Articoli

IRES al 20% per le Imprese che Investono in Beni Tecnologici: Novità dalla Legge di Bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025, approvata definitivamente il 28 dicembre 2024 e in vigore dal 1° gennaio 2025, introduce misure significative per incentivare le imprese italiane a investire in beni strumentali tecnologicamente avanzati. Tra queste, spicca la riduzione dell’aliquota IRES (Imposta sul Reddito delle Società) al 20% per le aziende che soddisfano determinati requisiti. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità strategica per le imprese che desiderano migliorare la loro competitività attraverso l’innovazione.

Condizioni per Beneficiare dell’Agevolazione IRES 

Per accedere all’aliquota IRES ridotta, le imprese devono rispettare specifiche condizioni:

  1. Accantonamento degli Utili: Le aziende devono accantonare almeno l’80% degli utili relativi all’esercizio 2024 in una riserva.
  2. Investimenti in Beni Strumentali: È necessario reinvestire almeno il 30% degli utili accantonati in beni strumentali nuovi, con un importo minimo di investimento pari a 20.000 euro. Questi beni devono essere tecnologicamente avanzati e destinati a strutture produttive situate in Italia.
  3. Incremento Occupazionale: Le imprese devono garantire un aumento della forza lavoro di almeno l’1% rispetto alla media del triennio precedente, attraverso assunzioni a tempo indeterminato.
  4. Stabilità Occupazionale: Non devono esserci riduzioni di personale, verificando le ULA (unità lavorative per anno) impiegate.
  5. Mantenimento dei Beni: I beni acquisiti devono essere mantenuti per almeno cinque anni, e gli utili accantonati non possono essere distribuiti fino al 31 dicembre 2026.

Limitazioni e Decadenza dall’Agevolazione

L’agevolazione ha carattere transitorio e si applica solo per il periodo d’imposta 2025. È previsto che, in caso di distribuzione degli utili accantonati o dismissione dei beni oggetto di investimento entro il quinto periodo d’imposta successivo, si perda il diritto all’agevolazione.

Inoltre, le società in liquidazione o assoggettate a procedure concorsuali non possono beneficiare della riduzione dell’IRES.

Impatto della Misura

Questa misura è stata concepita per stimolare la crescita economica attraverso l’innovazione tecnologica e l’aumento dell’occupazione. Secondo esperti del settore, la riduzione dell’IRES potrebbe incentivare gli investimenti in tecnologie avanzate, contribuendo al rafforzamento competitivo delle imprese italiane nel contesto globale.

Inoltre, è previsto un plafond massimo di spesa nazionale pari a 2,2 miliardi di euro, oltre il quale non si avrà diritto al credito d’imposta. Ciò significa che la disponibilità delle agevolazioni sarà limitata e soggetta a verifica da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Adempimenti Necessari per la riduzione IRES

Per attuare queste disposizioni, sarà necessario attendere un decreto ministeriale che definirà i dettagli operativi. Le imprese dovranno prestare attenzione alle scadenze e agli adempimenti richiesti per poter beneficiare della riduzione dell’IRES. È fondamentale presentare la documentazione necessaria nei tempi stabiliti per evitare problematiche legate alla fruizione delle agevolazioni.

Altre Misure Fiscali nella Legge di Bilancio 2025

Oltre alla riduzione dell’IRES, la Legge di Bilancio 2025 introduce altre misure significative per sostenere le imprese. Tra queste:

  • Credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno: È previsto un finanziamento di 1,6 miliardi di euro destinato a incentivare gli investimenti nelle regioni meridionali.
  • Nuova Sabatini: Incremento delle risorse destinate a questa misura che abbatte il costo dei finanziamenti per l’acquisto di macchinari.
  • Incentivi per la sostenibilità: Le aziende che investono in tecnologie verdi e sostenibili beneficeranno di ulteriori agevolazioni fiscali.
  • Semplificazioni burocratiche: La legge prevede anche misure per snellire le procedure burocratiche necessarie per accedere ai fondi e agli incentivi.

La Legge di Bilancio 2025 rappresenta un’importante opportunità per le imprese italiane che intendono investire in innovazione e crescita. La riduzione dell’aliquota IRES al 20% non solo facilita gli investimenti in beni strumentali avanzati ma incoraggia anche la creazione di posti di lavoro stabili. È essenziale che le aziende siano informate sui requisiti e sulle modalità operative per poter sfruttare appieno queste agevolazioni fiscali.

In un contesto economico in continua evoluzione, la capacità delle imprese italiane di adattarsi e investire in tecnologia sarà cruciale per garantire una crescita sostenibile e competitiva nel mercato globale. Con il supporto delle nuove misure fiscali e degli incentivi previsti dalla Legge di Bilancio, le aziende possono affrontare con maggiore fiducia le sfide future, contribuendo così al rafforzamento del tessuto imprenditoriale italiano.

Trend AI 2025: Come PLAM, CLAM e GLAM Rivoluzioneranno il Futuro della Contabilità Aziendale

L’intelligenza artificiale (AI) continua a trasformare il mondo del lavoro con innovazioni che promettono di automatizzare compiti complessi, migliorare la produttività e ottimizzare i processi aziendali. Tra i trend più interessanti previsti per il 2025 spiccano i modelli evolutivi basati sui Large Language Models (LLM), ovvero i Large Action Models (LAM), con declinazioni specifiche: PLAM (Personal LAM), CLAM (Corporate LAM) e GLAM (Government LAM).

Questi sistemi avanzati offrono un’opportunità senza precedenti a Professionisti ed Aziende che intendono scalare il proprio business grazie all’automazione fiscale nell’era della fatturazione elettronica. In questo articolo scopriremo cosa sono, come funzionano e perché saranno centrali nelle soluzioni contabili automatizzate del futuro.

