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Trend AI 2025: Come PLAM, CLAM e GLAM Rivoluzioneranno il Futuro della Contabilità Aziendale

L’intelligenza artificiale (AI) continua a trasformare il mondo del lavoro con innovazioni che promettono di automatizzare compiti complessi, migliorare la produttività e ottimizzare i processi aziendali. Tra i trend più interessanti previsti per il 2025 spiccano i modelli evolutivi basati sui Large Language Models (LLM), ovvero i Large Action Models (LAM), con declinazioni specifiche: PLAM (Personal LAM), CLAM (Corporate LAM) e GLAM (Government LAM).

Questi sistemi avanzati offrono un’opportunità senza precedenti a Professionisti ed Aziende che intendono scalare il proprio business grazie all’automazione fiscale nell’era della fatturazione elettronica. In questo articolo scopriremo cosa sono, come funzionano e perché saranno centrali nelle soluzioni contabili automatizzate del futuro.

Dalle parole all’azione: cosa sono i Large Language Models (LLM)

Gli LLM (Large Language Models) sono modelli di intelligenza artificiale addestrati su enormi volumi di dati linguistici per comprendere, generare e rispondere al linguaggio naturale in modo simile agli esseri umani. Questi modelli vengono utilizzati già oggi per generare testi, traduzioni, report e risposte automatizzate. Tuttavia, la loro evoluzione verso i LAM (Large Action Models) segna un salto di qualità: da modelli che “leggono” e “scrivono” a modelli che agiscono.

Large Action Models (LAM): i modelli che fanno la differenza

I Large Action Models (LAM) non si limitano a generare testo o suggerire informazioni, ma eseguono azioni operative. In contabilità, questo significa che possono inviare fatture, inviare notifiche ai clienti e persino eseguire riconciliazioni automatiche dei documenti.

Esempi pratici:

  • Automazione delle comunicazioni contabili: un LAM può generare un sollecito automatico per le fatture insolute.
  • Gestione dei report IVA: crea e invia report personalizzati basati sui dati raccolti, inviandoli automaticamente agli enti di riferimento.

Le declinazioni dei Large Action Models: PLAM, CLAM e GLAM

Per rendere ancora più chiaro l’impatto dei modelli di azione, possiamo suddividerli in tre categorie principali, ognuna con applicazioni specifiche.

Personal LAM (PLAM): l’AI al servizio dell’individuo

I PLAM (Personal Large Action Models) sono progettati per supportare le persone nelle loro attività quotidiane.

  • Esempio in contabilità personale: un PLAM può gestire promemoria di pagamento, controllare lo stato delle proprie dichiarazioni fiscali e preparare bilanci personali automatizzati.

Corporate LAM (CLAM): AI per l’ottimizzazione per le imprese

I CLAM (Corporate Large Action Models) sono modelli personalizzati per le esigenze aziendali e mirano a migliorare la produttività aziendale automatizzando attività complesse.

  • Esempio in ambito aziendale: gestione automatizzata delle riconciliazioni tra ordini di acquisto e fatture, riducendo il tempo impiegato nei controlli manuali.

Government LAM (GLAM): AI per l’efficienza nella pubblica amministrazione

I GLAM (Government Large Action Models) sono destinati alle istituzioni pubbliche per la gestione efficiente dei servizi ai cittadini e l’ottimizzazione delle pratiche amministrative.

  • Esempio pratico: creazione automatica di reportistica fiscale conforme alle normative e gestione dei flussi documentali legati ai tributi.

 

Trend AI 2025: Come i LAM rivoluzionano la contabilità aziendale

L’integrazione dei LAM nei software di contabilità porta numerosi vantaggi:

  • Automazione completa: le operazioni manuali ripetitive vengono gestite in automatico, lasciando spazio per attività strategiche.
  • Riduzione degli errori: la verifica automatizzata dei documenti contabili riduce drasticamente il margine di errore.
  • Ottimizzazione delle risorse: il personale può concentrarsi su analisi e consulenze invece di attività amministrative di routine.

Questa evoluzione rappresenta un salto di qualità per le imprese, in particolare per i team amministrativi e finanziari, che possono sfruttare l’intelligenza artificiale per migliorare la loro efficienza operativa.

I Large Action Models (LAM) e le loro declinazioni — PLAM, CLAM e GLAM — rappresentano il futuro dell’automazione intelligente applicata alla contabilità. Con la capacità di eseguire azioni automatizzate basate sull’interpretazione dei dati, queste soluzioni promettono di rivoluzionare il lavoro dei professionisti contabili, riducendo i costi operativi e aumentando l’efficienza.

Trend AI 2025 e prossimi Passi: l’applicazione dei CLAM nelle Corporate

Nel prossimo articolo esploreremo come le aziende possono implementare i CLAM nei loro flussi di lavoro per automatizzare processi chiave come la gestione delle scadenze fiscali, le approvazioni dei pagamenti e la generazione di report automatici.

 

 

CLAM: Come i Corporate Large Action Models Rivoluzionano la Contabilità Aziendale

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante, passando da semplici assistenti virtuali a strumenti proattivi in grado di svolgere azioni complesse. Tra le soluzioni più innovative troviamo i Corporate Large Action Models (CLAM), modelli progettati per supportare le aziende automatizzando processi complessi e migliorando l’efficienza operativa.

In questo articolo esploreremo cos’è un CLAM, come funziona e quali vantaggi offre nel contesto della gestione contabile aziendale.

Cosa sono i Corporate Large Action Models (CLAM)

I CLAM (Corporate LAM) sono modelli avanzati di intelligenza artificiale specificamente pensati per le aziende. Rispetto ai modelli tradizionali di apprendimento linguistico (LLM), i CLAM non solo comprendono e generano testo, ma possono anche eseguire azioni operative, come automatizzare l’invio di fatture, controllare la coerenza dei dati contabili e riconciliare documenti finanziari.

