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RPA: cos’è e come può aiutare la micro impresa

L’adozione della tecnologia RPA sta conoscendo un rapido incremento anche tra le micro e piccole imprese italiane, grazie alle opportunità che questa avanzata soluzione software è in grado di abilitare per rispondere alle crescenti necessità di rendere efficaci i processi aziendali.

Uno degli ambiti che maggiormente sta beneficiando dell’impiego di sistemi robotici programmabili è sicuramente la fatturazione elettronica: introducendo flussi digitali mirati di acquisizione e trasmissione documentale automatizzati, la RPA si è infatti dimostrata in grado di ridurre drasticamente l’onere burocratico legato alla nuova disciplina fiscale, liberando tempo prezioso alle risorse aziendali e minimizzando il rischio di errori ed omissioni.

Allo stesso modo, anche aree come la contabilità generale, la gestione della supply chain e il customer care potrebbero trarre notevoli benefici dall’impiego di software robot a supporto delle attività ripetitive e standardizzate, permettendo di ottimizzare costanza e qualità dei processi pur contenendo i costi operativi. È per questi motivi che la RPA si sta dimostrando una soluzione sempre più strategica anche per l’efficienza e la competitività del tessuto imprenditoriale di minori dimensioni.

RPA

RPA: Che cos’è la Robotizzazione dei Processi Aziendali (RPA)

La Robotizzazione dei Processi Aziendali, conosciuta con l’acronimo RPA, è una tecnologia in rapida ascesa che sta rivoluzionando il modo in cui le aziende automatizzano i processi aziendali. La RPA si basa su software robotici, detti anche softbot, progettati per monitorare il comportamento umano e quindi mimarlo e riprodurlo in modo automatizzato. I softbot sono programmati con tecniche di “machine learning” e “intelligenza artificiale” per interagire direttamente con le stesse applicazioni digitali che un essere umano utilizzerebbe normalmente per portare a termine un processo.

Tramite attività di “screen scraping” e riconoscimento ottico dei caratteri, i softbot riescono a captare i movimenti e le scelte dell’utente all’interno delle interfacce delle applicazioni stesse, registrandone ogni click e interazione. Questi “pattern” comportamentali vengono poi riprodotti dal software robotico in automatico, permettendogli di portare a termine il processo in autonomia ed emulando in tutto e per tutto il comportamento dell’utente umano.

I software robotici RPA sono in grado di elaborare grandi quantità di dati, compiere calcoli, ordinare e confrontare informazioni e generare reportistica in modo accurato e ad altissima velocità, 24 ore al giorno. Possono anche interagire e scambiare dati con altri sistemi informatici per acquisire informazioni o completare transazioni, proprio come farebbe un essere umano. Grazie alle loro capacità di apprendimento, inoltre, i softbot RPA sono in grado di migliorare costantemente le proprie performance nel tempo nell’automatizzare i processi aziendali.

Processes rpa: I vantaggi per la micro impresa

L’implementazione di soluzioni RPA può garantire numerosi vantaggi competitivi specificatamente alle micro imprese. Grazie alle potenzialità della tecnologia software robotica è possibile per queste realtà di piccole dimensioni massimizzare l’efficacia dei processi interni riducendo al contempo gli oneri operativi. I benefici concreti che la RPA determina nella gestione dell’attività aziendale sono molteplici e coinvolgono ambiti diversi, dall’ottimizzazione della produttività fino al miglioramento del servizio reso al cliente finale.

I vantaggi dell’implementazione della RPA per le micro imprese possono essere così riassunti:

  1. Riduzione dei costi – Grazie all’automatizzazione dei processi ripetitivi e routinari è possibile ottenere una significativa riduzione dei costi di gestione. I software robotici infatti lavorano 24/7 senza soste o riposi, abbattendo anche il ricorso a personale esterno per la copertura di alcune attività.
  2. Maggiore precisione – Rispetto al fattore umano, i softbot RPA assicurano un livello di accuratezza e precisione costanti nell’esecuzione delle attività, eliminando errori, distrazioni e possibili ritardi nel processo di lavorazione che invece potrebbero verificarsi con l’intervento della persona.
  3. Incremento della produttività – Grazie all’automazione portata dalla RPA è possibile il coinvolgimento delle risorse umane solo per le attività a più alto valore aggiunto, liberandole dai compiti ripetitivi e standard. Ciò determina un generale incremento dei livelli di produttività per l’azienda.
  4. Miglioramento del servizio al cliente – L’elevata accuratezza e velocità nella gestione dei processi automatizzati si traduce in un significativo miglioramento del servizio reso al cliente finale, che potrà usufruire di tempistiche più rapide e minore probabilità di errori.
  5. Flessibilità ed agilità aziendale – Grazie alla natura “agile” della tecnologia RPA è possibile configurare e modificare i processi in tempi molto brevi per adattarli alle esigenze in continua evoluzione del business.
  6. Gestione ottimale dei picchi di domanda – I softbot possono essere impiegati per assorbire i picchi stagionali di lavoro, garantendo continuità operativa anche nei periodi di maggior carico.
  7. Maggiore compliance normativa – L’automatizzazione riduce il rischio di errore umano e di non conformità rispetto alle normative di settore, un fattore importante soprattutto per i comparti regolamentati.

Come ridurre i costi aziendali grazie all’automatizzazione

Ancora oggi, numerose micro imprese cercano di capire come ridurre i costi aziendali. Fortunatamente, grazie alla tecnologia e all’automatizzazione dei processi, esistono svariati modi per ridurre le spese operative. Tuttavia, è importante scegliere sempre le soluzioni più efficaci.

Per quanto riguarda la gestione della fatturazione, ad esempio, è possibile ottenere notevoli benefici economici grazie all’adozione della fatturazione elettronica. Tra i prodotti attualmente disponibili sul mercato, una delle migliori opzioni per le micro imprese risulta essere la piattaforma FatturaPro.

FatturaPro è infatti in grado di gestire l’intero ciclo di fatturazione in modo automatizzato, dalla generazione alla conservazione del documento in formato elettronico, facilitando il rispetto degli obblighi di legge. Le funzionalità integrate consentono agli utenti di inviare le fatture direttamente al Sistema di Interscambio in pochi click, eliminando il ricorso a intermediari.

Grazie ai canoni di abbonamento competitivi e alla semplicità d’uso, piattaforme come FatturaPro permettono alle piccole realtà di ottimizzare la fatturazione e ridurre i costi aziendali. Una scelta vincente per trovare soluzioni efficaci al continuo problema di come ridurre i costi aziendali.