Dalle parole all’azione: cosa sono i Large Language Models (LLM)

Gli LLM (Large Language Models) sono modelli di intelligenza artificiale addestrati su enormi volumi di dati linguistici per comprendere, generare e rispondere al linguaggio naturale in modo simile agli esseri umani. Questi modelli vengono utilizzati già oggi per generare testi, traduzioni, report e risposte automatizzate. Tuttavia, la loro evoluzione verso i LAM (Large Action Models) segna un salto di qualità: da modelli che “leggono” e “scrivono” a modelli che agiscono.

Large Action Models (LAM): i modelli che fanno la differenza

I Large Action Models (LAM) non si limitano a generare testo o suggerire informazioni, ma eseguono azioni operative. In contabilità, questo significa che possono inviare fatture, inviare notifiche ai clienti e persino eseguire riconciliazioni automatiche dei documenti.

Esempi pratici:

  • Automazione delle comunicazioni contabili: un LAM può generare un sollecito automatico per le fatture insolute.
  • Gestione dei report IVA: crea e invia report personalizzati basati sui dati raccolti, inviandoli automaticamente agli enti di riferimento.

Le declinazioni dei Large Action Models: PLAM, CLAM e GLAM

Per rendere ancora più chiaro l’impatto dei modelli di azione, possiamo suddividerli in tre categorie principali, ognuna con applicazioni specifiche.

Personal LAM (PLAM): l’AI al servizio dell’individuo

I PLAM (Personal Large Action Models) sono progettati per supportare le persone nelle loro attività quotidiane.

  • Esempio in contabilità personale: un PLAM può gestire promemoria di pagamento, controllare lo stato delle proprie dichiarazioni fiscali e preparare bilanci personali automatizzati.

Corporate LAM (CLAM): AI per l’ottimizzazione per le imprese

I CLAM (Corporate Large Action Models) sono modelli personalizzati per le esigenze aziendali e mirano a migliorare la produttività aziendale automatizzando attività complesse.

  • Esempio in ambito aziendale: gestione automatizzata delle riconciliazioni tra ordini di acquisto e fatture, riducendo il tempo impiegato nei controlli manuali.

Government LAM (GLAM): AI per l’efficienza nella pubblica amministrazione

I GLAM (Government Large Action Models) sono destinati alle istituzioni pubbliche per la gestione efficiente dei servizi ai cittadini e l’ottimizzazione delle pratiche amministrative.

  • Esempio pratico: creazione automatica di reportistica fiscale conforme alle normative e gestione dei flussi documentali legati ai tributi.

 

Trend AI 2025: Come i LAM rivoluzionano la contabilità aziendale

L’integrazione dei LAM nei software di contabilità porta numerosi vantaggi:

  • Automazione completa: le operazioni manuali ripetitive vengono gestite in automatico, lasciando spazio per attività strategiche.
  • Riduzione degli errori: la verifica automatizzata dei documenti contabili riduce drasticamente il margine di errore.
  • Ottimizzazione delle risorse: il personale può concentrarsi su analisi e consulenze invece di attività amministrative di routine.

Questa evoluzione rappresenta un salto di qualità per le imprese, in particolare per i team amministrativi e finanziari, che possono sfruttare l’intelligenza artificiale per migliorare la loro efficienza operativa.

I Large Action Models (LAM) e le loro declinazioni — PLAM, CLAM e GLAM — rappresentano il futuro dell’automazione intelligente applicata alla contabilità. Con la capacità di eseguire azioni automatizzate basate sull’interpretazione dei dati, queste soluzioni promettono di rivoluzionare il lavoro dei professionisti contabili, riducendo i costi operativi e aumentando l’efficienza.

Trend AI 2025 e prossimi Passi: l’applicazione dei CLAM nelle Corporate

Nel prossimo articolo esploreremo come le aziende possono implementare i CLAM nei loro flussi di lavoro per automatizzare processi chiave come la gestione delle scadenze fiscali, le approvazioni dei pagamenti e la generazione di report automatici.

 

 

CLAM: Come i Corporate Large Action Models Rivoluzionano la Contabilità Aziendale

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante, passando da semplici assistenti virtuali a strumenti proattivi in grado di svolgere azioni complesse. Tra le soluzioni più innovative troviamo i Corporate Large Action Models (CLAM), modelli progettati per supportare le aziende automatizzando processi complessi e migliorando l’efficienza operativa.

In questo articolo esploreremo cos’è un CLAM, come funziona e quali vantaggi offre nel contesto della gestione contabile aziendale.

Cosa sono i Corporate Large Action Models (CLAM)

I CLAM (Corporate LAM) sono modelli avanzati di intelligenza artificiale specificamente pensati per le aziende. Rispetto ai modelli tradizionali di apprendimento linguistico (LLM), i CLAM non solo comprendono e generano testo, ma possono anche eseguire azioni operative, come automatizzare l’invio di fatture, controllare la coerenza dei dati contabili e riconciliare documenti finanziari.

Funzionalità principali dei CLAM:

  • Automazione dei flussi di lavoro: semplificano attività amministrative ripetitive.
  • Controllo intelligente: rilevano e segnalano errori nei documenti contabili.
  • Decisioni autonome: prendono decisioni in base alle regole aziendali preimpostate (es. approvazione di pagamenti ricorrenti).

 

Come funzionano i CLAM nella contabilità aziendale

Un CLAM non è solo un modello che risponde alle domande: è un sistema capace di agire. Questi modelli vengono integrati nei software gestionali aziendali per operare in modo autonomo e interattivo.

Esempi pratici di utilizzo dei Corporate Large Action Models:

  1. Generazione e invio automatico delle fatture:
    I CLAM possono generare le fatture elettroniche in base ai dati di un ordine d’acquisto e inviarle automaticamente ai clienti, verificando che siano conformi ai parametri fiscali.
  2. Riconciliazione automatica dei pagamenti:
    I CLAM possono confrontare automaticamente le transazioni bancarie con le fatture pagate, segnalando eventuali discrepanze o insoluti.
  3. Gestione delle approvazioni interne:
    Un CLAM può gestire il flusso delle approvazioni per ordini di pagamento, notificando automaticamente i responsabili e completando l’operazione al termine dell’approvazione.