Funzionalità principali dei CLAM:

  • Automazione dei flussi di lavoro: semplificano attività amministrative ripetitive.
  • Controllo intelligente: rilevano e segnalano errori nei documenti contabili.
  • Decisioni autonome: prendono decisioni in base alle regole aziendali preimpostate (es. approvazione di pagamenti ricorrenti).

 

Come funzionano i CLAM nella contabilità aziendale

Un CLAM non è solo un modello che risponde alle domande: è un sistema capace di agire. Questi modelli vengono integrati nei software gestionali aziendali per operare in modo autonomo e interattivo.

Esempi pratici di utilizzo dei Corporate Large Action Models:

  1. Generazione e invio automatico delle fatture:
    I CLAM possono generare le fatture elettroniche in base ai dati di un ordine d’acquisto e inviarle automaticamente ai clienti, verificando che siano conformi ai parametri fiscali.
  2. Riconciliazione automatica dei pagamenti:
    I CLAM possono confrontare automaticamente le transazioni bancarie con le fatture pagate, segnalando eventuali discrepanze o insoluti.
  3. Gestione delle approvazioni interne:
    Un CLAM può gestire il flusso delle approvazioni per ordini di pagamento, notificando automaticamente i responsabili e completando l’operazione al termine dell’approvazione.

Vantaggi dei Corporate Large Action Models per la contabilità aziendale

Efficienza operativa

Automatizzando attività ripetitive, i CLAM consentono ai team contabili di concentrarsi su attività strategiche come la pianificazione finanziaria e l’analisi dei dati.

Riduzione degli errori

Grazie alla capacità di controllo incrociato dei dati, i CLAM riducono drasticamente gli errori nelle registrazioni contabili e nelle riconciliazioni.

Risparmio di tempo e risorse

Con la gestione automatica delle scadenze fiscali e l’elaborazione dei report, i CLAM consentono un notevole risparmio di tempo, migliorando la produttività complessiva.

Miglioramento della compliance

I CLAM possono essere programmati per conformarsi alle normative fiscali, segnalando eventuali anomalie e garantendo una maggiore aderenza alle regole imposte dagli enti di controllo.

Integrazione dei CLAM nei software di contabilità

I CLAM possono essere integrati in diverse piattaforme gestionali aziendali, come:

  • Software ERP (Enterprise Resource Planning), per gestire in modo centralizzato le operazioni finanziarie.
  • Soluzioni di fatturazione elettronica, per automatizzare la generazione e l’invio delle fatture.
  • Sistemi di Business Intelligence (BI), per raccogliere e analizzare i dati contabili in tempo reale.

Esempio di utilizzo reale: il Corporate Large Action Models in azione su FatturaPRO.click

Caso Studio: Vendita di prodotti e-commerce in regime OSS

Un’azienda che vende prodotti sia in Italia, sia all’Estero, avendo aderito al regime OSS (One Stop Shop) ha implementato FatturaPRO.click nel proprio processo di vendita, che gli ha permesso di automatizzare completamente l’emissione dei corrispettivi e delle fatture ai clienti. Prima dell’implementazione, il team amministrativo dedicava circa 20 ore settimanali alla creazione e all’invio manuale delle varie tipologie documentali in base alla destinazione della merce e alla registrazione degli incassi.

Dopo l’integrazione di FatturaPRO.click all’interno di Shopify, il processo è stato completamente automatizzato, diversificando le vendite UE da quelle Extra UE ed emettendo il documento commerciale appropriato e senza errori, riducendo il tempo dedicato a queste attività del 97%.

In questo modo l’azienda ha oggi la possibilità di scalare praticamente all’infinito, avendo automatizzato completamente tutti i processi aziendali, dalla vendita alla logistica, fino alla contabilità.

Grazie all’invio automatico dei solleciti e ad un monitoraggio costante delle scadenze, l’azienda ha ridotto anche i ritardi nei pagamenti, migliorando il flusso di cassa.

I Corporate Large Action Models (CLAM) rappresentano una vera e propria rivoluzione per le aziende che vogliono ottimizzare i loro processi contabili. Con la capacità di automatizzare task complessi e operare in autonomia, i CLAM permettono di risparmiare tempo, ridurre i costi operativi e migliorare la precisione delle operazioni.

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NASpI e Malattia: Nuove Istruzioni dall’INPS

L’INPS ha recentemente pubblicato il messaggio n. 4468, fornendo chiarimenti importanti riguardo alla richiesta della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) in caso di malattia al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Questo aggiornamento si basa sull’articolo 6 del Decreto Legislativo 22/2015, che regola le indennità di disoccupazione per i lavoratori dipendenti.

Rinvio della Scadenza per la Richiesta di NASpI

L’INPS ha già stabilito, nella circolare n. 94/2015, che se un evento di malattia o infortunio coperto da INPS o INAIL si verifica entro 60 giorni dalla cessazione del contratto, il termine per presentare la domanda di NASpI viene sospeso per tutta la durata dell’evento. Questo significa che:

  • Il termine riprende a decorrere al termine dell’evento, consentendo ai lavoratori di presentare la domanda nei termini previsti dalla legge.
  • L’indennità avrà decorrenza:
    • dall’ottavo giorno successivo alla fine della malattia o infortunio, se la domanda viene presentata tempestivamente;
    • dal giorno successivo alla presentazione della domanda, nel caso venga presentata oltre l’ottavo giorno.

Novità per il 2025

Per il 2025, l’INPS prevede alcune novità significative e annuncia un documento successivo con istruzioni operative più dettagliate. Una delle modifiche principali riguarda l’introduzione, a partire dal 1° marzo 2025, della necessità di inviare specifici documenti medici per facilitare i tempi di liquidazione delle richieste.