Come ridurre i costi aziendali grazie all’automatizzazione

Come ridurre i costi aziendali: Le principali voci da ottimizzare con l’automatizzazione

Le attività di back office e le operazioni ripetitive sono quelle che si prestano maggiormente all’automatizzazione al fine di ridurre i costi aziendaliL’automatizzazione consente di ottimizzare i processi gestionali e amministrativi più routinari riducendone i tempi di esecuzione e abbattendo i costi di manodopera.

In particolare, le voci che possono trarre i maggiori benefici da soluzioni digitali sono la contabilità e la fatturazione elettronica. Grazie a software gestionali e strumenti di intelligenza artificiale è possibile automatizzare gli incassi, svolgere in automatico le operazioni di controllo delle fatture di acquisto e vendita, riconciliare i pagamenti bancari, calcolare gli ammortamenti e chiudere i bilanci in tempi nettamente ridotti rispetto a quanto sarebbe possibile con operazioni manuali. Tali processi di automazione contabile consentono di ottimizzare le risorse umane impiegate e contenere i costi del dipartimento amministrativo.

Un’altra area che può trarre grande giovamento dall’automazione è la gestione del magazzino e degli ordini. Attraverso l’impiego di sistemi RFID per il monitoraggio degli stock in tempo reale e l’utilizzo di robot mobili per lo stoccaggio e il prelievo della merce, è possibile gestire in modo automatizzato il processo di picking e imballaggio degli ordini abbattendo i tempi e gli errori, oltre che ottimizzare gli spazi di stoccaggio. Tali soluzioni permettono di ridurre l’impiego di personale per le operazioni di magazzino e conseguentemente i costi relativi.

Attraverso un’attenta analisi dei processi aziendali e l’adozione delle giuste soluzioni digitali è possibile ridurre i costi aziendali ottimizzando con l’automatizzazione quelle attività gestionali e operative di back office che sono più suscettibili di accelerazione e automazione.

Ridurre i costi aziendali: Gli strumenti tecnologici a disposizione delle micro imprese

Le micro e piccole imprese possono sfruttare diverse soluzioni digitali per ridurre i costi aziendali e automatizzare i processi. Sapere come ridurre i costi aziendali, significa essere consapevoli che, se da un lato tali realtà hanno risorse limitate da investire nell’innovazione, dall’altro lato esistono numerosi strumenti facili da usare e a basso costo.

In particolare, la fatturazione elettronica e la gestione della contabilità da remoto, effettuabili tramite software in cloud, permettono anche alle più piccole realtà di gestire contabilità e fatturazione in modo automatizzato senza ricorrere a servizi esterni, riducendo notevolmente i costi di manodopera. Tali soluzioni in SaaS sono accessibili a canoni mensili contenuti e non comportano spese infrastrutturali.

Per la gestione degli ordini e del magazzino, piattaforme di e-commerce e di gestione logistica permettono di automatizzare i processi aziendali come la ricezione degli ordini online, la pianificazione delle spedizioni e il tracciamento delle consegne, abbattendo i costi operativi e offrendo nuovi canali distributivi a costi accessibili. Strumenti di business intelligence e reportistica integrati consentono poi di analizzare i dati aziendali in modo semplice per ottimizzare le performance.

Infine, anche soluzioni di fatturazione passiva, pagamenti digitali e firma elettronica permettono alle micro imprese di ottimizzare i processi amministrativi e finanziari sfruttando servizi in cloud a costi ridotti e senza investimenti tecnologici ingenti, contribuendo a ridurre i costi aziendali grazie all’automatizzazione dei processi

 

Benefici della fatturazione elettronica in Italia: a che punto siamo?

La fattura elettronica, ormai, per fortuna, chiamata anche solo fattura per farne riferimento (lasciando in qualche modo indietro i giorni delle domande come: “la fattura te la faccio elettronica o cartacea?”), nel Bel Paese anno dopo anno continua a sconfiggere i luoghi comuni negativi sulla stessa, dettati dai classici “tecnofobici”. Infatti, dalla sua introduzione ufficiale anche a livello B2B nel 2019, l’e-fattura ha raccolto dei risultati molto positivi, i primi evidenziati già dai report del 2020: nei primi cinque mesi di quell’anno sono state inviate oltre 770 milioni di fatture da circa 3,3 milioni di operatori.

In generale, il processo di digitalizzazione nel paese, tante volte rifiutato da una grande parte della popolazione, ha avuto e continua ad avere dei risultati più che positivi sulla vita lavorativa e la quotidianità degli italiani. Allora perché, nonostante i risultati positivi, una gran parte della popolazione prova a rifiutare la digitalizzazione? Non esiste un’unica risposta, ma se analizziamo la questione da una prospettiva storica, possiamo notare dei casi simili che possono essere presi come spunto per comprendere appieno perché continuiamo a respingere qualcosa che di base “ci fa bene”.

Tecnofobia: dovremo avere paura della tecnologia o della paura stessa della tecnologia?

Siamo sempre stati abituati a provare il più possibile ad avere una routine nelle nostre vite, uno status quo tra tutte le componenti che compongono la nostra realtà, sia al nostro lavoro che nella vita privata. La tecnofobia esiste da sempre e continua a influenzare il modo in cui accogliamo le nuove tecnologie. Un esempio emblematico è la prima proiezione cinematografica dei fratelli Lumière, dove gli spettatori, terrorizzati dalla vista di un treno in movimento sullo schermo, fuggirono dalla sala. Oggi, il cinema è una forma di intrattenimento consolidata e apprezzata da tutti.

Questo fenomeno si applica a tutte le nuove tecnologie: non significa che dobbiamo accettare tutto ciecamente, ma è importante affrontare le innovazioni con un ragionamento critico, soprattutto quando possono portare benefici significativi a tutti. La fatturazione elettronica è un chiaro esempio di come la resistenza iniziale possa trasformarsi in accettazione e apprezzamento con il tempo.

I vantaggi della fatturazione elettronica

I dati parlano chiaro. L’introduzione della fatturazione elettronica ha permesso allo stato di incassare oltre 2 miliardi di euro in più di gettito IVA. Inoltre, la digitalizzazione dei processi ha dimostrato la sua efficacia nella lotta contro l’evasione fiscale. Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate (AdE), ha evidenziato come i benefici e i vantaggi derivanti dall’adozione della fatturazione elettronica ammontino a 3,5 miliardi di euro, con un aumento delle imposte dirette di circa 580 milioni di euro.