Vantaggi dei Corporate Large Action Models per la contabilità aziendale

Efficienza operativa

Automatizzando attività ripetitive, i CLAM consentono ai team contabili di concentrarsi su attività strategiche come la pianificazione finanziaria e l’analisi dei dati.

Riduzione degli errori

Grazie alla capacità di controllo incrociato dei dati, i CLAM riducono drasticamente gli errori nelle registrazioni contabili e nelle riconciliazioni.

Risparmio di tempo e risorse

Con la gestione automatica delle scadenze fiscali e l’elaborazione dei report, i CLAM consentono un notevole risparmio di tempo, migliorando la produttività complessiva.

Miglioramento della compliance

I CLAM possono essere programmati per conformarsi alle normative fiscali, segnalando eventuali anomalie e garantendo una maggiore aderenza alle regole imposte dagli enti di controllo.

Integrazione dei CLAM nei software di contabilità

I CLAM possono essere integrati in diverse piattaforme gestionali aziendali, come:

  • Software ERP (Enterprise Resource Planning), per gestire in modo centralizzato le operazioni finanziarie.
  • Soluzioni di fatturazione elettronica, per automatizzare la generazione e l’invio delle fatture.
  • Sistemi di Business Intelligence (BI), per raccogliere e analizzare i dati contabili in tempo reale.

Esempio di utilizzo reale: il Corporate Large Action Models in azione su FatturaPRO.click

Caso Studio: Vendita di prodotti e-commerce in regime OSS

Un’azienda che vende prodotti sia in Italia, sia all’Estero, avendo aderito al regime OSS (One Stop Shop) ha implementato FatturaPRO.click nel proprio processo di vendita, che gli ha permesso di automatizzare completamente l’emissione dei corrispettivi e delle fatture ai clienti. Prima dell’implementazione, il team amministrativo dedicava circa 20 ore settimanali alla creazione e all’invio manuale delle varie tipologie documentali in base alla destinazione della merce e alla registrazione degli incassi.

Dopo l’integrazione di FatturaPRO.click all’interno di Shopify, il processo è stato completamente automatizzato, diversificando le vendite UE da quelle Extra UE ed emettendo il documento commerciale appropriato e senza errori, riducendo il tempo dedicato a queste attività del 97%.

In questo modo l’azienda ha oggi la possibilità di scalare praticamente all’infinito, avendo automatizzato completamente tutti i processi aziendali, dalla vendita alla logistica, fino alla contabilità.

Grazie all’invio automatico dei solleciti e ad un monitoraggio costante delle scadenze, l’azienda ha ridotto anche i ritardi nei pagamenti, migliorando il flusso di cassa.

I Corporate Large Action Models (CLAM) rappresentano una vera e propria rivoluzione per le aziende che vogliono ottimizzare i loro processi contabili. Con la capacità di automatizzare task complessi e operare in autonomia, i CLAM permettono di risparmiare tempo, ridurre i costi operativi e migliorare la precisione delle operazioni.

Ottimizza la tua Contabilità con l’Intelligenza Artificiale di FatturaPRO.click!

 

Sei pronto a dire addio alle attività manuali e agli errori contabili? Con FatturaPRO.click puoi automatizzare la gestione delle fatture elettroniche, monitorare le scadenze e semplificare le operazioni aziendali con funzionalità AI integrate.

Scopri come i modelli intelligenti possono aiutarti a risparmiare tempo e a concentrarti sulle decisioni strategiche!

  • Fatture e Corrispettivi con un click
  • Conformità fiscale garantita con controlli proattivi e conservazione a norma AgID
  • ⏱️ Risparmia tempo e risorse grazie all’automazione
  • Integrazione con la tua piattaforma e-commerce

 

Prova FatturaPRO.click Gratis per 30 Giorni!

Prenota una demo personalizzata con i nostri esperti!

 

 

Spese per Omaggi e Deducibilità IRAP: Differenze tra Società di Persone, Società di Capitali e Professionisti

Le spese per omaggi rappresentano una pratica comune nel mondo degli affari, utilizzata dalle aziende per promuovere la propria immagine, fidelizzare i clienti e incentivare le vendite. Tuttavia, la deducibilità di tali spese ai fini IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) varia notevolmente a seconda della tipologia di soggetto che le sostiene: società di persone, società di capitali e professionisti. Comprendere queste differenze è fondamentale per una corretta pianificazione fiscale.

Spese per omaggi e deducibilità irap: La Normativa di Riferimento

Secondo l’articolo 100 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), le spese per omaggi sono deducibili solo se rispettano determinate condizioni. Le spese devono essere collegate all’attività d’impresa, debitamente documentate e non superare il limite di 50 euro per ciascun omaggio. Per quanto riguarda l’IRAP, la deducibilità delle spese per omaggi segue regole specifiche.

Società di Persone

Per le società di persone (come le società in nome collettivo e le società in accomandita semplice), le spese per omaggi sono generalmente indeducibili ai fini IRAP. Questo perché tali spese non rientrano tra i costi deducibili previsti dall’articolo 5-bis del D.Lgs. 446/97. Anche se gli omaggi sono destinati a clienti o dipendenti, non possono essere considerati costi rilevanti ai fini della determinazione della base imponibile IRAP.Tuttavia, per quanto riguarda l’IRPEF, se gli omaggi sono considerati come spese di rappresentanza, possono essere dedotti nel limite dell’1% dei compensi percepiti dal socio o dal professionista.

Società di Capitali

Le società di capitali (come S.r.l. e S.p.A.) hanno un trattamento fiscale più favorevole. Le spese per omaggi destinate ai clienti sono deducibili ai fini IRAP nella misura in cui siano state contabilizzate nel conto economico. Tuttavia, è importante notare che il costo degli omaggi deve rispettare il limite di 50 euro per ciascun omaggio; oltre tale soglia, si applicano le regole relative alle spese di rappresentanza.Inoltre, gli omaggi destinati ai dipendenti sono deducibili se considerati come costi del personale e non assumono natura retributiva. Questo significa che le aziende possono dedurre integralmente i costi degli omaggi a condizione che siano funzionali all’attività d’impresa.

