app dedicata, disponibile su Google Play e App Store. Che tu scelga una soluzione o l’altra, ci sono dei passaggi preliminari da fare in modo che tutto sia pronto per l’emissione dei corrispettivi. 

Passaggi preliminari 

 

La cosa principale di cui avrai bisogno sono le credenziali di sicurezza di Fisconline rilasciate dall’Agenzia delle Entrate ai possessori di p.iva. A questo link trovi una video guida fatta dal nostro CEO per recuperarle entrando direttamente sul sito dell AdE. 

Una volta che avrai le credenziali e avrai trasformato la tua password iniziale in operativa, come spiegato nel video, dovrai andare su FatturaPRO.click nle tuo prodilo e inserire il pin di 10 cifre alla voce Pin dell’Agenzia delle Entrate

Qualora decidessi di utilizzare il Punto Cassa POS della piattaforma dovrai andare nell’apposita sezione dal menu di sinistra e poi cliccare sul tasto LOGINCF che trovi nella parte destra della pagina. A quel punto ti verrà chiesto di inserire la tua password operativa dell’AdE e dovrai cliccare su Login. Se le informazioni sono corrette non riceverai nessun avviso di errore e sarai pronto allo step successivo. 

Per quanto riguarda l’app bisognerà, invece, andare in impostazioni e inserire la password operativa alla voce Password ADE nella sezione corrispettivo. 

NB: Sia il PIN sia la password vengono salvati in forma criptata di modo da evitare che vengano estrapolati da qualche malintenzionato. Ognuno dei due è salvato in un posto diverso: il PIN viene memorizzato in piattaforma mentre la password nel device che stai utilizzando. Se utilizzi un nuovo pc per l’emissione dei corrispettivi vedrai che al primo ti verrà chiesta nuovamente la password AdE. 

Gestione dei corrispettivi tramite Punto Cassa POS

 

Per quanto riguarda la gestione dei corrispettivi con il Punto Cassa POS, dovrai andare nella sezione prodotti e servizi del menù di sinistra e aggiungere i tuoi prodotti. È possibile anche importarli in piattaforma attraverso un file CSV, seguendo le istruzioni reperibili cliccando sul tasto Importa da file che trovi in alto a destra nella pagina.

Qualora non volessi procedere in questo modo puoi decidere di aggiungere un singolo prodotto con un costo indicativo in modo da avere un prodotto da utilizzare nella sezione Punto Cassa POS.

Una volta aggiunti i prodotti vedrai che sul lato sinistro della sezione Punto Cassa POS saranno presenti i prodotti inseriti o il tuo prodotto di prova. Cliccando sul + in corrispondenza dei prodotti, questi ultimi andranno nella parte destra dello schermo dove si trova il punto cassa.

A quel punto, se hai inserito la tua lista prodotti, potrai cambiare le quantità di ogni singolo prodotto, se invece hai inserito un prodotto di prova potrai cambiare la descrizione, la quantità e il totale, di modo da avere un corrispettivo che rispecchi ciò che stai effettivamente vendendo. 

Una volta inseriti tutti i prodotti nel punto cassa basterà scegliere il tipo di pagamento, cliccando su carta (per pagamenti elettronici) o contanti .

La prima volta che emetterai uno scontrino, qualora tu non abbia fatto LOGINCF in precedenza, ti verrà chiesta la password operativa di fisconline; a quel punto lo scontrino verrà emesso e sarà disponibile nella sezione Corrispettivi del menù di sinistra, oltre che nel registro corrispettivi che trovi sotto la sezione gestione impresa.

Gestione dei corrispettivi tramite App FatturaPRO Smart

 

Se decidi di gestire i corrispettivi tramite la nostra app, dovrai scaricarla dallo store del tuo device ed effettuare il login. 

Una volta scaricata l’app e fatta la prima sincronizzazione. troverai a disposizione i prodotti che ha caricato in prodotti e servizi in piattaforma, qualora tu li abbia caricati. 

La gestione dei corrispettivi tramite App è in un certo qual modo più snella in quanto, a differenza del Punto Cassa POS, ha a disposizione i reparti.