Benefici della fatturazione elettronica per le imprese e la pubblica amministrazione

La fatturazione elettronica ha portato numerosi benefici, tra cui:

  • Semplificazione fiscale;
  • Riduzione del numero degli adempimenti;
  • Modernizzazione del settore produttivo italiano;
  • Riduzione dei costi amministrativi per le imprese.

Benefici della fatturazione elettronica in Italia a che punto siamo

Un mercato digitale unico

Guardando oltre i confini nazionali, l’obiettivo è realizzare un mercato digitale unico (da cui nascono anche gli sviluppi di Peppol). La fatturazione elettronica è uno degli obiettivi comuni di semplificazione che l’Europa intende raggiungere, promuovendo processi di digital transformation nelle aziende pubbliche e private per ottenere risultati comuni.

Benefici a livello personale e di impresa

La fatturazione elettronica, oltre ai benefici che offre al governo, apporta vantaggi significativi sia a livello personale che aziendale. Le piattaforme di gestione e automazione fiscale, come FatturaPRO.click, hanno svolto un ruolo cruciale nell’aiutare le imprese a gestire le loro fatture in modo efficiente. Queste piattaforme sono dotate di diverse funzionalità che migliorano notevolmente l’operatività aziendale.

Un primo vantaggio è rappresentato dall’emissione automatica delle fatture. Questa funzionalità permette alle aziende di generare fatture elettroniche con pochi clic, riducendo così il tempo necessario e minimizzando gli errori che possono verificarsi nei processi manuali. La rapidità e la precisione nell’emissione delle fatture non solo ottimizzano i processi interni, ma migliorano anche le relazioni con i clienti, che ricevono documenti corretti e tempestivi.

La conservazione digitale delle fatture è un altro aspetto fondamentale. Le piattaforme assicurano che tutte le fatture siano conservate in modo sicuro e accessibile, rispettando le normative fiscali vigenti. Questo elimina il rischio di smarrimento o deterioramento dei documenti cartacei e facilita la gestione delle verifiche fiscali, poiché tutte le informazioni sono facilmente recuperabili in formato digitale.

Inoltre, piattaforme  come FatttiraPRO.click offre l’integrazione con altri software aziendali, consentendo una gestione centralizzata delle operazioni finanziarie. L’integrazione migliora la trasparenza e l’efficienza, poiché tutte le informazioni finanziarie sono disponibili in un unico sistema, riducendo la necessità di inserimenti manuali e diminuendo il rischio di errori. Questo livello di integrazione permette alle aziende di avere una visione complessiva e aggiornata delle proprie finanze, facilitando la pianificazione e il controllo di gestione.

Grazie a questi strumenti, la transizione alla fatturazione elettronica è diventata meno onerosa per le aziende, che riescono così a rimanere competitive e a rispondere rapidamente alle nuove esigenze normative. L’adozione di piattaforme di gestione e automazione fiscale come FatturaPRO.click non solo semplifica i processi amministrativi, ma offre anche un supporto fondamentale per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione. Dopo un periodo iniziale di scetticismo, i pionieri che hanno abbracciato la fatturazione elettronica hanno dimostrato i vantaggi di questo sistema, convincendo anche i più dubbi. Ora, anche coloro che inizialmente erano incerti sui benefici della fatturazione elettronica non ricordano più le loro riserve iniziali, riconoscendo l’efficienza e i vantaggi che essa porta a livello personale e aziendale.

Se non vuoi trovarti dalla parte delle persone che capiscono solo dopo, puoi rimanere sempre aggiornato consultando le ultime funzioni che FatturaPRO.click può dare alla tua impresa. Mantieniti informato e approfitta delle opportunità che la fatturazione elettronica può offrire per migliorare la gestione e l’efficienza della tua azienda.

Contabilità automatizzata e Automazione fiscale in Italia oggi

Nel panorama aziendale odierno, la contabilità automatizzata e l’automazione fiscale stanno diventando sempre più indispensabili, anche se sono ancora poche le aziende che ne sfruttano appieno i vantaggi. Questi strumenti sono fondamentali per ogni impresa che desideri migliorare l’efficienza, ridurre gli errori e garantire la conformità fiscale. In questo articolo, esploreremo cos’è la contabilità automatizzata, le differenze con l‘automazione fiscale, come si complementano e, per ultimo, perché e come l’intelligenza artificiale (AI) è diventata indispensabile nel mondo del fisco.

Cos’è la Contabilità Automatizzata?

La contabilità automatizzata si riferisce all’uso di software avanzati per automatizzare una vasta gamma di attività contabili. Questo include la registrazione delle transazioni, la generazione di report finanziari, la riconciliazione bancaria e molto altro. In pratica, qualsiasi attività contabile che può essere automatizzata viene gestita da sistemi software, richiedendo poca o nessuna interazione umana.

Differenza tra Contabilità Automatizzata e Automazione Fiscale

La contabilità automatizzata comprende attività come la registrazione delle transazioni, la tenuta dei libri contabili e la generazione di bilanci e report finanziari. L’obiettivo è migliorare l’efficienza operativa, ridurre gli errori umani e fornire informazioni finanziarie in tempo reale. L’automazione fiscale, invece, riguarda specificamente i processi fiscali, come il calcolo delle imposte, l’emissione di documenti fiscali, la conservazione digitale dei documenti e la comunicazione con le autorità fiscali. Il suo obiettivo è assicurare la conformità alle normative fiscali, ridurre il rischio di sanzioni e migliorare la precisione nel calcolo e nella dichiarazione delle imposte.

Come si complementano?

La contabilità automatizzata e l’automazione fiscale sono pezzi della stessa idea di gestione fiscale automatizzata. Insieme, offrono una soluzione integrata che copre tutte le necessità contabili e fiscali di un’azienda, garantendo efficienza e conformità. Mentre la contabilità automatizzata si concentra sull’ottimizzazione delle operazioni contabili quotidiane, l’automazione fiscale assicura che tutte le attività fiscali siano gestite correttamente e in conformità con le leggi vigenti.

Vantaggi di una gestione totalmente automatizzata dell’azienda

  • Efficienza: automatizza le operazioni contabili di routine, riducendo il carico di lavoro manuale;
  • Accuratezza: minimizza gli errori umani, garantendo che i dati contabili siano sempre corretti;
  • Scalabilità: permette di gestire un volume crescente di transazioni senza aumentare il carico di lavoro;
  • Reportistica: fornisce dati finanziari aggiornati per decisioni informate e tempestive.
  • Risparmio di tempo: consente ai dipendenti di concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto.