Certificati Medici Necessari

A partire dalla data sopra indicata, i lavoratori dovranno fornire un certificato medico che attesti il recupero della capacità lavorativa. In caso di eventi tutelati dall’INAIL, sarà richiesto un certificato definitivo. Questi certificati, privi di diagnosi, possono essere presentati contestualmente alla domanda di NASpI o successivamente tramite il modello “NASpI-Com”, garantendo così una gestione più efficiente delle richieste.

NASpI e malattia: Implicazioni per i Lavoratori

Queste nuove disposizioni sono particolarmente rilevanti per i lavoratori che si trovano in situazioni di malattia al momento della cessazione del contratto. La possibilità di sospendere il termine per la richiesta della NASpI offre una maggiore protezione e flessibilità, consentendo ai lavoratori di non perdere il diritto all’indennità a causa di eventi imprevisti.

Inoltre, l’introduzione dei certificati medici come requisito per la liquidazione dell’indennità mira a semplificare e velocizzare il processo, riducendo i tempi burocratici e garantendo una risposta più rapida alle esigenze dei beneficiari.

Risorse Utili

Per supportare i lavoratori e i datori di lavoro nella gestione delle pratiche INPS, sono disponibili diverse risorse informative. L’INPS offre guide dettagliate e FAQ sul proprio sito ufficiale, fornendo chiarimenti su come procedere con l’autoliquidazione e altre pratiche correlate. Inoltre, si segnalano eBook informativi nella collana “Facile per tutti”, che trattano argomenti come la gestione delle ferie e le retribuzioni durante le festività

Le nuove istruzioni fornite dall’INPS rappresentano un passo importante verso una gestione più chiara ed efficiente delle domande di NASpI in caso di malattia. È fondamentale che i lavoratori siano informati su queste novità e preparino la documentazione necessaria per garantire una corretta liquidazione dell’indennità. La combinazione tra flessibilità nella richiesta e requisiti chiari contribuirà a migliorare l’esperienza complessiva dei beneficiari nel sistema previdenziale italiano.

Debiti INPS e INAIL a Rate: Semplificazione nel DDL Lavoro

Il Disegno di Legge Lavoro introduce importanti novità per la gestione dei debiti INPS e l’INAIL. Tra le misure proposte, spicca la possibilità di rateizzare i debiti previdenziali e assicurativi, semplificando così il pagamento per le imprese e i lavoratori autonomi.

Debiti INPS e INAIL a Rate: da quando si potrà richiedere la rateizzazione?

A partire dal 1° gennaio 2025, le aziende e i professionisti potranno richiedere la rateizzazione dei debiti accumulati nei confronti dell’INPS e dell’INAIL. Questa misura è particolarmente rilevante in un contesto economico difficile, dove molte imprese stanno affrontando sfide finanziarie significative. La possibilità di suddividere i pagamenti in rate mensili rappresenta un aiuto concreto per alleviare la pressione economica.

Il DDL prevede che i debiti per contributi, premi e accessori di legge possano essere rateizzati fino a un massimo di 60 rate mensili. Questa novità rappresenta un cambiamento sostanziale rispetto alla normativa attuale, che consente una rateizzazione massima di 24 rate, con possibilità di estensione fino a 36 rate solo previa autorizzazione ministeriale.

Procedura di Richiesta

Per accedere alla rateizzazione, le aziende dovranno presentare una richiesta formale agli enti previdenziali. La proposta di rateizzazione dovrà essere accompagnata da un piano di pagamento dettagliato, che specifichi l’importo delle rate e la durata del piano stesso. Gli enti esamineranno le richieste tenendo conto della situazione economica del richiedente.

È importante notare che questa possibilità è riservata ai debiti non affidati agli agenti della riscossione. Ciò significa che le aziende devono essere in regola con i pagamenti e non avere cartelle esattoriali pendenti per poter beneficiare della rateizzazione.

debiti inps e inail a rate

Vantaggi della Nuova Normativa

Questa iniziativa mira a:

  • Alleviare il Carico Fiscale: Le rateizzazioni consentiranno alle imprese di gestire meglio il proprio cash flow, evitando il rischio di insolvenza.
  • Promuovere la Regolarità Contributiva: Offrendo una soluzione per il pagamento dei debiti, si incentiva le aziende a mantenere la propria posizione regolare nei confronti degli enti previdenziali.
  • Semplificare le Procedure: L’introduzione di un processo più snello per la richiesta di rateizzazione potrebbe ridurre la burocrazia e rendere più accessibili i servizi offerti dagli enti.

Debiti INPS e INAIL a Rate: Implicazioni per i Lavoratori

Le modifiche introdotte si applicheranno ai componenti del reddito percepiti a partire dal 1° gennaio 2025, in linea con il principio di “cassa allargata” previsto dal TUIR. È fondamentale che i lavoratori e i datori di lavoro si preparino a queste nuove disposizioni per garantire una corretta applicazione delle normative fiscali.

Inoltre, il decreto prevede che le nuove regole fiscali avranno un impatto vario sugli stipendi dei lavoratori nel 2025. Secondo le stime, circa 800.000 beneficiari del nuovo regime potrebbero vedere una riduzione media dei vantaggi ottenuti nel 2024, ma comunque garantiranno un incremento del reddito disponibile di circa 500 euro l’anno.

Il Disegno di Legge Lavoro rappresenta un passo avanti significativo nella gestione dei debiti previdenziali e assicurativi in Italia. La possibilità di rateizzare i debiti verso l’INPS e l’INAIL offre un’opportunità importante per le imprese, contribuendo a garantire una maggiore stabilità economica in un periodo di incertezze. È fondamentale che le aziende siano informate su queste nuove disposizioni per poterle sfruttare al meglio e migliorare la propria situazione finanziaria.

In sintesi, la nuova normativa non solo offre una soluzione pratica per affrontare i debiti previdenziali ma rappresenta anche un segnale positivo per il sistema economico italiano, promuovendo la regolarità contributiva e sostenendo le imprese in difficoltà.