Nella nostra applicazione è, infatti,  possibile creare dei reparti andando su nuovo e cliccando sul + azzurro che troverai in basso accanto al tastierino verde. 

È possibile aggiungere vari reparti a seconda delle proprie esigenze, ad esempio “alimentari”, e indicare l’aliquota iva del reparto. Una volta creato il reparto si può procedere all’emissione del corrispettivo tramite questa modalità. Facciamo conto di aver venduto 10€ di prodotti facenti parte del reparto alimentari, tutto quello che bisognerà fare è digitare 10 sulla tastiera verde e cliccare sul reparto alimentari. 

A quel punto verrà aggiunto un prodotto nel carrello. Una volta terminata l’operazione dovrai cliccare sul carrello, scegliere il tipo di pagamento che trovi in basso a destra e cliccare sull’aeroplanino bianco per emettere il corrispettivo. 

Ti verrà chiesto se vuoi inviare il documento e cliccando su ok si procederà con l’emissione del corrispettivo.

A quel punto potrai decidere se stamparlo tramite stampante bluetooth, se condividere il link tramite whatsapp, telegram email o altro oppure se far visualizzare il QR CODE direttamente al cliente. Scansionando il QR Code col proprio cellulare il cliente verrà reindirizzato al link dello scontrino.

 

Gestione dei corrispettivi con FatturaPRO.click. Informazioni utili da sapere.

Qualora avessi bisogno di annullare uno scontrino che hai fatto, sia tramite app che da Punto Cassa POS, dovrai andare nella sezione corrispettivi della piattaforma, rintracciare lo scontrino da annullare e cliccare sul cestino che trovi in corrispondenza a destra. 

Ti verrà chiesto di inserire la password di fisconline e verrà creato un corrispettivo di annullamento a storno totale del corrispettivo che hai deciso di annullare.

NB: al momento l’annullamento parziale dei corrispettivi non è supportato. 

Un’altra cosa importante da tenere a mente è che dalla sezione corrispettivi della piattaforma avrai la possibilità di visualizzare tutti i corrispettivi emessi, sia da Punto Cassa POS che da ap, mentre dall’app potrai vedere solo i corrispettivi emessi tramite app.

 

Speriamo che questa guida ti sia stata utile e che deciderai di unirti alle migliaia di utenti che hanno deciso di emettere corrispettivi in pochi click con FatturaPRO.click.

 

Il team di supporto

Pos

Il sistema di interscambio e la vera automazione fiscale dei documenti

Il sistema di interscambio ti rifiuta? Forse non stai lavorando con lo strumento giusto.

Nel 2023 il sistema di interscambio ha gestito circa 2,4 miliardi di fatture per 5,6 milioni di partite IVA. Sono numeri che il 1° gennaio 2019, giorno dell’introduzione del sistema di Fatturazione Elettronica, sembravano lontanissimi.

Oggi nessuno si sognerebbe di farne a meno, anche perché non si può.

Ma quando qualcosa si incastra nel processo, in assenza di un sistema preposto per l’Automazione Fiscale, entri in un girone dantesco che può lasciarti a fare i conti con frustrazioni e tempo perso per 5 giorni.

Peccato che fare da balia al sistema di interscambio non sia il tuo lavoro.

In mezzo c’è una quotidianità fatta da ordini, incassi, clienti.

Ed è qui che diventa fondamentale avere il supporto della tecnologia per azzerare la burocrazia fiscale.

Fattura scartata dal Sistema di Interscambio? Panico!

Aprire il gestionale e trovare una notifica di scarto per un CAP mancante, o un codice fiscale digitato male, ti fa sentire un po’ come quando arrivi in aeroporto, in netto anticipo, per poi trovare sul tabellone dei voli la scritta delay accanto al tuo.

Può anche essere il 6 di dicembre, con -2 gradi fuori e 15 gradi in ufficio. Ma senti lo stesso quel rivolino di sudore freddo scenderti lungo i fianchi.

“ E adesso? Quando ne uscirò”?

Provi a sistemare, rientri, invii, ma scopri che il cliente non riceve perché la PEC è piena.

Ti scrivi un post it, telefoni, segnali la questione all’amministrativa del cliente.