Professionisti e Lavoratori Autonomi

Per i professionisti e i lavoratori autonomi, la normativa prevede un trattamento specifico. Gli omaggi ai clienti possono essere dedotti come spese di rappresentanza fino a un massimo dell’1% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta. Se il valore dell’omaggio è inferiore a 50 euro, il costo è interamente deducibile.Per quanto riguarda gli omaggi destinati ai dipendenti o collaboratori, questi sono integralmente deducibili sia ai fini IRPEF che IRAP, purché rispettino i requisiti di inerenza all’attività svolta.

Spese per omaggi e deducibilità irap in sintesi

È fondamentale che le aziende e i professionisti prestino attenzione alle normative vigenti riguardo alla deducibilità delle spese per omaggi. Una corretta gestione contabile e una documentazione adeguata sono essenziali per evitare contestazioni da parte dell’Amministrazione Finanziaria.In conclusione, il trattamento fiscale delle spese per omaggi varia significativamente tra le diverse forme giuridiche. Le società di capitali beneficiano di una maggiore flessibilità nella deducibilità rispetto alle società di persone, mentre i professionisti devono seguire regole specifiche legate alla loro attività. Una pianificazione fiscale attenta può aiutare a massimizzare i benefici economici derivanti da queste pratiche aziendali senza incorrere in problematiche legali o fiscali.

Autofattura per Ritardo del Fornitore: Guida all’utilizzo del Codice TD20

L’emissione di un’autofattura è una pratica fondamentale per le aziende che si trovano a dover affrontare situazioni in cui il fornitore non ha emesso la fattura entro i termini stabiliti. In particolare, il codice natura TD20 è utilizzato per regolarizzare e integrare le fatture in caso di ritardo o omissione da parte del fornitore. Questa procedura è disciplinata dall’articolo 6, commi 8 e 9-bis del D.Lgs. n. 471 del 1997 e dall’articolo 46, comma 5 del D.L. n. 331 del 1993.

Cos’è l’Autofattura TD20?

L’autofattura TD20 è un documento emesso dal committente (C/C) quando il fornitore (C/P) non ha provveduto a emettere la fattura per beni o servizi forniti. Questa pratica consente di regolarizzare la situazione fiscale e garantire che l’IVA venga correttamente contabilizzata. È particolarmente utile per evitare sanzioni fiscali e garantire la detraibilità dell’IVA.

Quando Utilizzare il Codice TD20

Il codice TD20 deve essere utilizzato nei seguenti casi:

  • Ritardo nella Ricezione della Fattura: Se il fornitore non emette la fattura entro quattro mesi dalla data di effettuazione dell’operazione, il committente deve emettere un’autofattura entro il trentesimo giorno successivo a questo termine.
  • Fattura Irregolare: Se la fattura ricevuta presenta errori o irregolarità, è necessario emettere un’autofattura per regolarizzare la situazione.

Autofattura per Ritardo del Fornitore

Procedura per Emissione dell’Autofattura per ritardo del fornitore

Ecco i passaggi da seguire per emettere correttamente un’autofattura utilizzando il codice TD20:

  1. Emissione dell’Autofattura: Il C/C deve redigere un’autofattura indicando:
    • L’imponibile.
    • La relativa imposta.
    • Gli importi per i quali non si applica l’imposta.
  2. Nella sezione “Dati del cedente/prestatore” vanno inseriti i dati relativi al fornitore che avrebbe dovuto emettere la fattura, mentre nella sezione “Dati del cessionario/committente” vanno indicati i dati del soggetto che emette l’autofattura.
  3. Invio al Sistema di Interscambio (SdI): L’autofattura deve essere trasmessa elettronicamente al SdI, che verifica che tutti i dati siano corretti e comunica l’esito della consegna.
  4. Versamento dell’IVA: Prima di procedere con l’emissione dell’autofattura, è necessario versare l’IVA, se richiesta.
  5. Rettifica dell’Autofattura: Se è necessario correggere un’autofattura già trasmessa, è possibile farlo inviando un nuovo documento con tipo documento TD20, specificando gli importi con segno positivo o negativo a seconda del tipo di errore da correggere.

Implicazioni Fiscali

L’emissione di un’autofattura con codice TD20 permette alle aziende di evitare sanzioni fiscali che possono arrivare fino al 100% dell’imposta dovuta in caso di omissione o irregolarità nella fatturazione. Questo strumento consente anche di mantenere una corretta gestione contabile e fiscale, garantendo la detraibilità dell’IVA sugli acquisti effettuati.

L’emissione di un’autofattura per ritardo del fornitore con codice TD20 rappresenta uno strumento utile e necessario per le aziende che si trovano ad affrontare ritardi nelle fatture passive. Seguendo le procedure corrette e rispettando le normative vigenti, le imprese possono garantire una gestione fiscale efficiente e conforme alle leggi italiane. È fondamentale mantenere una buona comunicazione con i fornitori e monitorare attentamente le proprie fatture per evitare complicazioni future nella gestione contabile e fiscale.

In sintesi, l’autofattura non solo rappresenta una soluzione pratica per le problematiche legate ai ritardi nelle fatturazioni, ma è anche un elemento essenziale per garantire la trasparenza e la legalità nelle operazioni commerciali. Le aziende dovrebbero considerare questa pratica come parte integrante della loro strategia di gestione fiscale per ottimizzare le proprie operazioni e ridurre il rischio di sanzioni.

Codice ATECO per Influencer: Un Riconoscimento Ufficiale per la Creator Economy

Dal 1° gennaio 2025, arriva in Italia il codice ATECO per gli influencer, il 73.11.03, dedicato all’attività di influencer marketing. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione di una professione in rapida crescita, che ha acquisito un ruolo sempre più centrale nell’economia digitale e nel marketing contemporaneo.