Decreto IRPEF: Novità Fiscali per il Lavoro Dipendente

A partire dal 1° gennaio 2025 arriveranno alcune novità fiscali per il lavoro dipendente, come previsto dal Decreto Legislativo di riforma IRPEF e IRES. Questo decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri, introduce cambiamenti mirati a semplificare e razionalizzare le disposizioni relative alla determinazione del reddito imponibile, seguendo i principi di mutualità e solidarietà.

Le novità riguardano principalmente tre aree chiave:

  1. Esenzione Fiscale dei Contributi ai Fondi Integrativi fino a 3.615,20€: L’articolo 51 del TUIR è stato aggiornato per escludere dal reddito di lavoro dipendente i contributi sanitari versati in conformità ai contratti collettivi o ai regolamenti aziendali. Questa esenzione è valida fino a un limite di 3.615,20 euro annui e si applica solo se gli enti beneficiari sono iscritti all’Anagrafe dei Fondi Sanitari Integrativi Ministeriale e operano secondo il principio di mutualità. Questa modifica riflette l’intento del legislatore di valorizzare la sanità integrativa nel sistema di welfare italiano.
  2. Determinazione dei Fringe Benefits: Il calcolo del valore dei fringe benefit concessi ai dipendenti è stato rivisto. In precedenza, il valore era calcolato in base al prezzo mediamente praticato dall’azienda nelle vendite al grossista. Ora, il valore deve essere calcolato in base al prezzo praticato nel medesimo stadio di commercializzazione oppure, in assenza di tale riferimento, in base al costo sostenuto dal datore di lavoro. Questo cambiamento mira a garantire maggiore equità nella valutazione dei benefit concessi.
  3. Trattamento Fiscale delle Trasferte: Le modifiche si estendono anche al trattamento fiscale delle indennità e dei rimborsi per trasferte all’interno del territorio comunale. L’articolo 51 stabilisce che tali somme concorrono a formare il reddito imponibile, salvo i rimborsi per spese di viaggio e trasporto comprovate. Questa revisione semplifica gli adempimenti amministrativi sia per i lavoratori sia per i datori di lavoro, risolvendo ambiguità interpretative emerse in passato.

Decreto IRPEF: Novità Fiscali per il Lavoro Dipendente

Decreto IRPEF: Implicazioni per i Lavoratori

Le modifiche introdotte si applicheranno ai componenti del reddito percepiti a partire dal 1° gennaio 2025, in linea con il principio di “cassa allargata” previsto dal TUIR. È fondamentale che i lavoratori e i datori di lavoro si preparino a queste nuove disposizioni per garantire una corretta applicazione delle normative fiscali.

Inoltre, il decreto prevede che le nuove regole fiscali avranno un impatto vario sugli stipendi dei lavoratori nel 2025. Secondo le stime, circa 800.000 beneficiari del nuovo regime potrebbero vedere una riduzione media dei vantaggi ottenuti nel 2024, ma comunque garantiranno un incremento del reddito disponibile di circa 500 euro l’anno.

Vantaggi Attesi

Le nuove misure fiscali sono progettate per favorire principalmente i lavoratori dipendenti con redditi fino a 40.000 euro, con benefici medi “significativamente superiori” rispetto all’anno precedente. Per questi contribuenti, la combinazione degli interventi genera vantaggi sostanziali, con incrementi tra i 2,5% e i 3% del reddito imponibile.

In particolare, le categorie più avvantaggiate includono operai e impiegati, con un beneficio medio che per gli impiegati raggiunge circa 766 euro. Al contrario, i pensionati riceveranno in media solo 118 euro, evidenziando una distribuzione disomogenea dei benefici.

Il Decreto IRPEF rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del sistema fiscale italiano e la valorizzazione delle tutele sociali per i lavoratori dipendenti. È essenziale che tutti gli attori coinvolti — dai professionisti ai datori di lavoro — rimangano informati sulle modifiche normative per garantire una corretta implementazione delle nuove disposizioni e massimizzare i benefici previsti dalla riforma fiscale. Con queste novità, l’Italia si prepara a un cambiamento importante nel panorama fiscale, promuovendo una maggiore equità e sostenibilità economica per tutti i cittadini.

Autofattura per Ritardo del Fornitore: Guida all’utilizzo del Codice TD20

L’emissione di un’autofattura è una pratica fondamentale per le aziende che si trovano a dover affrontare situazioni in cui il fornitore non ha emesso la fattura entro i termini stabiliti. In particolare, il codice natura TD20 è utilizzato per regolarizzare e integrare le fatture in caso di ritardo o omissione da parte del fornitore. Questa procedura è disciplinata dall’articolo 6, commi 8 e 9-bis del D.Lgs. n. 471 del 1997 e dall’articolo 46, comma 5 del D.L. n. 331 del 1993.

Cos’è l’Autofattura TD20?

L’autofattura TD20 è un documento emesso dal committente (C/C) quando il fornitore (C/P) non ha provveduto a emettere la fattura per beni o servizi forniti. Questa pratica consente di regolarizzare la situazione fiscale e garantire che l’IVA venga correttamente contabilizzata. È particolarmente utile per evitare sanzioni fiscali e garantire la detraibilità dell’IVA.

Quando Utilizzare il Codice TD20

Il codice TD20 deve essere utilizzato nei seguenti casi:

  • Ritardo nella Ricezione della Fattura: Se il fornitore non emette la fattura entro quattro mesi dalla data di effettuazione dell’operazione, il committente deve emettere un’autofattura entro il trentesimo giorno successivo a questo termine.
  • Fattura Irregolare: Se la fattura ricevuta presenta errori o irregolarità, è necessario emettere un’autofattura per regolarizzare la situazione.