Contabilità Automatizzata

Il ruolo della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale

La digitalizzazione è il processo attraverso il quale i dati e i processi aziendali vengono trasformati in formato digitale. Questo rappresenta il primo passo verso l’automazione, poiché consente di gestire e analizzare grandi quantità di dati in modo efficiente.

L’intelligenza artificiale (AI) invece gioca un ruolo fondamentale nell’automazione dei processi aziendali. Tecnologie come il machine learning e la robotic process automation (RPA) permettono di emulare le azioni umane, migliorando l’efficienza e riducendo gli errori. L’AI è in grado di analizzare grandi volumi di dati per identificare tendenze e comportamenti, prendere decisioni autonome e adattarsi continuamente alle nuove informazioni.

Perché è importante per la PA?

Nel contesto fiscale, l’AI è diventata indispensabile per diverse ragioni. In primo luogo, aumenta la precisione, riducendo gli errori nei calcoli fiscali e nelle dichiarazioni. Inoltre, garantisce che tutte le operazioni fiscali siano conformi alle normative vigenti, migliorando la conformità. L’AI automatizza anche i processi fiscali, liberando risorse umane per attività più strategiche, incrementando così l’efficienza. Infine, l’AI svolge un ruolo cruciale anche nella prevenzione delle frodi, analizzando i dati in tempo reale per identificare potenziali frodi fiscali.

Un sistema fiscale più efficiente e trasparente può incoraggiare le imprese a investire e creare posti di lavoro. Questo può portare a una crescita economica e a un maggiore benessere per tutti i cittadini.

Come utilizzano l’automazione e l’AI le Pubbliche Amministrazioni?

Le pubbliche amministrazioni italiane stanno già utilizzando l’intelligenza artificiale (IA) per l’automazione fiscale in vari modi. L’Agenzia delle Entrate, ad esempio, sfrutta l’IA per automatizzare la verifica delle dichiarazioni dei redditi e identificare potenziali frodi. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) sta sviluppando un sistema basato sull’IA per monitorare i flussi finanziari e individuare transazioni sospette. Inoltre, alcune Regioni stanno sperimentando l’uso di chatbot basati sull’IA per fornire assistenza fiscale ai cittadini.

Tuttavia, l’adozione dell’IA nell’automazione fiscale presenta alcune sfide per le pubbliche amministrazioni italiane. I costi di implementazione delle soluzioni basate sull’IA possono essere elevati, soprattutto per le piccole amministrazioni. Esiste anche una mancanza di competenze, poiché potrebbero non esserci abbastanza dipendenti pubblici con le competenze necessarie per sviluppare e gestire sistemi basati sull’IA. Problemi di privacy e sicurezza sono un’altra preoccupazione, poiché è fondamentale garantire la protezione dei dati fiscali dei cittadini quando vengono utilizzati in sistemi basati sull’IA.

Nonostante queste sfide, il governo italiano sta investendo significativamente nello sviluppo e nell’adozione dell’IA nel settore pubblico. Con una pianificazione attenta e un’implementazione efficace, l’IA può aiutare le pubbliche amministrazioni italiane a migliorare l’efficienza, l’accuratezza e la trasparenza del sistema fiscale, apportando benefici sia ai cittadini che alle imprese.

FatturaPRO e l’automazione fiscale per le imprese

FatturaPRO.click utilizza l’automazione fiscale per diventare uno strumento indispensabile per ogni imprenditore e impresa, migliorando l’efficienza e riducendo gli errori nei processi contabili e fiscali. La piattaforma automatizza l’emissione, l’invio e la ricezione delle fatture elettroniche tramite il Sistema di Interscambio (SDI), facilitando il rispetto delle normative fiscali italiane e riducendo il carico amministrativo.

Grazie alla gestione integrata dei documenti, FatturaPRO.click ti permette di scaricare e contabilizzare automaticamente i documenti elettronici, assicurando una registrazione precisa delle transazioni.  La piattaforma offre anche una dashboard, permettendo agli imprenditori di tenere sotto controllo le operazioni in tempo reale. Questo aiuta a identificare rapidamente eventuali problemi e a prendere decisioni informate.

Essendo basata su cloud, FatturaPRO.click garantisce accessibilità da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, facilitando il lavoro remoto e la collaborazione tra consulenti e clienti.  Inoltre la piattaforma può essere integrata con vari sistemi di e-commerce, come WooCommerce e Shopify.

In sintesi, FatturaPRO.click utilizza l’automazione fiscale per semplificare e migliorare la gestione contabile e fiscale delle imprese, rendendola un partner prezioso per imprenditori e aziende di ogni dimensione.

Gateway di pagamento: dal funzionamento alla scelta e integrazione della soluzione ideale

I gateway di pagamento si sono ampiamente diffusi negli ultimi anni diventando strumenti comuni e alla portata di tutti coloro che gestiscono attività di e-commerce o svolgono commercio digitale in generale.

Queste piattaforme, una volta considerate innovazioni di nicchia, sono ormai mainstream e consentono a chiunque abbia un sito web aziendale di abilitare i pagamenti online in modo sicuro e conforme alle normative. I gateway permettono di collegare qualsiasi portale agli istituti di pagamento più diffusi, come circuiti di carte di credito e prepagate, ma anche sistemi di pagamento alternativi come bonifici, wallet digitali e instant payment.

Molte soluzioni, inoltre, risultano certificate secondo gli standard di sicurezza più rigorosi, come PCI DSS, a garanzia di criptazione dei flussi sensibili e tutela assoluta della riservatezza dei dati degli utilizzatori. Allo stesso modo, la tracciabilità pagamenti completa delle transazioni consente di monitorare nel dettaglio cronologia, importi e dettagli relativi ai pagamenti per aderire alla normativa antiriciclaggio.

I gateway di pagamento sono oggi elementi imprescindibili per chiunque venda beni e servizi online o emetta fatture elettroniche, in quanto abilitano pagamenti sicuri e affidabili a beneficio di utenti, venditori ed enti erogatori, creando un sistema di commercio digitale efficiente e conforme ai più elevati standard di controllo e rendicontazione.

Gateway di pagamento: cos’è e come funziona veramente

Un gateway di pagamento è una piattaforma che consente le transazioni finanziarie online in modo sicuro.

Il gateway di pagamento permette di trasformare il carrello di acquisto digitale in un processo di transazione finanziaria vera e propria, proteggendo al contempo i dati bancari dell’acquirente. È la componente software che media le comunicazioni tra il sito web/app del venditore e i sistemi gestionali delle società emittenti carte di credito e pagamento.