La Necessità di un Codice ATECO per gli influencer

Fino ad oggi, gli influencer operavano senza un inquadramento normativo chiaro, utilizzando codici ATECO esistenti come il 73.11.01 (ideazione di campagne pubblicitarie) o il 73.11.02 (conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari). Questi codici, sebbene utili, non riflettevano appieno la natura specifica del lavoro degli influencer, creando confusione sia per i professionisti del settore sia per le aziende che collaborano con loro.L’introduzione del codice ATECO 73.11.03 è stata promossa da una collaborazione tra l’ISTATEurostat, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e l’Associazione Italiana Content & Digital Creators (AICDC). Questo lavoro congiunto ha richiesto oltre tre anni di impegno e rappresenta una risposta a una domanda crescente di riconoscimento e regolamentazione nel settore.

codice ateco per influencer

Codice Ateco per gli influencer: implicazioni fiscali e professionali

Con l’adozione del nuovo codice ATECO, gli influencer potranno beneficiare di diverse opportunità:

  1. Maggiore Chiarezza Fiscale: L’introduzione di un codice specifico aiuterà a ridurre il rischio di inquadramenti errati da parte dell’Agenzia delle Entrate, garantendo una maggiore sicurezza giuridica per i professionisti.
  2. Accesso a Tutele Specifiche: Con un riconoscimento formale, gli influencer potranno accedere a misure previdenziali e assicurative mirate, migliorando la loro protezione sociale.
  3. Facilità nei Rapporti con Aziende e Pubblica Amministrazione: Un codice univoco faciliterà la stipula di contratti e l’accesso a bandi e incentivi dedicati alle professioni digitali.
  4. Opportunità di Crescita: La formalizzazione della professione potrebbe attrarre nuovi investimenti nel settore e incentivare la formazione professionale specifica per influencer.

Un Settore in Espansione

Il settore dell’influencer marketing è in continua espansione, generando miliardi di euro a livello globale. Secondo recenti stime, il mercato italiano dell’influencer marketing è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, diventando uno dei principali canali promozionali per le aziende. Tuttavia, la mancanza di un inquadramento normativo ha spesso creato confusione e incertezze per i professionisti del settore.Il vicepremier Matteo Salvini ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, affermando che “questo codice non è solo un riconoscimento per chi lavora nel settore, ma anche uno strumento per garantire maggiore trasparenza e incentivare la crescita del mercato dell’influencer marketing”.

L’introduzione del codice ATECO 73.11.03 è solo il primo passo verso una regolamentazione più ampia delle professioni digitali in Italia. Nei prossimi mesi, le associazioni di categoria lavoreranno con il governo per definire linee guida specifiche e regolamenti che possano supportare ulteriormente gli influencer nel loro lavoro quotidiano.In conclusione, l’adozione del codice ATECO rappresenta un importante traguardo per gli influencer italiani, segnando un cambiamento significativo nella percezione della professione all’interno dell’economia digitale. Con questo riconoscimento ufficiale, gli influencer possono finalmente operare con maggiore sicurezza giuridica e fiscale, contribuendo così alla crescita sostenibile del settore e al rafforzamento della creator economy in Italia.

Fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento

La lettera d’intento è un documento fondamentale per gli esportatori abituali che desiderano effettuare acquisti senza l’applicazione dell’IVA. Questo meccanismo consente di semplificare le operazioni commerciali, ma richiede il rispetto di specifiche procedure per la corretta emissione della fattura elettronica. Durante l’emissione di una fattura esente IVA basata su lettera di intento è bene seguire le linee guida fornite dall’Agenzia delle Entrate si vuole evitare di incorrere in sanzioni salate. 

 

Fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento

Fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento: i punti fondamentali da seguire

1.Preparazione della Dichiarazione d’Intento

L’esportatore abituale deve prima redigere e inviare telematicamente la dichiarazione d’intento all’Agenzia delle Entrate utilizzando il Modello DI. Questa dichiarazione attesta la volontà di avvalersi della facoltà di effettuare acquisti senza applicazione dell’IVA, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera c) del DPR 633/72.

  • Tipologie di dichiarazione:
    • Può riguardare un’operazione singola (per un importo specifico).
    • Può coprire più operazioni (fino a un determinato importo).

2. Ricezione della Ricevuta Telematica

Dopo l’invio, l’Agenzia delle Entrate rilascia una ricevuta telematica che certifica l’avvenuta ricezione della dichiarazione. È fondamentale conservare questa ricevuta, poiché dovrà essere presentata al fornitore.

3. Consegna della Dichiarazione e Ricevuta al Fornitore

L’esportatore abituale deve consegnare al fornitore:

  • La copia della dichiarazione d’intento.
  • La ricevuta telematica dell’Agenzia delle Entrate.

Questi documenti sono necessari affinché il fornitore possa emettere fatture senza applicare l’IVA.

4. Verifica da Parte del Fornitore

Il fornitore è obbligato a verificare che la dichiarazione d’intento sia stata effettivamente trasmessa all’Agenzia delle Entrate prima di emettere la fattura.

Per farlo deve accedere al proprio cassetto fiscale ed individuare la lettera d’intento tra quelle presenti nella sezione dedicata alla consultazione delle comunicazioni.

La sezione è consultabile al seguente percorso sul sito dell’Agenzia delle Entrate: 

Portale AdE > Servizi > Consultazioni e ricerca > Cassetto fiscale > Consultazioni > Comunicazioni > Dichiarazioni di intento – destinatario

Fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento

Una volta individuata la dichiarazione è necessario cliccare sul link relativo per aprirla, non è necessario scaricarla, ma è estremamente importante verificare l’esattezza dei propri dati prima di inviare la fattura allo SDI; diversamente si rischiano sanzioni da 250 a 2.000 euro.

5. Emissione della Fattura Elettronica

Per emettere correttamente la fattura elettronica in regime di non imponibilità IVA, il fornitore deve seguire questi passaggi:

  • Utilizzare il tracciato XML della fattura ordinaria.
  • Inserire nel campo Natura ( 2.2.1.14)  il codice specifico N3.5: “Non imponibili – a seguito di dichiarazioni d’intento”.