Autofattura per Ritardo del Fornitore

Procedura per Emissione dell’Autofattura per ritardo del fornitore

Ecco i passaggi da seguire per emettere correttamente un’autofattura utilizzando il codice TD20:

  1. Emissione dell’Autofattura: Il C/C deve redigere un’autofattura indicando:
    • L’imponibile.
    • La relativa imposta.
    • Gli importi per i quali non si applica l’imposta.
  2. Nella sezione “Dati del cedente/prestatore” vanno inseriti i dati relativi al fornitore che avrebbe dovuto emettere la fattura, mentre nella sezione “Dati del cessionario/committente” vanno indicati i dati del soggetto che emette l’autofattura.
  3. Invio al Sistema di Interscambio (SdI): L’autofattura deve essere trasmessa elettronicamente al SdI, che verifica che tutti i dati siano corretti e comunica l’esito della consegna.
  4. Versamento dell’IVA: Prima di procedere con l’emissione dell’autofattura, è necessario versare l’IVA, se richiesta.
  5. Rettifica dell’Autofattura: Se è necessario correggere un’autofattura già trasmessa, è possibile farlo inviando un nuovo documento con tipo documento TD20, specificando gli importi con segno positivo o negativo a seconda del tipo di errore da correggere.

Implicazioni Fiscali

L’emissione di un’autofattura con codice TD20 permette alle aziende di evitare sanzioni fiscali che possono arrivare fino al 100% dell’imposta dovuta in caso di omissione o irregolarità nella fatturazione. Questo strumento consente anche di mantenere una corretta gestione contabile e fiscale, garantendo la detraibilità dell’IVA sugli acquisti effettuati.

L’emissione di un’autofattura per ritardo del fornitore con codice TD20 rappresenta uno strumento utile e necessario per le aziende che si trovano ad affrontare ritardi nelle fatture passive. Seguendo le procedure corrette e rispettando le normative vigenti, le imprese possono garantire una gestione fiscale efficiente e conforme alle leggi italiane. È fondamentale mantenere una buona comunicazione con i fornitori e monitorare attentamente le proprie fatture per evitare complicazioni future nella gestione contabile e fiscale.

In sintesi, l’autofattura non solo rappresenta una soluzione pratica per le problematiche legate ai ritardi nelle fatturazioni, ma è anche un elemento essenziale per garantire la trasparenza e la legalità nelle operazioni commerciali. Le aziende dovrebbero considerare questa pratica come parte integrante della loro strategia di gestione fiscale per ottimizzare le proprie operazioni e ridurre il rischio di sanzioni.

Fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento

La lettera d’intento è un documento fondamentale per gli esportatori abituali che desiderano effettuare acquisti senza l’applicazione dell’IVA. Questo meccanismo consente di semplificare le operazioni commerciali, ma richiede il rispetto di specifiche procedure per la corretta emissione della fattura elettronica. Durante l’emissione di una fattura esente IVA basata su lettera di intento è bene seguire le linee guida fornite dall’Agenzia delle Entrate si vuole evitare di incorrere in sanzioni salate. 

 

Fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento

Fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento: i punti fondamentali da seguire

1.Preparazione della Dichiarazione d’Intento

L’esportatore abituale deve prima redigere e inviare telematicamente la dichiarazione d’intento all’Agenzia delle Entrate utilizzando il Modello DI. Questa dichiarazione attesta la volontà di avvalersi della facoltà di effettuare acquisti senza applicazione dell’IVA, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera c) del DPR 633/72.

  • Tipologie di dichiarazione:
    • Può riguardare un’operazione singola (per un importo specifico).
    • Può coprire più operazioni (fino a un determinato importo).

2. Ricezione della Ricevuta Telematica

Dopo l’invio, l’Agenzia delle Entrate rilascia una ricevuta telematica che certifica l’avvenuta ricezione della dichiarazione. È fondamentale conservare questa ricevuta, poiché dovrà essere presentata al fornitore.

3. Consegna della Dichiarazione e Ricevuta al Fornitore

L’esportatore abituale deve consegnare al fornitore:

  • La copia della dichiarazione d’intento.
  • La ricevuta telematica dell’Agenzia delle Entrate.

Questi documenti sono necessari affinché il fornitore possa emettere fatture senza applicare l’IVA.

4. Verifica da Parte del Fornitore

Il fornitore è obbligato a verificare che la dichiarazione d’intento sia stata effettivamente trasmessa all’Agenzia delle Entrate prima di emettere la fattura.

Per farlo deve accedere al proprio cassetto fiscale ed individuare la lettera d’intento tra quelle presenti nella sezione dedicata alla consultazione delle comunicazioni.

La sezione è consultabile al seguente percorso sul sito dell’Agenzia delle Entrate: 

Portale AdE > Servizi > Consultazioni e ricerca > Cassetto fiscale > Consultazioni > Comunicazioni > Dichiarazioni di intento – destinatario

Fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento

Una volta individuata la dichiarazione è necessario cliccare sul link relativo per aprirla, non è necessario scaricarla, ma è estremamente importante verificare l’esattezza dei propri dati prima di inviare la fattura allo SDI; diversamente si rischiano sanzioni da 250 a 2.000 euro.

5. Emissione della Fattura Elettronica

Per emettere correttamente la fattura elettronica in regime di non imponibilità IVA, il fornitore deve seguire questi passaggi:

  • Utilizzare il tracciato XML della fattura ordinaria.
  • Inserire nel campo Natura ( 2.2.1.14)  il codice specifico N3.5: “Non imponibili – a seguito di dichiarazioni d’intento”.

Compilazione del Blocco Dati Gestionali

È necessario compilare il blocco 2.2.1.16 per ogni dichiarazione d’intento ricevuta:

  • Campo Tipo Dato (2.2.1.16.1): Inserire la dicitura “INTENTO”.
  • Campo Riferimento Testo (2.2.1.16.2): Riportare il protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento e il suo progressivo separati dal segno “-” o “/” (esempio: 08060120341234567-000001).
  • Campo Riferimento Data ( 2.2.1.16.4): Indicare la data della ricevuta telematica rilasciata dall’Agenzia delle Entrate.