Quando un acquirente digitale seleziona un metodo di pagamento sul sito di un venditore, le sue credenziali di pagamento vengono inviate in modo sicuro al gateway. Il gateway autentica quindi le informazioni e le inoltra alla banca o società di carte di credito per l’autorizzazione finale. Una volta ricevuta l’autorizzazione, il gateway notifica al sistema del venditore che la transazione è andata a buon fine in modo che possa preparare la spedizione dell’ordine.

I gateway di pagamento consentono quindi di gestire transazioni online in tutta sicurezza, proteggendo i dati finanziari degli utenti, e integrano il sistema di e-commerce o di fatturazione elettronica con i circuiti delle carte di credito e prepagate. Ciò avviene attraverso complesse procedure di crittografia e tokenizzazione che rendono il flusso del pagamento tutelato e conforme alla normativa sulla privacy.

Il gateway di pagamento rappresenta quindi un elemento cruciale nel commercio elettronico e nella fatturazione elettronica, poiché connette in modo sicuro acquirenti, venditori e circuiti di pagamento abilitando transazioni online protette e a norma di legge.

Gateway di pagamento

Gateway di pagamento online: le diverse tipologie e l’integrazione nei sistemi aziendali

Esistono diverse tipologie di gateway di pagamento online a seconda delle specifiche esigenze delle aziende.

I gateway tradizionali sono piattaforme che permettono di accettare pagamenti mediante carta di credito e debito. Queste soluzioni abilitano i pagamenti tramite i circuiti più diffusi come Visa, Mastercard e altri, gestendo in modo nativo il flusso di autenticazione e autorizzazione delle transazioni.

Un’ulteriore opzione è rappresentata dai gateway per metodi di pagamento alternativi come PayPal, Sofort, Klarna e altri sistemi di pagamento istantaneo. Questi gateway offrono un’interfaccia integrata con tali sistemi di pagamento in modo da abilitare transazioni online multi-canale.

Esistono poi gateway di pagamento cosiddetti “omnichannel”, in grado cioè di gestire sia pagamenti digitali effettuati online sia transazioni fisiche point-of-sale. Queste piattaforme più avanzate consentono l’integrazione dei pagamenti nell’attività aziendale a 360 gradi.

I gateway vanno adeguatamente integrati nei sistemi informatici delle imprese, dai siti e-commerce ai registratori di cassa, passando per i principali software gestionali e fatturazione elettronica. Una corretta integrazione permette di automatizzare i processi di pagamento e fatturazione, fluidificando le transazioni e valorizzando i dati in ottica di business intelligence.

La scelta del gateway di pagamento più idoneo dipende quindi dai mercati di riferimento, dai metodi di pagamento che si intendono abilitare e dal livello di integrazione necessario con i sistemi aziendali esistenti.

Acquistare online beni e servizi intestati ai dipendenti: come gestire la fatturazione

Per qualsiasi impresa risulta indispensabile comprendere a fondo le dinamiche sottese agli acquisti effettuati online a nome dei propri dipendenti. Tali operazioni, infatti, comportano implicazioni in tema di corretta fatturazione e adempimento degli obblighi fiscali connessi all’IVA che, ove non adeguatamente governate, possono dar luogo a errori e potenziali sanzioni.

Solo attraverso una piena padronanza di tali aspetti tecnici è possibile per una impresa assicurare la correttezza della fatturazione elettronica e rispettare gli obblighi di parte in ogni processo di acquistare online.

Acquistare online: le categorie e gli obblighi fiscali associati

Gli acquisti effettuati tramite Internet rivestono un’importanza crescente sia per le aziende che per i privati. Tuttavia, dietro a questa facilità di approvvigionamento si celano complessità di natura fiscale che devono essere attentamente valutate, in particolare per quanto concerne l’Imposta sul valore aggiunto (IVA).

A fini IVA gli acquisti online possono essere classificati in quattro macro-categorie, rispetto alle quali scaturiscono obblighi diversi: acquisti di servizi elettronici, acquisti intracomunitari, acquisti di beni già presenti sul territorio nazionale e operazioni di importazione.

Nel caso degli acquisti di servizi elettronici, l’IVA è in genere assolta tramite il meccanismo del reverse charge, con l’acquirente italiano che diviene sostituto d’imposta. Per gli acquisti intracomunitari è necessario verificare il possesso da parte del fornitore di un valido numero di partita IVA europeo, controllabile nel sistema VIES. Se il bene è già sul territorio nazionale, occorre verificare l’emissione della fattura nei confronti dell’effettivo acquirente. Infine, le importazioni di beni da Paesi extra-UE comportano adempimenti doganali e bollettazioni.

Un fattore rilevante è l’identità del soggetto intestatario della fattura emessa: se questa riporta i dati del dipendente anziché dell’azienda, sorgono interrogativi circa l’effettivo acquirente al quale imputare gli obblighi fiscali.

Ad esempio, l’acquisto di un bene per uso personale del dipendente non grava l’impresa, ma se il bene è destinato all’attività aziendale questa deve assolvere i relativi adempimenti IVA, eventualmente emettendo apposite autofatture laddove la documentazione contabile non sia correttamente intestata.

Pertanto, l’acquistare online e la gestione degli obblighi di fatturazione e dichiarazione IVA richiedono un’attenta ponderazione delle circostanze al fine di garantire la piena conformità agli adempimenti fiscali previsti, adoperandosi per assicurare l’esatta imputazione delle operazioni all’effettivo soggetto acquirente.

Acquistare online beni

Comprare online: La gestione dell’IVA negli acquisti intestati ai dipendenti

La corretta gestione dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) costituisce un aspetto di primaria importanza per qualsiasi attività che effettui acquisti tramite e-commerce, specialmente laddove la fatturazione risulti intestata ai dipendenti anziché all’azienda.

L’intestazione della documentazione fiscale è infatti elemento cardine per l’individuazione del soggetto chiamato a assolvere gli obblighi connessi all’IVA. Ove un bene acquistato online sia destinato all’uso personale del lavoratore, non emergono problematiche; diversamente, laddove esso sia volto alle finalità aziendali, la società deve provvedere alla corretta gestione della relativa imposizione.

A tal fine, occorre in primo luogo classificare attentamente l’operazione in base alle quattro categorie fiscali di acquistare online (servizi digitali, transazioni intra-UE, beni presenti in Italia, importazioni), al fine di identificarne gli specifici adempimenti IVA.

Ove la fatturazione risulti emessa a nome del dipendente, anche negli small business deve essere valutata puntualmente la natura della transazione per appurare l’effettivo acquirente, provvedendo – ove applicabile – all’emissione di apposite autofatture necessarie alla regolarizzazione contabile e al rispetto degli obblighi di monitoraggio e dichiarazione imposti dalla normativa.