Compilazione del Blocco Dati Gestionali

È necessario compilare il blocco 2.2.1.16 per ogni dichiarazione d’intento ricevuta:

  • Campo Tipo Dato (2.2.1.16.1): Inserire la dicitura “INTENTO”.
  • Campo Riferimento Testo (2.2.1.16.2): Riportare il protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento e il suo progressivo separati dal segno “-” o “/” (esempio: 08060120341234567-000001).
  • Campo Riferimento Data ( 2.2.1.16.4): Indicare la data della ricevuta telematica rilasciata dall’Agenzia delle Entrate.

6. Controllo e Invalidazione

Se la dichiarazione d’intento viene invalidata dall’Agenzia delle Entrate, anche le fatture emesse in base a essa saranno invalidate automaticamente dal Sistema di Interscambio (SdI). Il motivo dello scarto sarà specificato nella ricevuta inviata dal SdI.

FatturaPRO.click per la creazione di fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento

 

Inserire le informazioni necessarie per creare una fattura elettronica esente IVA basata su lettera di intento con FatturaPRO.click è semplicissimo. Ti basterà seguire questi pochi passaggi:

  • Durante la creazione della fattura, alla sezione Righe documento aggiungere una nuova riga
  • Alla voce Aliquota IVA scegliere N3.5
  • Una volta salvata la riga, a destra, cliccare su “Altri dati gestionali”
  • Alla voce “Tipo” inserire la dicitura INTENTO. Alla voce “Testo” riportare  il protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento e il suo progressivo separati dal segno “-” o “/” (esempio: 08060120341234567-000001). Alla voce “Data” indicare la data della ricevuta telematica rilasciata dall’AdE.

 

Scontrino e fattura elettronica per la stessa operazione?

Il mondo dell’imprenditore è fatto di diritti e doveri a cui assolvere, uno tra questi è indubbiamente il dover tener traccia di tutte le transazioni relative alle vendite effettuate in negozio o online. La normativa, spesso nebulosa, lascia spazio a molte interpretazioni e cercare di trovare la giusta soluzione non è sempre facile. Qualsiasi sia il tipo di attività commerciale, indubbiamente a tutti sarà capitato una volta nella vita di emettere uno scontrino ad un cliente per poi sentirsi chiedere una fattura differita. La domanda sorge spontanea: si può utilizzare scontrino e fattura elettronica per la stessa operazione?

Fattura elettronica differita da scontrino: l’eterna indecisione tra TD24 e TD25

La differenza tra TD24 e TD25 è sottile, ma il rischio di commettere errori è elevato. Sebbene la normativa chiarisca molti aspetti, ci sono punti che possono risultare interpretabili. La scelta tra una TD24 o una TD25 per emettere una fattura da uno scontrino già emesso e riscosso è sempre a discrezione dell’utente finale.Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate (AdE) ha voluto fare chiarezza sulla questione, inviando avvisi che specificano che l’utilizzo di una TD25 per l’emissione di fattura differita da scontrino non è corretto; in questo caso, deve essere utilizzata la TD24.

Fattura elettronica: Differenze tra TD24 e TD25

  • TD24: Riferita alla fattura differita ai sensi dell’articolo 21, comma 4, lettera a) del DPR 633/1972. Si usa per la vendita di beni (accompagnata da DDT) o per prestazioni di servizi con idonea documentazione.
  • TD25: Rappresenta la fattura differita prevista dall’articolo 21, comma 4, lettera b) del DPR 633/1972. È applicabile alle triangolazioni interne, dove il cessionario vende beni a un terzo tramite il cedente.

Nel caso di fattura differita da scontrino, l’AdE precisa che deve essere utilizzata una TD24, poiché si riferisce a prestazioni effettuate nello stesso mese. Questo è diverso dai casi di dropshipping (un esempio di triangolazione), in cui è probabile che la fattura differita sia associata a DDT del mese precedente; in tali situazioni deve essere utilizzata una TD25.

Scontrino e fattura elettronica per la stessa operazione: Importanza della Corretta Registrazione

Nel caso di fattura differita da scontrino, è fondamentale indicare negli altri dati gestionali i riferimenti dello scontrino per evitare una doppia imposizione delle tasse. Non si tratta solo della tipologia del documento, ma anche della necessità di includere questi dati nelle righe del documento.Inoltre, per motivi tecnici legati al corretto calcolo dell’IVA da parte dell’AdE, è opportuno utilizzare la tipologia TD24 anche nei casi di triangolazioni in cui l’emissione della fattura avviene entro il 15 del mese successivo alla ricezione del pagamento e alla relativa consegna del bene.

Scontrino elettronico e fattura elettronica

Registratore telematico software dell’Agenzia delle Entrate: verso uno scontrino elettronico 2.0

L’Agenzia delle Entrate è al lavoro, insieme ad un team di collaboratori, per mettere a disposizione, presumibilmente entro il 2026, il nuovo Registratore telematico software.  Questo nuovo strumento a disposizione di tutti gli operatori economici, permetterà l’emissione dei documenti commerciali online proprio come succede con un normale RT.

Questa cosa ti suona familiare? Certo che si!

Con FatturaPRO.click tutto questo è già possibile, utilizzando il nostro punto cassa POS come un normale RT. L’unica limitazione, ben nota a tutti e alle volte fastidiosa, è il reperimento e aggiornamento delle credenziali di sicurezza di Fisconline, la cui password va cambiata ogni 90 giorni. FatturaPRO.click, insieme a un team di sviluppatori, sta collaborando insieme all’Agenzia delle Entrate per la creazione di questo nuovo registratore telematico software che permetterà l’emissione di corrispettivi tramite l’utilizzo di una key univoca per ogni operatore economico, evitando la seccante operazione di ripristino password necessaria per l’utilizzo dell’attuale servizio.

Scontrino e fattura elettronica per la stessa operazione?

 

Nel corso dell’articolo abbiamo analizzato i vari rischi derivati dall’utilizzo di una fattura differita da scontrino, partendo dalla TD più corretta da utilizzare per arrivare agli accorgimenti da avere nella compilazione della fattura stessa per non rischiare di pagare un doppio incasso all’Agenzia delle Entrate.