6. Controllo e Invalidazione

Se la dichiarazione d’intento viene invalidata dall’Agenzia delle Entrate, anche le fatture emesse in base a essa saranno invalidate automaticamente dal Sistema di Interscambio (SdI). Il motivo dello scarto sarà specificato nella ricevuta inviata dal SdI.

FatturaPRO.click per la creazione di fattura Elettronica esente IVA basata su Lettera di Intento

 

Inserire le informazioni necessarie per creare una fattura elettronica esente IVA basata su lettera di intento con FatturaPRO.click è semplicissimo. Ti basterà seguire questi pochi passaggi:

  • Durante la creazione della fattura, alla sezione Righe documento aggiungere una nuova riga
  • Alla voce Aliquota IVA scegliere N3.5
  • Una volta salvata la riga, a destra, cliccare su “Altri dati gestionali”
  • Alla voce “Tipo” inserire la dicitura INTENTO. Alla voce “Testo” riportare  il protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento e il suo progressivo separati dal segno “-” o “/” (esempio: 08060120341234567-000001). Alla voce “Data” indicare la data della ricevuta telematica rilasciata dall’AdE.

 

Ravvedimento Operoso e Fatturazione Elettronica: Guida Completa al Calcolo e alla Regolarizzazione

Il ravvedimento operoso rappresenta uno strumento di grande importanza per i contribuenti tenuti al rispetto degli adempimenti fiscali. L’istituto del ravvedimento operoso consente infatti di sanare spontaneamente eventuali irregolarità, quali omessi o tardivi pagamenti di imposte e contributi, beneficiando di una riduzione delle sanzioni commisurata alla rapidità di regolarizzazione. La fatturazione elettronica, obbligatoria in Italia dal 2019, ha rivoluzionato i processi amministrativi e contabili delle imprese. Tuttavia, con questa innovazione sono emerse nuove sfide, tra cui la gestione dei tempi di emissione e invio delle fatture elettroniche. In questo contesto, il ravvedimento operoso diventa uno strumento cruciale per i contribuenti che si trovano a dover regolarizzare eventuali ritardi o omissioni. Ravvedimento operoso e fatturazione elettronica costituiscono, quindi, un binomio importantissimo nella vita dell’imprenditore italiano, aiutandolo a restare in pari con i propri adempimenti fiscali.

Fatturazione Elettronica: Tempistiche e Sanzioni

La normativa prevede tempistiche precise per l’emissione delle fatture elettroniche:

  • Fattura immediata: entro 12 giorni dall’operazione
  • Fattura differita: entro il 15 del mese successivo all’operazione

Il mancato rispetto di questi termini comporta sanzioni, come stabilito dall’articolo 6 del D.lgs 471/97. La sanzione minima è di 250 euro, ma può aumentare in base al ritardo nell’emissione.

Vantaggi del Ravvedimento Operoso nella Fatturazione Elettronica

  1. Riduzione significativa delle sanzioni
  2. Possibilità di regolarizzare la propria posizione spontaneamente
  3. Prevenzione di accertamenti fiscali più onerosi

Come Evitare la Tardiva Emissione di Fatture Elettroniche

Per prevenire ritardi nell’emissione delle fatture elettroniche, è consigliabile:

  1. Utilizzare un software di fatturazione elettronica affidabile
  2. Impostare promemoria per le scadenze di fatturazione
  3. Mantenere aggiornato il proprio sistema di gestione contabile

Il Futuro della Fatturazione Elettronica e del Ravvedimento Operoso

L’evoluzione tecnologica e normativa sta plasmando il futuro della fatturazione elettronica e, di conseguenza, influenzerà anche le modalità di applicazione del ravvedimento operoso. Ecco alcune tendenze e sviluppi attesi:

1.Intelligenza Artificiale e Machine Learning:

  • L’implementazione di algoritmi di AI potrebbe prevenire errori di compilazione delle fatture elettroniche, riducendo la necessità di ravvedimenti.
  • Sistemi predittivi potrebbero allertare le aziende su potenziali ritardi nell’emissione delle fatture, consentendo azioni preventive.

2.Blockchain per la Fatturazione:

  1. L’adozione della tecnologia blockchain potrebbe garantire maggiore sicurezza e trasparenza nelle transazioni, complicando le frodi fiscali.
  2. Potrebbe emergere un nuovo paradigma di “ravvedimento automatico” basato su smart contract

3. Integrazione Europea:

  • L’UE sta lavorando a una standardizzazione della fatturazione elettronica tra i paesi membri.
  • Questo potrebbe portare a nuove regole per il ravvedimento operoso su scala internazionale.                                           

4. Real-Time Reporting:

  • Alcuni paesi stanno già sperimentando sistemi di reporting fiscale in tempo reale.
  • Questo potrebbe ridurre i tempi per il ravvedimento operoso, richiedendo azioni correttive più rapide.

5. Semplificazione Normativa:

  • Si prevede una progressiva semplificazione delle procedure di ravvedimento operoso.
  • Potrebbero emergere nuove categorie di ravvedimento specifiche per la fatturazione elettronica.

6. Automazione del Ravvedimento:

  • Software avanzati potrebbero automatizzare l’intero processo di ravvedimento, dal rilevamento dell’errore al calcolo e pagamento delle sanzioni ridotte.

7.Formazione Continua:

  • La complessità crescente richiederà programmi di formazione continua per professionisti e imprenditori.
  • Potrebbero nascere certificazioni specifiche per esperti in fatturazione elettronica e ravvedimento operoso.

Queste tendenze suggeriscono un futuro in cui la gestione della fatturazione elettronica e del ravvedimento operoso sarà sempre più integrata e automatizzata. Le aziende che si adatteranno rapidamente a questi cambiamenti potranno beneficiare di una gestione fiscale più efficiente e meno soggetta a errori.