Nel frattempo l’ordine esce, ma l’incasso resta appeso a una ricevuta di consegna …che non c’è.

Chi si limita a definire tutto questo “un po’ di burocrazia”, non sa quanto ti costi indirettamente tutto ci. Tempo sottratto a nuovi delivery e a nuovi ordini.

Insomma, incassi che volano dalla finestra.

Le piccole trappole sono sempre le stesse.

Numero di fattura già usato, perché nel frattempo le serie si sono accavallate tra punto vendita e shop, e non hai fatto in tempo a intervenire manualmente sul numero univoco.

Oppure, una svista nello scegliere l’aliquota, e  totali che non tornano al centesimo.

Download e upload in giro per le caselle e-mail, gli account di webmail della PEC sparsi in diversi portali.

E questa scena può ripresentarsi un mese dopo, o forse tre, o forse anche dopo tre giorni.

Ma a tutto ciò puoi porre un freno, se vuoi

Senza cambiare gestionale, e senza stravolgere il pacchetto di strumenti che utilizzi.

Come?  Semplicemente intervenendo sul “raccordo” che unisce il tuo gestionale al sistema di interscambio.

Ed è proprio dentro quel raccordo che prende forma la magia dell’Automazione Fiscale.

Il recapito ha sempre un piano B (e un C). Se qualcosa non va, lo sai subito e solo quando c’è da intervenire.

Il processo diventa più scorrevole, gli interventi da fare manualmente sempre più limitati, mentre tu ti occupi di ordini, margini, cassa.

È una salita corta, ma la diminuzione di pressione sulle tue spalle si sente con la stessa velocità con cui fa effetto un Oki quando hai quell’emicrania che ti spacca la testa.

Non staremo parlando di cose che salvano il mondo, tuttavia è zucchero per il tuo sistema nervoso, no?

Invece, finita la lettura di questo articolo, torni alla scrivania e la realtà presenta il conto dell’amara realtà.

Un cliente non vede la fattura perché il canale non risponde; una NS per un’anagrafica incompleta; un numero duplicato, nato da una serie impostata mesi fa.

Ed ecco che tornano i pensieri oscuri e le frustrazioni di tutti i giorni:

“senza questa zavorra andrei il doppio, e avrei il doppio del tempo libero”.

L’evoluzione della tecnologia fiscale che sblocca il flusso verso lo Sdi

Il digitale ormai è lo standard.

Dopo qualche illusione delle prime settimane, ti è stato subito chiaro che la Farttura Elettronica fosse arrivata per restare, non per apparire e andare via come una moda, o un capriccio del momento.

Il passo che puoi fare è renderla non presidiata.  Fare in modo che, grazie agli algoritmi, e a una tecnologia affidabile, l’Automazione Fiscale possa “pilotarsi da sola”, togliendoti dai piedi un sacco di scocciature, frustrazioni e mal di pancia.

Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, non servono  “più mani in amministrazione”; servono automatismi affidabili che evitino di perdere tempo in attività correttive di basso valore.

Con FatturaPRO.click fai esattamente questo.

Affidi la gestione dei processi fiscali a un sistema automatico che gestisce tutto per te.

Prima dell’invio, seguire attentamente le istruzioni


Un po’ come quando apri la scatola di un medicinale e leggi il bugiardino, FatturaPRO.click è una piattaforma a cui devi semplicemente serrare i bulloni quando la fai partire all’interno della tua attività.

Con FatturaPRO.click gli scarti da SdI si riducono a 0!

 

La compilazione della fattura con FatturaPRO.click è completamente guidata con campi obbligatori tra cui p.iva e codice fiscale.

In fase di invio la piattaforma ti notifica qualsiasi problema della fattura che potrebbe comportare un rifiuto da parte dello sdi.

Tutto quello che non abbiamo previsto, che comporterebbe comunque un rifiuto da parte dello sdi, viene revisionato da un sistema di verifica dei dati.

Il team tecnico viene notificato dalla piattaforma con l’errore da correggere, la fattura viene corretta e viene inviata allo SdI.

 

Invia le tue fatture senza pensieri, lasciando il rifiuto dello SdI nel cassetto dei brutti ricordi!

 

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