Casi particolari esclusi, consigliamo sempre di decidere anticipatamente il tipo di documento commerciale da utilizzare o di chiedere per tempo al cliente quale preferisce, evitando di ritrovarsi in situazioni fiscali spiacevoli.

 

 

Ravvedimento Operoso e Fatturazione Elettronica: Guida Completa al Calcolo e alla Regolarizzazione

Il ravvedimento operoso rappresenta uno strumento di grande importanza per i contribuenti tenuti al rispetto degli adempimenti fiscali. L’istituto del ravvedimento operoso consente infatti di sanare spontaneamente eventuali irregolarità, quali omessi o tardivi pagamenti di imposte e contributi, beneficiando di una riduzione delle sanzioni commisurata alla rapidità di regolarizzazione. La fatturazione elettronica, obbligatoria in Italia dal 2019, ha rivoluzionato i processi amministrativi e contabili delle imprese. Tuttavia, con questa innovazione sono emerse nuove sfide, tra cui la gestione dei tempi di emissione e invio delle fatture elettroniche. In questo contesto, il ravvedimento operoso diventa uno strumento cruciale per i contribuenti che si trovano a dover regolarizzare eventuali ritardi o omissioni. Ravvedimento operoso e fatturazione elettronica costituiscono, quindi, un binomio importantissimo nella vita dell’imprenditore italiano, aiutandolo a restare in pari con i propri adempimenti fiscali.

Fatturazione Elettronica: Tempistiche e Sanzioni

La normativa prevede tempistiche precise per l’emissione delle fatture elettroniche:

  • Fattura immediata: entro 12 giorni dall’operazione
  • Fattura differita: entro il 15 del mese successivo all’operazione

Il mancato rispetto di questi termini comporta sanzioni, come stabilito dall’articolo 6 del D.lgs 471/97. La sanzione minima è di 250 euro, ma può aumentare in base al ritardo nell’emissione.

Vantaggi del Ravvedimento Operoso nella Fatturazione Elettronica

  1. Riduzione significativa delle sanzioni
  2. Possibilità di regolarizzare la propria posizione spontaneamente
  3. Prevenzione di accertamenti fiscali più onerosi

Come Evitare la Tardiva Emissione di Fatture Elettroniche

Per prevenire ritardi nell’emissione delle fatture elettroniche, è consigliabile:

  1. Utilizzare un software di fatturazione elettronica affidabile
  2. Impostare promemoria per le scadenze di fatturazione
  3. Mantenere aggiornato il proprio sistema di gestione contabile

Il Futuro della Fatturazione Elettronica e del Ravvedimento Operoso

L’evoluzione tecnologica e normativa sta plasmando il futuro della fatturazione elettronica e, di conseguenza, influenzerà anche le modalità di applicazione del ravvedimento operoso. Ecco alcune tendenze e sviluppi attesi:

1.Intelligenza Artificiale e Machine Learning:

  • L’implementazione di algoritmi di AI potrebbe prevenire errori di compilazione delle fatture elettroniche, riducendo la necessità di ravvedimenti.
  • Sistemi predittivi potrebbero allertare le aziende su potenziali ritardi nell’emissione delle fatture, consentendo azioni preventive.

2.Blockchain per la Fatturazione:

  1. L’adozione della tecnologia blockchain potrebbe garantire maggiore sicurezza e trasparenza nelle transazioni, complicando le frodi fiscali.
  2. Potrebbe emergere un nuovo paradigma di “ravvedimento automatico” basato su smart contract

3. Integrazione Europea:

  • L’UE sta lavorando a una standardizzazione della fatturazione elettronica tra i paesi membri.
  • Questo potrebbe portare a nuove regole per il ravvedimento operoso su scala internazionale.                                           

4. Real-Time Reporting:

  • Alcuni paesi stanno già sperimentando sistemi di reporting fiscale in tempo reale.
  • Questo potrebbe ridurre i tempi per il ravvedimento operoso, richiedendo azioni correttive più rapide.

5. Semplificazione Normativa:

  • Si prevede una progressiva semplificazione delle procedure di ravvedimento operoso.
  • Potrebbero emergere nuove categorie di ravvedimento specifiche per la fatturazione elettronica.

6. Automazione del Ravvedimento:

  • Software avanzati potrebbero automatizzare l’intero processo di ravvedimento, dal rilevamento dell’errore al calcolo e pagamento delle sanzioni ridotte.

7.Formazione Continua:

  • La complessità crescente richiederà programmi di formazione continua per professionisti e imprenditori.
  • Potrebbero nascere certificazioni specifiche per esperti in fatturazione elettronica e ravvedimento operoso.

Queste tendenze suggeriscono un futuro in cui la gestione della fatturazione elettronica e del ravvedimento operoso sarà sempre più integrata e automatizzata. Le aziende che si adatteranno rapidamente a questi cambiamenti potranno beneficiare di una gestione fiscale più efficiente e meno soggetta a errori.

Calcolo ravvedimento operoso  

FAQ sulla Tardiva Emissione di Fatture Elettroniche

  1. D: Cosa succede se non regolarizzo una fattura emessa in ritardo? R: Si rischia di incorrere in sanzioni più elevate e possibili accertamenti fiscali.
  2. D: Posso utilizzare il ravvedimento operoso per qualsiasi tipo di fattura elettronica? R: Sì, il ravvedimento operoso è applicabile a tutti i tipi di fatture elettroniche, sia immediate che differite.
  3. D: Come posso calcolare con precisione l’importo del ravvedimento operoso? R: Molti software di fatturazione elettronica offrono funzionalità di calcolo automatico del ravvedimento. In alternativa, è possibile consultare un commercialista o utilizzare i servizi dell’Agenzia delle Entrate.

La corretta gestione della fatturazione elettronica e la conoscenza del ravvedimento operoso sono fondamentali per mantenere una situazione fiscale regolare. Utilizzare strumenti adeguati può fare la differenza nella gestione quotidiana delle proprie attività contabili. Con l’evoluzione tecnologica e normativa in corso, è cruciale rimanere aggiornati e preparati per i cambiamenti futuri nel campo della fatturazione elettronica e del ravvedimento operoso.