Calcolo ravvedimento operoso  

FAQ sulla Tardiva Emissione di Fatture Elettroniche

  1. D: Cosa succede se non regolarizzo una fattura emessa in ritardo? R: Si rischia di incorrere in sanzioni più elevate e possibili accertamenti fiscali.
  2. D: Posso utilizzare il ravvedimento operoso per qualsiasi tipo di fattura elettronica? R: Sì, il ravvedimento operoso è applicabile a tutti i tipi di fatture elettroniche, sia immediate che differite.
  3. D: Come posso calcolare con precisione l’importo del ravvedimento operoso? R: Molti software di fatturazione elettronica offrono funzionalità di calcolo automatico del ravvedimento. In alternativa, è possibile consultare un commercialista o utilizzare i servizi dell’Agenzia delle Entrate.

La corretta gestione della fatturazione elettronica e la conoscenza del ravvedimento operoso sono fondamentali per mantenere una situazione fiscale regolare. Utilizzare strumenti adeguati può fare la differenza nella gestione quotidiana delle proprie attività contabili. Con l’evoluzione tecnologica e normativa in corso, è cruciale rimanere aggiornati e preparati per i cambiamenti futuri nel campo della fatturazione elettronica e del ravvedimento operoso.

Per maggiori approfondimenti sul ravvedimento operoso ti rimandiamo ad un nostro articolo di qualche anno fa, dove troverai maggiori informazioni sul calcolo delle sanzioni ammortizzabili con l’utilizzo di questo strumento

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Riduzione costi aziendali: l’ottimizzazione dei costi del personale

L’ottimizzazione dei costi del personale costituisce una componente fondamentale nel perseguimento della riduzione costi aziendali. Tuttavia, trattandosi di una voce di spesa strettamente connessa al capitale umano, ciò non avviene senza una doverosa attenzione verso le condizioni lavorative.

Rendere più efficiente la gestione delle risorse umane richiede un’attenta analisi preventiva tesa ad identificare eventuali margini di miglioramento, senza compromettere standard qualitativi. Spesso risulta complesso perseguire un duplice obiettivo, ma è possibile trovare un valido supporto nell’utilizzo di adeguati strumenti amministrativi.

La contabilità automatizzata mediante software gestionali e applicativi per l’impiego delle tecnologie digitali costituisce una leva strategica. Grazie alla dematerializzazione di alcuni processi ripetitivi si può conseguire una razionalizzazione delle attività. Ciò libera risorse umane precedentemente dedicate a mere mansioni esecutive, destinandole a compiti a maggior valore aggiunto.

Centralizzando su piattaforme informatizzate procedure quali la rendicontazione delle presenze e dei relativi calcoli retributivi, le imprese possono conseguire significativi abbattimenti dei costi vivi del personale mantenendo inalterati i livelli prestazionali. Automatizzare parte dei processi amministrativi rappresenta dunque una soluzione virtuosa al duplice obiettivo di contenimento dei costi e salvaguardia delle condizioni lavorative.

Riduzione dei costi aziendali: Ridistribuzione dei carichi di lavoro

La ridistribuzione dei carichi di lavoro rappresenta una possibile strategia per ottimizzare i costi del personale e conseguentemente perseguire la riduzione costi aziendali. Attraverso un’attenta analisi dei processi operativi e delle mansioni svolte da ciascun dipendente, è possibile identificare eventuali margini di miglioramento e riequilibrare in modo più efficiente le attività assegnate.

Riorganizzando i flussi di lavoro per assicurare una più razionale distribuzione delle incombenze, l’azienda può trarre significativi benefici, quali un più efficace impiego delle risorse umane e un contemporaneo abbassamento dei costi. Ad esempio, incaricando un unico collaboratore di gestire procedure standardizzate precedentemente affidate a più soggetti, è possibile semplificare i processi ed eliminare inutili sovrapposizioni. Analogamente, automatizzare i processi aziendali in alcune fasi ripetitive mediante sistemi digitali, come nel caso della fatturazione elettronica, libererebbe tempo utile da destinare ad attività a più alto valore aggiunto.

Gli strumenti di organizzazione del lavoro, quali i software di project management e i sistemi di collaborazione in cloud, possono supportare la mappatura dei compiti e il monitoraggio dei carichi, agevolando la ridistribuzione ottimale. Riuscendo a rendere più fluida ed efficiente la gestione operativa, la riorganizzazione dei ruoli permetterebbe alla struttura aziendale di contenere i costi fissi legati al personale pur garantendo invariati standard qualitativi. In definitiva, una corretta ripartizione delle mansioni fra i lavoratori costituisce una leva importante nella continua ricerca di un miglior equilibrio fra riduzione costi aziendali e salvaguardia della professionalità interna.

Riduzione costi aziendali 

Riduzione costi aziendali: Automatizzare i processi amministrativi legati al personale

L’automatizzazione dei processi amministrativi legati al personale costituisce una leva strategica per conseguire la riduzione costi aziendali. Grazie all’impiego di adeguati sistemi digitali è possibile ottimizzare alcune procedure ripetitive relative alla gestione del capitale umano, quali la tenuta delle presenze/assenze e dei relativi conteggi retributivi.

Centralizzando tali operazioni su piattaforme informatizzate, l’impresa può abbattere significativamente i costi vivi derivanti dall’impiego di personale addetto alla mera esecuzione di compiti amministrativi. I software di gestione delle risorse umane consentono di automatizzare processi quali il calcolo delle buste paga, la rendicontazione delle ore di straordinario, la rilevazione delle ferie maturate, liberando preziose risorse da dirottare su attività a maggior valore aggiunto.

In particolare, l’introduzione del sistema della fatturazione elettronica tramite appositi programmi gestionali ha permesso di efficientare la rendicontazione delle prestazioni professionali erogate dai dipendenti, semplificando la relativa contabilizzazione ai fini fiscali e contributivi.