Requisito imprescindibile è dunque la scrupolosa ponderazione delle circostanze al fine di asseverare la piena ottemperanza ai profili fiscali connessi all’e-commerce, assicurando che gli adempimenti IVA gravino correttamente sul soggetto tenuto a soddisfarli.

Novità AdE: fattura estero, versione 1.9

La digitalizzazione dei processi amministrativi continua a essere un punto focale per le autorità fiscali e per le imprese che cercano di adattarsi alle nuove normative. Infatti dopo le nuova versione 1.8 della fatturazione elettronica, che trovate spiegata nell’articolo Fatturazione elettronica 2024, l’Agenzia delle Entrate in solo un mese ha già rilasciato la versione 1.9

Nella Guida in versione 1.9 sulla compilazione della fatturazione elettronica rilasciata il 13 marzo e dell’esterometro il 5 marzo, l’Agenzia delle Entrate ha introdotto una serie di novità che impattano direttamente su come le aziende gestiscono le loro pratiche di fatturazione.

Fattura estero: le principali novità della versione 1.9

Uno degli aspetti chiave evidenziati nella guida è l’indicazione della modalità di rettifica delle comunicazioni trasmesse attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) per le diverse tipologie di documento. I tipi di documento interessati includono TD16, TD17, TD18, TD19, TD20, TD21, TD22, TD23, TD26 e TD28.

Tali indicazioni vanno a descrivere come gestire il caso di una autofattura emessa con errori oppure il caso in cui riceviamo una nota di credito da un fornitore estero e dobbiamo quindi stornare parzialmente o totalmente una autofattura e, più in generale, come ci dobbiamo comportare quando è richiesta l’emissione di una nota di credito.

Cosa comportano le novità?

Registrazione di una nota di credito estera

Nel caso in cui dovessimo ricevere da un fornitore estero una nota di credito per la quale abbiamo emesso regolare autofattura, viene richiesta l’emissione di una nuova autofattura della medesima tipologia ma con importi negativi, parliamo delle autofatture con i codici da TD16 a TD19, per cui non può essere utilizzata la classica nota di credito di tipologia TD04.

Registrazione di una rettifica

La stessa identica modalità deve essere utilizzata anche quando dobbiamo rettificare in diminuzione un documento di tipo TD20, TD21, TD22, TD23, TD26 e TD28. Anche in questo caso non può essere utilizzata una normale TD04, ma la stessa tipologia di documento che dobbiamo rettificare ma con segno meno

Campi aggiuntivi richiesti per le rettifiche

In tali casistiche, esattamente come deve essere fatto anche per le normali note di credito (TD04), nel documento emesso per rettificare un precedente documento, dovrà indicare nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> gli estremi del documento da rettificare, quando disponibile.

Interazione con il Sistema di Interscambio (SDI)

Le nuove normative specificano quali documenti sono ammessi per trasmettere le rettifiche tramite SDI evidenziate prima e sono: TD16, TD17, TD18, TD19 (per le fatture estere), TD20, TD21, TD22, TD23, TD26, TD28 (per le restanti tipologie). Questi, quando utilizzati per le correzioni, vengono considerati ai fini IVA come note di variazione, semplificando in questo modo la procedura di rettifica.

Le novità per le imprese agricole

La guida, inoltre, fornisce indicazioni specifiche per la compilazione della sezione “AltriDatiGestionali” da parte delle imprese agricole in regime speciale. Questo è un chiaro segnale dell’impegno dell’Agenzia delle Entrate nel garantire che le disposizioni normative siano adattate alle esigenze specifiche di settori particolari, come quello agricolo.

Campi aggiuntivi richiesti per le imprese agricole

Nella sezione “AltriDatiGestionali” della fattura il soggetto IVA ha la possibilità di inserire dettagli specifici sull’operazione commerciale.

Seguendo le istruzioni dettagliate fornite nella guida aggiornata, compilare questa sezione con accuratezza permette di rendere più precise le bozze preliminari della liquidazione dell’IVA e delle dichiarazioni IVA, contribuendo a un processo più fluido e senza errori nella gestione fiscale.

Al fine di agevolare la liquidazione dell’IVA, il produttore agricolo può indicare nella fattura

elettronica i dati utili per identificare e soprattutto distinguere le suddette operazioni attive non rientranti nel regime speciale:

  • Nel caso di cessioni prodotti agricoli diversi da quelli compresi nella Tabella A, parte prima, allegata al d.P.R. n. 633 del 1972, il cedente potrà valorizzare il blocco <AltriDatiGestionali> nel modo seguente: campo 2.2.1.16.1 <TipoDato> con la stringa “NO-COMP”.
  • Nel caso, invece, la fattura emessa sia riferita a operazioni occasionali rientranti nel regime di cui all’articolo 34-bis del d.P.R. n. 633 del 1972, il C/P potrà valorizzare il blocco <AltriDatiGestionali> nel modo seguente: campo 2.2.1.16.1 <TipoDato> con la stringa “OCC34BIS”.

È fondamentale sottolineare l’importanza di seguire attentamente i suggerimenti forniti nella guida per la compilazione dei diversi tipi di documento. Ciò non solo assicura la conformità alle normative fiscali vigenti, ma contribuisce anche all’ottimizzazione dei processi di fatturazione, riducendo al minimo il rischio di errori e ritardi.

Lo scarico massivo di documenti

Un’altra importante aggiunta riguarda le istruzioni e le specifiche tecniche per i servizi massivi di trasmissione e scarico dei file. Infatti ora è possibile richiedere lo scarico massivo di fatture e corrispettivi per più partite IVA con una sola richiesta, dei registri IVA non protocollati mensilmente e delle bozze dei prospetti riepilogativi IVA mensili o trimestrali. Questi aggiornamenti riflettono l’impegno continuo nel migliorare l’efficienza e l’accessibilità dei servizi di fatturazione elettronica come FatturaPRO.click, che potranno così fornire servizi sempre più automatizzati.

Come può aiutarti FatturaPRO.click

Come stiamo già facendo per le normali note di credito (la famosa TD04) quando clicchi sul pulsante “Emetti Nota di Credito“, dove numeriamo automaticamente il documento e compiliamo sia la causale, sia la sezione “Documenti Correlati“ con i dati relativi alla fattura che stai annullando o rettificando, così stiamo facendo anche per l’emissione delle autofatture relative alle note di credito dei fornitori esteri e per l’emissione dei documenti di rettifica.

In questo modo, oltre a risparmiare tempo nella compilazione di quanto richiesto dall’attuale normativa, sarai certo di non aver omesso nulla.