Per maggiori approfondimenti sul ravvedimento operoso ti rimandiamo ad un nostro articolo di qualche anno fa, dove troverai maggiori informazioni sul calcolo delle sanzioni ammortizzabili con l’utilizzo di questo strumento

Intanto vuoi semplificare la gestione della tua fatturazione elettronica e prevenire ritardi?

Prova FatturaPRO.click gratuitamente per 30 giorni! Il nostro software di fatturazione elettronica, corrispettivi telematici e automazione fiscale ti aiuterà a:

  • Emettere fatture elettroniche in modo rapido e preciso
  • Monitorare le scadenze per evitare ritardi
  • Calcolare automaticamente eventuali ravvedimenti operosi
  • Restare al passo con le evoluzioni tecnologiche e normative del settore

Inizia la tua prova gratuita ora e scopri come FatturaPRO.click può ottimizzare i tuoi processi di fatturazione e prepararti per il futuro della gestione fiscale.

Riduzione costi aziendali: l’ottimizzazione dei costi del personale

L’ottimizzazione dei costi del personale costituisce una componente fondamentale nel perseguimento della riduzione costi aziendali. Tuttavia, trattandosi di una voce di spesa strettamente connessa al capitale umano, ciò non avviene senza una doverosa attenzione verso le condizioni lavorative.

Rendere più efficiente la gestione delle risorse umane richiede un’attenta analisi preventiva tesa ad identificare eventuali margini di miglioramento, senza compromettere standard qualitativi. Spesso risulta complesso perseguire un duplice obiettivo, ma è possibile trovare un valido supporto nell’utilizzo di adeguati strumenti amministrativi.

La contabilità automatizzata mediante software gestionali e applicativi per l’impiego delle tecnologie digitali costituisce una leva strategica. Grazie alla dematerializzazione di alcuni processi ripetitivi si può conseguire una razionalizzazione delle attività. Ciò libera risorse umane precedentemente dedicate a mere mansioni esecutive, destinandole a compiti a maggior valore aggiunto.

Centralizzando su piattaforme informatizzate procedure quali la rendicontazione delle presenze e dei relativi calcoli retributivi, le imprese possono conseguire significativi abbattimenti dei costi vivi del personale mantenendo inalterati i livelli prestazionali. Automatizzare parte dei processi amministrativi rappresenta dunque una soluzione virtuosa al duplice obiettivo di contenimento dei costi e salvaguardia delle condizioni lavorative.

Riduzione dei costi aziendali: Ridistribuzione dei carichi di lavoro

La ridistribuzione dei carichi di lavoro rappresenta una possibile strategia per ottimizzare i costi del personale e conseguentemente perseguire la riduzione costi aziendali. Attraverso un’attenta analisi dei processi operativi e delle mansioni svolte da ciascun dipendente, è possibile identificare eventuali margini di miglioramento e riequilibrare in modo più efficiente le attività assegnate.

Riorganizzando i flussi di lavoro per assicurare una più razionale distribuzione delle incombenze, l’azienda può trarre significativi benefici, quali un più efficace impiego delle risorse umane e un contemporaneo abbassamento dei costi. Ad esempio, incaricando un unico collaboratore di gestire procedure standardizzate precedentemente affidate a più soggetti, è possibile semplificare i processi ed eliminare inutili sovrapposizioni. Analogamente, automatizzare i processi aziendali in alcune fasi ripetitive mediante sistemi digitali, come nel caso della fatturazione elettronica, libererebbe tempo utile da destinare ad attività a più alto valore aggiunto.

Gli strumenti di organizzazione del lavoro, quali i software di project management e i sistemi di collaborazione in cloud, possono supportare la mappatura dei compiti e il monitoraggio dei carichi, agevolando la ridistribuzione ottimale. Riuscendo a rendere più fluida ed efficiente la gestione operativa, la riorganizzazione dei ruoli permetterebbe alla struttura aziendale di contenere i costi fissi legati al personale pur garantendo invariati standard qualitativi. In definitiva, una corretta ripartizione delle mansioni fra i lavoratori costituisce una leva importante nella continua ricerca di un miglior equilibrio fra riduzione costi aziendali e salvaguardia della professionalità interna.

Riduzione costi aziendali 

Riduzione costi aziendali: Automatizzare i processi amministrativi legati al personale

L’automatizzazione dei processi amministrativi legati al personale costituisce una leva strategica per conseguire la riduzione costi aziendali. Grazie all’impiego di adeguati sistemi digitali è possibile ottimizzare alcune procedure ripetitive relative alla gestione del capitale umano, quali la tenuta delle presenze/assenze e dei relativi conteggi retributivi.

Centralizzando tali operazioni su piattaforme informatizzate, l’impresa può abbattere significativamente i costi vivi derivanti dall’impiego di personale addetto alla mera esecuzione di compiti amministrativi. I software di gestione delle risorse umane consentono di automatizzare processi quali il calcolo delle buste paga, la rendicontazione delle ore di straordinario, la rilevazione delle ferie maturate, liberando preziose risorse da dirottare su attività a maggior valore aggiunto.

In particolare, l’introduzione del sistema della fatturazione elettronica tramite appositi programmi gestionali ha permesso di efficientare la rendicontazione delle prestazioni professionali erogate dai dipendenti, semplificando la relativa contabilizzazione ai fini fiscali e contributivi.

Ottimizzando il rapporto input/output in termini di tempo/risorse, soluzioni digitali integrate consentono di supportare la costante esigenza di riduzione costi aziendali mantenendo inalterata l’attenzione verso le condizioni di lavoro del personale e garantendo la massima trasparenza nei processi amministrativi interni.

Automatizzare i processi amministrativi attraverso soluzioni mirate costituisce una leva importante nella continua ricerca di un equilibrio virtuoso fra mantenimento di elevati standard qualitativi e contenimento dei costi fissi del capitale umano.