Ottimizzando il rapporto input/output in termini di tempo/risorse, soluzioni digitali integrate consentono di supportare la costante esigenza di riduzione costi aziendali mantenendo inalterata l’attenzione verso le condizioni di lavoro del personale e garantendo la massima trasparenza nei processi amministrativi interni.

Automatizzare i processi amministrativi attraverso soluzioni mirate costituisce una leva importante nella continua ricerca di un equilibrio virtuoso fra mantenimento di elevati standard qualitativi e contenimento dei costi fissi del capitale umano.

Digitalizzazione processi aziendali: dall’analisi all’automazione

La digitalizzazione dei processi aziendali riveste un ruolo di fondamentale importanza per qualsiasi impresa, a prescindere dalla dimensione. È evidente come gli attuali scenari competitivi richiedano sempre maggiore efficienza operativa anche da parte delle realtà di minori dimensioni.

Grazie alle molteplici innovazioni in ambito tecnologico e manageriale maturate negli ultimi anni, oggi la digitalizzazione processi aziendali si presenta come un percorso accessibile anche alle Piccole e Medie Imprese (PMI), purché queste sappiano individuare gli strumenti più idonei alla propria realtà.

Un ambito chiave è senza dubbio rappresentato dalla fatturazione automatica, processo di importanza primaria su cui anche realtà di piccolissime dimensioni possono trarre significativi benefici in termini di ottimizzazione dei tempi e contenimento degli errori. Software evoluti come FatturaPro consentono infatti di dematerializzare completamente la gestione della fatturazione attiva e passiva, dalla compilazione alla conservazione a norma.

Al tempo stesso, soluzioni di digitalizzazione rivolte alla supply chain, come i sistemi di gestione magazzino automatizzata, permettono di razionalizzare i flussi logistici anche in contesti di ridotte dimensioni. La scelta dovrà ricadere sulle soluzioni più flessibili e scalabili, in grado di adattarsi agli attuali volumi di business per poi crescere insieme all’azienda.

La digitalizzazione appare oggi alla portata di qualsiasi tipologia d’impresa purché supportata dalla scelta ponderata degli strumenti più idonei al proprio contesto specifico di riferimento.

Digitalizzazione processi aziendali: Analisi e mappatura dei processi

L’analisi e la mappatura dei processi costituiscono un passaggio preliminare fondamentale per la digitalizzazione dei processi aziendali. Tramite queste attività è possibile delineare in modo preciso il flusso delle informazioni all’interno dell’aziendaidentificare quali processi siano maggiormente suscettibili di ottimizzazione mediante l’utilizzo delle tecnologie digitali.

L’analisi dei processi consiste nello studio dettagliato delle attività operative poste in essere dall’azienda al fine di conseguire i propri obiettivi di business. Tramite l’utilizzo di apposite tecniche, quali ad esempio interviste al personale, analisi documentale e osservazione diretta delle attività lavorative, è possibile individuare con precisione tutti i passaggi procedurali, le risorse coinvolte e i tempi di esecuzione. Una accurata rappresentazione grafica dei flussi consente di evidenziare eventuali anomalie procedurali o sovrapposizioni di attività.

La mappatura dei processi consiste nellformalizzazione grafica dei risultati emersi dall’analisi, attraverso l’utilizzo di appositi strumenti software che permettono di tracciare in modo schematico le sequenze operative e i collegamenti esistenti tra i vari attori aziendali. I process map così realizzati costituiscono una vera e propria “fotografia” del sistema procedurale aziendalerappresentano il punto di partenza per le successive implementazioni digitali.

Ad esempio, attraverso l’analisi e la mappatura dei processi relativi alla fatturazione elettronica è possibile individuare eventuali ritardi o sprechi nella gestione elettronica della documentazione fiscale, identificando le attività suscettibili di maggiore ottimizzazione mediante l’introduzione di sistemi di digitalizzazione processi aziendali quali la dematerializzazione e l’automazione dei flussi documentali. L’implementazione di tecnologie di “robotics process automation” può inoltre consentire di alleggerire il carico di lavoro del personale amministrativo mediante l’automazione delle attività ripetitive.

Digitalizzazione processi aziendali

Digitalizzazione dei processi aziendali: introduzione di sistemi di workflow management e soluzioni di process mining

L’introduzione di sistemi di workflow management e soluzioni di process mining costituisce un decisivo passaggio nel percorso di digitalizzazione processi aziendali. Tali soluzioni consentono infatti di monitorare, ottimizzare e automatizzare i processi aziendali in modo dinamico i processi operativi, sfruttando le potenzialità dell’Information Technology.

I sistemi di workflow management permettono di modellare e gestire in modo automatico ed efficiente il flusso del lavoro all’interno dell’azienda. Mediante opportune configurazioni impartite tramite interfaccia grafica, è possibile assegnare compiti e responsabilità specifiche ad ogni attore coinvolto nel processo, tracciandone l’avanzamento fino al completamento. Ciò consente di razionalizzare procedure operative complesse evitandone la duplicazione o sovrapposizione di attività.

Le soluzioni di process mining, invece, sfruttano tecniche di analisi dei processi basate sull’intelligenza artificiale e sul machine learning. Esse permettono di estrarre informazioni utili dai dati registrati nei sistemi informativi aziendali al fine di ottimizzare automaticamente l’esecuzione dei processi mediante la simulazione di possibili scenari di ottimizzazione. Ad esempio, attraverso la misurazione dei tempi impiegati per lo svolgimento di singole attività procedurali, è possibile rimodellare dinamicamente il workflow al fine di agevolare la contabilità automatizzata.

L’implementazione di tali soluzioni digitali consente di raggiungere elevati livelli di efficienza ed efficacia nella gestione dei processi aziendali, liberando marginalità economiche attraverso la razionalizzazione delle risorse ed il conseguimento generalizzato di tempi di esecuzione più brevi.