Vendita cannabis light online: come funziona la fatturazione e la disciplina fiscale

La vendita cannabis light online si sta imponendo come uno dei business più interessanti del commercio elettronico in questi anni. Diversi studi di settore confermano infatti la crescita esponenziale di questo mercato.

Stando a una ricerca condotta nel 2021 da Cross-Border Growth Capital, il giro d’affari legato alla vendita online di cannabis light in Europa ha raggiunto un volume di 880 milioni di euro nel corso del 2020. Un aumento del 220% rispetto all’anno precedente. Anche in Italia si registrano trend analoghi: secondo i dati forniti dall’Osservatorio sul mercato della canapa industriale di Luiss Business School, nel nostro Paese il mercato della Vendita cannabis light online valeva circa 50 milioni di euro nel 2019, con prospettive di raddoppio entro il 2024.

Tali cifre dimostrano come questo settore, legale e regolamentato, stia diventando una vera e propria industria in forte crescita. Proprio per tale motivo, risulta fondamentale per chi intende avviare un’attività in tale ambito conoscere a fondo la normativa fiscale applicabile. Solo un corretto inquadramento contabile e tributario può infatti consentire di massimizzare i profitti e gestire al meglio la propria impresa. Soprattutto nel commercio digitale, dove la concorrenza è ormai globale, risulta vitale adottare il regime fiscale migliore per posizionarsi strategicamente sul mercato.

Vendita cannabis light online: il giusto Regime IVA per la vendita online di prodotti derivati

La vendita online di cannabis light è quindi certamente un settore in evoluzione, soggetto a normative in fase di chiarimento.

Vendita cannabis light online è attualmente possibile in molti Paesi, sebbene alcuni prodotti derivati dalla canapa siano soggetti a regolamentazioni doganali e imposizione IVA. In Italia, la Legge n.242/2016 e i successivi chiarimenti ministeriali consentono la commercializzazione di infiorescenze e altri derivati della canapa sativa contenenti un tasso di THC inferiore allo 0,5%, esenti da obblighi in materia di sostanze stupefacenti.

Alla luce di un business così fiorente, sono in tanti a chiedersi quindi cosa vendere online per avere successo e se il commercio elettronico deve quindi comprendere anche la marijuana light. Una domanda cui non esiste una risposta univoca, poiché fattori come la competitività di mercato, la qualità dell’offerta e la capacità di fidelizzare i clienti sono determinanti. Nel caso specifico della cannabis light, alcuni produttori hanno ottenuto risultati commerciali lusinghieri proponendo infiorescenze, oli, resine, creme e altri articoli per uso wellness e rilassamento, grazie a una comunicazione trasparente e rispettosa delle normative.

Vendita cannabis light online

In merito alla corretta applicazione dell’IVA, va considerato che per i prodotti CANAPA SATIVA con THC inferiore allo 0,5% sussiste un regime IVA agevolato, equiparandoli a prodotti di erboristeria e benessere. L’aliquota IVA applicabile è quindi quella del 10% (art.74 DPR 633/72 e successive modifiche), in luogo di quella del 22% prevista per i prodotti di tabacchi e sigarette.

Tale orientamento è stato confermato dall’Agenzia delle Dogane che, con la circolare 14/E del 5 luglio 2019, ha chiarito la non riconducibilità dei derivati della canapa sativa L. contenenti THC inferiore allo 0,2% alla voce TARIC NC24039980Altri tabacchi lavorati” soggetti ad aliquota IVA del 22%.

Cannabis light online: obblighi fiscali e modalità di fatturazione per un e-commerce

Come abbiamo detto la vendita cannabis light online è consentita per prodotti contenenti THC inferiore allo 0,5%, ma ciò non esime dal rispetto delle normative contabili e tributarie.

Le imprese che vendono online devono prima di tutto aprire una partita IVA, in quanto l’attività svolta costituisce un’effettiva attività. Per un e-commerce di cannabis light, essendo i prodotti assimilabili a quelli di erboristeria, l’aliquota IVA applicabile è del 10%. L’Agenzia delle Entrate prevede poi l’emissione di fatture elettroniche per tutti gli operatori con volume d’affari superiore a 25.000 euro.

Un aspetto da non sottovalutare riguarda la corretta tenuta della contabilità. Per le vendite online è necessario emettere fattura immediatamente dopo il pagamento da parte del cliente, registrando correttamente incassi e ricavi. Fondamentale poi versare trimestralmente i contributi INPS come titolare di partita IVA. Questi obblighi possono sembrare gravosi, ma grazie all’automazione dei pagamenti, la gestione amministrativa di un e-commerce si rivela più semplice di quanto si possa pensare dando così vita a un vero e proprio secondo lavoro online redditizio.

Hobbisti: chi sono e come possono fatturare

Gli hobby stanno diventando sempre più una risorsa economica anche in Italia. Sono infatti in crescita gli hobbisti che riescono a trasformare la propria passione in un’integrazione di reddito.

Oltre ad essere un piacevole passatempo che consente di coltivare interessi e sviluppare abilità manuali e creative, gli hobby offrono infatti opportunità per fare business e guadagnare. Grazie ai social network e all’e-commerce risulta oggi molto più semplice promuovere i propri manufatti e metterli in vendita, raggiungendo potenziali clienti ovunque.

Alcuni hobbisti si sono specializzati nella creazione di articoli originali e di nicchia, facendosi apprezzare da community online disposte a pagare prezzi remunerativi. Altri propongono corsi e consulenze mettendo a frutto le proprie competenze. C’è anche chi partecipa ad eventi e fiere di settore per promuovere la propria attività.

Con un piccolo investimento iniziale e sfruttando le opportunità del digitale, molti riescono oggi a ricavare dai propri hobby un flusso di entrate extra tutto da aggiungere allo stipendio. Un’integrazione di reddito facile, veloce e soprattutto legata a qualcosa di appagante come il coltivare i propri interessi.

 

Hobbisti: chi sono, cosa fanno e il loro business

Gli hobbisti si possono definire come coloro che dedicano il proprio tempo libero ad attività creative e manuali a titolo non professionale. I settori di riferimento sono i più vari, come l’artigianato, la ceramica, la lavorazione del legno, la sartoria, la cucina e la gastronomia.

Le motivazioni principali sono il piacere della manualità nel realizzare manufatti originali, della sperimentazione e dell’apprendimento di nuove tecniche.

Spesso però, grazie alle abilità acquisite, gli hobbisti iniziano a ricevere commissioni o richieste sempre più consistenti, fino ad arrivare a proporsi come veri e propri professionisti.

In questi casi, superata una certa soglia di ricavi, si rende necessario aprire una partita IVA e dichiarare la propria attività come lavoro autonomo vero e proprio. Compiere questo passaggio è importante sia per poter emettere fatture e ricevute fiscali, sia per pagare le tasse dovute.

La passione può così trasformarsi in un’opportunità di guadagno, mantenendo comunque sempre lo spirito creativo e sperimentale dell’hobby.

Gli hobbisti che decidono di aprire partita IVA devono classificare correttamente la propria attività (artigianato, consulenza, design ecc.) per rispettare gli obblighi fiscali e contributivi previsti. È inoltre fondamentale dotarsi della strumentazione necessaria per la contabilità, come l’emissione di fatture elettroniche. Per chi vuole promuovere la propria attività ed entrare in contatto con nuovi potenziali clienti, risulta strategico creare una presenza online curata tramite sito web o social network. Allo stesso tempo è bene partecipare a fiere ed eventi di settore per farsi conoscere e allargare la propria rete di contatti. Con le giuste competenze e una gestione oculata, l’hobby può davvero trasformarsi in un’integrazione di reddito duratura e appagante.

Hobbisti

Hobbista: le opportunità per fatturare

Gli hobbisti che desiderano trarre un reddito integrativo dalla propria passione hanno oggigiorno diverse possibilità. La vendita diretta dei propri manufatti su vetrine digitali, come marketplace e siti di e-commerce, rappresenta un’opzione pratica per raggiungere una platea vasta di potenziali clienti anche per chi svolge un secondo lavoro online.

Promuovere i propri prodotti e servizi su social network specializzati, blog personali o community del settore facilita inoltre la visibilità del brand. Alcuni hobbisti scelgono di erogare consulenze, organizzare corsi e laboratori didattici per trasmettere le proprie abilità: un’occasione per fatturare grazie a una propria attività formativa.

Il “crowdfunding” e le raccolte fondi online sono strumenti utili per finanziare progetti creativi e innovativi, mentre le commissioni e le collaborazioni con aziende consentono di ampliare il giro d’affari sfruttando le competenze acquisite. Infine, aperture di minimarket, negozi o punti vendita temporanei in fiere rappresentano valide alternative per la commercializzazione dei manufatti, garantendo l’emissione di regolare fatturazione elettronica.

Shopify fatturazione elettronica e corrispettivi con FatturaPRO.click

FatturaPRO.click ha sviluppato con successo un’applicazione integrata per Shopify che risolve in modo definitivo la problematica della fatturazione elettronica per i merchants che utilizzano questa piattaforma di commercio digitale. Grazie all’app FatturaPRO, gli operatori del mondo Shopify oggi possono contare su uno strumento eccezionale che garantisce l’emissione automatica e diretta di fatture e corrispettivi a partire dagli ordini registrati nel backoffice del negozio online.

Tutto il processo risulta completamente snellito e gestibile con pochi click: basta collegare il proprio account Shopify all’app tramite le proprie credenziali e impostare solo una volta i dati aziendali per attivare il flusso documentale in modo completamente digitale e conforme alle normative fiscali.

Tra i principali vantaggi di questa soluzione spiccano l’assoluta semplicità d’uso e il risparmio notevole di tempo, grazie all’automazione end-to-end del ciclo di fatturazione. Inoltre, gli avanzati sistemi di sicurezza implementati da FatturaPRO.click tutelano i dati sensibili da possibili minacce. Grazie a questa app sviluppata ad hoc, FatturaPRO si dimostra ancora una volta il partner ideale per la gestione fiscale delle attività di commercio digitale su Shopify.

Fatture Shopify: come funziona la piattaforma e-commerce

Shopify è una piattaforma di e-commerce che permette di creare e gestire negozi online in modo semplice e flessibile. Secondo il sito ufficiale di Shopify, oltre 1 milione di attività in 175 paesi utilizzano la piattaforma. Stando al report annuale pubblicato da Shopify, nel 2021 il volume globale di vendite sulla piattaforma ha raggiunto i 175 miliardi di dollari. Per quanto riguarda il mercato italiano, l’Osservatorio eCommerce B2c della School of Management del Politecnico di Milano certifica che in Italia sono oltre 50.000 gli shop online gestiti tramite Shopify.

Shopify fatturazione elettronica

La soluzione offre tutti gli strumenti necessari per avviare un business digitale: dalla gestione del catalogo prodotti e ordini, alla configurazione del tema grafico e delle modalità di pagamento, fino alla creazione di campagne promozionali e di fidelizzazione della clientela. Inoltre, grazie all’integrazione con soluzioni di terze parti, Shopify consente di ottimizzare ulteriormente le funzioni del proprio negozio online.

Per quanto riguarda Shopify fatturazione elettronica, è possibile, attraverso un’app appositamente sviluppata da FatturaPRO.click, provevdere in modo facile e veloce alla fatturazione elettronica in modo automatico e completamente integrato con la piattaforma. Il merchant può configurare direttamente i propri dati fiscali e procedere alla generazione e all’invio delle fatture elettroniche, senza passaggi manuali. Una funzione che semplifica notevolmente la gestione amministrativo-fiscale per gli utenti. Shopify rappresenta una soluzione di successo per la vendita online, grazie alla sua completa gamma di strumenti per avviare con successo un’attività di e-commerce.

Shopify fatturazione elettronica con FatturaPRO.click

Shopify è quindi oggi uno dei principali software per la vendita online, utilizzato da centinaia di migliaia di attività commerciali a livello globale. Come accaduto in precedenza per WooCommerce, anche per questa piattaforma FatturaPRO.click ha sviluppato una soluzione integrata capace di semplificare notevolmente la gestione della fatturazione fiscale da negozio online.

L’app FatturaPRO per Shopify permette infatti di generare ed emettere fatture elettroniche e corrispettivi telematici in modo diretto e completamente automatizzato a partire dagli ordini registrati nel back-end del negozio. Il merchant non deve fare altro che collegare il proprio account Shopify all’app tramite le credenziali, impostare i dati aziendali una sola volta e da quel momento ogni ordine diventa immediatamente una fattura fiscale pronta per l’invio al Sistema di Interscambio.

Grazie a questa soluzione, i titolari di e-commerce basati su Shopify hanno finalmente la possibilità di digitalizzare del tutto il flusso documentale legato agli scambi commerciali, liberandosi da fastidiosi adempimenti burocratici e gestendo la parte amministrativo-contabile direttamente all’interno del proprio shop online, con assoluta tranquillità e semplicità.